Anna la studentessa

sandra
2 days ago

A 15 anni frequento una scuola privata in centro a Milano, una di quelle, per intenderci, dove gli studenti e le studentesse vanno con una divisa, la nostra era, al secondo anno, gonna a pieghe grigia, calzettoni bianchi e gilettino sempre grigio, scarpe rigorosamente nere, mi chiamo Anna sono alta 1,60 , peso 52 kg e dimostro decisamente di più dei miei 15 anni vista la mia terza abbondante di reggiseno ed il mio culetto a mandolino che dimeno abbastanza orgogliosamente. A differenza di qualche mia compagna non ho ancora avuto reali esperienze di sesso, giusto qualche sega e bocchino fatte a studenti dell’ultimo anno ma io ero assolutamente devota alla masturbazione, anche due o tre volte al giorno, il problema era che ero anche abbastanza rumorosa e per questo persi la mia verginità nel bagno del personale con un bidello che mi aveva sentito. Mi piaceva molto anche il rischio e mi masturbavo quindi anche a scuola, dove  a volte la mia gonnellina a pieghe svolazzava senza mutandine sotto. A casa ero più libera, soprattutto al pomeriggio che mamma era fuori e potevo dare sfogo alla mia voglia guardando film porno su internet, a scuola usavo soprattutto uno dei quei pennarelloni neri indelebili, a casa quello che trovavo, dal manico della spazzola per capelli ai manici di qualche pentolino vecchio tipo a qualche cetriolo duro e rugoso che trovavo in frigo, ma fu il bidello di cui sopra che mi avviò al gioco della scopa; avete presente le scope vecchio tipo che da un lato si avvitano alla spazzola e dall’altro hanno la punta arrotondata e sono tutte in legno? Ecco quelle, un giorno il bidello al quale ogni tanto permettevo di scoparmi, mi disse che mi avrebbe voluto vedere con uno di quei bastoni nel culetto e mi sfidò dandomi un vasetto di crema Nivea da spalmare bene sul legno prima di provare ad infilarmelo nel culetto, all’inizio fu un po’ particolare ma non doloroso, più ingombrante e più mi agitavo più mi penetrava e più mi piaceva, lui manovrava il bastone avanti e indietro nel mio culetto ed io mi masturbavo con un pennarellone, purtroppo dopo un mese se ne andò perché lo beccarono a rubare in sala professori ma io continuai a casa da sola, comprai un bastone nuovo e nel laboratorio di falegnameria di papà lo tagliai di una misura adeguata e poi allargai uno dei buchi di uno dei mie sgabellini per potercelo infilare come fosse un piolo, non era comodissimo ma estremamente piacevole cavalcare il mio nuovo sgabello, purtroppo ci voleva parecchia crema Nivea ed era comunque più comodo usare il mio letto per guardare i film su internet.

Allora non potevo permettermi di comprare tutte le cose carine che vedevo su internet come ho adesso a 18 anni, ma tengo comunque da parte tutte le cosine che, artigianalmente usavo allora.

Poi scoprii i manici delle vanghe e ne comprai uno, il legno era diverso da quello della scopa e molto più furo da lavorare e da rendere liscio il più possibile, ma così lo usavo sia per il mio culetto che per masturbare la mia fighetta, per la fighetta andava bene vista l’abbondante lubrificazione che producevo, per il culetto era sempre il problema della crema Nivea, oggi uso lubrificanti che compro su internet molto più comodi ed economici. A 16 anni, in terza mi feci un’amica che non andava decisamente pazza per i maschi, diceva sempre

-          Cos’hanno in più giusto un cazzo che spesso bisogna aspettare prima di goderselo

In effetti con i nostri giochini non dovevamo aspettare ed erano sempre pronti, in più non avevamo a che fare con qualche stronzo. Laura poi poteva venire liberamente a casa mia, lai aveva i fianchi un po’ più grossi dei miei e poteva inserire cose un po’ più grosse, inoltre aveva un bel seno con i capezzoli all’insù che diventavano subito, quando li leccavo, come dei piccoli cazzi che mordicchiavo con suo grande godimento.

Ci masturbavamo praticamente tutti i giorni di scuola ed il suo culo assorbiva tranquillamente i pezzi di manico di vanga che avevo lavorato, sempre con tanta crema Nivea purtroppo. Adesso, a 18 anni ci siamo trasferite insieme nella sede inglese della nostra scuola condividendo la nostra camera come fosse un piccolo appartamento e potendoci permettere tante cosine carine che però dobbiamo tenere nascoste nei nostri due bauli chiusi a chiave ma abbiamo. essendo un dormitorio tutto al femminile la possibilità di chiuderci a chiave in camera come da regolamento.

I nostri bauli nascondono davvero tanti tesori, oltre a lubrificanti vari, dildo di misure e forme diverse, un paio anche vibranti, mutandine da indossare con cazzo incorporato, ne abbiamo addirittura un paio con due cazzi interni ed uno esterno decisamente grosso, plug anali di varie forme e misure ed un cazzo con due  cappelle che possiamo riempire con un liquido che insieme all’acqua calda sembra sperma.

Insomma abbiamo trovato la nostra dimensione, in futuro vedremo, comunque una bevutina di sperma fresco ogni tanto ce la andiamo a fare in qualche pub fuori mano.