una calda estate 2

Gironzolo per Milano con il mio scooter, tra pochi giorni iniziano gli esami di maturità, le prove scritte, devo pensare ad altro, per questo cazzeggio in giro con il mio scooterone, passo davanti alla nuova casa di Zia Viviana, è tornata da poco dal viaggio di nozze, è la mia zia più giovane, solo 7 anni ci dividono, devo ammettere che pensando a lei, in passato, me ne sono fatte parecchie di seghe, anche perché è bellissima, al suo matrimonio ho provato un po’ di invidia per l’imbecillotto che ha sposato, sto per parcheggiare che la vedo uscire e salire sulla sua 500, sempre bellissima, avrà le gambe lunghe un metro, senza pensarci dà gas e la seguo, si ferma al parcheggio di un centro commerciale ad Assago, andrà a fare la spesa, sto per parcheggiare un’altra volta che la vedo scendere dalla 500 e salire su un Suv Porsche, adesso sono curioso e riparto, rientrano verso Milano, per un attimo li perdo nel traffico ma li ritrovo poco dopo, in Via Ripamonti vanno ancora verso l’esterno della città ma ad un certo punto svoltano a sinistra, se non ricordo male una volta c’era il tiro a volo da quella parte, infatti, dopo l’ingresso del Centro oncologico europeo la strada continua con erba alta incolta ai lati, loro proseguono. Il suv si ferma davanti alla struttura abbandonata dell’ex tiro a volo, io mi fermo dietro l’erba alta, per fortuna i finestrini non sonno oscurati, si stanno baciando, il tipo non l’ho mai visto, hai capito la zietta, fresca di viaggio di nozze, si sbaciucchiano un po’, poi scendono, lui apre il cofano posteriore e si siede, lei si china verso di lui e comincia a fargli un pompino, io comincio ad eccitarmi e a girare un video con il mio Iphone, poi lo vedo scendere, lei si appoggia al suv , lui le solleva la gonna del miniabito e la penetra iniziando a scoparla con le mani sui suoi fianchi, nella foga le strappa il perizoma e lo butta per terra, la vedo contorcersi mentre la tromba, riesco a sentire anche i suoi versi di piacere, ad un certo punto anche lui urla qualcosa e si accascia sulla sua schiena, ma non hanno ancora finito perché poi le sfila il vestito lasciandolo nello spazio del bagagliaio e comincia a baciarla su tutto il corpo, le strizza le tette, gli mette il naso e la faccia in mezzo alle gambe.
Il mio video sarà un capolavoro, con l’iphone posso anche zummare sui dettagli, vedo che lei fa segno di no mentre lui insiste, la fa girare di nuovo e …. Azz. Le ficca il cazzo in culo, lei si lamenta ma gode, dopo un po’ finiscono e si rivestono, lui accende due sigarette, una anche per lei, poi risalgono sul suv e si baciano ancora un po’, prima che ripassino mi nascondo in un viottolo laterale tra le sterpaglie.
Ammetto che la sera, nella mia camera, guardando il video mi sono masturbato, però adesso devo pensare agli esami; la settimana dopo, lo stesso giorno, voglio vedere se si incontrano ancora, stessa scena, stesso centro commerciale, stesso suv, ma, stavolta vanno in un motel sulla Vigevanese, lì non posso fare niente, mentre penso di andarmene da sotto la sella tiro fuori il perizoma strappato che ho raccolto da terra la settimana prima e penso, staranno scopando come ricci, che invidia.
Grazie al pc ho montato il video legandone i pezzi e inserendo i primi piani, un buon lavoro, ho un futuro come filmmaker, ho fatto anche gli orali, aspetto i risultati ma mi sento abbastanza tranquillo, aspettiamo i quadri con il mio voto e quello di Giovanna, mia cugina, poi partiremo per il mare, anche zia Viviana con il marito, il cornuto imbecillotto.
Finalmente al mare, il voto di Giovanna è migliore del mio ma non mi importa, finalmente è finita, per ora, adesso ci sarà l’università ma sono ancora indeciso sulla facoltà, Giovanna, invece, andrà alla Bocconi.
La domenica sera i 4 mariti salutano e tornano in città, devono ancora lavorare, io e Giovanna ci ritroviamo nella stalla per rinnovare la nostra conoscenza carnale, è sempre bellissima, ma nei giorni successivi viene praticamente assalita sulla spiaggia e introdotta in una compagnia di ragazzi e ragazze di Roma, da allora la vedrò sempre meno, chissà quale di quelli se la scopa.
La zia Adele, non sta bene, mi sento abbastanza solo e penso a quale cazzo di università voglio frequentare, le 4 sorelle in spiaggia riscuotono molto successo, anche la mia mamma ma stanno sempre insieme tra loro, le mie cuginette, figlie di Zia Giusy sono cresciute, 15 e 16 anni, mamma mi dice di tenerle d’occhio, lo faccio ma si comportano come tutte le loro coetanee e frequentano dei ragazzini come loro, a parte qualche limoncino non fanno niente di strano.
Il mercoledì zia Viviana non viene al mare, deve fare un po’ di commissioni e spese in Paese, io ci vado prima di lei con la scusa di comprare le brioches per la colazione al panificio, di fronte al tabaccaio parcheggiato il solito suv e capisco subito.
Sono in spiaggia ma al pensiero di Zia Viviana sono eccitato, mi stendo sulla sabbia a pancia sotto, devo fare qualcosa e prendo una decisione, decisamente indegna di me, estraggo uno spezzone del video e con il numero nascosto lo mando al cellulare di Zia Viviana.
La sera a pranzo è nervosa, un po’ agitata, alle sorelle dice solo di essere stanca e va a letto presto, io so perché. Il giorno dopo, al mare tutto come non fosse successo niente, le mando un altro spezzone e voglio vedere la reazione, si guarda intorno, io faccio finta di dormire sulla sdraio, a casa mentre pranziamo, con la scusa di andare in bagno le metto sul letto il suo perizoma strappato, poi me ne vado come al solito nella stalla, non ci mette molto a capire e mi raggiunge come una furia
- Sei tu, sei stato tu
- A fare cosa?
- Mi hai mandato tu i video, come puoi essere così stronzo
- Vero, sono uno stronzo, e quindi?
- E quindi perché, cosa cazzo vuoi, rovinare il mio matrimonio?
- Non ci penso proprio e poi, a voler vedere, non sono io che mi faccio scopare da quel tipo del suv
- Ma come hai potuto
- È stato solo un caso
- E allora cosa vuoi, soldi?
- Naaaa voglio solo che faccia con me quello che dispensi con non poca parsimonia al tipo con il suv
- Ma sei pazzo, sono tua zia
- Tecnicamente no, almeno non per sangue, siamo quasi due estranei
- E se non lo faccio cosa fai?
- Sinceramente non lo so, non ci ho pensato anche perché non farlo non sarebbe la soluzione logica al tuo problema
- Fa per andarsene
- Ti aspetto stanotte qui
La mia calma serafica la fa irritare ancora i più ma dopo mezzanotte quando tutti dormono entra nella stalla con addosso una vestaglia
- Poi cancellerai tutto
- Non ci penso proprio, ma puoi stare tranquilla che non lo vedrà nessun altro e passeremo una bellissima estate.
nuda è spettacolare, la faccio sdraiare sui sacchi di mangime e comincio a leccarle la figa e ad infilarci le dita, co veloci colpi della punta della lingua le sollecito la clitoride, le piace, comincia a mugolare e sento il suo sapore sulla lingua, ce l'ho già d’acciaio, la guardo in faccia mentre la penetro con forza e mi eccito ancora di più per la sua smorfia di dolore, i suoi capezzoli sono duri sotto le mie dita mentre ogni tanto cambio ritmo e mi impongo di ritardare il più possibile, lei intanto orgasma senza trattenersi e alla fine le vengo copioso sulla pancia, abbiamo ancora il respiro affannato quando cerco di baciarla, lei gira la faccia ma la obbligo e poi ricomincio a percorrerle i corpo sinuoso con le mani e la lingua, alla fine mi metto davanti a lei e le sventolo il mio uccello davanti alla faccia, facendoglielo strisciare sulle labbra e con la voce che sembra un sibilo le dico di succhiare.
Mi verrebbe voglia di scoparla in bocca ma ho altri piani, le sollevo le gambe sopra le mie spalle, pensa voglia ancora scoparla ma punto al suo buchino posteriore, non può fare a meno di urlare quando la penetro ma faccio piano, un centimetro per volta, voglio che mi senta bene e comunque, non voglio farle male, però dopo poco non resisto e comincio a darle colpi profondi e decisi, lei gode ancora e mentre la inculo le metto due dita nella figa che sta sbrodolando e con il pollice le tratto la clitoride, viene ancora una volta stavolta insieme a me che le inondo il culetto, le lascio andare le gambe e mi sdraio sopra il suo corpo che ancora trema.
Ora non sembra più incazzata come prima, le offro una sigaretta che accetta, io ho iniziato da poco
- Sei sempre uno stronzo
- Però ti è piaciuto, ammettilo
- Non ammetto niente
- Ok, hai sonno
- Devo andare a lavarmi
- Puoi farlo dopo, voglio scoparti ancora stanotte
- Non ti basta?
- Sono anni che ti penso, tu che dici?
- Un ultima volta
- Per stanotte
Finito ce ne torniamo in casa ognuno nel suo letto, il giorno dopo, al pomeriggio Zia Adele, che sta meglio, mi raggiunge nella stalla, omaggio la mia insegnante del mio cazzo.
Passano i giorni e Zia Viviana non si sottrae, anzi, al mare Giovanna sembra divertirsi con la sua nuova compagnia, però ho beccato Aurora, la più grande, dietro uno scoglio a fare un pompino al suo ragazzino che le palpava il seno che comincia a crescere.
La becco da sola al pomeriggio e le dico
- Quando Ambra si addormenta vieni da me nella stalla che ti devo parlare
Quando arriva sembra preoccupata, le dico quello che ho visto, arrossisce e poi mi conferma che non è la prima volta ma che non hanno mai fatto altro anche se lui insiste è che lei ha anche un po’ di paura.
- Non devi avere paura ma non devi farlo se non vuoi e lui non ti può costringere, se hai problemi puoi venire da me che ci penso io.
Mi da un bacio e poi corre a raggiungere la sorella a letto mentre io penso a quello che le ho appena detto, da che pulpito, comunque, sarà meglio mi dedichi a decidere quale facoltà voglio frequentare è senz’altro una magnifica estate.
Generi
Argomenti