la mia sorellina un po' troia

sandra
2 days ago

Mi chiamo Claudio, ho 15 anni, sono in camera mia che sto studiando la Divina Commedia, due palle infinite, il campanello della porta, non importa, ci pensa Stefania, la mia sorella maggiore, lei ha quasi 18 anni è in quarta liceo, sarà una sua amica, Stefi è molto figa, mi faccio delle gran seghe pensando a lei, per ora non ho ancora mai avuto rapporti completi con qualche ragazza, giusto un paio di pompini a scuola e qualche sega mentre riuscivo, a mia volta, a fare qualche ditalino, tra i miei compagni passavo per uno ben dotato, ero convinto sarebbe successo presto, avevo sempre un paio di preservativi nel portafoglio.

Ho bisogno di una pausa, vado in cucina a farmi un panino e a prendere una coca, passo davanti alla camera di Stefi, nessun rumore, strano, torno in camera mia e tolgo la chiave dalla toppa della porta che unisce le nostre due camere e vedo Stefi che non è con un amica ma con il suo ragazzo Davide, che è più grande di lei, è seduta sul bordo del letto con le tette scoperte che lui le sta palpando e gli sta facendo un pompino mentre lui è in piedi, io sposto lentamente il pouf che ho vicino alla scrivania, mi ci siedo sopra e comincio a segarmi, ad un certo punto lei si alza e piega in avanti appoggiandosi al letto e lui le solleva il gonnellino tira giù le mutande e comincia a scoparla da dietro, lei sembra singhiozzare ma non sta piangendo, poi guardo meglio, dal buco della serratura non è facile, la sta inculando, non vorranno correre rischi senza preservativo. Io schizzo la mia sborra contro la porta , dopo dovrò pulire, dopo un po’ vedo che si baciano, lei si rimette a posto e Davide se ne va, papà e mamma non sarebbero contenti.

Io vado nel mio bagno, quello che divido con papà e faccio un bidet, poi me ne vado in cucina a farmi il mio benedetto panino e a prendere una lattina di coca, ma mentre mangio ancora ci penso, chissà le volte che Davide è venuto a casa al pomeriggio mentre io, magari, ero in palestra.

Ceniamo tardi la sera, non prima delle 21, tutti i giorni, perché mamma arriva tardi dal negozio e papà non rientra mai prima delle 20,30, mentre mangiamo guardiamo un po’ di tv ma, di solito, io vado in camera mia a fare qualche video game al pc e a sentire un po’ di musica con le cuffie, mamma e papà a mezzanotte, di solito, dormono già, il mattino si alzano presto. Anche in camera di Stefi la luce si è spenta presto, io, quando smetto di giocare mi accorgo che sono le due passate, spengo la luce della camera e lascio accesa solo quella piccola della scrivania, fa caldo anche se non siamo ancora a Giugno, in camera di Stefi c’è accesa la solita lucina di cortesia vicino alla porta, giro la chiave nella serratura ben oliata ed entro in camera sua, è mezza scoperta, ha addosso solo i pantaloncini del pigiama e dorme sul fianco. Mi sdraio dietro di lei, i pantaloncini del pigiama sono larghi al cavallo, si vede la sua fighetta che spunta da un lato della stoffa, leggermente la sfioro con le dita, lei si muove mugolando e consentendomi di toccarla meglio, abbasso i miei boxer fino a toglierli del tutto e mi avvicino di più a lei arrivando a sfiorargli la figa con la punta del mio cazzo, ancora si muove la mia cappella sente l’umidore che trasuda dalle sue grandi labbra, il io cazzo ormai è durissimo, la cappella paonazza, accidenti lo faccio, le metto  una mano davanti alla bocca e la penetro di colpo  sussurrandole all’orecchio

-          Sono io Stefi, non ti agitare, non dire niente, ti ho visto con Davide

Poi le tolgo la mano dalla bocca e, mentre la scopo le stringo le tette, lei mugola ma poi mi sussurra

-          No, non così, aspetta dai, non fare lo scemo

Si sposta staccandosi da me, poi si tira giù i pantaloncini del pigiama e si riavvicina al mio cazzo che è già intriso dei suoi umori e lo punta al suo culetto, io spingo e rientro in lei da un'altra parte, è molto stretta , lei mi sussurra che sono più grosso di Davide ma quando le chiedo se le faccio male mi dice di no e di continuare che le piace, pensavo di essere più veloce la prima volta ma la inculo almeno per un dieci minuti buoni prima di riempirle l’intestino con il mio sperma, poi voglio che lei lo lecchi e ripulisca e lo fa senza fiatare, recupero i preservativi dal mio portafoglio e, questa volta, la scopo pure davanti, e prima che sia mattina ancora una volta davanti ed un'altra nel culetto, non credo vada a scuola stamattina e non so neppure se ci andrò io, ho solo sonno.

Quando mi alzo la trovo in cucina in pigiama a mangiare cereali, non dice niente, io mi riempio la tazza di caffè latte e prendo qualche biscotto, lei finisce di fare colazione poi mi guarda e mi dice

-          Beh io torno a letto, tu che fai?