Violenza

sandra
17 hours ago

È tutto il giorno che piove fortissimo, stasera volevo uscire ma sono indecisa, con questo tempo…..

Chiamo le mie amiche e rimandiamo a domani la nostra cena sperando in un tempo migliore; quando mio marito ha comprato questa casa io ero contraria, è bellissima ma è isolata, la casa più vicina è a un kilometro, poi mi ha lasciato e mi è rimasta la casa dove vivo da sola circondata da un bel giardino e da un bosco ma decisamente isolata, ho provato a venderla tramite un’agenzia ma il risultato non è stato buono, proprio per la posizione.

Non ho messo il mio Mercedes fuoristrada un garage, speriamo non grandini, stasera anche il telefono funziona male, il cellulare ha poco campo, magari il ripetitore, quasi quasi faccio un bagno caldo e vado a letto, tanto ormai…….

Un po’ di crema, mi controllo allo specchio, niente smagliature, il mio seno non ha ancora subito la forza di gravità ed i miei capezzoli guardano un po’ all’insù, sono molto fiera del mio corpo, la palestra ed il nuoto aiutano, del resto non ho ancora trent’anni, li compirò il mese prossimo, vado a letto, nonostante la pioggia battente non fa freddo basta la copertina leggera oltre al lenzuolo, mi addormento quasi subito, un bagno caldo fa miracoli.

La luce in camera si accende all’improvviso mi tiro a sedere sul letto, due uomini con il passamontagna sono ai piedi del letto

-          Tranquilla, non urlare, e poi se lo fai nessuno ti sentirebbe, vogliamo solo i soldi, dicci dov’è la cassaforte e ce ne andiamo con la tua macchina.

Anche volendo non riuscirei ad urlare, sono terrorizzata

-          Allora questa cassaforte? Sappiamo che ce n’è una

Gli indico lo specchio sopra il comò e trovano subito la cerniera, è addirittura aperta, dentro solo qualche gioiello e 10.000 euro per le emergenze

-          Tutto qui? Dove tieni gli altri soldi

-          Non ne ho, è tutto lì

-          Senti non farci perdere tempo, dove sono gli altri soldi

Stavolta quasi urlo

-          Non ne ho, avrò 200 euro nella borsa.

Non mi rendo neppure conto che per tutto il tempo sono rimasta a seno scoperto

-          Ok ammettiamo che stai dicendo la verità, tu fai un giro in casa, guarda cosa trovi

Quello che rimane ha sempre la pistola in mano, quando torna l’altro gli dice

-          Solo un po’ d’argenteria, già presa e ho trovato la borsa con i soldi e le chiavi dell’auto.

-          Ok, se è così hai detto la verità ma andarcene con così poco mi piange il cuore

Si avvicina al letto e di colpo mi scopre

-          Però, bel bocconcino la signora

-          Per favore lasciatemi stare

-          Chissà, adesso ci pensiamo

Hanno sempre il passamontagna addosso, cerco di coprirmi ma con le mani non riesco a raggiungere il lenzuolo.

-          Ci abbiamo pensato, se fai la brava non ti facciamo male

Si tirano giù contemporaneamente la zip dei pantaloni

-          Nooo per favore

-          Ti ho detto di fare la brava

Si inginocchiano su letto e cominciano a toccarmi mettendomi i loro cazzi davanti alla bocca

-          Adesso da brava lecca e succhia, devi essere brava a farlo con quella bocca.

Non posso fare altro che obbedire, non voglio mi facciano male o peggio, impugno i loro due cazzi e comincio a segarli mentre li lecco, non sono per niente piccoli, mi ci metto d’impegno, prima faccio prima se ne andranno

-          Avevo ragione, davvero brava

 Quello con la pistola si sdraia al mio fianco con il cazzo verso l’alto ormai duro

-          Dai adesso cavalcami

Faccio lentamente penetrandomi da sola

-          Uhhh anche stretta, che bello,

mi fa scorrere la canna della pistola tra i seni,

-          Dai muoviti

Appoggio le mani al suo petto e comincio ad  andare su e giù sul suo cazzo, anche l’altro è salito del tutto sul letto ed è dietro di me, mi spinge in avanti e quello dentro di me mi blocca con le braccia mentre l’altro punta il suo uccello al buco del mio culetto

-          No, per favore

-          Zitta troia

Mi penetra facendomi male, urlo per il dolore

-          È solo l’inizio, adesso ti faccio urlare sul serio

Tutti e due cominciano a scoparmi ma quello nel culetto lo fa davvero in modo duro, sembra che si eccitino di più quando urlo e mi lamento, nonostante questo il mio corpo reagisce ed ho un orgasmo

-          Guarda come gode, è proprio troia

Mi vengono dentro entrambi ed il loro sperma cola anche sulle mie cosce, non mi danno modo di respirare e mi mettono ancora in bocca i loro attrezzi mentre quello con la pistola la usa infilandomi la canna nella figa, avanti e indietro, sono spaventatissima.

Uno dei due poi si alza e l’altro mi fa girare ed appoggiare la pancia al bordo del letto con le gambe a terra, si mette dietro di me e mi penetra nel culo con un affondo secco, mi manca il respiro, con le mani mi aggrappo al lenzuolo mentre mi scopa più forte del suo amico di prima tirandomi anche per i capelli, l’altro si accovaccia davanti a me e continua a farsi succhiare l’uccello, il culetto mi fa male sento il calore del sangue che mi cola tra le cosce ma lui continua imperterrito fino a riempirmi di sborra di nuovo lo sfintere, il suo amico prende il suo posto dietro di me ma mi infila il cazzo nella figa iniziando anche lui a scoparmi come se non ci fosse un domani.

Sono disfatta, sporca, piena di sperma anche in bocca, nonostante questo si sdraiano ancora al mio fianco uno per parte, nudi con solo il passamontagna in testa, mi prendono in bocca un capezzolo per uno cominciando a mordicchiarmeli mentre la pistola continua a strisciare sulla mia figa e sul mio buco del culetto, ad un erto punto, quello che ce l’ha in mano la infila davvero nella mia fighetta, tutta la canna, fino al tamburo che sbatte sulle mie grandi labbra

-          Adesso ti scopo con questa, è bella dura eh, 8 pollici di canna, ti piace?

-          Dopo mettigliela nel culo, le piacerà di più

Mi agito perché comunque sto godendo e poi fanno davvero quello che hanno detto e mi infilano la canna nel culetto, urlo di nuovo, non ho guardato ma devo sanguinare da lì.

Mi lasciano legata con il lenzuolo e sento il rumore della mia auto che si allontana, faccio molta fatica ma dopo qualche sforzo riesco a liberarmi, ormai saranno lontani, hanno anche il mio telefono ed hanno strappati i fili del fisso. Nuda vado in bagno e mi metto sotto il getto caldo della doccia, in effetti vedo del sangue sul piatto e mi tocco delicatamente, ho ancora il buchino allargato, evito di toccarlo ancora. Mi asciugo e metto l’accappatoio ed un paio di mutandine con un pannolino, stanotte sotto l’acqua non potrei fare altro, vado nella camera degli ospiti e mi metto a letto, non guardo in giro, non voglio vedere se hanno fatto qualche altro disastro.

Al mattino mi metto una tuta e gli stivali, piove ancora, devo fare almeno un kilometro per arrivare dai vicini, mi offrono un caffè caldo e chiamiamo la polizia, poi mi faccio accompagnare in ospedale.

Se anche non riuscirò a vendere la casa me ne andrò da lì, non posso rimanerci ancora.