ho una mamma bellissima

sandra
11 hours ago

Ho una mamma bellissima, lo dicono tanti figli ma nel caso della mia è vero, nessuna differenza con una delle attrici che si vedono nei film o in televisione, passatemi il termine è una “figa da paura”.

Lei e papà sono separati da un sacco di anni, per ricordarmi mio padre devo guardare le foto, lei, invece, ci è sempre stata, nonostante il lavoro, nonostante i problemi lei c’era, poi una mamma così, vuoi scherzare? Se la vedessero i miei compagni in costume sai quante seghe? Io, veramente , quando mi capita di vederla anche nuda o quasi, me le faccio davvero, poi è proprio sexy qualunque cosa indossi, in giro è uno spettacolo e quanti si girano.

Comunque mamma ha 34 anni, io 16, è alta un metro e settanta, giusto un paio di cm meno di me, biondissima, per ora naturale, anche se si depila, gambe lunghe e un culo da far resuscitare i morti, merito del pilates, la misura esatta del reggiseno è quinta coppa C, ho guardato l’etichetta ma è sodo e quando mi ci accoccolo con la testa per caso anche morbido e profumato come è sempre lei del resto. Porta con disinvoltura un tacco 10, ne ha diversi tipi, adora le scarpe penso ne abbia almeno 30 paia ma non  le ho mai contate, al lavoro i colleghi le ronzano attorno come api sul miele ma non ci si posa nessuno, per quanto ne sappia, almeno.

Io ho già avuto una ragazza e ho già fatto qualche esperienza, ma poi faccio il confronto con lei e mi disinnamoro, qualche volta faccio una sciocchezza, al pensiero che magari qualcuno a stia scopando dò fuori di matto.

Mamma esce spesso la sera, sarebbe strano non lo facesse, ma non dorme mai fuori torna sempre a casa, magari tardi, quando va a qualche festa ma torna e mi manda sempre un msg se ritarda.

Immagino che, comunque e nonostante quello che penso, faccia sesso fuori, in casa non ha mai portato nessuno però.

Ma l’altra sera, poi, è successo il casino, o almeno credo, ogni tanto quando lei ritarda, magari mi metto sul suo letto a guardare la tv e mi sono addormentato così in mutande, quando è tornata mi sono svegliato ma ho fatto finta di dormire, così l’ho guardata mentre si spogliava, un pezzo per volta, ce l’avevo già in gola, mi sono dovuto girare quando è venuta a letto perché non se ne accorgesse, si è messa sotto il lenzuolo e ha spento la luce, mi sono di nuovo girato e mi sono messo a guardarla, il suo culo verso di  me sembrava dicesse “prendimi”, chiaramente non l’ho fatto ma ho cominciato a farmi una sega, il problema è che lei ha acceso la luce e si è voltata a guardarmi, io avevo il cazzo in mano quasi pronto a riempire di sperma le mie mutande, mi sono bloccato e la sua voce si è alzata di tono per dirmi

-          Alessandro, vai nel tuo  letto, adesso.

Non ne abbiamo ancora parlato ma so che lo faremo, lei non fa passare nulla, penso di essere nei guai.

Mamma torna presto stasera, mentre va a fare una doccia mi dice di pensare a cosa voglio  per cena e di chiamare un take a way, per lei cinese. Quando ritorna dopo essersi messa una vestaglia corta arriva anche la cena, mangiamo senza parlare, accende la televisione per il telegiornale, poi finiamo e butta via gli avanzi, poi si siede sul divano e mi fa cenno di raggiungerla, ecco ci siamo.

-          Alessandro cosa stavi facendo l’altra notte nel  mio letto?

-          Una se…….

-          Ti stavi masturbando

-          Si mamma

-          Non è questo il problema, alla tua età è normale

-          Si mamma

-          Però non è normale l’oggetto della tua masturbazione, vero?

-          Si mamma

-          Sai rispondere solo si mamma?

-          Si mam………

-          Allora qual’era l’oggetto ?

-          Il tuo cul……

-          Alessandro…..

-          Tu mamma

-          Capisci che non è normale?

-          Perché? Tu sei bellissima

-          Sarà ma sono tua madre

-          Quindi è normale che io ti ami (questa l’avevo preparata)

-          Questo si, come ti amo io

-          E allora?

-          Non è normale che tu pensi di fare sesso con me

-          Io credo invece lo sia, qualunque uomo  vorrebbe far sesso con te

-          Questo può essere ma tu non sei “qualunque uomo”, sei mio figlio

-          E sono fortunato (me la stavo giocando bene)

-          Vabbè, meglio dopo il caffè, vai a fare la doccia che poi beviamo il caffè

Quando tornai era già pronto, lo bevemmo e poi ci risiedemmo sul divano, lei in vestaglia e io in accappatoio

-          Dunque Alessandro, eravamo rimasti a ……

-          Eravamo rimasti che mi sato facendo una sega pensando al tuo culo, guarda come sono solo guardando le tue gambe

E mi aprii l’accappatoio

-          Alessandro ……. Dio come sei diventato grande

-          Io o lui?

-          Stupido, tu, il mio bambino

Però mi guardava fisso l’uccello che cresceva e la guardai interrogativamente

-          Si beh, anche lui, non credevo, è passato tanto tempo da quando ti facevo il bagnetto

Lo toccò e il mio  cazzo si impennò, praticamente, io lo presi in mano e dopo tre o quattro colpi schizzò copioso sul mio accappatoio, sorprendendola, anche qualche goccia sulla sua mano  che era ancora vicina.

-          Wow, è meglio se ti vai a fare un’altra doccia, magari fredda, io vado a letto

Fatta la doccia, ma fredda non ci riesco, con l’accappatoio pulito vedo la luce ancora accesa nella stanza di mamma, quella piccola sul comodino

-          Mamma? Posso?

Entro senza aspettare la risposta, come al solito, si sta coprendo con il lenzuolo,

-          Posso dormire con te?

-          Alessandro ma……

-          Giuro che sto fermo, non ti guardo neppure

-          Giuri? Davvero?

-          Giuro

-          Allora va bene

Lei spegne la luce ed io mi tolgo l’accappatoio e mi infilo nudo sotto il lenzuolo, non mi serve guardarla, sento il suo profumo; mi addormento finalmente.

Il fruscio delle lenzuola, il movimento di lei che si gira, sto dormendo ma la guardo con gli occhi semichiusi, è scoperta dalla vita in su, sul fianco verso di me, sono un po’ scoperto anch’io, una gamba con il cazzo che corre lungo la coscia guardando verso il basso, credo di stare sognando, vedo la sua mano allungarsi e raggiungerlo accarezzandolo leggermente, mi giro un po’ mettendomi dritto con la schiena sul materasso, la sua mano non si sposta, anzi comincia una lentissima masturbazione, reagisco subito naturalmente, il mio cazzo comincia a fremere, lei continua, poi mio Dio si china a baciarlo, proprio sulla punta e sospiro….”mamma” e lei lo imbocca e comincia a succhiarlo e leccarlo accarezzandomi i testicoli, vede che mi sono praticamente svegliato

-          L’unico amore della mia vita, il mio unico uomo (giusto un sussurro)

Poi continua con la mano, la lingua e la bocca, mi viene istintivo allungare una mano ed arrivare ad un suo seno si è ancora un po’ scoperta, l’altra mano è tra le sue cosce, io sto crescendo nella sua bocca, sono durissimo, mi fa quasi male, poi esplodo, direttamente nella sua gola, il mio sperma le cola dall’angolo delle labbra, ha un sussulto anche lei togliendo la mano che ha tra le cosce, sta godendo, si china ancora a baciarmi il cazzo ormai sazio, poi mi guarda

-          Sei l’unico uomo della mia vita (ripete, stavolta a voce molto più alta)

Poi si avvicina di più e mi abbraccia, io faccio altrettanto, i nostri corpi solo allacciati e mi riaddormentiamo rimanendo così.

Quando ci svegliamo lei mi guarda preoccupata

-          Cosa abbiamo fatto amore mio?

Con il mio solito spirito

-          Nulla di strano mamma, tranquilla, io sto bene, tu stai bene?

-          Si , bene

-          Allora adesso possiamo continuare, oggi è festa non devi andare al lavoro, resta qui con me

Cominciai ad accarezzarla dappertutto, stringendole i seni e baciandone i capezzoli, il mio  cazzo ancora tra le sue cosce diventò durissimo, era pronto al grande passo, bastò una leggera spinta e le sue grandi labbra lo inghiottirono, una più decisa e lei sospira forte quando arrivo in fondo poi comincio a scoparla, geme, si lamenta, si agitami sposto un po’ sono sopra di lei che ha le gambe lungo i miei fianchi allacciandosi dopo sulla mia schiena, sono preso, i miei affondi sono lunghi e decisi, lei geme sempre di più, poi sento arrivare i suo piacere un attimo prima del mio, esco da lei prima che accada e le riempio il pancino di sperma caldo rimanendole sopra, lei lascia andare le gambe e resta ferma, respirando forte,  sotto di me con le gambe ancora aperte.

Quando smette di ansimare fa’ per alzarsi

-          Vado a fare un caffè, tu vuoi fare colazione?

-          Basta il caffè, così torni subito qui

-          Ma non ti basta mai?

-          Vedrai mamma

-          Direi meglio se mi chiami per nome

-          Va bene mamma Sonia

-          Basta il Sonia

-          Ok.

Mi porta il caffè a letto, poi lasciamo le tazze sul comodino, voglio inebriarmi con il suo profumo, comincio a leccarla tra le cosce arrivando anche al suo buchino del culo, le piace e geme ogni tanto, anche quando le metto piano un dito nel sedere facendolo andare avanti e indietro, il mio prossimo obiettivo, lo voglio fare da tempo, con la mia ragazza ci sono riuscito solo una volta poi ha detto che ero troppo grosso. Le ho infilato anche due dita nella figa profumata e geme un po’ di più mentre continuo con la lingua e con l’altro dito nel suo culetto, ha le chiappe durissime, il  pilates aiuta, continuo con le dita e sposto la mia bocca sui suoi capezzoli mordicchiandoli, alla mia ex ragazza piaceva e sento anche a mamma, i suoi gemiti aumentano, penso possa venire di nuovo e, infatti, succede, ho il cazzo durissimo, glielo passo tra le cosce raccogliendo i suoi umori, poi riprendo il totale controllo delle mie mani e cerco di allargarle le chiappe il più possibile, lei capisce e, quando punto il cazzo al suo  buchino allarga anche le gambe un po’, siamo tutti e due sul fianco, allora la raddrizzo in modo che abbia le ginocchia sul materasso e mi metto dietro di lei cominciando a spingere riesco ad entrare nel suo culetto con solo la cappella, all’inizio, poi lentamente avanzo, lei si contorce, mugola, vedo che si aggrappa al lenzuolo, mentre avanzo il suo respiro si fa affrettato, poi mi fermo un secondo e poi comincio ad andare avanti e indietro avanzando un po’ di più ogni volta, per fortuna abbiamo la camera da letto insonorizzata se no i vicini chissà cosa pensano, adesso la  sto proprio scopando nel culo, le ha già un orgasmo anche se ho iniziato da poco, ho le mani  sui suoi fianchi ed affretto un po’ il ritmo, sento che tra poco scoppio anch’io, appena lo penso succede, ma gode di nuovo anche lei, e rumorosamente, le ho riempito il culetto di sperma.

Ci lasciamo andare sul letto, questa volta anch’io ho il respiro affrettato, poi lei

-          Meglio se andiamo a fare una doccia, la fai con me?

-          Certo

sotto lo scroscio d’acqua ci insaponiamo a vicenda, passare la spugna e le mani sui suoi seni mi eccita ancora, se ne accorge ed arriva a mettersi in ginocchio ricominciando a succhiarmelo fino a che concludo con il mio sperma che sparisce nel buco del  piatto doccia, anche ci asciughiamo a vicenda, poi in accappatoio andiamo in cucina, mi bacia e chiede cosa voglio mangiare

-          A parte te? (le rispondo)

-          Guarda che sono più grande

-          Se è per questo anche più bella ma lo farei lo stesso

La giornata e la notte continuano nello stesso modo anche se dormiamo molto.

Da allora dormiamo, per modo di dire, nello stesso letto, lei è sempre bellissima e adesso, anche disponibile; esce meno spesso di prima ma so per certo che non lo fa solo con me, una notte non mi ha visto ma io ho visto lei rientrare senza le mutandine ma non importa, quando è fuori casa è mamma, qui con me è Sonia.