papà single

Papà single, mi devo ancora abituare all’idea del fatto che mia moglie, la mia ex moglie, ha preferito la carriera, non tanto a me quanto al figlio che 8 anni prima aveva messo al mondo con il mio modesto contributo de nove mesi precedenti e aveva deciso di vivere in un altro Continente affidando, completamente alle mie cure, nostro figlio Gianluca.
Sono proprietario di un camping in montagna, aperto tutto l’anno, attività che , alla mia ex moglie appariva troppo romantica e poco suscettibile di privilegi di tipo economico, vivere in un bungalow di legno non era la sua massima aspirazione, vivere del mio lavoro in un ambiente naturale bellissimo dentro un bosco e crescere un figlio era invece la mia.
Molte delle piazzole, complete di scarichi, acqua, luce elettrica e metano, erano occupate da clienti stanziali, le utenze venivano pagare secondo il consumo, mentre l’affitto annuale della piazzola, di circa 3.000 euro, con 40 piazzole sempre occupate, mi consentiva di vivere bene, lavorando, faticando, ma bene.
Il nostro menage, mio e di Gianluca era garantito in quanto a pulizia, biancheria e pasti, dal personale del campeggio, in più c’era una ragazza del Paese vicino che si occupava di mio figlio al pomeriggio, mentre io lavoravo, una studentessa delle superiori che lo aiutava anche nei compiti, molto seria e responsabile, nonostante avesse solo 16 anni, il padre aveva una segheria e, in più, faceva il maestro di ski durante l’inverno.
Il bar, ristorante, pizzeria del camping aveva un contratto di gestione che gli consentiva di lavorare anche con ospiti esterni alla struttura, io, oltre a percepirne l’affitto, ci guadagnavo i nostri pasti.
A volte, anche Sonia, la baby sitter, si fermava la sera a mangiare con noi per la gioia di Gianluca che aveva per lei una vera e propria adorazione e, in caso di brutto tempo, soprattutto se nevicava, si fermava a dormire in camera con lui nel letto a castello per non affrontare al buio i 10 km di strada fino al Paese.
Da quando mi ero separato non avevo avuto nessun altra storia, ero troppo impegnato con il lavoro e con Gianluca per pensare ad altro, non che non ne sentissi la mancanza, avevo , comunque, i normali istinti di un trentaduenne sano e attivo, diciamo che in quel periodo ero in “pausa”.
C’erano un paio di ospiti del camping che, sicuramente, sarebbero state “disponibili” ma avrei , poi probabilmente, avuto dei problemi, meglio evitare, la scatole dei preservativi nel mio comodino era ancora intonsa.
Era tutto il pomeriggio che la neve cadeva lenta ma costante, i ragazzi tenevano puliti i vialetti del campeggio, si sarebbero fermati verso sera per poi riprendere il mattino presto, Sonia con i suoi doposci andò a prendere tre pizze in pizzeria oltre ad un po’ di croquet di patate, Gianluca ne era ghiotto, si stava bene in casa con la stufa a pellet accesa nella zona giorno, le porte delle camere aperte in modo che il calore scaldasse anche quelle, lei e Gianluca avevano già giocato prima di cena a palle di neve, mio figlio aveva già fatto la doccia e messo il pigiama per la notte.
Dopo mangiato cascava dal sonno e Sonia lo mise a letto mentre io riempivo la lavastoviglie, in campeggio ma avevamo tutte le comodità, mentre finivo Sonia avvisò casa che si sarebbe fermata a dormire, poi fece la doccia mentre io davo un occhiata ai conti registrandoli sul pc, fatta la doccia si mise sul divano con la sua t-shirt da notte e le lunghe gambe sotto il sedere a giocare con il cellulare, verso mezzanotte la salutai ed andai nel mio bagno a fare la doccia e poi mi infilai sotto il piumone, la stufa a pellet spenta, non la lasciavo mai accesa di notte, si sarebbe riaccesa il mattino dopo alle sei, mi piaceva l’inverno, mi mettevo sotto il piumone godendo del tepore sul mio corpo, non riuscivo ad avere nulla addosso quando andavo a letto, un abitudine presa quand’ero ragazzo, a mia moglie la cosa piaceva e, quando anche lei non metteva il pigiama voleva dire che aveva voglia di fare l’amore.
Le due del mattino, avevo sete, messo l’accappatoio andai in cucina, la piccola luce del tavolino a fianco il divano accesa, solo quando mi avvicinai vidi Sonia stesa, completamente nuda che si stava masturbando, si accorse di me e cercò di coprirsi con la t-shirt che aveva tolto ma i seni rimasero scoperti
- Sonia, tranquilla non ho visto niente
- Io, io….. veramente?
Andai verso il frigorifero voltandole le spalle, sentii il rumore mentre si infilava la maglietta
- Vuoi del latte? Io ne prendo con qualche biscotto
- Si grazie
- Caldo?
- Si
- Ci vuoi il cacao?
- Grazie
Portai le due tazze sul tavolino di fronte al divano con la scatola dei biscotti ed i tovaglioli di carta, avevo deciso di far finta di niente per non imbarazzarla, pensavo, però, che era proprio cresciuta, era davvero una bella ragazza.
- Io non riuscivo a dormire
- Capita
- Tu, invece?
Era da un po’ che ci davamo del tu
- Avevo sete e forse anche un po’ di fame, la pizza di stasera era l’unica cosa che ho mangiato in tutto il giorno
- Ah ecco
- Poi un po’ di latte caldo va sempre bene
- Si, piace anche a me prima di andare a dormire
- Quando ne hai voglia non fare complimenti, fattelo e basta
- Grazie, va bene
- Allora dimmi, a scuola tutto bene?
- Si si, niente di complicato
- Tuo papà mi ha detto che sei molto brava
- Papà esagera, me la cavo
- Beh, grazie a te Gianluca ama la scuola e questo mi fa piacere
- È un bravo bambino
- Cosa farai dopo, l’università?
- Non lo so ancora, devo pensarci, tu ci sei andato?
- Si io si, ma non ho mai fatto quello in cui mi sono laureato
- Cioè?
- Ho fatto ingegneria ma non ho mai fatto l’ingegnere, del resto non sarei stato molto bravo, l’ho fatta solo per accontentare i miei, avrei dovuto fare altro.
- Ecco, io vorrei fare proprio una facoltà che mi servisse per il lavoro
- E che lavoro vorresti fare?
- Ahahah è questo che ancora non so
Ero riuscito nell’intento di non farle pensare a quello che stava facendo quando l’avevo interrotta. O almeno così credevo.
- Beh pensaci e poi decidi, ma deve essere una tua decisione, non devi fare qualcosa per accontentare gli altri.
- Certo, lo farò.
- Beh adesso torno a letto, tu fai pure come vuoi, notte
- Ciao, buona notte
Il mattino dopo la situazione neve peggiora, decido di non mandare a scuola Gianluca e anche Sonia decide che non sia il caso, ne’ per mio figlio che, comunque, dovrebbe solo arrivare in Paese ne’ per lei che, oltretutto, dovrebbe prendere un pullman che la porti in valle. Noi ci limitiamo a tenere puliti i vialetti e le vie di accesso e movimentazione all’interno del camping, per la stagione è un buon inizio.
Giornata, comunque, abbastanza impegnativa, la sera dal ristorante ci portano un bell’arrosto di vitello con le patate al forno ed una torta di mele, Gianluca ci ha dato dentro durante il giorno in mezzo alla neve, riesco, nonostante sia stanco, a fargli fare una doccia e appena si mette a letto si addormenta, anch’io ci vado presto lasciando Sonia impegnata a studiare, è uno dei rari momenti in cui riesco a leggere qualche pagina di un buon libro prima di spegnere la luca, appena spenta però, la porta della mia camera si apre e Sonia entra in camera mia
- Io comunque avrei pensato a quello che voglio fare
Riaccendo la luce sul comodino abbastanza incuriosito da questa entrata
- Voglio fare l’amore con te
Di solito non resto senza parole ma questa volta…… lei è in piedi a fianco del mio letto, completamente nuda, non riesco a distogliere lo sguardo ma ribatto
- Sonia cosa dici? Ho il doppio dei tuoi anni
- Non mi importa
Solleva il piumone e ci si infila sotto al mio fianco e poi mi abbraccia
- No Sonia, senti
La sua mano è sul mio membro che non dorme, la sua bocca cerca la mia, il suo giovane seno preme contro il mio petto, le sue labbra sono morbide e calde, rispondo al bacio anche se non vorrei, la sua mano impugna il mio cazzo che si rizza ed indurisce naturalmente, la stringo contro di me continuando a baciarla, cosa cazzo sto facendo?
- Ti prego, fai piano, è la prima volta
rotoliamo rimanendo allacciati, ora è sotto di me, la mia cappella si insinua tra le sue grandi labbra, sento l’umido della sua fighetta vergine, comincio ad entrare in lei, la guardo on faccia mentre la penetro, una smorfia di dolore ed un “ahh” quando supero il suo imene, lei mi stringe ancora più forte mentre inizio a scoparla, le sue gambe si intrecciano dietro alle mie, e ricominciamo a baciarci, geme, si lamenta, viene una prima volta, cerco di fare attenzione, non voglio farle male ma è lei che mi chiede di continuare, un altro orgasmo l’assale insieme al mio che, però, riesco ad avere uscendo da lei e riempendole la pancia con il mio sperma, il suo corpo trema mentre orgasma abbracciandomi forte, mi morde sulla spalla, l’accarezzo mentre cerco la sua bocca per baciarla ancora, poi si appoggia sul mio petto respirando forte.
Passiamo la notte amandoci, ci baciamo, accarezziamo, abbracciamo, esploriamo i nostri corpi usando le mani, le labbra e le lingue, ci addormentiamo e quando ci risvegliamo ricominciamo, è come se avessi ancora vent’anni, poi, purtroppo, arriva il mattino, lei torna nel suo letto ed io devo fare i conti con la realtà e con la mia coscienza .
Non combino molto durante il giorno, non riesco a concentrarmi, nonostante la neve arrivano due degli ospiti stanziali, per fortuna c’è il personale che è attento e preparato perché o sono praticamente assente, è domenica e non nevica più, a terra ne abbiamo ancora una trentina di centimetri, uno dei due animatori che farà la stagione con noi è arrivato e, visto che ci sono una decina di famiglie al pomeriggio si prende i bambini, tra cui Gianluca, per farli giocare, in ufficio passa il papà di Sonia, faccio fatica a guardarlo in faccia, mi dice che non ci sarà per tutta la settimana perché va a Ponte per il corso di snow board e mi chiede di tenere Sonia tutto il periodo perché si porta anche la moglie, tutto sembra complottare contro di me. quando la sera torno a casa lei, con le cuffie in testa sta ballando senza accorgersi di me ma appena mi vede mi salta addosso abbracciandomi e baciandomi, Gianluca è ancora fuori a giocare e io ho già dimenticato tutti i miei buoni propositi e non vedo l’ora che arrivi il dopo cena. Mentre mangiamo ho un erezione guardando il suo corpo sinuoso muoversi per la stanza, il lunedì il farmacista mi guarda con un sorrisetto sotto i baffi quando compero altre tre scatole di preservativi.
Le cose belle finiscono, la settimana sembra volare, e Sonia torna a casa sua, il problema è che non penso più solo al suo corpo e ai nostri amplessi, ai suoi seni maturi e turgidi, alle sue labbra che avvolgono il mio sesso e al suo culetto sodo che ha voluto io prendessi, al sapore del suo sesso sulla mia lingua, penso a lei come la mia donna e lei sembra comportarsi come tale.
Quando arriva il Natale ricevo, a sorpresa, la visita della mia ex moglie che vuole rivedere Gianluca, la cosa mi lascia perplesso però penso sia giusto per mio figlio mantenere i rapporti con la madre, anche se all’inizio lo vedo un po’ imbarazzato poi mi tranquillizzo perché poco a poco si scioglie e la tratta con affetto.
Lei si risposa e, addirittura mi invita al suo matrimonio alle Hawaii perché vorrebbe ci fosse anche Gianluca, le dico che ci penserò ma la cosa mi tenta, non ci sono mai andato e sarebbe una buona occasione per staccare, poi mi viene un’idea folle, portarmi anche Sonia.
Prima di parlarne con lei ne accenno ai suoi genitori che si dicono subito d’accordo se lei vuole, ormai ha compiuto i 17 anni e non sospettano ci sia nulla di diverso nei nostri rapporti, lei, quando glielo dico è al settimo cielo.
Abbronzata è ancora più bella, i capelli lunghi e biondi incorniciano un viso dai lineamenti perfetti, il nasino leggermente all’insù, le labbra piene e gli occhi blu oceano mi fanno impazzire, quando vedo gli altri ammirarla con il succinto costume ho una punta di gelosia, poi mi guarda e sorride ed è come mi sorridesse il Mondo intero, com’è possibile che sia mia? Cos’ho fatto per meritare tanta fortuna?
Al ritorno comincia a farsi strada in me il timore di perderla, tra noi non è cambiato nulla, facciamo l’amore appena ne abbiamo la possibilità, il sesso tra noi è perfetto, però penso che, da un momento all’altro mi dica che ha un altro, che si è innamorata e dobbiamo lasciarci, sono abbstanza convinto che succederà, una ragazza così giovane e bella insieme ad un uomo con il doppio dei suoi anni, anche se in forma, quanto può durare?
Sono due anni che io e Sonia ci frequentiamo in modo “diverso” che tra datore di lavoro e baby sitter e sono stati due anni bellissimi, lei adesso ha 18 anni e si è diplomata, Gianluca ha compiuto 10 anni e ogni estate va a passare 2 mesi con la madre negli USA ed io ne ho compiuti 34, il lavoro va bene, abbiamo realizzato anche, in una zona adiacente il camping un parco avventura che ha molto successo, le piazzole stanziali disponibili sono tutte occupate e anche la nuova zona camper si riempie quasi ad ogni fine settimana, Sonia si comporta sempre meno da ragazza e sempre più da donna adulta, lo si vede da come parla, da come si veste, è di un’intelligenza rara ed ha un’eleganza naturale, o almeno io, con i miei occhi innamorati la vedo così.
A fine giornata entra in ufficio suo padre e mi dice che ha bisogno di parlarmi, penso sia per l’ordine delle tre casette nuove che ho fatto e, mentre la segretaria se ne va a casa lui si siede alla mia scrivania di fronte a me.
Tiro fuori i progetti delle casette, sono tranquillo, Sonia è a casa mia con Gianluca.
- Stefano, io e te ci conosciamo da quando hai rilevato il camping, quanti anni sono? 11/12
- Si direi 12 anni
- Ecco ti ho sempre stimato e apprezzato per il tuo lavoro
- E anch’io ma questo……..
- Lasciami dire, ieri sera Sonia ha voluto parlare con noi
Adesso non sono più così tranquillo
- Ci ha detto di essere innamorata di te e che tu la ricambi
- Beh io si, in effetti……..
- Tu sei un uomo adulto, lei una ragazzina
- Si però……
- Non mi interrompere, ti prego,, tra me e sua madre ci sono 10 anni di differenza ed il nostro rapporto è solido, lei ha risposto a tutte le nostre obiezioni in modo puntuale e, ritengo, intelligente, non è un’infatuazione, ne siamo convinti, però vorrei sapere cos’è per te.
Prima di dire qualcosa volevo scegliere le parole con cura, non sapevo quello che Sonia aveva detto e non volevo creare qualche guaio .
- Anch’io mi sono innamorato Filippo, la sua bellezza, la sua intelligenza, la sua grazia mi ha conquistato poco a poco, non ne abbiamo ancora parlato e non pensavo la cosa avrebbe preso questa piega, però vedo che è successo e le remore che avevo adesso sono scomparse, ci ho pensato molto, se fosse giusto, se il sentimento che provo fosse reale e non dovuto solo ad un’infatuazione passeggera di un uomo maturo e non è così, io amo Sonia davvero.
- Lei ci ha detto anche che vuole venire a vivere con te e su questo noi, non saremmo molto d’accordo
- Lo capisco
- Sai per noi è sempre la nostra bambina e …….
- Certo, è chiaro
- Bene, detto questo ti dirò quello che avrei detto a chiunque in questa situazione, non farla soffrire, non lo sopporterei e potrei reagire molto male
- Non succederà
- Ok va bene, adesso è meglio che vada, quello che dovevo dirti l’ho detto
Rimasi seduto come un fesso per almeno mezz’ora prima di tornare a casa e affrontare il discorso con lei, cenammo quasi in silenzio poi Gianluca andò a letto e lei venne a sedersi sul divano al mio fianco
- Tuo padre è venuto da me
- Io lo immaginavo
- Non ne abbiamo mai parlato sul serio
- Lo so ma non ho resistito, ho dovuto dire ai mei cosa provo per te, basta nascondersi
- Vero, anch’io ti amo e non voglio più nascondermi
- È la prima volta che me lo dici
- E succederà molto spesso, d’ora in avanti e anzi
Mi alzai e andai ad aprire la piccola cassaforte a muro che avevo in camera, l’avevo messo lì quando mia moglie me lo aveva restituito e poi ero andato dall’orefice a cambiarlo con un altro più moderno ma sempre con un diamante, proprio l’anno prima, inconsciamente pensando a Sonia, le diedi l’anello perché, comunque, sono sempre stato un po’all’antica.
Abbiamo vissuto insieme due anni prima di sposarci con il rito civile a Las Vegas, registrato il matrimonio a Carson City abbiamo ufficializzato l’unione e abbiamo passato due mesi in giro per gli USA approfittando del fatto che Gianluca stava con la mamma.
Adesso Sonia è la mia socia, moglie, amante e migliore amica oltre ad essere una seconda mamma per Gianluca, non avrei potuto desiderare nulla di meglio per la mia vita e per il nostro futuro, e pensare che lei, una volta mi aveva detto che non sapeva ancora cosa avrebbe volto fare quando fosse cresciuta e, invece, tutto era partito da lei.
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