Il sogno si avvera
Da quando sono separata sogno spesso situazioni di sesso estremo, masturbazioni con falli enormi o, meglio, esser scopata da uomini con cazzi fuori dal normale, a parte questo ho una vita sessuale molto intensa, del resto ho solo trent’anni ed approfitto di qualsiasi occasione mi si presenti ma senza impegnarmi sentimentalmente, non più almeno.
Fortunatamente non ho bisogno di lavorare, ho abbastanza risorse per almeno due vite e sono sufficientemente bella da attirare gli sguardi e le voglie di parecchi uomini.
Quando in internet vedo scene di sesso con uomini con dei falli enormi mi chiedo perché non riesco a conoscerne nessuno, mi piacerebbe essere impalata su uno di quei cazzi e scopata a sangue, non nel senso reale del termine ma, diciamo in modo abbastanza duro, chissà se capiterà mai.
Ho avuto anche esperienze con più uomini contemporaneamente, la cosa mi ha soddisfatto molto e, ogni tanto riesco ad organizzare qualcosa ma nulla di quello che sogno si è ancora avverato.
Quest’estate vado in vacanza a Cuba dove spero di divertirmi molto, partirò tra una settimana e sto già facendo collezione di costumi, i più sexy che riesco a trovare.
All’Avana fa molto caldo, direi torrido, non vedo l’ora di arrivare in albergo e cambiarmi e correre in spiaggia.
Vado subito in acqua e poi mi metto sul lettino a guardarmi intorno, vedo diversi soggetti con dei pacchi ben visibili sotto il costume, chiaramente tutti locali e, qualcuno mi gira anche intorno come vedo fare con le diverse donne bianche che sono in spiaggia.
Vado al baracchino sulla spiaggia e prendo una bevanda fresca, un paio di ragazzi mi seguono e mi siedono di fianco attaccando discorso, per fortuna lo spagnolo è abbastanza simile all’italiano, gli dico che sono italiana e che sono appena arrivata e mi chiedono in quale albergo sono, glielo indico visto che è proprio adiacente alla spiaggia, sono carini ma mi sembrano tanto giovani, mi chiedono a che piano sto e quando gli dico che sonno all’ultimo mi dicono che dal mio terrazzo si possono vedere alcune piccole isole che sono al largo e si offrono di mostrarmele, l’intento è chiaramente un altro ma accetto.
Il receptionist quando chiedo la chiave mi sorride e saliamo in ascensore, uno dei due mi prende la chiave ed apre la porta, poi aprono la porta finestra ed escono sul terrazzo chiamandomi, li raggiungo e mi appoggio alla balaustra.
Uno dei die da dietro mi slaccia il reggiseno mentre l’altro uno dei laccetti laterali degli slip che scivolano per terra e poi comincia ad accarezzarmi le chiappe mentre l’altro comincia a succhiarmi un capezzolo. Quello dietro di me si inginocchia e comincia a leccarmi la figa ed il buco del culetto, devo aggrapparmi al corrimano perché è molto piacevole e la mia fighetta comincia a sudare, lo sono ancora aggrappata quando si alza in piedi e sento la punta del suo cazzo spingere tra le mie grandi labbra che si schiudono al contatto lasciandolo entrare, mentre mi scopa con intenzione il suo amico mi limona allegramente accarezzandomi le tette, ha un bel cazzo quello dentro di me, non come nei miei sogni ma notevole, se non stessi limonando mugolerei come una gatta. viene comunque lui prima di me, io ci riesco solo appena il suo amico prende il suo posto e mi lascio andare trovandomi in ginocchio alla pecorina con lui che continua a scoparmi ed il suo amico che, seduto davanti a me mi dà il suo cazzo da succhiare.
Altra sborra calda che mi cola tra le cosce mentre uno mi prende in braccio come fossi leggerissima e mi porta sul letto, quello che stavo succhiando mi tiene ke gambe sollevate per aria mentre il suo socio che mi ha appena scaricato il suo sperma addosso mi si mette praticamente sulla faccia facendosi leccale lo scroto, mi tengo con le mani alla testiera del letto con le gambe sollevate ed allargate, questa volta punta al mio buchino infilandocisi lentamente, poi quando vede che mi piace entra più deciso e comincia a scoparmi nel culo, a volte mi manca il fiato per i suoi affondi ed intanto il suo amico sta tornando duro e dice qualcosa al socio che lascia andare le mie gambe, lui si sposta più in basso ed in una pausa dell’amico mi penetra nella fighetta e cominciano a scoparmi insieme, vengo quasi subito ma loro continuano a scoparmi, davvero un ottimo inizio della mia vacanza.
Passiamo il resto della serata e della notte in camera mia, faccio anche portare la cena, sono davvero prestanti e mi scopano ripetutamente , bevo anche abbondantemente direttamente dai loro cazzi ed al mattino sono davvero sazia, è stata una notte fantastica con i due ragazzi.
Parlando con loro ho chiesto se sapevano di un uomo di cui mi avevano parlato che sembrava avesse un sesso enorme, mi risposero che era una mezza leggenda, c’era un uomo così ma non viveva nella capitale ma in un paesino sul mare a circa 5 ore di viaggio dall’Avana e che aveva 4 figli con 4 donne diverse, probabilmente ora aveva una cinquantina d’anni.
Pensai valesse la pena di approfondire, chissà che non avessi potuto coronare il mio sogno.
Noleggiai una macchina, un fuoristrada e un paio di giorni dopo mi misi in viaggio armata di una cartina e di buone intenzioni, niente navigatori a Cuba, sbagliai strada un paio di volte perché ci misi 7 ore ad arrivare al paesino che mi avevano descritto e cercai una stanza, cosa non facile in un paesino così piccolo ma mi indicarono la casa dell’uomo che stavo cercando e bussai direttamente alla sua porta.
Riuscimmo a capirci e gli dissi della mia curiosità, lui si mise a ridere e mi disse che si trattava di una leggenda alimentata dal fatto che aveva 4 figli che però vivevano con le rispettive madri, ero un po’ delusa e gli dissi che mi sarei dovuta cercare un posto per dormire, mi disse che non ne avrei trovati e che dovevo essere stanca per il viaggio quindi mi offrì di rimanere lì per la notte ed accettai di buon grado, ero davvero stanca ed affamata.
Mangiammo alla luce di una lampada a petrolio una specie di zuppa di pesce, molto buona e piccante, poi mi mostrò il bagno e la mia camera. Dormii fino al mattino in un sonno agitato, quando al mattino mi alzai lui era già nella spiaggetta davanti a casa e lo raggiunsi, niente di meglio che un bagno, faceva già caldo.
Lo visi uscire dall’acqua senza costume, non era una leggenda, appena mi vide si coprì con un asciugamano, gli dissi che mi aveva raccontato una bugia e mi rise ancora in faccia, gli dissi che ero venuta lì per lui e ni rispose che avrebbe potuto farmi male anche perché non era mai stato molto delicato con le donne, gli risposi che non avevo paura ,e mi tolsi il bikini rimanendo completamente nuda davanti a lui sulla spiaggia.
Stavolta non rise, mi guardò, mi venne vicino, mi accarezzò il seno ed il sedere e poi mi spinse verso casa.
Mi indicò il suo letto e i ci fece sedere sopra, poi si tolse l’asciugamano, non potei fare a meno di toccarglielo, anche in riposo era grosso, usai tutte e due le mani per impugnarlo e lui mi lasciò fare, anche quando cominciai a leccarlo, farmelo entrare in bocca non fu facile, ormai era duro, sarà stato lungo una trentina di centimetri con un diametro di almeno 4, lo leccai e riempii di saliva più che potevo poi lo avvicinò alla mia fighetta picchiettandola con quel cazzo enorme, ero già bagnatissima, mi alzò entrambe le gambe in alto allargandomele e poi spinse il suo attrezzo tra le mie grandi labbra che non fecero alcuna resistenza, diverso fu quando spinse per penetrarmi, mi sembrava mi stesse squartando ma stavo già godendo mentre lo faceva.
Aveva detto la verità, non era per niente gentile, quando cominciò a scoparmi lo fece in maniera dura e profonda ma io ero un lago ed ebbi orgasmi multipli mentre lui continuava imperterrito a martellarmi la figa con il suo cazzo, quando venne sembrava non finisse mai di sborrare mi ritrovai piena del suo sperma che mi colava anche tra le cosce e sul sedere, vista la posizione in cui mi aveva scopato, ci misi un po’ a recuperare il ritmo del mio respiro mentre lui sembrava perfettamente tranquillo.
Volle leccarmi la figa ed il culetto mordicchiandomi la clitoride e facendomi godere ancora, poi però mi spaventai perché sentii la punta del suo uccello puntare al mio buchino posteriore, non ce l’avrei mai fatta con un attrezzo così ma lui spinse lo stesso facendomi urlare anche se lo fece lentamente fermandosi finchè la mia carne nn si fosse adeguata all’ospite, ma quando cominciò a scoparmi con la sua solita foga non potei fare a meno di urlare e, intanto, godevo.
Il suo sperma nel mio sfintere lenì un po’ il dolore ma il culetto mi bruciava e appena riuscìì ad alzarmi corsi in acqua per avere un po’ di sollievo e poi mi infilai sotto una doccia di acqua dolce che aveva ricavato sulla spiaggia, l’acqua era calda perché i tubi correvano al sole ed ebbi un po’ di sollievo, mi raggiunse con un bicchiere di limonata fresca chiedendomi se stavo bene e gli risposi di si.
Passai il resto della mia vacanza da lui facendomi scopare ed inculare ed ogni volta era sempre meglio e più piacevole, lo lasciai a malincuore anche se con la figa ed il culo sfondati.
Mi ci volle un po’, una volta rientrata a Milano per riacquistare l’elasticità che avevo prima ma fuun estate indimenticabile.
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