la coppia di Milf

sandra
3 days ago

Io ed Alessandra siamo amiche dai tempi delle superiori, il caso volle che nessuna delle due si sia mai sposata abbiamo la stessa età, 38 anni e condividiamo casa e letto ormai da qualche anno, ci divertiamo molto tra di noi usando anche tanti oggettini divertenti ma un cazzo sano e naturale è sempre il nostro oggetto preferito, siamo due belle donne mature ed in forma, pilates e palestra aiutano ma non abbiamo mai avuto storie durature che ci facessero lasciare il nostro modo di essere. Lavoriamo tutte e due come impiegate in una grossa azienda ed i nostri stipendi ci consentono di vivere abbastanza bene però abbiamo imparato a nostre spese di non coinvolgere mai i nostri colleghi nei nostri giochini.

L’altro giorno, dopo una settimana di maltempo, ad un semaforo un lavavetri si è messo a lavarmi i vetri della macchina, presa da un intuizione ho abbassato il finestrino e gli ho detto

-          A casa ho tante finestre da lavare cosa dici?

-          Io venire, va bene

-          Bravo, allora Sali in macchina

Arrivati da me , Alex ancora non era tornata, si è messo subito al lavoro, all’arrivo di Alex il suo sguardo interrogativo

-          Beh chi è?

-          Mi stava lavando i vetri della macchina gli ho detto che poteva anche lavarmi quelli di casa

-          Come ti chiami?

-          Ahmed signora

-           Di dove sei Ahmed

-          Pakistan

-          E sei sposato?

-          Si in Pakistan ho moglie e 3 bambini

-          E come fai adesso?

-          Io mando loro soldi

-          Bravo, senti noi dobbiamo fare una doccia, tu lascia per ultima la finestra del bagno, capito?

-          Si capito signora

Usciamo dal bagno in  accappatoio e lui è li che aspetta

-          Bravo, adesso puoi fare anche la finestra del bagno, poi se vuoi puoi fare anche tu una doccia

-          Grazie signora va bene, grazie

-          Aspetta che ti do un asciugamano

Come una stronza Alex gli mette in mano un asciugamano che a malapena va bene per il viso, noi rimaniamo in accappatoio aspettando che esca, sedute sul nostro letto, quando fa capolino dalla porta ha ancora i capelli e la barba bagnati e dice

-          asciugamano è un po’ piccolo signora

-          Alex si alza e gliene dà un altro della stessa grandezza

-          Se stato bravo Ahmed adesso se vuoi riposati dopo ti paghiamo il lavoro, vieni pure qui, il letto è grande

-          Ahmed non è scemo, sorride e viene sul letto lasciando cadere uno degli asciugamani

-          Non ti preoccupare, guarda togliamo anche noi i nostri

-          Voi siete belle signore, molto belle

-          Grazie ma anche tu non sei male, guardavamo tutte e due il suo uccello che si stava indurendo guardando noi nude

Si sdraiò più comodamente sulla schiena e il cazzo schizzò verso l’alto. Non resistemmo e cominciammo ad accarezzarlo e a lambirlo con le lingue e le labbra, se la stava godendo con gli occhi chiusi. Alex fu la prima a cavalcarlo con le tette che ballonzolavano ad ogni colpo, lui rispondeva spingendo verso l’alto io non riuscii a non sedermi sulla sua faccia con la mia figa solleticata dalla sua barbetta e lui cominciò a farci saettare sopra e dentro la sua lingua, intanto io e Alex limonavamo come pazze. Rimase con noi a casa nostra tutto il sabato e la domenica riempiendoci di sperma figa e culo e facendoci anche bere il suo nettare che ingoiammo golose, un bel fine settimana, poi gli pagammo il lavoro e lo salutammo il lunedì mattina lasciandolo al solito semaforo.

Ogni tanto, nella nostra palestra, per un compleanno o altro facciamo una piccola festicciola, non ricordo l’occasione ma, siccome ci sarebbe stato dell’alcool io e Alex non andammo  in auto e ci riaccompagnarono a casa, eravamo tutti abbstanza allegri e su di giri, addirittura in 6 su una sola auto, le gonne molto al di sopra del limite delle autoreggenti, arrivate sotto casa nostra proponemmo un ultimo bicchiere e tutti accettarono, in ascensore dovemmo fare due viaggi fino al nostro ultimo piano. Alex arrivò per prima e subito mise su un disco di Nina Simone che piaceva ad entrambe,  versai da bere per tutti, lei si tolse le scarpe e cominciò a ballare da sola al ritmo della musica sulla moquette. Io la seguii e dopo poco ballavamo insieme limonando, sentivamo i commenti dei quattro uomini che ci guardavano e bevevano

-          Wow davvero due porcelline, la serata si mette bene ragazzi, quattro a due c’è spazio per tutti

Intanto io e Alex mentre ballavamo ci spogliavamo a vicenda continuando a baciarci, gli uomini intorno a noi, pur continuando a bere avevano già i pantaloni tutti abbassati e quando io e Alex rimanemmo con solo le calze autoreggenti addosso inalberavano già quattro cazzi in piena erezione, tutti in piedi e noi, ormai in ginocchio in mezzo a loro, togliendo le ultime calze le facemmo  passare sopra i loro uccelli raggiungendoli poi con le nostre bocche, le loro mani dappertutto anche se il disco stava finendo, noi eravamo solo all’inizio, due di loro li facemmo sdraiare sulla moquette ed i loro cazzi finirono nei nostri culi con estrema soddisfazione di tutti e quattro ma quando poi gli altri due ci vennero sopra infilandoci i loro uccelli nelle nostre fighe depilate io e Alex cominciammo a sbarellare sotto i colpi non proprio gentili dei quattro uomini, le loro mani stringevano senza volerlo ma con molta forza i nostri seni stropicciandoli, i miei capezzoli vennero anche morsi e la cosa non mi dispiacque, lo sperma cominciò ad affluire nei nostri corpi aumentando il piacere dei nostri orgasmi, come animali sul pavimento ci contorcevamo e ci cercavamo usando ogni centimetro dei nostri corpi, con le dita, con le lingue e con i cazzi appena riacquistavano la consistenza giusta, i quattro cazzi però non bastarono e i dildo nascosti nei nostri cassetti vennero tirati fuori anch'essi. Le posizioni cambiavano secondo le voglie, in ginocchio, contro un muro oppure contro il bordo di un tavolo, anche i dildo manovrati dai quattro uomini fecero il loro dovere, lo sperma che io e Alex ingoiammo ci fece quasi passare la sbronza e, dopo un ultima ripassata dei quattro cazzi gli uomini ci lasciarono con i dildo vibranti nel culo mentre ancora noi due ci baciavamo sul letto, sfatte e appagate cI addormentammo senza accorgercene. Il giorno dopo fu un giorno di lavaggi e creme emollienti e rinfrescanti, era stata una festa da ricordare anche se, da parte nostra, non ricordavamo esattamente chi erano, della palestra,  i quattro uomini che ci avevano fatto tanto godere e questo, forse, sarebbe stato  imbarazzante.

Nel condominio conoscevamo tutti , ormai ci vivevamo da anni, quasi tutte coppie di mezza età con i figli ormai fuori di casa, unica novità il custode con la sua famiglia che era lì da meno di  un anno, era del Ghana e avevano due figli, una femminuccia di 9 anni con le treccine ed un maschio di 14 che però era già alto più di me, giocava a pallone in una squadretta locale ed il papà andava tutte le domeniche a vederlo giocare, erano molto gentili e servizievoli, insomma assolutamente ben integrati; il ragazzo aveva giusto qualche piccolo problema in matematica e Alex che era bravissima, ogni tanto doveva spiegargli qualche compito; un pomeriggio che ero in casa da sola sentii il campanello, ero appena uscita dalla doccia così mi allacciai l’accappatoio ed andai ad aprire, era lui, Yussuf con il  libro di matematica in mano con i pantaloncini corti da calcio

-          non c’è la signora Alessandra?

-          No Yussuf, mi spiace stasera è fuori a cena

-          Ah capito

-           Ma entra dai, qual è il problema? Magari posso aiutarti io, non sono brava come Alessandra ma qualcosa ricordo

-          Grazie ma non voglio disturbare

-          Ma che disturbo, figurati dai entra, vuoi una coca?

-          Grazie volentieri

-          Dai siediti sulla poltrona e dimmi di cosa si tratta

Seduta di fronte a lui non mi resi conto che la parte bassa del mio accappatoio  si era un po’ aperta e la mia figa depilata faceva leggermente capolino, se ne accorse però Yussuf che era seduto un po’più in basso di me e me ne accorsi anch’io quando notai che i suoi pantaloncini si gonfiavano e dal bordo inferiore di una delle gambe sporse la punta di un pene nero, mi coprii subito ma l’immagine rimase nella mia mente, cosa aveva quel ragazzo tra le gambe?

Non potei aiutarlo comunque e se ne andò devo dire un po’ imbarazzato, o almeno così mi sembrò, quando Alex rientrò tardi ne parlai subito con lei

-          Dì ma ti sei mai accorta di cosa ha Yussuf tra le gambe? Deve essere per lo meno lungo, non so se anche grosso ma mi ha fatto quasi impressione quando ne ho vista la  punta spuntare dai pantaloncini

-          Adesso dai anche la caccia ai ragazzini?

-          No dai non scherzare, tu ci hai mai fatto caso?

-          No io no ma la prossima volta lo farò visto che sei così eccitata.

Non ci volle molto ma questa volta fu Alex ad andare in guardiola per aiutare Yussuf

-          beh non ho visto molto ma la mamma mi ha fatto vedere le foto di quando era più piccolo e se tanto mi da tanto è davvero grosso oltre che lungo.

La notte sognai Yussuf che mi trapanava con il suo coso enorme.

Però fu, come al solito Alex a fare la prima mossa. Un pomeriggio mentre facevano i compiti cominciò a fargli qualche domanda circa le ragazze, se ne aveva una  oppure no e cose del genere

-          lui disse di no anche perché doveva pensare al calcio e l’allenatore non voleva

-          si ma tu ormai sei grande, come fai quando ti viene…….la voglia

dapprima mi disse Alex non rispose, poi le disse come tutti quelli della mia età, guardo su internet e poi…….

-          Ah capito, guardi su internet e poi usi la manina

-          Ecco si

-          Ma una donna vera dal vivo l’hai mai vista? Non su internet

-          No mai a parte la mia sorellina ma lei è piccola

-          Giusto

-          Però…..

-          Però?

-          Una volta ho visto la sua amica con l’accappatoio aperto, non troppo però

-          Ah ecco e ti è piaciuta?

-          Beh siete molto belle tutte e due

-          Grazie Yussuf, ma quello che hai visto ti è piaciuto?

-          Si ma era poco

-          Ah ecco siccome sei stato bravo e sincero con me ti farò un regalo, stasera dì ai tuoi che ceni qui perché dobbiamo finire i compiti, va bene?

-          Si signora Alessandra va bene

Quando tornai dal lavoro Alex mi raccontò tutto

-          E poi sarei io quella che da la caccia ai ragazzini?

Yussuf arrivò con il suo bel libro di matematica accompagnato dal papà che voleva solo ringraziare Alex per l’aiuto che dava al figlio, poi gli disse di non fare troppo tardi e tornò in guardiola dalla famiglia.

Alex portò Yussuf in camera da letto ed io la raggiunsi lì, il ragazzo seduto sul bordo del letto ci guardò mentre ci spogliavamo rimanendo completamente nude, poi Alex gli disse che poteva toccarci, per fortuna il suo coso uscì di pantaloncini perché se no li avrebbe sporcati, qualche goccia del suo sperma gli fini’ sulla gamba. Alex gli disse allora di togliersi i pantaloncini e le mutande e mamma mia era davvero grosso e lungo anche se aveva appena eiaculato, gli feci togliere anche la maglietta ed io e Alex cominciammo a leccarglielo e a prenderlo in bocca, non ci mise molto ad eiaculare di nuovo questa volta sulle nostre facce, poi ci facemmo toccare ancora facendogli infilare le dita sia nelle nostre fighe che nei nostri culi ed Alex che aveva il seno un po’più grosso del mio gli fece una spagnola facendolo eiaculare di nuovo fino alle sue labbra, poi ci rivestimmo con gli accappatoi e lui andò in bagno a lavarsi e rivestirsi, poi cenammo, hamburger patatine fritte e coca cola. avrei voluto fare ancora qualcosa ma cominciava ad essere tardi e lo rimandammo a casa, io e Alex prendemmo  i dildo più grossi che avevamo e ci mettemmo a letto.

Si avvicinavano gli esami di fine anno e Yussuf passò molto più tempo da noi, dopo le prime volte ci facemmo scopare figa e culo  con estrema soddisfazione di tutti e tre insegnandogli anche ad usare mani e lingua per far godere una donna, ce ne fu molto riconoscente.

Ormai si avvicinava il traguardo dei quarant’anni, io e Alex  decidemmo di fare qualcosa di particolare per l’occasione e trovammo una crociera per single che ci sembrò una buona idea, quindici giorni su una nave da crociera tra Grecia e mediterraneo, fu una bella crociera, tra personale e ospiti scopammo come due porcelline tornando a casa con culi e fighe sfondate ma soddisfatte ed appagate pronte ad iniziare un nuovo capitolo della nostra vita.