la mia sorellina

sandra
9 hours ago

La mia sorellina Monica ha quasi 17 anni, io 21 e faccio l’università, è un po’ pazza e dispettosa, come molte delle adolescenti della sua età, per starmene tranquillo mi sono trasferito  in mansarda e lei si è subito presa la mia camera che è più grande della sua, per salvarmi della sua musica sparata a palla le  ho regalato una cuffia , almeno riesco a studiare.

Devo ammettere che è una bella ragazza, quando siamo fuori, per qualche motivo, molti la guardano, del resto mamma è bellissima, ha preso da lei, io, a parte gli occhi, da mio padre, sono alto come e forse adesso più di lui, ero molto magro ma poi ho cominciato a fare nuoto e ho un fisico molto più atletico del suo.

Monica ha il ragazzo e, sono convinto l’abbiano già fatto, io, invece sono stato mollato dalla mia ragazza che si è trasferita in un'altra città, i rapporti a distanza non funzionano, ci abbiamo provato per qualche mese ma poi è finita..

La nostra casa è una villetta indipendente, al piano terra c’è il grosso, e la camera dei miei, al primo la camera di Monica, altre due camerette ed un bagno, in mansarda ci sono io ed un altro bagno, sotto abbiamo solo una cantina, troppo bassa e poco arieggiata per essere utilizzata come taverna, purtroppo. Il giardino non è grande c’è giusto lo spazio per parcheggiare due/tre macchine e per avere un piccolo angolo di verde, però ci stanno anche un tavolo e alcune sedie sotto la parte porticata della casa.

 

Il mio fratellone Paolo ha 21 anni e va all’università, è un figo da paura, le mie compagne me lo invidiano, io compio 17 anni il prossimo mese, mi chiamo Monica, cado in un istituto tecnico per ragionieri e sono al terzo anno, da quasi un anno sto con Claudio che è in quarta e, con lui faccio sesso completo, lui è stato il primo, però sto anche con Elisabetta una mia compagna di classe e, anche lei è stata la prima.

Prima di conoscere Claudio avevo fatto solo sesso orale da quando sono alle superiori, ho imparato su internet e ho voluto provare e mi è piaciuto, Claudio dice che sono troppo brava ma, non credo anche lui abbia molta esperienza.

Con Elisabetta, quando vado a casa sua a studiare e siamo sole ci spogliamo completamente e stiamo sul suo letto che è da una piazza e mezza, abbiamo iniziato esplorando i nostri corpi e poi una carezza, un bacio, abbiamo iniziato a masturbarci a vicenda, poi abbiamo comprato un dildo indossabile on line e un pomeriggio ci siamo sverginate il culetto a vicenda, è stato devo dire, abbastanza doloroso e abbiamo fatto fuori un sacco di lubrificante ma poi, col tempo , è stato sempre meglio veramente lei ha voluto anche che la sverginassi del tutto con quello, mentre io ero già stata con Claudio, a lei, comunque, i maschi non interessano.

Il  fatto che i maschi siano stronzi è assodato, ho lasciato Claudio, l’ho beccato a limonare nel giardinetto a fianco della scuola con una del quarto anno che, ho visto benissimo, gli teneva strofinandola, una mano sulla patta dei pantaloni, che se lo tenga.

A febbraio a Milano fa abbastanza freddo, per fortuna mamma mi aveva comprato un piumino a cappotto che mi arriva quasi alle caviglie e ha il cappuccio, lo uso andare a scuola e mi tiene bella calda, inoltre, mi copre tutta e mamma e papà non vedono come sono vestita sotto che, in alcuni casi è meglio.

Oggi ho messo i miei soliti stivaletti bassi con tacco da 5 centimetri e degli scaldamuscoli sulle caviglie ed i polpacci ed una felpa che ho rubato a Paolo, è grande per me, mi fa da minigonna, decisamente mini,  ma ha anche il collo largo, così mi scivola sulla spalla nuda, mi sento particolarmente sexy e sotto ho messo solo un perizoma di seta che ho comprato l’ultima volta che  sono andata in centro, un semplice triangolino di stoffa, perfino il professore di italiano che avrà cent’anni mi ha guardato le gambe.

Durante la ricreazione vado con Elisabetta a passeggiare nei corridoi del quarto piano dove ci sono le quarte e le quinte, faccio due chiacchere con un amico di Claudio che sta mangiando un panino che mi dice che Claudio dev’essere in giro da qualche parte, immagino con chi, gli dico che non ero lì per Claudio, un paio di ragazzi del quinto anno mi fanno dei complimenti abbastanza espliciti, Elisabetta mi stringe un braccio e ci mettiamo a ridere ed io accentuo l’ancheggiamento, suona la prima campanella bisogna affrettarsi in classe, Elisabetta mi spinge le dico di andare avanti, ripassando a fianco di uno dei due ragazzi di prima mi fermo un attimo e gli chiedo

-          Dove sono i bagni su questo piano?

Mettendogli una mano sul petto, lui me li indica ed io ancheggiando ci vado girandomi ogni tanto a guardarlo, arrivata davanti alle due porte, quella dei ragazzi e delle ragazze lo guardo e entro in quello dei ragazzi, è decisamente sveglio perché dopo due minuti ci entra anche lui

-          Ah eccoti, cosa avevi detto del mio culetto?

-          Beh ti avevo fatto un complimento

Gli vado vicino e lo spigo contro il muro baciandolo, è poco più alto di me, gli metto una mano sulla patta dei pantaloni che si sta già gonfiando, ho le sue mai sotto la mia felpa, beh, quella di Paolo, sento le sue mai sul mio seno, il rumore della zip che scende e capovolgimento di fronte, mi sbatte lui contro il muro e mi si mette dietro sussurrandomi all’orecchio

-          Non ho preservativi

-          Allora mettimelo nel culo

Si infoia ancora di più, ho le mani appoggiate al muro di piastrelle, ho spinto all’indietro il mio culetto e lui, devo dire, abbastanza lentamente, mi penetra sono già un lago prima che cominci a muoversi e a pompare dentro di me, giusto qualche minuto prima che si scarichi inondandomi l’intestino, mentre ci rimettiamo in ordine ed io mi pulisco con della carta igienica sistemando poi  il perizoma che lui aveva spostato mi chiede

-          Ma chi sei? Ci rivediamo?

-          Non importa, e no, io lo faccio una volta sola con chi mi piace

Prima di lasciarlo solo nel bagno gli dico

-          Conosci Claudio Bignami, fa il quarto

-          No non lo conosco

-          Beh se lo vedi digli che una ragazza di nome Monica ti ha dato il culo che lui non ha mai avuto.

Lo cercherà senz’altro, sono convinta, rientro in classe con una scusa e mi siedo al mio posto vicino Elisabetta che mi lancia uno sguardo interrogativo ma non le dico niente.

 

 

È quasi l’una, ho appena finito di studiare, mi spoglio e mi infilo sotto il piumone, mi piace il contatto del cotone delle lenzuola sulla pelle, ormai da tempo dormo nudo, è una bella sensazione, soprattutto quando fa freddo, rannicchiarsi sotto il piumone, poi di notte il riscaldamento è spento e si dorme meglio.

Una lama di luce, la porta si apre, è Monica

-          Paolooo

-          Cosa c’è? Vai  dormire

-          C’è un ragno in camera mia

-          Stai sognando non ci sono ragni in questa stagione

-          Vieni ad ammazzarlo?

-          Non ci penso proprio lasciami stare

-          Daiiii non posso dormire cossì

-          No vattene

-          Allora dormo qui,

solleva un lembo del piumone e si infila sotto il lenzuolo

-          Monicaaa cosa fai

-          Dormo con te

-          Torna in camera tua

-          Daiii il tuo letto è più grande del mio ed è già caldo

Si agita, come al solito

-          Stai ferma e dormi allora

-          Uff stavo solo togliendo la maglietta, è caldo qui sotto

-          Piantala

Mi sembra si sia calmata, sento il suo respiro regolare ma ce l’ho addosso, io sono appoggiato con la schiena al materasso e lei su un fianco ha una gamba sulla mia ed una mano sul mio petto, se mi sposto la sveglio azz. Però mi addormento anch’io, è stata una giornata lunga sui libri

Mi sveglio di colpo, e mi ricordo di Monica, è lei che ha impugnato il mio uccello

-          Cosa fai?

-          Ssst sto valutando la differenza con quello di Claudio, il tuo è più grosso

-          Ma sarai scema, piantala

-          Perché devo piantarla, a lui sembra piacere, lo sento che si gonfia

-          Sei stupida, sono tuo fratello

-          Certo, quindi mi vuoi bene e anch’io e cosa fanno due che si vogliono bene? Si mano, dai lasciami fare

Fruscio delle lenzuola, si è spostata, oltre la sua mano sento la sua lingua e le sue labbra , ma ha ragione mi piace, mi piace troppo, mi sussurra

-          ce l’hai il preservativo?

-          Ummh nel comodino

Sento che lo prende e me lo infila, poi mi sale sopra, mio DIO, sto scopando mia sorella

-          Cosa stiamo facendo?

-          Tecnicamente tu niente, sono io quella che sta facendo ma smettila di parlare

I suoi seni mi ballano sulla faccia, le sue mani sul mio petto, ci siamo scoperti ma i nostri corpi sono bollenti, si china a baciarmi e mi mette la lingua in bocca, le nostre lingua si intrecciano, accidenti sto già venendo, con una mano stringo con forza la base del mio uccello, voglio aspettare lei e poi arriva, orgasmiamo insieme, tengo la base del preservativo mentre lei si sfila da me con un grosso sospiro e poi i giro e lo tolgo buttandolo nel cestino della carta  a fianco del letto, ma quando mi rigiro lei ancora ricomincia a leccarmi il cazzo che si è rilassato.

-          Monica dai dormiamo un po’ e, comunque, dobbiamo parlarne

-          Uffa e va bene, riposati

Si alza e torna in camera sua ma faccio fatica a riaddormentarmi, il mattino dopo, quando mi alzo per colazione sono già usciti tutti, la aspetterò al varco il pomeriggio quando torna da scuola.

-          Ciao, dobbiamo parlare,

-          Ciaoooo adesso no Elisabetta mi aspetta di sotto, stasera

Siamo a cena tutti e quattro, si parla del più e del meno, come al solito, la scuola di Monica, i miei esami, poi mamma e papà si mettono davanti alla televisione e noi andiamo in camera, sono io ad andare da lei

-          Allora, adesso ne vuoi parlare?

-          Non c’è niente di cui parlare

-          Non mi sembra, abbiamo fatto una cosa che non è giusto fare

-          Non è giusto per chi?

-          Soprattutto per noi

-          E perché? Perché non si fa? E chi lo dice

-          Le leggi della natura oltre a quelle dell’uomo

-          Non le conosco e non mi interessa

-          Beh secondo la legge tu sei ancora minorenne ed io no, per cominciare, oltre al fatto che siamo fratello e sorella

-          Però lo abbiamo fatto e ci è piaciuto no?

-          Si….no,insomma……

-          Senti dai piantala, adesso lasciami studiare che domani ho un compito in classe

Categorica e decisa come sempre, me ne vado, ho anch’io da studiare. Meccanica razionale mi distrugge, vado a dormire presto. La cuce del comodino si accende, apro gli occhi, Monica è in piedi vicino al mio letto completamente nuda e, mi sembra, leggermente intirizzita dal freddo, anche se non è proprio quello che guardo.

-          Senti non me ne frega niente, voglio farlo con te quindi fammi entrare

E solleva un lembo del piumone stringendosi subito  a me

-          Siii come sei caldo, che bello

E poi mi mette la lingua in bocca, Non solo non replico alle sue parole ma il mio corpo l’accoglie volentieri e reagisco naturalmente,

-          Visto? Lo vuoi anche tu

-          Ragazzina scherzi col fuoco

-          È inverno cosa c’è di meglio?

Stavolta sono io che prendo il preservativo e poi le faccio prendere in mio posto andandole sopra, la penetro salendole sopra e guardando la smorfia sul suo volto quando lo faccio

-          Ti piace anche così?

-          Siiii dai non avere paura, non mi spezzo

Comincio il mio andirivieni dentro di lei spingendo a fondo, con forza, le mordicchio i piccoli capezzoli e lei mi prende la testa tra le mani per non farmi smettere, questa volta siamo un po’ rumorosi, speriamo i miei non sentano niente o pensino che sia il mio o il suo televisore

-          Tranquillo ho chiuso la tua porta a chiave e poi loro dormono già

Monica ha capito il mio timore e mi abbraccia calda e soddisfatta quando finiamo ma, stavolta non ci fermiamo, continuiamo ad accarezzarci e baciarci finchè non siamo pronti e lei mi lascia di sasso

-          Adesso voglio il tuo bel cazzone nel culetto

-          Ti farò male

-          Naaaaa non ti preoccupare, resisterò ma voglio essere tua completamente

Sono decisamente ingrifato a queste parole ed al pensiero di possederla nel culo, lei si gira e appoggiando le ginocchia al materasso alza il sedere verso di me, tenendo la testa appoggiata al cuscino, do una leccata al suo buchino e raccolgo col dito i suoi umori dalla fighetta, li infilo un dito nel culetto e lei comincia a mugolare, lo faccio roteare come per allargarlo, poi ci pinto il cazzo e comincio a spingere

-          Mmmmh dai on ti fermare

-          Va tutto bene per te?

-          Siiii siii continua

La sento respirare affannosamente

-          Se vuoi mi fermo

Ho già superato la metà del mio uccello

-          Noooo continua dai

All’improvviso, con un urlo soffocato dal cuscino, spinge indietro il sedere di colpo, sento una piccola fitta di dolore anch’io

-          Aaaah ecco così, adesso scopami

-          Siii ecco così,

i miei coglioni toccano le sue natiche ad ogni affondo, lei si contorce, si agita, si tira su con le braccia, le prendo i capelli e li uso come fossero le redini di un cavallo, lei inarca la schiena, poi inizia tremare e  la lascio andare mentre con la testa crolla ancora sul cuscino gridando il suo orgasmo che precede di pochi secondi il mio, mi svuoto completamente dentro di lei poi mi ci accascio sopra unendo il mio respiro affannato al suo

-          Uhhh bello, bellissimo

-          Si, si è vero

Rimaniamo così abbracciati e ci addormentiamo, mi sveglio che sono le 7 ed entro in doccia, quando scendo sono sempre già usciti tutti, quando rientra Monica al pomeriggio sono in soggiorno con la tv accesa, mi viene vicino sul divano e mi pianta un bacio in bocca.

-          Io vado da Eli a studiare ci vediamo a cena

La sera, tutti e quattro al tavolo papà dice che venerdì sera vorrebbero andare nella casetta in campeggio in montagna per fare un paio di giorni di ski, ma sia io che Monica gli diciamo che resteremo a casa, questa volta, non battono ciglio, faranno i fidanzatini per un fine settimana.

Con Monica stiamo insieme tutta la notte del venerdì e buona parte del sabato mattina, poi io esco con degli amici e lei va da Elisabetta, la sua migliore amica, molto carina, chissà cosa combinano insieme quelle due.

Torno che sono le due le mattino, ho bevuto un paio di birre al pub, entro in camera e trovo Monica ed Elisabetta nel mio letto

-          Ehi, cosa fate qui?

-          Aspettavamo te, veramente io aspettavo te e Eli mi faceva compagnia, però ha detto che, nonostante preferisca me sarebbe anche disposta a provare te

Sono sconvolto e eccitato nello stesso momento, hanno tirato indietro il piumone e sono lì tutte e due a fianco con le tettine al vento, dopo una prima e, devo dire, breve incertezza, mi spoglio e le raggiungo, passano cinque minuti e già il cazzo mi fa male tanto è duro e pronto, Elisabetta mi viene sopra e lentamente, dopo che mi sono messo il preservativo si cala sopra di me cominciando a cavalcarmi, Monica prende una cosa dallo zainetto di fianco al letto e si mette dietro di lei, è una specie di dildo indossabile che, però, ha un altro dildo anche all’interno, lo indossa con attenzione, e poi ci cola sopra probabilmente, del lubricante e penetra Elisabetta anche da dietro, ahhh che coppia di porcelline, loro godono e quando tocca a me le guardo continuare il loro lavoro con quell’attrezzo, non passa molto di quello spettacolo perché il mio uccello reagisca e allora mi accodo, mi metto dietro a Monica e, allargandole le natiche la penetro emettendo e facendole emettere un sospiro di soddisfazione, adesso, praticamente, sono io a dare il ritmo e il movimento, sotto tutti Eli, in mezzo Monica ed io dietro/sopra di lei.

Siamo tutti e tre affannati e soddisfatti, il mio letto, adesso sembra un po’ piccolo ma ci stringiamo sotto il piumone, il resto della notte passa tra baci, carezze ed amplessi , quando facciamo colazione con i cereali al mattino Elisabetta chiama la mamma al telefono e le passa anche Monica che la tranquillizza dicendo che a casa ci sono anch’io, se sapesse……

Stiamo continuando a farlo, io e Monica e, qualche volta, anche Elisabetta e siamo felici tutti e tre ed io, senza una fidanzata mi dedico con impegno ai miei esami.