Depressione

sandra
9 hours ago

Io e Anna siamo sposati da tre anni, mi sono innamorato subito di lei perché oltre ad essere bellissima ha un carattere passionale, quando facevamo sesso era un'esplosione di piacere per tutti e due, purtroppo qualche mese fa, era incinta da due mesi, ha perso il nostro bambino ed è entrato in una fortissima depressione, il medico le ha dato dei farmaci, ci ha consigliato una vacanza e mi ha detto di rispettare i suoi tempi, ma da allora non abbiamo più rapporti ed anzi mi respinge se ci provo e cominciamo a discutere, non so più cosa fare, non voglio perderla, è l'amore della mia vita, sono disposto a tutto.

- Dottore buongiorno

- Buongiorno, allora come va con sua moglie?

- Non va, mi respinge, io non insisto ma poi cominciamo a discutere per nulla, sono disperato, mi dia lei un consiglio

Il dottore resta un po' sovra pensiero, poi

- Senta, quello che le sto per dire non le piacerà

- Non importa

- Sua moglie, probabilmente è bloccata psicologicamente con lei

- E quindi?

- Quindi se provasse a fare sesso con qualcun altro, probabilmente ci riuscirebbe e potrebbe sbloccarsi

- Non se ne parla

- Le avevo detto che non le sarebbe piaciuto quello che le avrei detto

- Infatti

- Lei ama sua moglie?

- Moltissimo

- E allora dovrà accettare di fare questo sacrificio, per lei, per il vostro futuro

- Ma, a parte che la cosa non mi piace proprio, dovrei convincerla ad andare con un altro uomo, non accetterebbe mai

- Mah non so, forse o forse sì, certo la cosa migliore sarebbe una persona decisamente estranea a voi due

- Certo, dovrei prendere uno sconosciuto e dirgli "ti andrebbe di scoparti mia moglie? Semplicissimo e non mi prenderebbe per uno fuori di testa oppure per un pervertito?"

- No, se lei riesce a spiegargli che si tratta di una specie di terapia e, chiaramente, non sarà presente quando e se succederà

- Comunque prima dovrei convincermene io e non lo sono per niente

- Guardi lei, questo è il consiglio che le do.

- Va bene dottore, ci penserò, grazie, buongiorno

- Buongiorno a lei.

Mentre guidavo continuavo a pensare al consiglio del dottore, impossibile, impossibile accettarlo e farlo accettare ad Anna poi, no non ce l'avrei mai fatta; decisi di andare a sudare un po' in palestra, in modo da poter pensare ad altro.

Correvo e pensavo, prima avrei dovuto convincermene io e la cosa non era facile, la mia Anna con un altro, il suo meraviglioso corpo accarezzato da un altro uomo, i suoi splendidi capezzoli baciati da qualcuno che non fossi io, come avrei potuto accettarlo, lo sguardo mi correva intorno alla sala, in fondo, alla panca, vidi Jonathan, un ragazzo di colore americano con il quale, dopo la palestra, siamo andati qualche volta a bere una bevanda energetica nel locale di fianco, eravamo abbastanza in confidenza, nel caso sarebbe potuto essere l’uomo giusto, sapevo anche che faceva qualche lezione di yoga e di rilassamento, ero già arrivato alla fine senza aver risolto i due problemi più grossi, io e Anna. Però, con lui, avrei potuto parlare.

Ci volle una settimana prima che riuscissi ad accettare il consiglio del dottore, per Anna e per il nostro futuro, ora dovevo parlarne con lei. A cena era, come al solito, bellissima, però respinse anche un mio normale abbraccio, mangiammo quasi senza dire una parola, come ormai accadeva spesso poi cominciai

-          Senti Anna, io non posso vederti così

-          Così come

-          Nervosa, distante, silenziosa….

-          Non ho niente da dire

-          Ho parlato con il dottore

-          Senza di me?

-          È stato un caso

-          Immagino

-          Comunque mi ha detto che devo lasciarti i tuoi tempi, i tuoi spazi, senza assillarti

-          Un buon consiglio

-          E…. devo anche tirarmi indietro se tu volessi…….

-          Se io volessi?

-          Conoscere qualcun altro, frequentare un altro uomo insomma

-          Non mi interessa

-          Io ti amo,  sarei disposto anche ad accettarlo purchè ti faccia stare meglio e …ti riporti da me.

-          Uhhh accetteresti che io andassi con un altro?

-          Sono disposto a tutto per te, per noi.

-          E avete anche pensato, tu e il dottore, con chi dovrei scopare?

-          Sei ingiusta, abbiamo parlato di te solo per il tuo bene

-          Beh, la cosa non mi interessa, grazie

Si alzò e se ne andò in camera lasciandomi al tavolo da pranzo.

Nei giorni successivi non sapevo come riprendere il discorso, poi a cena una sera fu lei a cominciare

-          Come hai potuto pensare che io potessi andare con un altro uomo

-          Ho respinto l’idea per molto tempo ma ti amo troppo per non tentare di tutto per farti stare meglio

-          E credi che la cosa lo farebbe?

-          Beh il dottore crede di si ed io, alla fine, anche se lacerato, mi sono convinto

-          Non lo so, mi sembra una cosa pazzesca solo immaginarlo

-          Figurati a me, lasciarti qui con un altro sapendo quello che avreste fatto e conoscendo la tua passionalità oltre al fatto che, ammettilo, ti è sempre piaciuto fare sesso

-          Si certo ma l’ho fatto solo con te, è che adesso non ci riesco più

-          Anche se mi costa tantissimo, perché non provare?

-          Non lo so, non sono convinta

-          Senti, conosco qualcuno che forse……..potrebbe, sì, insomma, andare bene, non ne ho ancora parlato ma…..potrei farlo, se accetta lo porto qui e sarai tu l’ultima a decidere

-          E tu dove sarai?

-          Oh io me ne vado, torno il giorno dopo, non potrei rimanere.

-          Capito, facciamo come vuoi ma io mi posso tirare indietro in ogni momento

-          Assolutamente, stai tranquilla, inoltre è una persona a posto anche se, dopo, non gli rivolgerò più la parola

Adesso non mi rimaneva che parlare con Jonathan.

Un paio di giorni dopo andai in palestra e invitai Jonathan a bere qualcosa dopo, gli spiegai la situazione, lo stato di Anna, la mia speranza, all’inizio non mi sembrava convinto vista la stranezza della cosa poi gli dissi che, comunque era di Anna l’ultima parola e che io me ne sarei andato e, alla fine, accettò.

Quando venne a casa prima parlai con Anna da solo, lei non era ancora convinta del tutto, poi glielo presentai e lei, da soli

-          Ma non è italiano

-          No, americano va nella mia stessa palestra, è un bravo ragazzo

-          È nero

-          Beh non siamo mai stati razzisti

-          No, questo no, ma mi sembra strano, tutto mi sembra strano

-          Senti, io ti lascio con lui e vado via, comportati come credi, sei tu a decidere

-          Uffah va bene, proviamo

La saluto dicendole che l’amo e saluto lui dicendogli addio ed esco, credo che andrò nel vecchio appartamento dei miei e mi ubriacherò fino a svenire.

 

-          Caio, piacere Anna

-          Jonathan, il piacere è  mio, sei bellissima

-          Grazie, che situazione strana no?

-          Si, abbastanza

È dietro di me e mi mette le mani sulle spalle

-          Sei molto tesa, i tuoi muscoli sono contratti

Inizia a massaggiarmi le spalle e intanto mi bacia sul collo, sento le sue labbra morbide e calde

-          Va meglio?

-          Si, grazie, dove…….

-          Vieni

Salgo sul  mio letto, dal fianco lui mi sposta le gambe e resto stesa sulla schiena, si china su di me cominciando ad accarezzarmi il seno oltre la stoffa della mia maglia e poi me la solleva cominciando a baciarmi l’ombelico e poi il resto della pancia, salendo fino al seno che mi scopre arrivando ai miei capezzoli che oltre  a baciare mordicchia stringendoli tra le labbra e rilasciandoli, mi piace, mi piace molto, si allunga anche arrivando a baciarmi sulle labbra, io mi sfilo la maglia dalla testa rimanendo a seno nudo.

Si alza in piedi di fianco al letto e poi prende l’elastico dei miei pantaloni della tuta e me li abbassa compresi gli slip, lo aiuto a sfilarmeli dai piedi, la mia figa adesso è scoperta, si china su di me e la bacia poi comincia a leccarla, mamma mia che bello, mi piace un sacco e comincio a mugolare, mi sto bagnando, è molto tempo che non…….

Anche lui si è tolto il maglione ed i pantaloni, resto impressionata dal suo membro, mi sembra decisamente lungo e grosso oltre ad essere nero, mi metto in ginocchio  sul materasso mentre lui resta in piedi, prima glielo prendo in mano poi me lo metto in bocca, non riesco ad evitarlo, è più forte di me, lui mi lascia fare, lo insalivo, lo lecco e succhio e me lo infilo sempre più profondamente in gola, è durissimo, sembra d’acciaio, mi fa girare mettendomi ancora la schiena sul materasso e mi alza le gambe in alto, striscia il suo cazzo sulla mia figa senza penetrarmi provocandomi un brivido, poi mi penetra con un unico fluido movimento, è una sensazione piacevolissima, si spimge fino in fondo facendomi mancare il respiro, poi comincia un lento andirivieni dentro il mio corpo, oh sì, come mi piace, sto ritrovando me stessa, ad un certo punto mi fa girare mettendomi alla pecorina e penetrandomi ancora da dietro, lo sento ancora meglio di prima, è ancora più bello, ho il mio primo orgasmo dopo tanto tempo e lui continua a scoparmi cambiando ritmo ogni tanto, sembra non venire mai, non voglio che finisca, si ferma un momento, lo sento vibrare dentro il mio corpo, sento il suo sperma caldo invadere la mia vagina.

Esce da me ma lo cerco con la mano e con la bocca, lo pulisco con la lingua coccolandolo tra le mie labbra, lui intanto continua ad accarezzare e baciare il mio corpo, è di nuovo pronto, mi tira in piedi di fianco al letto, mi tiene per la pancia penetrandomi ancora da dietro scopandomi molto velocemente facendomi sobbalzare e venire un'altra volta, Dio, come godo, non so quanto tempo sia passato ma, per la prima volta dopo mesi mi sento rilassata e sazia, continuiamo ad accarezzarci e baciarci sul mio letto, poi la sua lingua indugia per parecchio sul buco del mio culetto, sono elettrizzata dall’idea che voglia incularmi, sentire il suo membro invadere il mio sfintere il più profondamente possibile, sentire i suoi coglioni sbattere sulle mie chiappe ad ogni affondo, mio marito aveva ragione mi è sempre piaciuto fare sesso anche se l’ho sempre fatto solo con lui, ma Jonathan è incredibile;  sento la sua cappella spingere contro l’ingresso del mio sederino e poi riuscire ad entrare , mi contorco per aiutarlo mentre ancora sta spingendo, penso sia arrivato a penetrarmi per metà quando comincia a muoversi e, ad ogni colpo avanza dentro di me, soffio come fanno i gatti in calore e dopo poco vengo di nuovo ma con un orgasmo violento ed improvviso, lo sento continuare nel suo percorso e nel suo lavoro fino a quando anche il mio sfintere viene invaso dal suo nettare, e resta immobile dentro di me con mio grande piacere.

La notte è lunga e ci amiamo ancora riposando ogni tanto ma sempre abbracciati, ci coccoliamo a vicenda come due veri amanti, come se la nostra fosse una storia e non una unica occasione.

Quando mi sveglio al mattino sono da sola nel mio letto ma riposata, sazia e soddisfatta, ho ritrovato parte di me stessa; mio marito arriva ad ora di pranzo portando da mangiare preso in rosticceria, mi chiede come va

-          Ciao, cosa vuoi sapere?

-          Non voglio sapere niente, assolutamente, solo sapere se stai bene

-          Si, questo sì, grazie

Si avvicina per baciarmi ma giro la testa

-          Scusa non mi sento ancora pronta

-          Non ti preoccupare, mangiamo qualcosa, poi torno in ufficio

-          D’accordo, senti, ci ho pensato, forse dovrei allontanarmi per qualche giorno, per cambiare prospettiva, sei d’accordo?

-          Fai quello che ritieni opportuno, io mi arrangerò

-          Ok, grazie.

Navigando in internet ho trovato una crociera per single, giusto una settimana, niente di che, sole, mare e relax.

La prima sera, in una delle sale ristorante, mi guardo intorno, moltissimi uomini ma anche abbastanza donne anche se in numero inferiore, il comandante ci dà il benvenuto dal palco, credo che andrò a letto presto, domani mattina voglio prendere un po’ di sole.

Ho sempre usato costumi abbastanza sexy, che mettessero in risalto le mie forme, dagli sguardi degli uomini sul ponte, vicino ad una delle piscine, direi che ci ho azzeccato; diversi si avvicinano per offrirmi un drink ma rifiuto gentilmente, almeno il primo giorno voglio stare tranquilla, poi vedremo.

Ci sono anche diversi gruppi, penso siano amici che cercano avventure, beh di donne disponibili sembra ce ne siano da quello che vedo, sembrano, comunque, tutti molto educati, forse giusto qualcuno che sento fare commenti un po' volgari, ma sono pochi, a cena si balla anche ma evito di farmi coinvolgere.

Sono le tre del mattino, non riesco a dormire, metto una vestaglia ed esco dalla mia cabina, nessuno in giro, la mia cabina è su uno dei ponti inferiori della nave, passeggio ascoltando il rumore del mare, mi aiuterà ad addormentarmi, sono persa nei miei pensieri quando una voce

-          Salve, non riesce a dormire signorina?

mi giro e ci sono due uomini in tenuta da lavoro, devono essere dei dipendenti

-          Salve, no una passeggiata mi aiuterà, anche voi?

-          No no noi abbiamo appena finito il nostro turno in sala macchine, lavoriamo a bordo

-          Ah ecco e vi  piace?

-          È un lavoro ed è ben pagato, tanto ci basta

-          Di dove siete, se posso?

-          Costa d’avorio, siamo qui ormai da 6 anni

-          Per questo parlate bene italiano

-          Non come vorremmo ma ce la caviamo e lei? Queste crociere sono un po’ particolari no?

-          Beh sì, più che altro curiosità e voglia di rilassarmi

-          Bene, allora buona notte se torna in cabina

-          Si adesso ci vado, da quella porta posso passare?

-          Si certo, in che cabina è?

-          212

-          Allora appena dentro deve andare a destra, c’è una scala che scende, la superi e la sua cabina è poco distante nel corridoio

-          Graie, andate a riposare anche voi?

-          Si, appena finita la sigaretta scendiamo quella scala che le ho detto prima e siamo arrivati anche noi

-          Avete per caso una sigaretta anche per me?

-          Certo ma guardi che sono Marlboro, un po’ forti

-          Giusto qualche tiro per rilassarmi, poi rientro con voi

-          Strano che una bella ragazza giovane come lei faccia una crociera come questa, di solito sono donne più grandi

-          Beh io arrivo da una situazione familiare un po’ particolare, volevo cambiare prospettiva

-          Bene, noi andiamo, viene?

-          Si si, vi seguo

mentre siamo nel corridoio delle cabine si abbassano le luci

-          Cosa succede?

-          È normale, ad una certa ora vengono abbassate

-          Forse troppo, non è che si veda molto

-          Aspetti, abbiamo una pila, le facciamo strada

Arriviamo davanti alla mia cabina

-          Grazie, gentilissimi, ho una bottiglia di spumante in cabina, volete bere qualcosa?

-          Beh giusto un sorso prima di andare a letto, non rifiutiamo mai.

La bottiglia di spumante non durò molto, tra una chiacchera e l’altra, e la mia vestaglia, visto che ero semisdraiata sul letto si era un po’ aperta, visto che sotto avevo solo i miei mini slip permetteva ai due una buona visuale di quello che c’era sotto, nonostante questo si alzarono come per andarsene, fui io, anche un po’ brilla, non ero abituata a bere, che gli chiesi di restare e lo feci in maniera molto esplicita togliendomi la vestaglia; non erano gentili e dolci come Jonathan, la loro intenzione era solo di scoparmi ed io ero d’accordo, dopo aver succhiato un po’ il cazzo ad entrambi spensi la luce e si accomodarono sul mio letto, nudi anche loro, uno alle mie spalle ed uno davanti cercando l’entrata per i rispettivi uccelli e la trovarono penetrandomi e cominciando a scoparmi come se non ci fosse un domani, la cosa, oltre ad eccitarmi da morire, mi fece godere come una pazza, avevo due cazzi di tutto rispetto uno in figa e l’altro nel culo, avevano ritmi diversi ma il risultato era lo stesso : il mio ed il loro piacere. Rimasero con me un paio d’ore scopandomi insieme e a turno, la cosa, sicuramente , favorì il mio sonno, tanto che al mattino mi svegliai oltre le dieci. Si era manifestata con quei due tutta la mia passione per il sesso, forse, tornando a casa, sarei riuscita ad accettare di nuovo le avances di mio marito, però adesso avevo provato altro e mi dissi che era un vero peccato non continuare, passai il resto della crociera cambiando letto tutte le notti con estrema soddisfazione.

 

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