una famiglia unita

sandra
2 days ago

Quando ho sposato Sandra ero innamoratissimo, era solare, esuberante, libera, quasi senza regole e senza limiti, il matrimonio ha funzionato per alcuni anni, poi è arrivata Chiara, nostra figlia e, l’anno dopo Marina, la secondogenita, sono state la mia gioia, poi le cose hanno cominciato a non funzionare tra noi e ho cominciato a sospettare che Sandra mi tradisse, cosa di cui più tardo ho avuto conferma.

Poi c’è stato l’incidente in moto e, da allora sono su una sedia a rotelle e, da allora, i rapporti con mia moglie sono inesistenti, la mia fortuna sono i soldi, senza quelli non so dove sarei finito, invece, così vengo comunque assistito e coccolato anche perché sono io quello che paga.

Ci siamo trasferiti, dopo che ho provveduto alla ristrutturazione nella nostra vecchia  casa di famiglia in campagna, Sandra non era molto d’accordo ma sono io quello che comanda, o meglio, sono i miei soldi.

La casa è molto grande, 6 camere da letto con relativo bagno, 2 saloni, una cucina, una piccola palestra attrezzata per i miei esercizi, una piscina coperta, oltre a locali vari di servizio compresi gli alloggi per il personale. Ogni ambiente della casa è coperto da cimici e microcamere all’insaputa di tutti, ho la mania del controllo e non solo, nel mio studio c’è una boiserie che nasconde un altro piccolo studio con monitor che mi consentono di vedere quello che succede che, comunque, viene registrato.

Nonostante sia solo la mobilità delle gambe che non ho più, mia moglie non ha più, accampando scuse varie, voluto avere rapporti con me che , però mi sono attrezzato con un’infermiera che provvede anche a questa mia esigenza anche perché, comunque, ho ancora solo 40 anni, 2 più di Sandra la quale ha voluto occuparsi dell’andamento della casa, anche perché così ha potuto assumere un fisioterapista per me che, però, si scopa lei, stessa cosa per l’autista, tuti e due di colore.

Chiara e Marina, invece, di 17 e 16 anni sono state educate dalla madre e dall’essere le mie gioie sono diventate due troiette in calore come lei. Nessuno entra nel mio studio a parte la mia infermiera ma, neppure lei in quello segreto con i monitor.

Ho una programmazione abbastanza varia, le mie figlie che si masturbano con attrezzi vari oppure che si fanno scopare da amici e compagni di scuola oppure Sandra che si accoppia con autista e qualche altro suo amico ben fornito o, durante le sessioni con il mio fisioterapista dove lei sembra quasi ululare quando lui l’incula.

È un anno che siamo nella casa “nuova” ed è arrivato il momento di cambiare le regole, dopo cena riunisco la mia famiglia nello studio

-          Allora famiglia, sono arrivato alla conclusione che MI SONO ROTTO I COGLIONI

-          Ma papà…….

-          Niente papà, adesso si fa come dico io

-          E cioè? Questa è Sandra

-          Tesoro non  mi importa se vai a farti sbattere in giro o dall’autista o dal fisioterapista o da chiunque altro, intanto domattina li licenzi tutti e due, la patente ce l’hai, la macchina pure non intendo continuare a pagare lo stipendio a quei due, per quanto riguarda voi due troiette ……

-          Ma papà….

-          Voi due troiette continuate a fare pure quello che vi pare, per me non ci sono problemi.

-          E quindi cosa cambia

-          Cambia che da domani tutte e tre siete a mia disposizione e farete quello che vi dirò di fare, sia che si tratti di farvi scopare o inculare dal sottoscritto o qualunque cosa io chieda

-          Ma siamo le tue figlie…..

-          Meglio, mi divertirò di più, oppure…..

-          Oppure cosa

-          Oppure trovatevi un lavoro, andate a fare le puttane e trovatevi un'altra casa perché io vi sbatto fuori e non intendo darvi un soldo, in quanto a te Sandra, ho filmati mentre scopi, nessun giudice ti darebbe ragione, al   massimo dovrei versarti gli alimenti per il puro sostentamento tuo e delle due baldracchette ma non vi basterebbero neppure per i trucchi che comprate di solito. E adesso levatevi dai coglioni.

Il discorso mi ha eccitato, suono il campanello dell’infermiera che arriva dopo qualche minuto

-          Cara, aiutami a mettermi a letto che poi te lo voglio mettere in culo

Lei ride ma so che le piace e, anch’io stasera ho davvero voglia di farmela saltare sul cazzo mentre resto disteso sul mio letto.

Il giorno dopo a colazione musi lunghi, Sandra si sarà ricordata il contratto prematrimoniale e deve sperare che io muoia di morte naturale per mettere le mani su parte del mio patrimonio, quindi qualunque altro sistema abbia ideato la lascerebbe con un pugno di mosche in mano, le ragazze, invece non hanno idea di quello che riceveranno, lo saprà giusto il notaio quando aprirà il testamento.

-          Ho già chiamato il fisioterapista licenziandolo e ieri sera ho licenziato l’autista

-          Ti sarai sicuramente fatta scopare per l’ultima volta

-          Insomma Giorgio, smettila

-          Tesoro ma io ho appena iniziato, anzi vieni qui a farmi un pompino mentre bevo il caffè so che sei un artista con la lingua

Mi guarda per qualche istante poi si alza e viene vicino a me inginocchiandosi davanti alla mia sedia e mi prende l’elastico dei pantaloni della tuta abbassandoli, le ragazze battono in ritirata mentre lei comincia il suo lavorio di bocca, in effetti è davvero brava, ad un certo punto devo posare la tazza sul tavolo per non rovesciarne il contenuto, poi le faccio ingoiare tutto il mio sperma e le dico che può andare.

La sera a cena le ragazze tendono ad evitare qualsiasi discorso e mangiano in silenzio, anche Sandra non è da meno, a fine cena dico buonanotte e mi ritiro nello studio.

Il giorno dopo faccio colazione quando sono uscite tutte e tre, passo la giornata riposando, ceno anche da solo nello studio, poi Sandra esce, sento la sua auto, dal monitor vedo le ragazze in camera loro che discutono a bassa voce, chiamo l’infermiera che ho lasciato libera durante il giorno

-          Mi porti nella camera delle ragazze

Con l’ascensore arriviamo al secondo piano poi lei bussa leggermente alla porta, senza aspettare entriamo, le ragazze su uno dei letti mi guardano

-          Sì papà? – quasi in coro-

Ma io mi rivolgo all’infermiera

-          Le mie figlie hanno un sacco di giochini carini, saranno felicissime di farle vedere come funzionano

-          Ma papà….

-          Silenzio e cominciate

Si spogliano lentamente ed aprono i cassetti, la mia infermiera, già nuda sotto il camice le raggiunge, cominciano ad accarezzarsi, baciarsi, insalivare i dildo che hanno tirato fuori e di masturbano una con l’altra,  la mia infermiera gioca con loro e, ad un certo punto indossa uno strap-on e comincia a scopare Chiara messa alla pecorina mentre lei usa la lingua sul sesso della sorella Marina, sono molto eccitato, ce l’ho durissimo ma non so decidermi, poi, perentorio

-          Marina, vieni qui

Lei arriva camminando sulle punte dei piedi, è di fronte a me, le passo una mano sul sesso umido, appena un mio dito prova ad entrarci le sue grandi labbra si aprono, stacco le spalliere della poltrona e le lascio cadere a terra, poi la prendo per i fianchi e me la porto sopra, il mio uccello freme mentre le entro nella fighetta implume, lei mi salta sopra tenendo le mani sulle mie spalle mentre io le strapazzo con le dita i piccoli capezzoli che sento durissimi, sento il suo orgasmo colarmi sulle palle prima ancora di vederlo sulla sua faccia, la sollevo uscendo da lei prima di sborrare sul suo monte di venere, la sorella arriva quai a sostenerla allora la prendo per i capelli e le porto la testa verso il basso

-          Puliscilo con la lingua

E lei lo fa senza reagire, l’infermiera si è rimessa il camice, raccoglie e rimonta le spalliere e senza dire una parola mi spinge fuori dalla stanza, le ragazze vicine, in ginocchio sulla moquette ci guardano uscire.

Per il fine settimana vado nella casa al mare con l’infermiera, qualche bagno di sabbia mi fa bene, torniamo il lunedì sera, in casa c’è solo Sandra, le ragazze sono fuori e lei sta facendo una nuotata in piscina, nuda come al solito, la guardo fare un paio di vasche, mi faccio aiutare dall’infermiera a passare dalla sedia a rotelle ad un lettino e m ci sdraio sopra mentre lei se ne va, quando Sandra esce dall’acqua mi viene vicino asciugandosi i capelli

-          Piaciuto lo spettacolo

-          Sempre

E tirandomi fuori il cazzo dai pantaloni

-          E mi hai anche fatto venire voglia

-          E quindi cosa vorresti

-          Comincia a farmi un pompino e insalivalo bene perché stasera voglio il tuo culo

Messo l’asciugamano per terra vi si inginocchia sopra e comincia a lavorare, lo sento vibrare tanta è l’eccitazione, mi guarda mentre lo dirige con la mano verso il suo buchino del culo, mi fa quasi male mentre si impala da sola e poi sempre guardandomi in faccia comincia la sua cavalcata, anche con me i suoi lamenti sembrano ululati, le sue tette ballonzolano davanti ai miei occhi, mi sono sempre piaciute, soprattutto da quando, dopo le gravidanze, sono un po’ cresciute, ci metto le mani sotto sollevandole, sono sempre belle sode, i capezzoli scuri ritti verso l’alto, le stringo con forza mentre le vengo dentro inondandole l’intestino, penso le rimarranno i segni delle mie dita tanta è la forza che ci metto, poi mi mette le mani sul petto e senza sfilarsi da me

-          Sai dovrei cambiare macchina, ne vorrei una con il cambio automatico

-          Certo, nessun problema, hai sempre un culo meraviglioso.

Ora la mia vita è nettamente migliorata, anche se su una sedia a rotelle mi sento meglio, più forte e vigoroso, le ragazze adesso mi chiamano “papi” e, a volte, dormono insieme a me nel mio letto ed altre volte lo fanno mia moglie e la mia infermiera insieme, direi che siamo diventati una famiglia “unita”.