L'amico d'infanzia

sandra
11 hours ago

Io e Claudio siamo sposati da 4 anni, lui ne ha 30 ed io 25, il nostro rapporto funziona tra alti e bassi, come in tutte le coppie, forse ci manca qualcosa ma non abbiamo ancora capito cosa, ieri sera mi ha detto che porterà a cena un suo amico che non vedeva da tempo ed io, per domani sera devo preparare qualcosa, il problema è che sono una cuoca pessima, vado da Peck e mi organizzo con loro, per ogni piatto le istruzioni per scaldarlo e via.

I’amico di Claudio sembra simpatico, parlano di molti anni prima quando si frequentavano assiduamente, li ascolto interessata fino ad un certo punto, ha portato due bottiglie di vino davvero buono, forse esagero, ne ho già bevuti 3 calici, finita la cena è il momento del caffè, Claudio viene dietro a me in cucina per aiutarmi e vede tutti i pacchetti di Peck e si mette a ridere, poi si fa serio

-          Cosa ne dici di Andrea?

-          Mi sembra simpatico

-          Si lo è decisamente, da ragazzi non ne lasciava una,

-          In che senso?

-          Nel senso che un po’ per la sua simpatia un po’ per altro le scopava tutte

-          Wow, uno stallone

-          Si può dire così, in effetti quando giocavamo a pallone e negli spogliatoi facevamo la doccia non aveva paura del confronto con gli altri

-          Buon per lui

-          Senti tesoro

-          Dimmi

Io intanto preparavo le tazzine per il caffè

-          Forse quello che ci manca è un cambiamento, una novità

-          Non credo sia questo il momento per parlarne

-          E invece si, io penso che Andrea potrebbe essere quella novità

-          In che senso scusa

-          Beh nel senso che forse se tu andassi con lui…….

-          Ma sei scemo

-          Perché, ci sarei anch’io qui non ti lascerei da sola

-          Per me sei fuori come un balcone

-          Beh, starei nell’altra stanza per non imbarazzarti

-           E io dovrei andare con il tuo amico perché secondo te ho bisogno di una novità nella mia vita? O meglio di qualcun altro che mi scopi no?

-          Non ci sarebbe niente di male se io fossi d’accordo

-          Forse dovrei essere d’accordo anch’io, non credi? Noooo non dirmi che gliene hai già parlato

-          Veramente si e ti trova affascinante e molto sexy

-          E adesso come faccio a tornare di là

-          Torni di là e basta, poi gli fai fare un giro della casa e vi fermate in camera da letto, io resto in soggiorno e aspetto

-          Ma lo sai che sei stronzo?

-          Si ma ti amo

-           Ah ecco, Cristo non me la sento

-          Quando vedrà la tua biancheria ti salterà addosso

-          E insisti pure

-          Il caffè si raffredda

-          Oh Dio cosa devo fare?

-          Solo quello che ti ho detto.

Tornati in soggiorno Andrea mi  guarda, solo adesso noto che è tutta la sera che lo fa, mi trema la mano mentre bevo il caffè e lui

-          Avete davvero una bella casa

-          Tesoro perché non fai fare un giro ad Andrea?

Deglutisco prima di rispondere

-          Si certo, volentieri

Andrea si alza e devo farlo anch’io ed iniziamo il nostro giro, arrivati in camera da letto vede delle mie foto attaccate al muro

-          Sei davvero bellissima

-          Senti Andrea

-          Dimmi

-          Insomma, Claudio non mi aveva parlato di questa……cosa

-          E tu non sei d’accordo?

-          No, si non so

-          Nessuna forzatura, proviamo e vediamo come ci sentiamo

Intanto mi è venuto vicino, mi prende per le spalle e mi bacia sul collo, poi mi prende per mano e mi porta sul letto dove mi siedo, mi prende per le gambe e mi fa stendere, poi mi comincia ad accarezzare il seno oltre la stoffa della mia camicetta che poi mi solleva e comincia a baciarmi l’ombelico, la pancia e poi a salire fino al mio seno ed ai miei capezzoli, Claudio ha parlato della mia biancheria ma quella sera ho solo gli slip sotto i pantaloni, mi piacciono i suoi baci, ha le labbra calde, ormai la mia camicetta è solo un ricordo, anche lui è a torso nudo, una bella muscolatura, mi sfila i pantaloni con tutti gli slip e mi accarezza le cosce, ridacchio per nervosismo, poi mi alza le gambe in  alto e comincia a leccarmi la figa, mamma mia, comincio a mugolare, anche i suoi pantaloni e i boxer spariscono, ecco, quello che aveva detto Claudio direi che era riduttivo, il cazzo che vedo è davvero notevole, ora sono io che lecco lui e lo prendo in bocca, spingendomelo fino in gola e insalivandolo meglio che posso, ora che è duro è ancora più impressionante d vicino, continuo a fargli un bocchino mentre lui si allunga oltre la mia schiena e con le dita inumidite di saliva mi apre le grandi labbra e mi infila un dito nel culetto, sto già tremando, poi mi tira indietro facendomi stendere sul letto e mi picchietta il suo cazzo sulla figa che sensazione strana, poi mi penetra cominciando a scoparmi.

Non faccio che ripetere

-          Si si si, così si

Dopo qualche affondo esce da me e mi fa girare alla pecorina sul materasso penetrandomi ancora, adesso lo sento ancora di più mentre mi scopa, poi mi tira in piedi tenendomi per la pancia e da dietro continua però molto velocemente fino a farmi venire, ma lui non ha ancora finito, mi rimette il cazzo in bocca per qualche minuto e poi ricomincia a scoparmi con le gambe aperte allargate, mai successo con Claudio che scopassimo per venti minuti prima che lui venisse, vengo di nuovo e lui con me, vorrebbe uscire ma lo trattengo dentro di me, voglio sentire il suo sperma caldo, le mie obiezioni a Claudio sono ormai solo un ricordo.

Ci baciamo rotolandoci sul letto, il suo cazzo che strisciando sulla mia pelle ricomincia ad indurirsi, mi chino di nuovo per riprenderlo in bocca sento i nostri due sapori mescolati insieme ed il suo uccello di nuovo pronto, ancora con la schiena sul letto e le gambe allargate alzate, la sua lingua sul buco del mio culetto, si ferma un momento per chiedermi in un sussurro

-          Vuoi?

faccio solo si con la testa e ricomincia a leccarmi e  con un dito che comincia ad andare avanti e indietro nel mio buchino, quando ci appoggia la cappella ho un brivido, poi comincia a spingere, soffio come una gatta e lui un millimetro dopo l’altro riesce a penetrarmi con un bel pezzo del suo uccello, poi comincia a muoversi e lì non riesco più a fermare i miei mugolii insieme a qualche urletto di dolore, ormai lo sento davvero bene dentro. Con le dita continua a solleticare la mia clitoride e a tratti baciarmi. Se è possibile dura ancora più di prima ed io perdo il conto dei miei orgasmi, due o tre almeno, anche il mio sfintere alla fine riceve la sua dose di sperma, rimaniamo abbracciati sul letto ancora un po’a baciarci, poi lui va nel bagno di Claudio ed io nel mio per fare una doccia, quando torniamo in soggiorno lui si è rivestito ed io sono in accappatoio, guardo Claudio che mi sorride ma ha la faccia di un bianco cadaverico, probabilmente pensava ci avremmo messi di meno. Andrea se ne va e lo saluto con un lungo bacio sulla bocca e sento che dice a Claudio, dobbiamo rivederci, non so se lui sarebbe ancora d’accordo, appena chiusa la porta d’impeto mi chiede

-          Allora, come è andata

-          Bene, nessun problema, ma sono stanca vado a dormire

Ci resta male ma se lo merita anche se mi è piaciuto un sacco.