Da guardarobiera a puttana
Quella sera a cena papà era distrutto, ancora non aveva trovato lavoro, i soldi in banca erano quasi finiti, eravamo indietro di tre mesi con l’affitto e mamma stava sempre peggio e molte medicine l’Asl non le passava; io ho 18 anni e sono all’ultimo anno delle superiori ma guadagno qualcosa facendo la baby sitter, nemmeno sufficienti per fare la spesa, con il mio ragazzo ci siamo lasciati da quasi un anno e non ho nessuno con cui parlare, magari avessi i nonni ma non li ho più, nessuno dei quattro, non è solo papà a disperarsi.
A scuola non ho amiche del tipo che gli puoi raccontare tutto, giusto qualche frequentazione dovuta ai compiti, posso dire di essere “disperatamente sola”.
Ho pensato di lasciare la scuola anche se sono alla fine per trovare un lavoro, ma una commessa la pagano un miseria e non risolverei nulla, mi confido con il mio parroco che ci fa avere qualche pacco della raccolta alimentare ma lui, oltre ad incoraggiarmi, non mi dà alcuna soluzione.
Navigo tutto il giorno in internet cercando un’idea e guardando le inserzioni ma o sono cose che non so fare o pagano troppo poco oppure cercano venditori a provvigione, tutto tempo perso.
Ho trovato un altro lavoretto per il venerdì ed il sabato sera, al guardaroba di una discoteca, finisco sempre tardi ed i mezzi non ci sono più, per tornare a casa faccio 4 kilometri a piedi tutte le volte, però sono 50 euro per sera e mi servono, il resto del personale del locale è simpatico e tutto giovane, ci sono tre ragazze che ballano seminude in alcune gabbie appese al soffitto, quelle guadagnano decisamente di più ma non so se riuscirei a ballare per tutto quel tempo e poi praticamente nuda.
Una delle tre mi dice che non è così male e che ogni mezz’ora ne fanno un’altra di sosta, bevono quello che vogliono al bar tranne gli alcolici e guadagnano 150 euro per sera, poi mi dice anche che qualcuna arrotonda, anche lei ogni tanto
- E come?
- Beh qualche cliente, non i ragazzini, ti invitano ad uscire dopo lo spettacolo e guadagni qualcosa di più
- Vuoi dire andandoci a letto?
- Certo cocca, non per fare conversazione, una volta ho preso anche 500 euro per una notte.
- non credo che potrei
- beh guarda tu
andando a casa a piedi ci penso per tutto il tragitto, oltre ad essere un giorno in più, quindi 450 euro la settimana, anche senza “extra” sarebbe uno stipendio abbastanza buono, ballare mi piace, certo dovrei parlare con i proprietari ma non ho nulla in meno delle altre ragazze che lo fanno, anzi spesso ci provano con me al guardaroba.
Anche a casa la domenica mentre curo mamma non faccio che pensarci, poi decido, parlerò con i proprietari, durante la settimana curo la mia depilazione ed oltre al resto depilo anche le mie parti intime, mi fa un po’ strano guardarmi allo specchio così, comunque non sono niente male, ho le gambe lunghe, un bel seno della quarta misura coppa C, il ventre piatto ed il mio culetto che mi guardano in molti, i miei occhi verdi ed i capelli biondo castano lunghi fanno il resto anche se dal basso della sala non si vedono.
Il venerdì parlo con uno dei proprietari, mi dice di passare da lui a fine serata, vuol dire alle 4 del mattino, ma tant’è.
Quando entro nel suo ufficio mi dice che per lui potrebbe andare bene, ma vuole vedermi con i costumi di scena e mi manda a cambiarmi, sono davvero minimi, a parte le mutandine che non esistono perché usiamo i perizoma i vestiti sono ridotti al minimo, ballando ho paura che il mio seno esca fuori ma non ci bado e torno da lui
- bellissima, come non ti ho notato prima?
- Beh sono al guardaroba
- Già già, cominci la settimana prossima venerdì e lavori anche sabato e domenica sera, lo sai che la domenica finiamo prima ma non importa, la paga è la stessa.
Il venerdì sera debutto, oltretutto annunciato dal DJ, sono la novità, il vestitino che ho addosso lascia praticamente vedere tutto ma non ci penso, sono a 4 metri da terra in una gabbia, quando faccio pausa e vado a bere qualcosa ho la folla intorno, diversi mi chiedono il numero di telefono, tutti ragazzi ai quali non dò retta e la serata passa in un lampo, è solo la strada a piedi fino a casa che mi stanca, ma sono euforica.
La domenica sera si finisce prima, in una pausa un uomo sui 50 anni mi chiede cosa faccio dopo lo spettacolo, gli rispondo che vado a casa, si offre di accompagnarmi ma rifiuto gentilmente, nella pausa successiva torna alla carica, rifiuto di nuovo, la terza volta è decisamente più esplicito e mi offre duecento euro per andare con lui
- A fare cosa?
- Voglio scoparti
Faccio la sfrontata
- Per quei soldi le faccio giusto un pompino con ingoio
Mi frega subito
- D’accordo però ti spogli nuda mentre lo fai
- Ma qualcuno potrebbe vederci in macchina
- Ho il suv con i vetri oscurati, tranquilla, ti aspetto fuori
Adesso sono davvero fregata, devo farlo per forza, penso che l’ultima volta l’ho fatto più di un anno prima con il mio ragazzo, però 200 euro……..
Mi faccio forza e quando esco è lì che mi aspetta, come un gentiluomo mi apre la portiera ed io mi siedo dietro, poi parte e si ferma dopo un paio di kilometri
- Ti sei spogliata?
- Lo sto facendo
- Dai che ti raggiungo
Esce dall’auto e passa dietro, ho tenuto ancora solo le mutandine, me le sfila lui e comincia a palparmi dappertutto dopo essersi abbassato la zip dei pantaloni ed aver tirato fuori l’uccello. Chiudo gli occhi per un momento poi glielo prendo in mano cominciando a segarlo, poi me lo metto in bocca e comincio a leccarlo e succhiarlo, ho sempre le sue mani ovunque e le sue dita che si infilano nella mia fighetta e nel mio buco del culetto in maniera abbastanza brusca facendomi gemere mentre lo sbocchino, ne sembra soddisfatto, ci vuole oltre mezz’ora prima che lo senta vibrare nella mia bocca e poi schizzarmi il suo sperma in gola, poi gli ripulisco il cazzo con la lingua e inizio a rivestirmi, tira fuori 200 euro e me li mette tra i seni mentre mi rivesto
- se vuoi ti accompagno a casa
Gli dico di sì ma non voglio veda dove abito e mi faccio lasciare a circa 500 metri da casa mia, non vedo l’ora di salire a sciacquarmi la bocca e lavarmi i denti, questa settimana ho portato a casa 650 euro.
Il venerdi sera il proprietario entra negli spogliatoi e mi dice che è molto soddisfatto del mio lavoro e la cosa mi fa piacere, ballo praticamente con addosso solo un costume da bagno intero che mi copre a malapena giga, culo e capezzoli e un paio di stivali con il tacco alto da moschettiere, il mio costume ha molto successo.
Sabato sera durante una pausa un uomo sui trent’anni
- Ciao, sono un amico dei proprietari, mi dicono che sei una ragazza in gamba, quanti anni hai?
- 18
- Mi piacerebbe portarti a cena una sera di queste
Beh una cena non è una scopata a fine spettacolo
- Grazie, ci penserò
- Brava, fallo davvero, ciao.
La domenica ci accordiamo per il mercoledì sera, compro un vestito carino da Shane e un paio di sandalini con il tacco da 8 cm e prendo un taxi, ci troviamo direttamente in un locale in Via Manzoni, da Caruso, molto elegante,
- Sei bellissima, una visione
- Beh grazie
- Ceniamo poi avremo modo di parlare
Durante la cena solo chiacchere generiche, al caffè invece
- Allora, a parte il piacere di cenare con te volevo parlarti
Eravamo passati al tu
- Vorrei che tu venissi a lavorare per me
- Ma non era amico dei proprietari della discoteca?
- Si, ma il mio è un lavoro diverso
- E cioè
- Ho bisogno di qualcuno che convinca i miei clienti della bontà delle mie proposte
- Ma io di affari non ne so nulla
- Non importa, una presenza femminile per di più bella come te gli farà abbassare la guardia, e saranno sempre cene in bei locali come questo
- E come dovrei fare a convincerli?
- Beh la vita è fatta di compromessi
- Uhhh capito e fino a dove dovrei spingermi per convincerli
- Fino a dove ritieni tu, nessun obbligo
- Non credo sia un lavoro facile
- Non lo è ma tu puoi farcela, qualche remora o impedimento morale?
- Beh insomma io………
- Ti pagherò 500 euro a cena e se deciderai, diciamo, di spingerti…… oltre, altri 500 euro oltre al guardaroba al quale penserò io.
500 euro per cena……
- Chiaramente dovrai metterci tutta te stessa
- Mi concede due settimane di prova?
- Certo, qui intanto ci sono 1000 euro di acconto ed una carta di credito dell’Azienda per il guardaroba, insieme troverai l’elenco dei negozi dove viene accettata
Mi tremano le mani mentre prendo la busta che ha appoggiato sul tavolo
- Sabato sera la prima cena, signorina, la voglio elegante e sexy, la chiamerò per l’indirizzo e l’orario, ci conto?
- Si si certo
- Brava, vedrà che ci riuscirà
Il mattino dopo vado subito nei negozi dell’elenco, non mi sarei potuta permettere uno solo degli abiti che ho scelto, e la biancheria poi…… un tripudio di pizzo e seta, finii al pomeriggio ed andai a pagare i mesi di affitto arretrati per casa.
Mi arrivò un messaggio con l’indirizzo di un locale e l’orario dell’appuntamento, scelsi l’abito adatto, come aveva detto lui e presi un taxi. Arrivata al locale c’era solo lui che mi aspettava al bar
- Bellissima, non mi sbagliavo, il nostro cliente arriverà tra mezz’ora, lo incontrerò io poi ci raggiungerai al tavolo
Il mio vestito era abbastanza corto e scollato ma molto elegante, i sandalini dorati slanciavano le mie caviglie e le mie gambe lunghe facevano il resto. Il mio capo andò al ristorante ed io dopo un quarto d’ora lo raggiunsi, era con un signore che sicuramente aveva più di cinquant’anni ed io mi sedetti al suo fianco, mentre parlavano non faceva che guardarmi, poi cominciammo la cena, sentii subito la mano sulla mia coscia e non reagii, neanche quando passò all’interno salendo, non capivo di cosa stessero parlando ma mi limitavo a sorridere al cliente ridendo alle sue battute e lasciandomi toccare senza reagire, la cena finì e i due si diedero la mano, il cliente invece mi baciò sulla guancia toccandomi il sedere, il mio capo era raggiante, mi disse
- Sei stata perfetta, non è stato difficile vero?
- Beh no, direi di no anche se mi ha toccato per tutto il tempo
- È lavoro bimba, solo lavoro.
Presi un taxi e tornai a casa, un altro paio di cene furono praticamente la stessa cosa, quella successiva cambiò, l’appuntamento era nello stesso locale dove io e il mio capo ci eravamo trovati la prima volta, il cliente un uomo sulla quarantina molto elegante, mentre mi faceva accomodare al tavolo mi guardavo intorno cercando il mio capo
- Il signor Gualtieri non ci sarà. Non l’hanno avvisata? Ma non ha voluto annullare la cena, ci teneva che la conoscessi e ne sono felice, vuol dire che non parleremo di lavoro e ci limiteremo a goderci la nostra reciproca compagnia
In effetti la cena fu piacevole e lui era simpatico, forse nervosa com’ero, bevetti un po’ troppo vino, arrivati al dolce mi disse
- Ho una suite in questo albergo, andiamo su da me a bere ancora qualcosa?
Cercai di accampare qualche scusa ma mi disse
- Npn mi lasci finire la serata da solo davanti ad un televisore, la sua compagnia è talmente piacevole che dovrò mandare una cassetta di Champagne al suo capo per ringraziarlo
Accettai di salire con lui, la suite era magnifica, i camerieri portarono il caffè, i liquori erano già lì su un carrello e bevvi solo un amaro che però era fortissimo.
- Le piace questa suite?
- Si è magnifica
- Mai quanto lei
Eravamo seduti su un divano, mai così vicini durante la cena, mi mise la mano su un ginocchio e poi mi baciò sul collo
- Ha un profumo buonissimo
Io continuavo a pensare “adesso me ne vado, ancora qualche minuto e me ne vado”, invece rimasi lì, la sua mano salì più in alto e dal collo passò a baciarmi sulla bocca e non respinsi il bacio. Se proprio doveva succedere……
Mi abbracciò e la sua mano tirò giù la zip del mio vestito sulla schiena, mi ricadde sul davanti mostrando la mia biancheria e lui finì di sfilarmelo continuando a baciarmi
- Sei bellissima, un sogno
Continuò slacciandomi anche il reggiseno e iniziando a baciarmi e succhiarmi i capezzoli ormai liberati, poi mi guardò, si abbassò e mi sfilò i miei mini slip iniziando a baciarmi la fighetta, avevo addosso solo i sandalini, la sua lingua sembrava instancabile e cominciai a gemere, ero già bagnata e lui lappava senza fermarsi.
Si era spogliato anche lui, gli toccai il cazzo che ebbe un guizzo e poi lo impugnai mettendomelo in bocca, lo sentivo gonfiarsi ed indurirsi contro il mio palato, quando fu pronto mi fece girare e mi prese alla pecorina lì sul divano, era decisamente bravo con i suoi cambi di velocità e di affondo mi fece godere per prima, e poi continuò a scoparmi girandomi ed allargandomi le gambe portandole in alto, la seconda volta venne anche lui sborrandomi tra le cosce.
Passai con lui tutta la notte ed al mattino facemmo colazione insieme a letto, quando arrivai a casa erano le 11 e papà era molto preoccupato, ma gli raccontai di un guasto all’auto fuori città e che i telefoni non avevano campo.
In poco tempo ero passata da guardarobiera a puttana, perché quello ero e in più raccontavo bugie ai miei genitori; al pomeriggio un fattorino venne a consegnarmi una busta, dentro un biglietto
- Brava, meriti una gratifica
Dentro la busta 1.500 euro, le altre cene mi erano già state pagate, si, ero proprio diventata una puttana, ci furono altre cene con o senza il mio capo ma ogni volta, o quasi, finivo in una camera d’albergo, però non mi mancavano più i soldi; mamma però si era aggravata, era in lista per un trapianto di rene ma il suo turno non arrivava mai, un giorno ne parlai con il mio capo che mi disse di avere delle conoscenze e che forse avrebbe potuto fare qualcosa in proposito
- Chiaramente cara se chiedo dei favori sarò in debito e non mi piace,
- E io sarò in debito con lei, sono disposta a fare tutto quello che vuole
- E va bene, proviamo.
Dopo 2 settimane l’ospedale ci chiamò per l’intervento, il mio capo ci era riuscito, dopo l’intervento volli ringraziarlo
- Si va bene però ti ricordo la tua promessa
- Certo, tutto quello che vuole
- Ok, venerdì c’è una cena
- Sono pronta
- Si ma i clienti sono tre, tre soci
Rimasi sorpresa
- E lei ci sarà?
- Si ma poi me ne andrò, sai cosa vuol dire?
- Lo immagino ma sono in tre
- Si, sono in tre
- Non so se……..
- Beh, c’è sempre una prima volta
- Wow certo ma in tre………
- Confido che saprai intrattenerli quando me ne andrò
- Beh si, certo
- Ecco brava, guarda che è un affare importante, il mio affare dell’anno, non deludermi.
Arrivò il venerdì ero nervosissima, arrivai che erano già a tavola, scusandomi per il ritardo, si alzarono tutti in piedi prima che mi sedetti, un italiano e due americani di colore, oltre al mio capo, finita la cena, al dolce ci lasciò scusandosi, dopo il caffè l’italiano disse
- Bene, in linea di massima abbiamo un accordo, non ci resta che stendere una bozza di contratto che lei domani porterà al suo capo
- Ah bene, e quindi?
- Quindi andiamo da me a stendere il contratto
- A casa sua?
- Si certo a casa mia e nel mio ufficio, ha qualche problema?
- No no, pensavo rimanessimo qui
- A casa mia ho il computer. La stampante eccetera, qui no
- Ah va bene allora
- Ok prendo la macchina in garage e andiamo
Saliamo tutti e quattro sulla sua Mercedes e ci dirigiamo fuori Milano, in Brianza, arriviamo davanti ad una villa e parcheggia
- Eccoci arrivati
Appena entrati noto che è bellissima
- Ha una casa favolosa
- Grazie, ma ancora per poco
- Come mai
- Questa casa appartiene alla Società che stiamo vendendo al suo capo, io torno in America con i miei soci
- Ahhh capito
- Vuole bere qualcosa?
- No sto bene così grazie
- Lui e i suoi soci si versano del liquore
- Si rilassi, se vuole tolga le scarpe, con quei tacchi dev’essere una tortura, non so come facciate voi donne
In effetti non vedevo l’ora di tornare a casa per toglierle, in più sono anche nuove, quando le sfilo faccio un sospiro di sollievo, come fosse una cosa normalissima uno degli americani si inginocchia e comincia a massaggiarmi i piedi
- Ohhh grazie, che bello
- Lei è bella
È una delle poche volte che lo sento parlare
- Ha dei piedini incantevoli
E continua a massaggiarmeli mentre l’italiano e l’altro socio stanno scrivendo al computer, praticamente siamo seduti su un divano, mi tira su le gambe e se le mette sulle ginocchia continuando a massaggiarmi i piedi, così il mio mini abito sale ancora più su e lui passa alle caviglie e poi ai polpacci e poi ancora più su, sembra un massaggiatore professionista, chiudo gli occhi e mi godo il suo lavoro sulle mie gambe
- Le piace?
- Si, molto
- Rilassa vero?
- Si, decisamente ahhhhh
Ho ancora gli occhi chiusi, li riapro quando sento le sue mani prendere l’elastico dei mie mini slip e tirarlo verso il basso
- Questo le piacerà ancora di più
È la sua lingua che percorre la lunghezza della mia fighetta dal basso verso l’alto e comincio a mugolare, non ho cerniere, spinge con le mani l’abito verso l’alto poi me lo sfila dalla testa, non ho neppure il reggiseno e sono completamente nuda sul divano mentre lui usa lingua e mani su tutto il mio corpo, i suoi soci sembrano indifferenti alla cosa e continuano a lavorare, intanto lui si spoglia, usa il suo cazzo per fare la stessa cosa delle sua lingua di prima, percorre la mia figa dal basso verso l’alto ma senza penetrarmi, anzi picchiettandola con quello ogni tanto, sono già lubrificatissima, quando decide di penetrarmi, non ho ancora visto il suo uccello ma lo sento lungo e grosso che che arriva in fondo alla mia vagina, i soci devono per forza sentire il mio sospiro
Diooooo si si si ancora, scopami oh mamma più forte ancora si si si
Credo che mi abbiano sentito perché mi trovo un altro cazzo nero che striscia sulle mie labbra e poi si infila nella mia bocca mentre il primo continua a scoparmi facendomi venire un'altra volta e poi si scarica sulla mia pancia, subito viene sostituito dal socio, il suo uccello non è da meno, lui è solo più deciso, i suoi colpi sono profondi e portati con forza, non resisto a lungo senza godere, anche il bianco, l’italiano, arriva con il suo cazzo tra le mie labbra, mentre vengo scopata con forza dal socio lo succhio freneticamente adeguandomi al ritmo di quello che mi sta martellando nella fighetta, stavolta ricevo la mia dose di sperma tra le cosce, la sento colare anche sul buco del mio culetto ed è lì che l’italiano cerca di entrare poco dopo tenendomi le gambe alzate verso l’alto, non l’ho fatto molto spesso, quasi mai, mi fa male mentre entra anche se lo fa lentamente, poi inizia a scoparmi nel culo, i miei sono un misto tra lamenti e guaiti mentre gli altri due mi fanno strisciare i loro cazzi sulla bocca e sulla lingua, poi uno dei due si sposta e non lo vedo più, ma lo sento quando, mentre l’italiano mi scopa nel culo lui penetra nella mia figa, lì esplodo con un orgasmo violento, mi sembra mi stiano spezzando in due ma godo come una pazza e non riesco a stare ferma, mi riempiono di sborra vagina e sfintere e respiro forte per il piacere.
Non si sono ancora saziati di me, vengo scopata ed inculata da tutti e tre a turno o insieme per parte della notte e alla fine sfinita mi addormento tutta piena di sperma sul letto matrimoniale dove siamo tutti e quattro, quando mi sveglio sono sola, cerco un bagno e faccio una doccia che mi ritempra e poi avvolta in un asciugamano vado a cercare i tre soci che trovo in soggiorno completamente vestiti.
Mi dicono di vestirmi e mi danno una cartellina
- Qui c’è la bozza di contratto, dalla al tuo capo, abbiamo già chiamato un taxi
- Ma che ora è?
- Le 9 di mattina, hai riposato per parecchio, dai che ti preparo un caffè
Trovo i miei vestiti in ordine sul divano e mi rivesto davanti a loro
- Sei uno spettacolo anche mentre ti rivesti, se non stesse arrivando il taxi…………..
- Ahahah
Bevo il caffè mentre il clacson del taxi mi chiama, li bacio tutti e tre sulla bocca ed esco, il culetto mi brucia un po’ vi ci sono divertiti, arrivo in ufficio dal capo e gli do la bozza di contratto, sembra soddisfatto, prende una busta da un cassetto e me la dà
- Li hai meritati tutti, continua così
- La apro mentre con un taxi mi faccio portare a casa, dentro 5.000 euro, sarò una puttana ma di lusso e non ho ancora 19 anni.
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