Le tre porcelline

sandra
2 days ago

Io e le mie amiche Chiara e Roberta andiamo sempre a vedere le partite di calcetto della squadra del mio  fratellone Roberto, siamo, oltre che amiche, anche compagne di classe, al quarto anno del Classico, diciassettenni come tante, Roberto ha 19 anni, già diplomato, al primo anno di università, come i suoi amici.

Lui è un po’ il nostro tutore, grazie a lui possiamo andare ai concerti dei nostri cantanti preferiti e noi ricambiamo facendo il tifo alle sue partite di calcetto.

 

-          Roberto, chi sono quelle tre favole che vedo spesso in tribuna, le conosci?

-          A Fabiooo tieni a freno gli ormoni, una è la mia sorellina con due sue amiche, e non sono ancora maggiorenni

-          Scusa se te lo dico, non ti offendere, ma secondo me sono pronte anche subito, ahahah

 

Neanche  Roberto sapeva che la nostra verginità l’avevamo spesa l’anno prima durante la settimana bianca a Borno, lui era sempre protettivo nei nostri confronti.

Roberto la sera, x lusingarmi, mi dice che abbiamo fatto colpo sui suoi compagni di squadra, non sa che anche noi li guardiamo con interesse e ne parliamo spesso, lui, oltretutto è il preferito di Chiara, ma non glielo dico, avremo solo 17 anni ma non siamo proprio a digiuno sull’argomento, a me, ad esempio, il portiere attira parecchio. In effetti lo ammetto, noi tre siamo un po’ porcelline, da quando non siamo più vergini non perdiamo ‘occasione per farci scopare, da sole o insieme e la cosa non è ancora venuta fuori perché non lo facciamo con i nostri compagni ma con gente che non ci conosce, oltretutto, lo facciamo guadagnando, soprattutto con i grandi che tirano fuori dei begli euro per venire con delle studentesse carine della nostra età, anche se diciamo sempre di avere 18 anni, infatti ci siamo comprate anche tre scooter che teniamo nel garage di un amico, oltre a borse ed altro che diciamo ai genitori essere imitazioni e costare poco.

Il culetto ce lo siamo sverginato a vicenda, facendo molta attenzione e con calma ed ora, una cosa apprezzatissima, diamo anche quello, essere in una grande città come Milano aiuta, in un piccolo paese non potremmo farlo.

Abbiamo anche aperto tre libretti di risparmio postali previsti per minorenni, su quelli versiamo parte di quello che “guadagniamo”.

Tornando però alla squadra di calcetto, con loro l’avremmo fatto gratis, il problema è il mio fratellone, non so come la prenderebbe se organizzassimo un orgia noi tre con la sua squadra, però la cosa ci stuzzica.

Da parte mia ho cominciato a girare per casa, il pomeriggio, quando i miei sono al lavoro solo con una t- shirt ed il perizoma, voglio provocarlo e ci riesco

-          Morena, non potresti metterti qualcosa addosso?

-          Uffa , tanto siamo solo noi

-          E se venisse qualcuno dei miei amici?

-          Vado a nascondermi in camera

-          Vabbè, fai come ti pare

-          Senti cosa c’è che non va, non posso girare in mutande a casa mia?

-          È che questa è anche casa mia

-          Vabbè, mica mi salti addosso…….o no

-          Cosa cazzo dici, sono tuo fratello

-          E allora, sei sempre un uomo

-          Si ma sono tuo fratello

-          Beh sei un bel ragazzo, Chiara ti salterebbe addosso

-          Chiara non è mia sorella

-          Ah con lei ti piacerebbe

-          Stupida, voglio dire……

-          Con lei si e con me no……

-          Ma sei scema….

Mi sollevo la maglietta

-          Il mio seno è più bello del  suo

-          Tira giù

-          Cosa?

-          La maglietta

-          Ahhh pensavo le mutandine

-          Ma allora sei proprio fuori

-          Senti, stai calmo, cosa ci sarebbe poi di male?

-          C’è che non si fa

-          e chi lo dice?

-          Tutti

-          E chi glielo dice a tutti?

Gli vado vicino e gli prendo la mano infilandomela sotto la maglietta

-          Senti il mio seno com’è sodo

Cerca di ritirare la mano ma gliela stringo e poi gli metto la mia sulla patta dei jeans

-          E sei già eccitato, non ti nascondere

-          Insomma cosa ti prende oggi

-          Oggi ho voglia di scopare con te, non sono mica più vergine sai

-          Ma quando, chi?

-          L’anno scorso in montagna, alla settimana bianca

-          E i vostri insegnanti non si sono accorti di niente?

-          Mica ci controllavano di notte, dai facciamolo, sei sempre più eccitato, lo sento

-          Senti Morena

-          Andiamo in camera mia

-          No, non voglio

-          Allora lo facciamo qui, sul tappeto

Gli abbasso la zip ed infilo la mano nelle mutande, schizza fuori un cazzo già quasi pronto, allora non mi faccio scappare il momento e lo impugno e poi mi piego prendendolo in bocca

-          No Morena dai, smettila

Ma la sua mano stringe il mio seno ed io mi abbasso il perizoma alzandomi e facendo  strisciare il glande del suo pene tra le mie grandi labbra, poi, con una mano lo guido e con l’altra mi aggrappo al suo collo allargando le gambe e circondando i suoi fianchi, rischiamo di cadere ma lui, automaticamente mette le mani sulle mie natiche per sorreggermi appoggiandomi al muro, ha proprio un bell’attrezzo il mio fratellone

-          Dai scopami, fammi male

-          Dio Morena…….

-          Dai, non lo saprà mai nessuno

-          Non ho il preservativo

-          Faremo attenzione, spingi dai

Esce da me di colpo portandomi con i piedi sul pavimento e mi schizza il suo sperma sulla maglietta, lui è più alto, io sbrodolo per terra, mi sfilo la maglietta e me la metto sotto sul pavimento, poi mi inginocchio e glielo prendo in bocca pulendolo con la lingua mentre lui resta in piedi con una mano appoggiata alla parete, quando ho finito quasi scappa in camera sua, ci sono riuscita, ne parlerò con Chiara e Roberta.

Siamo ancora a metà campionato, c’è tempo, un pomeriggio che lui sta studiando in camera sua Chiara viene da me, bussa alla sua porta e poi entra

-          Chiara, ciao, sei venuta a studiare con Morena?

-          Veramente sono venuta per te, Morena mi ha detto che ti piaccio, anche tu mi piaci

-          Il nostro era un discorso ipotetico

-          Allora non ti piaccio?

-          No, non è quello, mi piaci ma sei piccola

-          Ho la stessa età di Morena

-          Appunto

-          E guarda, sono come lei

E si alza la maglietta facendogli vedere il seno e poi la mini facendogli vedere che non aveva le mutandine

-          Chiara dai, per favore

Lei si sfila la maglietta e slaccia la mini facendola cadere a terra, rimanendo solo con le Nike ai piedi e gli va vicino, lui è seduto e prova, alzandosi ad allontanarsi ma lei lo pressa e lo spinge, praticamente contro il suo letto dove, per non cadere deve sedersi r fa la mia stessa manovra, gli tira giù la zip e si impadronisce del suo uccello cominciando a segarlo e poi imboccarlo, lui si appoggia all’indietro sul materasso con le mani ormai sconfitto e la lascia fare.

Io entro in camera mezz’ora dopo e li trovo nudi, abbracciati sul letto

-          Ah ecco perché non ti vedevo tornare

Roberto prova ad alzarsi ma io sono già vicino al letto e lo spingo giù per la spalla

-          Facevate festa senza di me

In un attimo anch’io mi spoglio e mi sdraio con loro, Roby è circondato, gli afferro l’uccello con una mano e comincio a limonare con Chiara, la reazione del suo cazzo è quasi immediata, poi tutte e due portiamo la bocca al suo membro usando la lingua, lui non può fare altro che rimanere sdraiato sul materasso e lasciarci fare, quando svetta verso l’alto chiedo a Chiara

-          Posso?

Lei ride e fa un cenno di assenso, allora salgo sopra a Roby, punto il suo cazzo al mio buchino e lentamente lo faccio sparire nel mio culetto, questo lo sorprende ma lo attizza ancora di più mentre Chiara gli cavalca la faccia per farsi leccare, quando finiamo, dopo aver accolto il suo sperma nel mio culetto, lo lasciamo sdraiato sul letto incredulo

-          Beh, noi andiamo a studiare, ciaooooooo

La sera a cena, quasi non osa guardarmi, nei mesi successivi, lo facciamo ancora più di una volta e la sua partecipazione è sempre più attiva, gli ho anche fatto comprare i preservativi, non è il caso di rischiare.

A fine campionato, sono arrivati terzi, decidono di comprare pizze e birre e di andare nella taverna di Claudio, il portiere, i suoi sono via, chiaramente ci facciamo invitare da Roberto che però ci dice di non fare casino

-          Vogliamo solo festeggiare il vostro terzo posto con voi mangiando una pizza insieme, se ci siamo noi si potrà anche ballare no?

Roberta ha preparato una bella compilation sul suo I phone, in effetti cominciamo mangiando, ridendo e anche bevendo, per fortuna hanno preso anche della coca cola, non è che la birra mi faccia impazzire, poi balliamo con i primi pezzi della compilation che sono normali, proprio da disco, poi la musica cambia, mentre si stanno riposando bevendo ancora noi tre ci mettiamo in mezzo alla sala e cominciamo a spogliarci, per l’occasione ci eravamo vestite apposta per poterlo fare, si sente solo la musica, i ragazzi sono in silenzio, solo Roberto accenna qualche parola ma viene subito zittito, rimaniamo tutte e tre, come avevamo previsto, solo con la camicetta più lunga slacciata addosso e i sandalini con tacco 8 che avevamo comprato tutto uguale, tutti i ragazzi, prima che finissimo si erano tolti magliette, camicie e pantaloni rimanendo in boxer, anche Roberto dopo un primo momento aveva alzato le spalle e li aveva imitati, la birra ed il nostro spogliarello non potevano avere altro risultato.

Circondate dai 6 ragazzi ci siamo messe in ginocchio toccando, segando e leccando gli arnesi che inalberavano davanti alle nostre facce, io mi presi poi il portiere Claudio e Fabio che chiamavano Fabione, il motivo era evidente, Chiara Roberto e Luca e Roberta si prese Giovanni e Alberto, sui divanetti o per terra ci stavamo godendo i loro cazzi nelle nostre fighette e nei nostri culetti, la contemporanea penetrazione era una cosa che non avevamo provato molto spesso ma era una cosa incredibile, un piacere folle, sia per me ma, guardando anche le altre due vidi che la pensavamo anche loro allo stesso modo, ci si aggrovigliava, ci si baciava, venivamo scambiate passando da un cazzo all’altro, ogni tanto ci si rilassava accarezzandoci e baciandoci, fu un pomeriggio ed una serata pazzesca, riempimmo un cestino per la carta straccia di preservativi usati e sperma, devo dire anche che ne ingoiammo anche parecchio con soddisfazione di tutti e 9.

Roberto ci accompagnò a casa lasciando prima Chiara e Roberta che lo baciarono davanti ai loro portoni, io mi addormentai nella vasca da bagno distrutta ma felice, con Chiara e Roberta ci sentimmo al telefono subito il giorno successivo ma ci incontrammo solo un paio di giorni dopo, dovevamo smaltire la stanchezza e il resto, passammo un pomeriggio in camera mia a ridere come sceme, soprattutto dopo aver mandato a Roberto, che era in università, un messaggio chiedendo quando iniziava il prossimo campionato.