Ambra e il vicino di casa

Ho 16 anni, quasi 17, la mia è una famiglia molto religiosa, o almeno papà e mamma lo sono, tutte le domeniche andiamo insieme a messa e, chiaramente, devo fare attenzione a come mi vesto ma, senza esagerare. Se sapessero che ho già fatto sesso proprio durante una settimana di ritiro spirituale in campeggio chissà cosa direbbero.
A scuola vado in divisa, sono dalle suore ma quando esco al pomeriggio da sola, che i miei sono al lavoro, mi piace farmi vedere, sono decisamente esibizionista, mi piace mostrarmi anche in atteggiamenti un po’…….trasgressivi, non so perché ma fa parte del mio carattere.
A volte, tornando da scuola mi tiro su la gonna a pieghe della divisa in modo che sia più corta e mi siedo in modo che si vedano le mutandine, una volta le ho pure tolte e mi sono seduta aprendo un po’ le gambe poco prima della mia fermata, poi sono corsa giù e verso casa, avevo paura che qualcuno mi seguisse.
I miei lavorano tutto il giorno, sono brava in cucina e mi piace, sono io a preparare la cena per tutti ma dopo aver studiato, se non esco, ho un paio d’ore prima di mettermi a spignattare e ho trovato un passatempo piacevole.
Giro dei miei video, strep tease, mentre mi masturbo anche usando qualsiasi cosa che trovo in casa, spazzola per i capelli, ortaggi, le mazze da golf di papà, il cucchiaio di legno ecc., non posso comprare nulla di più pratico, mamma lo troverebbe ma non hanno la password del mio pc e la cambio spesso.
Papà, comunque, non ha neppure il pc, non gli piace e non ci lavora neppure, fa il meccanico in aeroporto, l’unico suo passatempo è il golf una volta al mese, mamma invece lavora in un negozio di articoli religiosi in Via Larga.
Ho realizzato anche un sito sul quale postarli e guadagno con le visualizzazioni, uso sempre una mascherina di carnevale, per sicurezza, mi eccita pensare a quelli che mi guardano e magari si masturbano o fanno sesso guardando me.
In tre mesi ho raggiunto i 400 iscritti ed oltre 10000 visualizzazioni con un inserto pubblicitario che mi fa guadagnare, prima di poter vedere il video.
Il più cliccato è quello dove mi masturbo con 2 cetrioli, uno davanti ed uno nel culetto, ne girerò altri, il mio lettino è in legno e sia sulla testata che sulla pediera ci sono dei terminali che sembrano delle pigne al contrario, potrei usare quelli della pediera, guardandomi intorno trovo sempre qualcosa di adatto in casa.
Ma la voglia di un cazzo vero rimane, è che non ho l’opportunità e il modo e ho anche un po’ di paura di qualche sconosciuto incontrato magari in gelateria o al supermercato quando faccio la spesa, devo aspettare l’occasione giusta come al quel ritiro spirituale con il ragazzo che gestiva il noleggio delle canoe.
Un pomeriggio, mentre sto studiando suona il campanello della porta, è il condomino del piano di sotto
- Ah ciao Ambra, c’è tua mamma?
- No i miei sono al lavoro rientrano stasera
- Ho capito ma vai bene anche tu, ho una grossa macchia di umidità sul soffitto, penso abbiate una perdita in casa, se vieni un attimo comincio a fartela vedere così lo dici ai tuoi
- Va bene, prendo le chiavi e arrivo, io scendo intanto, ho lasciato la porta aperta
Quando scendo gli suono e mi apre subito, in effetti tra il soffitto della cucina e della sala c’è una grossa macchia
- Vedo. Lo dirò ai miei, le piacciono le armi ?
Ha una parete piena di spade, archi, mazze ecc.
- Si sono un appassionato di storia medioevale
- Ah capito
- A te piace la storia?
- Mah, così così, e sua moglie cosa dice?
- Oh io vivo solo
Avrà l’età di mio padre
- Capito, va bene lo dirò ai miei stasera
- Se qualche volta vuoi parlare un po’ di storia vieni pure, ti racconto la storia di queste armi e come venivano usate e da chi
- Ok, grazie, buonasera
- Ciao
La sera lo dico a papà che scende subito prima di cena e quando torna conferma che dobbiamo avere una perdita e bisogna trovare il guasto, però dice a mamma di non preoccuparsi perché l’assicurazione copre anche questo.
Nei giorni successivi arrivano degli operai che fanno foto, rompono il muro ed il pavimento, fanno altre foto e poi riparano il guasto rimettendo tutto a posto, un bel casino comunque, poi il nostro vicino viene un pomeriggio a portarmi il preventivo dell’imbianchino che deve mettere a posto la macchia e la sera lo dò a papà che, di nuovo, con la fattura in mano, scende dal vicino con il libretto degli assegni, problema risolto
Durante i lavori avevo visto spesso il nostro vicino, le sue storie erano interessanti, quindi, quando mi suona di nuovo il campanello non mi stupisco
- Buongiorno
- Ciao Ambra, gli imbianchini se ne sono andati vuoi vedere il lavoro finito? Così ti faccio vedere il resto della mia collezione
- Si, volentieri, ho finito di studiare
Prendo le chiavi e scendo con lui, il soffitto adesso è a posto, si è fatto ridipingere anche il resto spostando le armi che avevo visto
- Chiaramente gli altri lavori li ho pagati io
- Certo, immagino
- Allora questa è la sala che avevi già visto, questo, invece
Spostandosi in un’altra stanza che corrisponde alla nostra sala da pranzo
- È il mio studio,
in effetti c’era una scrivania antica con un pc, una parete piena di libri e tanti disegni alle pareti oltre a delle vetrine con dentro alcuni oggetti
- E questi?
- Questi sono strumenti di tortura o miniature di macchine create per lo stesso scopo, anche durante l’inquisizione
- Periodo violento però
- Eh si, decisamente
- Quello grande contro il muro?
- Quella è appunto una macchina per la tortura a grandezza naturale, vedi il condannato o la condannata veniva assicurata per i polsi a quelle cinghie di cuoio e anche per le caviglie a gambe aperte e poi a quel buco nel pavimento veniva fissato un bastone di legno o una spranga di ferro e, mentre la condannata si lasciava andare veniva penetrata sempre di più. Ti ho spavenatata?
- No no, e quella grossa vite dietro?
- Quella era giusto all’altezza dei reni e serviva a portare in avanti il corpo della condannata che, di solito, prima di essere torturata o uccisa veniva violentata dai sacerdoti dell’inquisizione o da loro incaricati
- Hai visto i preti
- Beh quelli di allora, e in quell’altra stanza?
- lì c’è la ia camera ed il bagno, qui invece
e aprì un'altra porta
- Il mio periodo africano, ho passato 5 anni a lavorare in Africa e sono armi e utensili di uso quotidiano che venivano e vengono usate ancora adesso
- Wow lei è proprio appassionato
- Si, decisamente, del resto faccio il ricercatore, anche se adesso lavoro molto da casa con il computer
- Ah ecco
- Del resto anche tu lo usi molto no?
- Eh sì oggi per fare i compiti è necessario
Seduto alla scrivania apre un cassetto e ne tira fuori una mascherina di carnevale come la mia e me la mette davanti
- Non solo per i compiti no? Mi sembra tu ti ci diverta molto
Resto senza parole deglutendo, mi ha visto e riconosciuto, balbetto qualcosa
- Beh si, insomma
- Tranquilla il tuo segreto con me è al sicuro
- Uff, grazie
- Anzi, qualche volta potremmo divertirci insieme
Ah ecco, adesso è chiaro
- E cosa……
- Non ti preoccupare, vedremo, vai adesso ci vediamo domani, quando hai finito i compiti scendi
Quasi corro andando via e appena in casa mi chiudo in camera mia, mi scuoto solo quando sento la pendola suonare l’orario e capisco che devo cucinare. La notte dormo poco e male.
Sono le tre quando, ancora con la divisa della scuola, suono il suo campanello, mi apre quasi subito e mi fa entrare, poi mi guarda
- Affascinante con la divisa della scuola
- Grazie
- Senti non ti preoccupare, oggi facciamo solo un po’ di conoscenza, dobbiamo conoscerci un po’ meglio no? Ti va?
- Si, certo
- Brava, allora vai in camera mia e spogliati, io ti raggiungo tra poco
Tolgo tutto e lo piego su una sedia, lui arriva con una piccola videocamera in mano e comincia a riprendermi,
- Molto bella, girati adesso, ok adesso appoggia le mani sul letto e chinati in avanti, brava così, allarga le gambe, ok adesso siediti sul letto
Ha tirato fuori l’uccello di pantaloni e me lo sventola davanti alla faccia continuando a filmare
- Adesso prendilo in mano e poi fammi un bocchino, comincia a sentire il mio sapore
Dopo un po’
- Adesso basta, girati, appoggia i gomiti sul letto
mentre lo faccio vedo che monta un cavalletto e ci mette sopra la videocamera, poi mi viene dietro, mi accarezza la fighetta e dopo mi penetra lentamente, , è grosso, allargo un po’ di più le gambe
- Sei bella stretta nonostante tutto, meglio
Mi scopa lentamente, tranquillamente, con colpi lunghi e profondi, sento il suo respiro forte mentre ansimo per gli affondi, ha anche un'altra videocamera in mano oltre a quella sul cavalletto, mi si scarica sulla schiena, ho comunque goduto anch’io, non mi è dispiaciuto in fondo, si sdraia sul letto al mio fianco e mi dice di continuare a leccargli il cazzo e a prenderlo in bocca, lo faccio mentre mi tocca il seno, le figa bagnata e le natiche , quando lo sento ancora gonfio e rigido in bocca mi fa salire del tutto sul letto, mettere in ginocchio chinata in avanti, con la testa sul materasso ed il sedere in alto, ha sempre la video camera in mano mentre mi infila il cazzo nel culetto allargandomi le natiche con una mano sola, stavolta mi fa un po’ male ma continua a martellarmi dentro senza sosta fin quando il dolore viene attutito dal getto caldo del suo sperma che mi inonda l’intestino, si lascia andare sul letto, poi
- Rivestiti e vai a casa, ci vediamo domani
Vado subito a fare una doccia e poi mi metto a letto, sotto le coperte, del resto ho avuto quello che volevo no? E mi è piaciuto anche cos’ho da lamentarmi? Mah forse il fatto di essere stata scoperta o di non essere stata io a decidere di farlo.
Il giorno dopo, quando scendo mi fa entrare nello studio e spogliare, poi mi fa appoggiare alla croce di legno sulla parete e mi lega i polsi con le cinghie di cuoio
- Non mi farai male vero?
- Stai tranquilla, ti piacerà
Mi fissa anche le caviglie e poi mi mette la mascherina
- Questo lo potrai postare
Mette la videocamera sul cavalletto in modo che mi riprenda quasi tutta, poi va nella camera africana e torna con un pezzo di legno che sembra un corno con la punta arrotondata, molto lungo. Si è messo a torso nudo, sparge del lubrificante sulla punta del corno e poi. Con in mano sempre l’altra videocamera ne fa strisciare la punta sulle mie grandi labbra e poi mi penetra leggermente,, solo l’inizio, inizio a contorcermi mentre con una mano lo manovra facendomi godere
- Questo lo usano le donne tra loro quando i mariti si assentano per lunghi periodi di caccia, ti piace?
- Siiiii o si
- Brava tra poco ti piacerà ancora di più,
stacca le videocamere e attacca al corno una specie di laccio, passa dietro e gira la grossa vite di legno che porta il mio bacino un po’ più avanti , adesso i lacci ai polsi ed alle caviglie mi tengono più stretta
Passa dietro e mi infila il corno nel sederino per una decina di centimetri almeno, mi sento riempita,, poi penso lo fissi alla vite con quei lacci ed il corno resta fisso dentro di me, torna nella stanza africana e torna con una specie di lancia corta, ne lubrifica la parte opposta alla punta che è più larga, poi mi penetra nella figa con quella mentre la punta fella lancia la fissa ad un pezzo di legno lungo che manovra lui avanti e indietro facendolo strisciare sul pavimento, praticamente mi sta scopando in quel modo riprendendomi continuamente, sto godendo come una pazza, una, due tre volte, sono sfinita, devo dirgli io di smettere, quando mi toglie tutto e mi slaccia le cinghie di cuoio quasi gli cado in braccio, sono sfinita. Mi fa sedere su una poltrona mentre mette via tutto e poi mi dà da bere
- Monterò il video poi te lo metto su una chiavetta così te lo scarichi
- Si si va bene, è stato pazzesco
- Te l’avevo detto che ci saremmo divertiti no?’ ma adesso rivestiti e vai a casa
Ci divertimmo molto fino all’estate quando andai in vacanza con i miei, al ritorno seppi che era partito per alcune ricerche in Sud America, mi lasciò le chiavi di casa ed un biglietto in portineria ma aspettavo il suo ritorno curiosa di quello che avrebbe portato.
Generi
Argomenti