di madre in figlia

Quest’anno niente ferie,, o almeno, i miei genitori lavorano, io non ho, chiaramente scuola ma non posso andare al mare perché, economicamente, non siamo messi benissimo in famiglia, papà deve cambiare la macchina perché ormai, dopo 20 anni, è arrivata alla fine e, siccome lui e mamma la usano per andare al lavoro è una spesa necessaria, in aggiunta il mutuo di casa è aumentato come i libri per la scuola del mio quarto anno di liceo.
Volevo trovarmi un lavoretto per l’estate ma papà non vuole, allora mamma ha pensato che, siccome il suo fratello maggiore vive ad Ancona, avrei potuto andare da lui a passare il mese di Agosto, non è che ne sia entusiasta, lo zio quasi non lo conosco e, ad Ancona non ci sono i miei soliti amici di Riccione dove andiamo ormai da 5 anni oltre al mio ragazzo che, invece, ci va.
Di domenica vado in stazione centrale in tram, qualche ora di viaggio ed arrivo ad Ancona, lo zio mi viene a prendere in stazione, non lo ricordavo con i baffi e la barba, ha una macchina piccola ma carina, una Mazda roadster, ci baciamo sulla guancia e prende il mio borsone, il suo appartamento non è grande, mi racconta che ha ristrutturato eliminando una camera per ingrandire la zona giorno e avere due bagni anziché uno solo, ma così ha una sola camera, gli dico che posso dormire sul divano ma lui dice che il letto è grande e porta il mio borsone in camera dove mi ha lasciato uno spazio nell’armadio ed un paio di cassetti nel comò.
Lo zio lavora in un Azienda dove fanno i turni, mi spiega che domenica fa la notte e poi ha due giorni di riposo, quindi, la mia prima notte qui sono da sola, andiamo da Mac a mangiare, poi mi riporta a casa e va a lavorare, guardo un po’ di tv e messaggio con il mio ragazzo poi vado a letto, al mattino, alle 8, non è ancora tornato, mentre faccio colazione entra
- Ciao, dormito bene?
- Si si, grazie zio
- Ok faccio una doccia e vado a riposare qualche ora poi andiamo in spiaggia e mangiamo lì, ok?
- Benissimo, va bene.
La spiaggia non è un gran ché ma il mare è bello, ceniamo anche fuori, io vado pazza per la frittura di calamari e beviamo anche del vino bianco fresco, lo zio dice che sono grande abbastanza per un po’ di vino, in effetti ho 17 anni, tornati a casa, ormai è tardi, faccio una doccia e vado a letto per prima, di solito d’estate porto solo gli slip a letto ma, con lo zio, metto anche una t-shirt, mi metto al mio posto dandogli le spalle, mentre arriva a letto anche lui ha i boxer, è molto peloso, ultima messaggiata al mio ragazzo e poi spengo la luce dalla mia parte per dormire.
- Il tuo ragazzo?
- Si, ci diamo la buona notte, lui è a Riccione
- Immagino siate già stati insieme, intendo sul serio
- Beh si ma papà non lo sa, mamma si
- Sei già grande, è normale, buona notte
- Notte
M sveglio che saranno le due, mi sta toccando, ha spostato un lembo delle mie mutandine e, con un dito mi sta sfiorando la fighetta, mi sposto leggermente ma più di tanto non posso ed anzi, facendo così lo agevolo di più, ormai sono ben sveglia, sa come fare, mi sto bagnando, lo sento muoversi, adesso non è più un dito, sento premere tra le mie grandi labbra, è sempre più vicino, sento il suo petto contro la mia schiena, spinge sempre di più, riesce ad entrare, automaticamente allargo leggermente la gamba perché lo sento grosso, mi fa un po’ male, è dentro tutto ed è fermo, immobile, poi mi passa un braccio sulla pancia e comincia a muoversi, mi sta baciando sul collo e mi sussurra di stare tranquilla che mi piacerà, è vero, mi piace, con il mio ragazzo non è così, ma non voglio dirglielo, mi sta scopando, la sua mano scivola sotto la mia t-shirt stringendomi un seno, ho i capezzoli duri e gonfi, sembra non arrivare mai alla fine, sto godendo e se ne accorge, aumenta la velocità del suo movimento e, ad un certo punto, vengo di nuovo, lui esce da me e sento il suo schizzo contro la mia schiena; respiro forte cercando di riprendermi, adesso mi fa girare e sfilare la t-shirt, mi fa inginocchiare sul letto e mi spinge la testa sopra il suo cazzo
- Questo glielo farai al tuo ragazzo no?
Mi costringe a prenderlo in bocca spingendomi per il collo e, mentre comincio a succhiarlo e leccarlo mi strappa le mutandine leggere cominciando ad accarezzarmi il sedere e continuando a palpeggiarmi il seno, ora che ce l’ho davanti agli occhi mi rendo conto che è davvero più grosso di quello di Davide, il mio ragazzo.
Vuole scoparmi ancora, ma questa volta mi fa salire sopra di lui, lo sento ancora di più così e, quando mi abbasso lui, a volte spinge e mi fa un po’ male, però mi piace e se ne accorge
- Sei una troietta come tua madre, anche a lei piaceva mentre la scopavo ed era più giovane di te
- Prendi la pillola?
- Si da poco
- Bene allora
E mi scaricò tutto il suo sperma nella vagina, mi colava sulle cosce mentre usciva da me.
Eravamo fianco a fianco, la sua mano non smetteva di tormentarmi il seno,
- La prima volta ho scopato la tua mamma la notte del suo quindicesimo compleanno, all’inizio diceva no, no, ma poi era lei che si infilava la notte nel mio letto
- Non ti credo
- Quando me ne sono andato ancora non conosceva tuo padre ma so che si faceva scopare dai miei amici
- Non è vero
- Oh sì che è vero, ce l’aveva nel sangue, chissà adesso quante corna ha tuo padre
- I miei si amano e mamma non lo farebbe mai
- Se se, adesso dormi
Al mattino si comporta come niente fosse
- Vuoi andare al mare?
- No me ne sto quì a casa
- Ok io devo uscire però, ci vediamo stasera, porto una pizza
- Ok
Vorrei chiamare mamma ma non saprei cosa dirle, passo la giornata un po’ dormendo un po’ chattando, il mio ragazzo non è raggiungibile, è fuori in barca, me l’aveva detto; la sera mangiamo la pizza anche se ne lascio parecchia, non mi va troppo, però in frigo c’è il gelato e mangio un po’ di quello, cerco di ritardare il momento di andare a letto e ci va prima lui ma poi mi chiama, stavolta è addirittura senza boxer
- Dai spogliati e vieni a letto
Mi dice anche di non mettere t-shirt e mutandine e di andare vicino a lui, appena salgo sul letto mi si mette a cavalcioni del busto mettendomi il cazzo tra i seni
- Fammi una sega con le tue tettine belle, brava così, poi ti scopo
Mi si mette sopra e mi penetra di colpo facendomi mancare il fiato per un momento
- Alla tua mamma piaceva che la scopassi forte, vediamo se piace anche a te
E comincia a martellarmi con colpi lunghi e decisi, d’istinto gli incrocio le gambe dietro la schiena
- Si siete proprio uguali
Godo più volte prima che, anche stavolta, mi riempia di sperma, poi vuole ancora che gli faccia un pompino ripulendogli il cazzo e poi mi dice
- Insalivalo bene, mi raccomando
Non capisco al momento ma me ne accorgo poco dopo, mi tira su le gambe portandosele sulle spalle e spinge il suo cazzo contro il mio buchino, non l’ho mai fatto e gli dico di no ma lui sta già entrando, urlo che mi fa male ma lui continua
- Vedrai dopo
Mi incula rimanendo davanti a me, godendo delle mie espressioni del viso e dei miei lamenti ma poco dopo ho un orgasmo
- Visto? E sarà sempre meglio
Senza uscire da me mi sposta le gambe e continua ad incularmi di fianco, vengo di nuovo e anche lui si scarica dentro di me mitigando con la sua sborra il mio bruciore, anche lui ha un po’ il fiato grosso e io ho anche le lacrime agli occhi e poi appena finito corro in bagno, mi scarico e poi mi metto sul bidet per rinfrescarmi e lavarmi, anche lui deve essere andato nell’altro bagno, lo trovo che sta russando.
Al mattino va al lavoro, mi dice che in box c’è un motorino se voglio usarlo per andare al mare ma io non me la sento di mettere il mio culetto su un sellino, non oggi.
Passiamo praticamente tutto il mese di agosto scopando tutti i giorni a volte neanche andando a letto, a volte è seduto a tavola e vuole che lo cavalchi o che mi inginocchi e gli faccia un pompino, a volte mi prende da dietro in cucina e mi sbatte contro il lavandino, mentirei se dicessi che non mi piace, se non altro ho scoperto un lato di me che non conoscevo, forse ha ragione quando dice che sono una troietta.
Una sera, verso la fine del mese, torna a casa con un paio di suoi amici
- Comincia il campionato, guardiamo la partita
Si mettono in soggiorno davanti alla tv con le birre che vanno e vengono dal frigo mentre io, su una poltrona passo la serata chattando, a volte, quando mi fermo vedo che mi lanciano uno sguardo ma non ci faccio caso, in casa sto a piedi nudi con una canottierina ed un paio di mini shorts di jeans, le gambe raccolte sotto il sedere, quando finisce la partita continuano a parlare del risultato, delle azioni e a bere birra io saluto ma nessuno mi risponde e vado a letto, ormai non metto più nulla per dormire, sarebbe inutile.
Mi sto addormentando che lo zio viene a letto, mi viene vicino, accende la luce, dietro a lui, in piedi i suoi amici, nudi anche loro
- Vi avevo promesso che avremmo fatto festa no? La mia nipotina ha voglia di divertirsi
Non riesco a replicare perché ho altre 4 mani che mi palpeggiano, mi trovo un cazzo sulle labbra che spinge per entrare nella mia bocca, mani sui miei seni, mani sulla mia fighetta e sul culo, poi è lo zio che mi penetra nel culetto tirandomi su di se ed offrendo la mia figa ad un suo amico che in un attimo ne approfitta, ora ne ho tre tutti nel mio corpo, completamente alla loro mercè, mi scopano, inculano, scaricano la loro sborra in bocca, sono tre ore di sesso sfrenato e assurdo, almeno per me, i miei orgasmi si moltiplicano, sono piena di sperma, dentro e fuori, in una pausa vedo che prendono delle pillole e capisco subito che non sarà una cosa breve, quando mi lasciano sul letto sono sfatta, stanca e dolorante.
Gli amici dello zio se ne sono andati e lui mi prende in braccio portandomi in bagno e posandomi con attenzione sul piatto della doccia poi apre l’acqua calda che io lascio scorrere grata sul mio corpo. Anche a fare una doccia e, quando riesco ad alzarmi e, lentamente, a raggiungere il letto, lo trovo cambiato con lenzuola pulite e fresche e mi addormento all’istante.
Mamma è arrivata a prendermi, è il mio ultimo giorno, tornerò in treno con lei, sono a letto e sento lei e lo zio discutere ma non capisco cosa dicono, poi lei mi raggiunge e mi abbraccia accarezzandomi, un ultima notte ad Ancona, lo zio ci cede il suo letto e dormirà sul divano, con mamma di fianco dormo tranquilla, mi addormento quasi subito, mi sveglio dopo qualche ora per il rumore, girandomi verso mamma vedo lo zio sopra di lei che la sta scopando, non ci credo, è proprio il momento clou dove godono tutti e due, poi la voce dello zio
- Ah sei sveglia, allora fatemi un bocchino insieme
E si mette tra noi due, mamma inizia subito ed io solo quando lo zio mi tira per i capelli, aveva ragione lo zio, mamma e lui avevano dei trascorsi, ed ora anche noi, l’ultima notte sono stata scopata ancora e mamma inculata e, mentre lo faceva lei mi leccava la fighetta appena scopata.
Avrei ricordato sicuramente le mie ferie ad Ancona, al ritorno lasciai il mio ragazzo, ora, a 18 anni, sto insieme ad un uomo di 30 e frequentiamo un club di scambisti tutte le settimane
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