La hostess

sandra
17 hours ago

Mi chiamo Ornella e ho 30 anni, faccio la hostess su voli nazionali ormai da 8 anni il fatto che abbia superato i requisiti necessari all’ ammissione prima al corso e poi al lavoro può dare un idea di come sono fatta fisicamente, a parte l’altezza di un metro e settantacinque, la minima, il resto è in linea.

Sono stata sposata con un uomo che mi aveva reso succube e quasi fatto lasciare il lavoro, la fortuna mi ha aiutato perché l’hanno arrestato, non ho mai avuto, però, un carattere forte e deciso per questo aveva avuto vita facile con me facendomi fare tutto quello che voleva, anche cose che non avrei mai fatto ed alla fine anche il farmi andare con suoi amici ad alcune feste dove ero io, in effetti, la festa, per fortuna è finita, però.

Non ho più avuto storie, mi sono ridotta a passare il tempo sui siti per single guardando i profili degli iscritti o partecipando a chat dove alla fine si finisce sempre a parlare di sesso, il lavoro, per fortuna, mi aiuta e, anche se ricevo diverse proposte evito, per ora, di accettarle.

Tramite la chat mi è arrivato un invito a partecipare ad una cena, gruppo di persone ristretto e, soprattutto misto, una decina in tutto nelle villa di uno degli iscritti; non mi faccio illusioni, alla fine si finirà sempre a parlare della stessa cosa ma sarà l’occasione per staccare.

Mi preparo comunque con cura, come faccio sempre, scelgo un mini abito con le spalline larghe ed una scollatura non troppo profonda, sufficientemente corto ma non troppo perché si veda la fine delle mie autoreggenti, dei sandalini intrecciati tacco 8, un body intero di pizzo bianco con sotto un perizoma dello stesso colore, col body non devo mettere il reggiseno, una pochette uguale ai sandalini ed i capelli biondi intrecciati in una grossa treccia che mi cade su una spalla, sì, decisamente mi piaccio.

Prendo un taxi per andare alla cena, non ho la macchina, non mi serve e poi alla guida sono una frana, sono quasi l’ultima ad arrivare, tutti eleganti, uomini e donne, sembra una cosa seria e tutta gente simpatica, almeno a prima vista.

La cena è buona e viene servita da camerieri in una sala al piano terra della villa, la conversazione è piacevole, più che altro usata per conoscersi e presentarsi, per ora non è come pensavo, ma la serata è solo all’inizio.

Dopo cena ci spostiamo tutti in taverna ed il servizio dei camerieri finisce, è un bel locale grande con un paio di ampie zone di conversazione, un biliardo ed un camino però spento, vista la stagione, positivo il fatto che non si formano coppie, beviamo liquori messi a disposizione su un paio di carrelli, adesso la conversazione si sposta in ambito più “personale”, sembra quasi di partecipare ad una seduta dallo psicologo, comunque ci confessiamo abbastanza liberamente, forse anche per il vino della cena ed i liquori che stiamo bevendo, in effetti siamo noi donne a raccontare i fatti nostri, gli uomini annuiscono e commentano, ad un certo punto, non so come, si finisce a parlare di masturbazione, soprattutto femminile e con l’utilizzo di oggetti non proprio canonici, anch’io ho qualche esperienza del genere grazie al mio ex marito al quale piaceva guardarmi prima di scoparmi e sento che altre donne del gruppo hanno avuto esperienze simili, gli uomini sono molto interessati, mi rendo conto.

Una delle prime domande che arriva è

-          E lo fate ancora? Senza alcuna costrizione?

Tutte rispondono di si ed io devo ammettere che qualche volta uso il manico della mia spazzola per i capelli opportunamente coperto con un preservativo ma sento le altre che parlano di oggetti molto più strani e grossi; gli uomini sono sempre più interessati e

-          Se qualcuno volesse qui siamo tutti adulti

Intanto qualcuno mette su della musica di sottofondo ed una delle ragazze si alza avvicinandosi al biliardo, avrà la mia età, prende qualcosa dalla borsetta e si siede sul bordo del biliardo, poi si tira più su la gonna mostrando le sue mutandone di pizzo nere e si inumidisce le dita con la lingua cominciando a toccarsi scostando il bordo delle mutandine, nessuno si alza per andare più vicino, tutti possiamo comodamente guardare da dove siamo seduti, continua il lavoro con la lingua e le dita, poi prende quello che aveva tirato fuori dalla borsa, un preservativo ed allungandosi di fianco prende una stecca del biliardo, infila il preservativo sulla parte larga della stecca e poi lo lecca prima di portarselo alla figa che tiene aperta con due dita dopo aver scostato meglio gli slip e si penetra con quella cominciando a farla andare aventi e indietro lasciandosi andare sul biliardo e cominciando a gemere, il silenzio, a parte la musica è assoluto, cedo un paio di uomini che si toccano tra le gambe ed una delle signore che continua a passarsi la lingua sulle labbra.

In effetti anch’io mi sto eccitando, uno degli uomini si alza e si avvicina al biliardo dicendo qualcosa alla ragazza che annuisce e lascia andare la stecca che lui prontamente prende in mano e comincia a manovrare, sembra che alla ragazza piaccia molto tanto che ad un certo punto inarca la schiena ed ha un orgasmo, poi, aiutata si tira su e si aggiusta il vestito chiedendo all’uomo del bagno.

-          Wow, davvero interessante la dimostrazione della nostra amica

Mi alzo per andare anch’io in bagno ma torno subito indietro perché nel corridoio ci sono l’uomo e la ragazza e lei è in ginocchio davanti a lui con il suo cazzo in bocca, non voglio disturbarli ma la cosa mi eccita ulteriormente.

Quando torno mi si presenta un’altra scena, la signora che continuava a passarsi la lingua sulle labbra ha preso la stecca ma dall’altra parte, con un altro preservativo sopra e puntandola a terra se l’è  infilata nel culetto ancheggiando e muovendosi in modo da farla scorrere, ha tirato il vestito su lasciando tutto il sedere scoperto, vedo anche che uno degli uomini non ha resistito e ha tirato fuori il cazzo dai pantaloni cominciando a segarsi, sta andando forse diversamente da come prevedevo ma, alla fine, il risultato è lo stesso.

Gli altri due intanto tornano dal bagno e si mettono a guardare anche loro., l’uomo che si era tirato fuori l’uccello dai pantaloni si avvicina alla signora e si inginocchia cominciando a leccarle la figa mentre lei ha sempre la stecca infilata nel sedere, mi sa che finisce che qualcuno mi vuole scopare, beh, sono andata con l’idea di quello che sarebbe successo e sono anche abbastanza eccitata, chissà.

Ma ancora la festa non sembra abbia raggiunto quel livello

-          E la nostra hostess non ha nulla da mostrarci? Lo sai voi hostess siete il sogno della maggior parte degli uomini

Non so come ma ni ritrovai a far scendere la zip del mio miniabito lasciandolo scivolare per terra e poi slacciai gli automatici alla base del mio body scoprendo il mio perizoma e cominciando ad usare le dita sulla mia fighetta e sul mio seno;

-          Wow splendida

Le mie dita vennero presto sostituite da una lingua e da altre dita, dovetti appoggiarmi al biliardo e allargai un po’ di più le gambe, anche il buco del mio culetto ricevette le stesse attenzioni dalla stessa lingua, stavo già colando, era tanto tempo…….. l’uomo inginocchiato si alzò e mi fece girare appoggiando le mani al bordo del biliardo, sentii la punta del suo cazzo spingere tra le mie grandi labbra e poi mi penetrò cominciando a scoparmi, i suoi affondi mi facevano lanciare degli urletti simili a dei sì, sì, venni poco dopo e lui mi seguì, sentivo lo sperma colarmi tra le cosce, respirai profondamente ma non potei scostarmi perché un altro uomo si mise dietro di me stavolta puntando al mio buchino che penetrò lentamente ma inesorabilmente, questa volta praticamente ululai mentre mi scopava senza accorgermi che quello di prima si era tolto le scarpe ed era salito sul biliardo mettendomi davanti alla bocca il suo cazzo ancora sporco della sua sborra e dei miei umori che cominciai a leccare e succhiare mentre l’altro continuava ad incularmi, non guardai in giro per vedere quello che stavano facendo gli altri ma i rumori che sentivo erano indicativi, stavolta venne prima quello che avevo nel culetto che mi riempì di sperma lo sfintere ma io lo seguii a ruota.

Alla fine eravamo tutti semi nudi e nessuno era inattivo, io tolsi anche il body ed il mio seno fu oggetto di molte attenzioni. Passarono diverse ore e tutti scoparono diverse volte con tutti, alla fine eravamo  stanchi, sazi ed anche un po’ brilli, tutti si rivestirono, il padrone di casa i propose di fermarmi lì a dormire ma il giorno dopo avevo un volo per Palermo e mi feci chiamare un taxi.

Mi sentivo comunque bene anche se, in effetti, mi ero lasciata trascinare come la solito, del resto faceva parte del mio carattere.