scherzo di natura

sandra
18 hours ago

Milano è piena di locali dove si mangia davvero bene, a mia moglie piace molto uscire la sera e scoprirli, visto il traffico ed il problema dei parcheggi preferiamo usare i

Taxi ma, a volte abbiamo fretta ed usiamo la nostra auto, venerdì abbiamo usato questa, usciti da cuoco di Bordo quattro neri erano appoggiati alla nostra 500X pretendendo le chiavi, lanciai tutto sul cofano, anche i soldi e la borsetta di Clara e se ne andarono caricando anche mia moglie, rientrai al ristorante di corsa e chiamai il 118, l’auto la trovarono il mattino dopo a Rozzano, Clara no.

Stretta sul sedile dietro tra due energumeni che facevano che ridere e toccarmi ci fermammo in un cortile che sembrava un’officina, venni scaricata a buttata sul sedile posteriore di una macchina posato a terra e lasciata lì con altri due neri, poi la nostra macchi di nuovo ma i 4cneri che c’erano sopra tornarono con un fiorino. Il mio vestito elegante che avevo messo perla serata era tutto strazzonato e stropicciato e avevo anche perso una scarpa . i neri bevevano birra e mangiavavano riso continuanado a guardarmi, poi uno mi venne davanti ruttando, si abbassò la tuta e mi mise davanti alla faccia il suo pene spingendomelo in bocca e facendo ridere gli altri, sul tavolo i nostri soldi e la mia borsa, dopo  la soddisfazione di aver visto la sua sborra colare dalle mie labbra mi prese peri capelli e mi gettò sul divanetto di traverso ed un altro mi strappò la gonna dietro e mi violentò penetrandomi il suo grosso cazzo nel culetto, piangevo e facevo i versi di un asina mentre mi scopava. Continuarono così a turno tutta la notte, pompini, scopate ed inculate anche a due per volta, ormai il mio vestito non esisteva più ed ero piena di lividi, fui fatta dormire avvolta in una coperta sul fondo del fiorino, mi faceva male dappetutto, ero tutta sporca di sperma e dei umori perché, nonostante tutto i miei orgasmi erano stati copiosi, la sera dopo mi ritrovai in una che doveva essere una casa occupata, nelle stanza un tappeto per terra con quattro grosse candele accese ai lati diversi disegni sulle pareti, anche sul mio corpo erano stati fatti dei disegni, mi fecero bere a una ciotola del liquido schifoso ma ero assetata, decisamente rintronata mi sembrò divedere un grosso serpente venire verso di me ma doveva essere un allucinazione perchè compariva e scompariva, poi un negretto con un cazzo enorme, questo non scomparve , lo sentii tutto mentre mi penetrava ridendo ma poi venne sostituio da un negro gigantesco nero come l’ebano, con  la pelle lucidissima, questo era davvero grosso, mi sentivo squartare mentre infilava il suo cazzo dentro di me, dovetti piegarmi  in due appoggiandomi ad un palo per prenderlo tutto e sentire meno male e, oltretutto sembrava avesse una coda che mi infilava nel sederino mentre con i l suo mostro mi scopava, sicuramente qualche allucinogeno.

Mi risvegliai tre giorni dopo in ospedale con mio marito a fianco e la polizia che voleva farmi delle domande alle quali non sapevo rispondere. I danni al  mio corpo non erano gravi e fu questo a stupire i medici.

Era passato ormai più di un mese dal giorno in cui sono uscita dall’ospedale, i miei allievi volevano andare al circo che era arrivato in città, io ed altre due insegnanti fummo incaricate di portarceli, troppa confusione, troppo casino per i miei nervi ancora scossi, comunque dovetti andare, alla ricerca di un bagno mi ritrovai in una specie di carrozzone, qualcuno si stava truccando seduto davanti ad uno specchio, per mia comodità avevo messo delle scarpe da tennis ed una minigonna di jeans, quando si girò era il nano del mio  sogno, nero con una bocca sorridente grandissima completamente vestito tranne che aveva questo cazzo enorme teso e scoperto, mi ballonzolò vicino facendomi  inginocchiare e poi mi penetrò da dietro come fosse una cosa normalissima cominciando poi a scoparmi con furia, cercavo di sottrarmi alla sua presa ma ottenni solo ll risultato che uscisse dalla mia figa infilandosi, ancora più dolorosamente nel mio culetto dove finì di scaricarsi non prima di avermi provocato un forte orgasmo, poi mi lasciò lì e balzollando se ne andò.

Solo allora vidi sulla parete un disegno di un uomo nero con il cazzo lungo e la coda, scappai dal circo più veloce che potei.

Tutto il personale del circo sembrava essere di colore o almeno era la mia immaginazione, mi scusai con le altre insegnanti e corsi a casa.

Solo mesi dopo riuscii ad uscire ancor con delle mie amiche per un addio al nubilato, quasi a farlo apposta erano quasi tutti neri, belli, alti, palestrati  ma neri, erano abbstanza per tutte noi e, come si sa si gioca in queste occasioni, quello che aveva puntato me mi aveva sfilato la camicetta e poi strofinato sulle labbra il suo cazzo , anch’io come le altre cominciai a fargli un pompino, se mi avesse visto mio marito, aveva un sacchetto che gli copriva i genitali che cominciai comunque ad accarezzare e che sembrava gonfiarsi sempre di più, quando ne uscì l’equivalente di un altro cazzo, era uno scherzo della natura, un uomo con due membri, uno più grosso dell’altro, smisi ocni pompino perché iniziò a scoparmi con tutti e due, uno  nella figa e l’altro nel culo, coperti da una specie di panno che gli copriva i fianchi ma i miei orgasmi non erano esagerati erano reali e potenti.

A 27 anni stavo vivendo una situazione incredibile, a fine serata mi dette il suo biglietto con un numero di telefono, lo chiamai tre giorni dopo e andai a casa sua in zona ticinese, la sorpresa fu di trovarci anche il nano e da allor , ogni tanto ci troviamo tutti e tre per il nostro divertimento ed i miei incubi sono finiti.