la gran troia di mia moglie

mia mogliè è una gran bella donna, i suoi occhi azzurrii cerulei insieme all ondulazione naturale della sua chioma bionda mi avevano colpito al primo sguardo, il suo corpo flrssuoso e pieno nei punti giusti, aveva fatto il resto, rispetto a lei io mi sentivo un disgraziato inadeguato, eppure mi sposò
l’unico punto a mio favore che, al momento, non considerai era il mio cospicuo conto in banca.
Sessuslmente, date ie sue origini meridionali era molto attiva ma la cosami eccitava.
Avevamo una donna per le pulizie ma alla cucina pensava sempre lei e trovavo sempre delle ottime cenette pronte la sera, in ufficio poi tutto proseguiva bene come doveva, una vita tranquilla insomma.
Iei, <leda si occupava della spesa, dei suoi affari da donne, parrucchiera, estetista, shopping ecc, molti commercianti del quartiere ne tessevano le lodi, ero un uomo felice. Non se la prese neppure quando per motivi di lavoro dovettimo rimandare di un paio di settimane il nostro viaggio di nozze cambiando poi dagli USA alla Tanzania dove ebbi anche una piccola congestione che le impedì di godere e appieno la vacanza.
L e nostre due settimane in Tanzania furono una pena per lei, al mattino facevano una passeggiata sulla spiaggia poi io mi rimettevo a letto, lei faceva un bagno e prendeva un po’ di sole, a pranzo insieme, altro riposino ed altra spiaggia per lei poi cena e a letto che però non riusciva a dormire subito e faceva un'altra passeggiatina sulla spiaggia.
Finalmente a casa il ritorno alla normalità
Leda aveva an he molto amici partenopei come lei che frequentava spesso a Milano, gente simpatica , sempre festosa, giusto un paio un po’noiosi che mi stavano atipatici, ma nel gruppo………..
Io non capivo molto il dialetto napoletano ma mi sembrava simpatico
Era ormai un anno che eravamo sposati, era il momenyo di organiggare una grande festa e la organizzammo, o almeno ci provammo, una mattina al bar la mia carta di credito venne rifiutatata cose che capitano, andando in uficio passai in banca ma i nostri conti erano vuoti, tutto spostato con bonifici vari la casa era vuota, niente vestiti suoi o gioielli, anche le chiavi della macchina di scorta non c’erano, , idem i soldi di emergenza che tenevamo in cassaforte, neppure un biglietto, solo una copia della chiave di casa sul tavolo ero disperato quando sul suo tavolo da toeletta ho visto la foto di lei in costume con in due che mi stavano antipatici e così mi resi conto della gran troia che era stata mia moglie.
Generi
Argomenti