Una moglie soddisfatta
Mio marito è un uomo stressato, il troppo lavoro, le troppe responsabilità lo rendono nervoso e, a volte, intrattabile, io cerco di evitargli altri problemi relativi al tran tran quotidiano e lo accolgo sempre con il sorriso quando rientra la sera preparando sempre i suoi piatti preferiti, nonostante questo, quando è così si sfoga su di me prendendomi dove mi trovo e scopandomi con forza con il suo grosso cazzo, quando poi è particolarmente incazzato per qualcosa cambia bersaglio e mi incula selvaggiamente, mi lamento ma non gli dico che mi piace da morire quando mi tratta così riempiendomi con il suo sperma caldo dentro e sul mio corpo.
La dolcezza e le effusioni non fanno per me, mi piace essere maltrattata quando faccio sesso, godo quando sento il suo cazzo sfiorare il mio utero provocandomi dolore e quando sento i suoi coglioni sbattere sul mio sederino quando mi incula profondamente.
Ormai siamo sposati da quattro anni e sono soddisfatta del nostro rapporto, anche sessualmente.
Il mese prossimo, però, mi ha detto che dovrà passare addirittura 20 giorni in un cantiere in Piemonte e la cosa non mi fa per niente piacere, dormendo da sola nel nostro grande letto, dovrò sentire qualche amica per fare delle uscite insieme, ma non ne ho molte, da quando sono sposata ho tagliato abbastanza i miei rapporti con le vecchie conoscenze.
Gli preparo la valigia senza dimenticare niente e mi lascia al mattino presto, va vicino al Sestriere, ci metterà almeno tre ore in questa stagione. Le prime due notti passano ma il mio nervosismo aumenta, mi manca, è la prima volta da quando siamo sposati che stiamo lontani così a lungo.
Il terzo giorno mi decido e mi attacco al telefono, chiamo Annabella che non sento da una vita, mi dice che sarebbe contentissima di rivedermi e di andare a cena insieme ma mi dice anche che il suo ragazzo che è molto geloso verrà con noi e ci porterà in un locale che conosce lui, accetto pur di uscire.
Voglio fare bella figura, metto un miniabito corto in lana con degli stivali alla moschettiere con il tacco da 8 cm e la mia solita biancheria intima in pizzo di seta che piace tanto a mio marito, una pochette uguale agli stivali ed un giaccone di montone corto come il mio vestito ed il pomeriggio vado dal parrucchiere ad acconciare i miei lunghi capelli biondi e farmi truccare dalla sua estetista.
Mi passano a prendere sotto casa Annabella ed il suo ragazzo che si chiama Alfredo, ha una vecchia Mercedes ma pulita ed in ordine, mi portano in un locale sul naviglio ma praticamente al confine con la città, quando entriamo non ho una bellissima impressione, tanta gente, rumorosa, la musica troppo alta anche perché lì si mangia anche, tanta birra che gira e la maggior parte, oltre qualche rara eccezione, sono uomini che bevono, ridono e scherzano e toccano il culo alle cameriere che passano tra i tavoli.
Ordiniamo la cena che però, nonostante le mie remore sul locale è davvero buona, Alfredo beve birra mentre noi ragazze preferiamo il vino bianco, ad un certo punto, mentre aspettiamo il dolce, due uomini vengono al nostro tavolo
- E Alfredo bello, è un po’ che non ti fai vedere
- Si, il lavoro……
- La tua ragazza la conosciamo ma quest’altra bellezza chi è?
- Un amica della mia ragazza
- Donatella piacere
- Oh il piacere è tutto nostro, Alfredo ti fai anche lei?
- Ragazzi fate i bravi è un amica di Annabella ed è sposata
Si vedeva che avevano già qualche birra al loro attivo
- Beh, le due cose non escludono il fatto che sia davvero una bella figa
- Ragazziiiiii, insomma
- Ok ok facciamo i bravi e ce ne andiamo e tu bellezza se vuoi divertirti noi siamo a quel tavolo in fondo
- Scusali Donatella, hanno bevuto troppo ma sono dei bravi ragazzi
Annabella mi sussurra in un orecchio
- Si davvero bravi, ci hanno provato anche con me come con tutte le cameriere della sala, con me hanno addirittura tirato fuori i loro grossi cazzi per farmeli vedere, se lo sapesse Alfredo li massacrerebbe.
- Addirittura così espliciti?
- Beh, quando bevono….. poi sono uomini e anche un po’ volgari come avrai notato, cosa ti aspetti?
Dopo cena mi riaccompagnano a casa e, anche loro mi dicono che sono stanchi e vanno a mettersi a letto. Io entro in casa e tolgo il giaccone e apro una bottiglia di Chardonnay bevendone un calice intanto chiamo mio marito che mi risponde e poi comincia ad urlare con qualcuno salutandomi poco dopo, bevo un altro calice di vino e poi prendo una decisione, e chiamo un taxi.
Arrivata al locale entro e mi guardo intorno, i due amici di Alfredo stanno scherzando con una cameriera e vado al loro tavolo
Wow, Donatella vero? Ti cercavamo ma non ti abbiamo più visto, pensavamo fossi andata via
Beh mi avevate invitato e non volevo essere scortese
Uhhh bella ed educata e adesso che sei in piedi sei anche meglio.
Peccato che non hai un amica e noi siamo in due
Perché, non basto io?
Uhhhh anche porcellina
Si alzano e dicono
- Usciamo siamo stati già troppo qui.
- E dove andiamo?
- Uh beh, noi abitiamo a due passi e anche la nostra birra è buona
In effetti non percorriamo 200 metri che siamo arrivati, è una villetta bassa ad un piano, quattro gradini e siamo dentro, uno dei due apre subito il frigo tirandone fuori delle birre, l’altro mi prende il montone e lo appende ad un attaccapanni, si siedono in poltrona con due birre in mano mentre io, davanti a loro faccio scendere la zip del miniabito che scivola a terra
- Ragazza mia, lo faresti tirare ad un morto
Mi slaccio il reggiseno tirandolo verso di loro che lo prendono al volo e poi mi giro dandogli la schiena e mi chino in avanti calandomi le mutandine, fischi ed applausi, gli stivali li tengo, potrei volermene andare in fretta e poi sono più sexy così.
Gli vado più vicino in modo che possano toccarmi, hanno già i cazzi in mano, aveva ragione Annabella, sono notevoli, soprattutto uno dei due, si alzano quasi contemporaneamente calandosi del tutto i pantaloni e scalciandoli via, ne ho uno dietro e l’altro davanti, il più grosso che punta diretto alla mia figa penetrandomi e facendomi mancare il respiro per un attimo, sento la lingua dell’altro sul buchino del mio culo, il primo è dentro di me ma non si muove ancora, il suo amico dietro sostituisce la lingua con il cazzo e comincia a spingere fino a quando la cappella non è entrata, poi continua ma lentamente ed io
- Non siate così delicati, non mi rompo mica
Lo dico tra un sospiro e l’altro perché già la doppia penetrazione mi fa ansimare, allora cominciano a scoparmi insieme
- Ecco così, più forte si si, ancora, non vi fermate, fatemi godere, fatemi male, forza così, ancora più forte
Sento i coglioni di quello dietro di me sbattere sul mio sedere, comincio a godere con le braccia alzate stretta tra loro due che continuano a scoparmi con forza, i miei seni stretti tra le mani di quello nel mio culetto maltrattati, mi rimarranno i segni tanto li strizza, il dolore acuisce il mio piacere, vengo di nuovo e poco dopo mi riempiono quasi insieme con il loro sperma caldo che mi cola anche dalla figa e dal culo sulle cosce.
Ci spostiamo in una delle camere da letto, gli prendo in bocca gli uccelli ripulendoli e cominciando a succhiarli, li voglio ancora sentire dentro di me, voglio che mi scopino ancora, soprattutto voglio quello più grosso nel mio culetto, voglio che me lo riempia e che mi faccia godere anche facendomi male.
Si sdraia sul letto e gli vado sopra, Dio com’è grosso, mi sembra voglia spaccarmi in due, mi calo sopra di lui lentamente appoggiandomi con le mani al suo petto, lo sento riempire ogni spazio del mio sfintere, agito il culo per farlo entrare meglio ed aiutarlo, mamma mia non resisto, è entrato solo per metà e comincio a muovermi su e giù, piano piano entra sempre più a fondo, comincio a godere rilasciando i miei umori sulla sua pancia, adesso sento le sue palle contro il mio sedere, mi ha sfondato, probabilmente il caldo che sento è un po’ del mio sangue ma non mi importa, è troppo bello sentirsi così riempita e continuo a scopare andando su e giù su quell’uccello bitorzoluto, gli crollo addosso in occasione del mio orgasmo successivo che arriva violentissimo tenendolo dentro di me, poi mi sollevo sempre lentamente estraendolo, pulsa ancora anche se ha già scaricato il grosso del suo nettare nel mio corpo, ci striscio sopra la guancia voluttuosamente.
Il suo amico è eccitatissimo e mi viene sopra infilandosi nella mia fighetta e cominciando a sbattermi prima ancora che io riesca a respirare normalmente, ad ogni colpo mi fa sobbalzare sul materasso, è quello che volevo, è quello che cercavo quella notte, mi morde i capezzoli mentre mi scopa facendomi godere anche lui, sento lo sforzo che fa per spingere forte e a fondo nel suo respiro, è lui che crolla con tutto il suo peso su di me eiaculando.
È stato bello, sono soddisfatta e sazia ma resto sul letto abbracciata ai due uomini decisamente sfinita, uno dei due sta russando, penso troppa birra, passa un po’ che riesco ad alzarmi e ad andare in bagno, mi siedo sul water, dopo qualche minuto arrivano tutti e due, devono pisciare tutta la birra che hanno bevuto, non mi voglio spostare, apro la bocca e chiudo gli occhi e sento il calore del loro piscio sulla faccia, in bocca e sul resto del corpo, il mio ultimo piacere, si scrollano facendo poi strisciare i loro cazzi sulle mie labbra ed escono. Passo una buona mezz’ora sotto la doccia dopo essermi tolta gli stivali, poi con le gambe malferme esco dal bagno, loro sono sul letto e russano entrambi, recupero la mia roba, mi rivesto e chiamo un taxi per tornare a casa ringraziando mentalmente Annabella per la serata.
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