un diamante nel cuore

Ho 28 anni, sono sposata da 4 con Giorgio, tra noi tutto benissimo, i nostri caratteri legano, io sono esuberante, un po’ esibizionista, sfacciata a volte, a lui piace quando gli altri mi guardano e, ogni tanto, mi fa richieste strane quando usciamo, tipo di non mettere il reggiseno o addirittura le mutandine, sembra che la cosa lo ecciti e, quando rientriamo diventa una macchina del sesso, con mia piena soddisfazione; devo ammettere che, anche a me la cosa eccita un po’, soprattutto da quando, dietro sua richiesta , mi sono depilata completamente.
Non devo lavorare fuori casa, lui guadagna bene come responsabile vendite di un’azienda che produce macchinari anche se non ho mai capito bene per fare cosa, comunque la nostra non è una brutta vita,
venerdì prossimo è il mio compleanno, mi chiede di cucinare un bell’arrosto di vitello, sono anche una brava cuoca, e mi dice che avrà una sorpresa per me, il giorno prima mi dice di indossare , per quella sera, il vestitino che avevo in discoteca quando ci siamo conosciuti, molto corto con due spacchetti laterali con la schiena nuda ed uno scollo molto profondo
- Ah Claudia, non mettere le mutandine
- Ma Giorgio, senza mutandine sono praticamente nuda
- Non ti preoccupare, fallo
Quando venerdì arriva dall’ufficio sto finendo di cucinare, gli chiedo di apparecchiare la tavola e, mentre l’arrosto riposa in forno vado a cambiarmi, mi accoglie in soggiorno con 2 bicchieri di vino rosso in mano, mi bacia e li beviamo sedendoci sul divano
- Sei bellissima
E mi mette la mano sotto il vestito
- Giorgio non vuoi mangiare? Prima…….
- Certo, certo
Suona il campanello, mi alzo anch’io e mi accorgo che ha apparecchiato per tre, cosa…….., non faccio in tempo a pensare che rientra seguito da un ragazzo altissimo di colore, elegante e lo presenta come un cliente che è venuto in Italia per acquistare dei macchinari nella sua Azienda e che sarebbe ripartito il giorno dopo. Sono un po’ in difficoltà e penso al mio vestito, quello stronzo di Giorgio……..
Mi sento decisamente osservata mentre vado in cucina a prendere l’arrosto e mi siedo al mio posto di fronte all’ospite, Giorgio al mio fianco, avrà capito che lo odio dalle occhiate che gli lancio?
Loro due parlano in francese, non capisco una parola, ogni tanto ridono, il mio arrosto piace, non riesco a definire l’età del ragazzo ma non è giovanissimo e ha delle mani enormi, se possibile più grandi di quelle di Gianni Morandi. Dopo quasi un ora non è rimasto praticamente nulla dell’arrosto, devo togliere i piatti e portare il dessert, mentre lo faccio smettono di parlare e l’ospite mi guarda attentamente mentre gli porto via il piatto vuoto.
Loro continuano a chiacchierare e, servo il dessert , non l’ho fatto io ma apprezzano anche quello, poi continuano a bere, si vede che non è mussulmano, e a ridere e Giorgio mi indica pure, non ce la faccio più e rivolta a mio marito
- Allora, non ho capito una parola, continuate a ridere e a guardare me, si può sapere cosa avete da ridere?
- Niente cara, gli piace molto la tua cucina ed anche il tuo vestito
- Stronzo
E mi alzo per sparecchiare, quando torno, passando vicino all’ospite mi infila una delle sue manone tra le cosce bloccandomi
- Giorgiooooo
- Tranquilla, gli ho anche detto che fai dei pompini favolosi e che se gli andava ……………….
Cerco di divincolarmi ma quella mano sembra d’acciaio
- Dai Claudia, lasciati andare, è la tua sorpresa
Guardo lui, guardo l’ospite che ha tirato giù la zip dei pantaloni e ne ha tirato fuori una cosa nera enorme mentre le dita della mano che mi tiene ferma tra le mie cosce sfiorano la mia patatina che, lo ammetto, si sta bagnando; per lasciarmi inginocchiare la sua mano lascia la presa e mi prende per il polso spingendomi verso il basso, vedo che Giorgio si è spostato con la sedia per vedere meglio, beh che si goda lo spettacolo ma lui stasera va in bianco.
Mi ci metto d’impegno usando tutte e due le mani, sembrava più grosso, non che non lo sia ma non è esagerato, gli lecco il glande color nocciola, il resto del cazzo è più vicino al cioccolato, le mie labbra lo accolgono, gli lancio uno sguardo, gli piace, ha la testa rivolta all’indietro ed una sua manona mi tiene la testa, non mi accorgo che Giorgio sta togliendo tutto dal tavolo, me ne rendo conto quando il nostro ospite mi fa alzare distogliendomi dal mio lavoro e mi prende per i fianchi facendomi sedere sul bordo del tavolo,
poi in piedi tra le mie gambe con una mano mi prende il sedere e mi spinge verso di lui, il suo cazzo puntato alla mia figa ci si infila non senza sforzo di entrambi, si, è decisamente grosso, devo appoggiare entrambe le mani al tavolo per non cadere all’indietro, intanto anche Giorgio si avvicina , mi bacia sul collo e mi slaccia il vestito liberando anche i miei seni che l’ospite comincia a smanacciare mentre mi scopa, automaticamente le mie gambe si incrociano dietro la sua schiena, sto godendo come una pazza, Giorgio guarda e sembra soddisfatto; il nostro ospite continua imperterrito a pompare dentro di me, mai stanco, a ritmi diversi, ora lento e profondo ora veloce tipo sbattitore, prima che arrivi alla fine ho avuto tre orgasmi e la quantità dello sperma che mi spara nella vagina è enorme, mamma mia per fortuna che prendo la pillola.
Si siede sul divano con un bicchiere di vino in mano e Giorgio mi fa scendere dal tavolo offrendo poi, anche a me un bicchiere che bevo avidamente, poi lui che si è spogliato, come sono io, mi porta verso il divano ma non mi fa sedere, mi spinge ad appoggiare la pancia al bracciolo e, si mette dietro di me, vuole il suo cazzo nel mio culetto, scalcio un attimo ma poi ci si infila, lo sa che a me piace, intanto l’ospite si sposta un po’ in modo che il suo uccello sia sotto la mia faccia e mi prende per i capelli, vuole che glielo lucidi ancora. Giorgio continua a scoparmi nel culo e poi, chinandosi su di me mi dice di insalivare bene lo strumento del nero, non capisco fino a quando lui si scarica dentro di me e l’ospite si alza prendendo il suo posto, agevolato dal fatto che ci fosse già entrato un altro ma, comunque non particolarmente facile e non doloroso per me che con le gambe tremanti e le sue mani enormi che mi tengono le natiche allargate, lo accolgo, ora i quasi 10 minuti di Giorgio più che raddoppiano con il nuovo ospite, mi sento squartata ma felice.
Quando anche l’intestino viene allagato dal suo sperma non ce la faccio più e corro in bagno, ho goduto, mi è piaciuto ma, comunque, mi vergogno e odio mio marito, dopo la doccia passo quasi mezz’ora nell’idromassaggio, poi mi asciugo e passo un po’ di crema sul bucino del sedere, la sensazione è rinfrescante e piacevole ed entro in camera, sul letto i due uomini, Giorgio mi prende per un polso e mi tira sul letto e intanto
- Ti stavamo aspettando per finire di festeggiare il tuo compleanno.
Al mattino non mi sveglio quando se ne vanno insieme verso l’aeroporto, lo faccio verso le nove decisamente indolenzita, il mio letto è un disastro, la stanza è un disastro, coperte cuscini e lenzuola anche per terra. Per riprendermi è necessaria una doccia lunghissima e un po’ di attenzioni con crema e pomate, ho anche un paio di lividi su un seno ma sono anche sicura di aver graffiato e morso qualcuno, spero Giorgio.
Quando rientra ha due pizze in mano ed una scatola lunga e stretta.
- Ho pensato non avessi voglia di cucinare, buon compleanno tesoro.
Prendo la scatola che mi porge e scarto il regalo, dentro un collier d’oro con un ciondolo a forma di cuore con un diamante al centro e mi dice
- Il cuore è il mio, il diamante sei tu.
La nostra vita è continuata tranquilla, ma, ogni tanto, abbiamo uno o più ospiti a cena e non mi vergogno più così tanto.
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