ho vinto un concorso

sandra
2 days ago

Il mio primo lavoro serio, a 28 anni, finalmente, ho vinto il concorso e sono entrata nelle ferrovie, fino ad ora ho sempre fatto lavori occasionali, anche perché dovevo studiare per gli esami in università, ora è l’inizio  di una nuova vita.

Non è particolarmente impegnativo, o almeno così pensavo, faccio il controllore sul treno, la mia linea è la Torino – Milano, i primi giorni sono stata affiancata da un collega, è una settimana che lavoro da sola, non ho, per ora, avuto particolari problemi, giusto qualche extracomunitario senza biglietto che, però ho multato e fatto scendere, in alcuni casi supportata da qualche altro passeggero.

Treno notturno regionale, partiamo alle 22,15, dovremmo arrivare a Milano centrale alle 00,6, prima di Ivrea trovo due extracomunitari di colore senza biglietto,

-          Se scendete la prossima fermata non vi do la multa

-          Ma noi vogliamo Milano

-          Sarò chiara, senza biglietto dovete scendere, se quando ripasso vi trovo ancora qui vi faccio la multa e, comunque, vi faccio scendere e chiamo la polizia

Ripartiti dalla stazione aspetto qualche minuto e torno indietro, non ci sono più, avranno capito che facevo sul serio, ripassando vedo che la ritirata, sui treni il wc si chiama così., dovrò farmi spiegare perché, è ancora occupata, busso dicendo, attraverso la porta, che devo controllare il biglietto, nessuna risposta allora uso la chiave di sicurezza per aprire la porta, magari, non ci ho fatto caso ed era fuori servizio dalla partenza.

Appena aperta la porta delle mani mi afferrano e mi tirano dentro tenendomi le braccia dietro la schiena, uno straccio infilato nella bocca mentre cerco di urlare, l’ambiente è molto piccolo e stretto, mi tengono in due, sono gli stessi che avevo redarguito prima per i biglietti, mentre uno mi tiene le braccia bloccate l’altro mi slaccia e abbassa i pantaloni della divisa, poi mi strappa gli slip e comincia a maltrattare la mia figa, mi fa male, cerco di reagire divincolandomi e cerco di scalciare ma i pantaloni intorno alle caviglie mi impediscono il movimento, quello che ho davanti è seduto sul wc con una mano che gruga nella mia figa e l’altra che ha estratto il cazzo dai pantaloni e se lo sta menando.

Quello dietro di me che mi sta tenendo le braccia dietro la schiena mi costringe a girarmi e passa la presa al compagno seduto che mi tira verso il basso, sento il suo uccello farsi strada dentro di me, mi manca il respiro, non capisco cosa dicono ma mentre quello dentro di me mi fa sobbalzare vedo che anche l’altro ha l’uccello in mano, ad un certo punto mi strappa lo straccio dalla bocca e aspiro aria ma mi infila subito il cazzo in bocca prendendomi poi la testa tra le mani

-          Succhia troia, voi bianche brave con pompini

Se voglio respirare devo cercare di prendere aria, sento l’altro accelerare e poi fa un verso e sento il suo sperma inondarmi la vagina e colarmi sulle cosce, ho avuto anch’io un orgasmo involontario, mi fanno alzare, sempre tenendomi le braccia dietro la schiena e si scambiano di posto, anche l’altro vuole la sua parte ed, ancora con più violenza, mi penetra e inizia a scoparmi, posso solo emettere gemiti a causa dell’altro cazzo in bocca, possibile che nessuno si chieda dove sono finita?

Anche il secondo si è scaricato, mi hanno strappato i bottoni delle camicia mettendo a nudo anche il mio seno, penso che finalmente sia finita, invece mi ritrovo lo straccio di prima ancora in bocca e le mani legate usando la cintura dei miei pantaloni che, dopo, mi sfilano del tutto, anche la camicia mi viene strappata, ce li ho addosso tutti e due con  le mani  che  frugano  il mio corpo e si infilano in ogni anfratto, poi mi spingono a sedere sul wc.

-          Vuoi ancora biglietto?

Ho le lacrime agli occhi mentre faccio cenno di no con la testa

-          Mai scopato così? Noi meglio di vostri uomini

Chiudo gli occhi per un momento appoggiandomi alla parete

-          Ma noi scopiamo ancora te, anche in tuo culo

Apro gli occhi di botto scuotendo la testa freneticamente per dire di no, ridono, mi agito quando mi riafferrano, mi schiaffeggiano, uno si siede sul wc e mi piega su di lui come volesse sculacciarmi, provo a scalciare, stavolta gli schiaffi mi arrivano sulle natiche, l’altro si infila , da dietro, tra le me gambe, un dito mi penetra, mi fa male poi sento un cazzo che spinge, mi tremano le gambe, il dolore è forte, inesorabile la spinta continua, mi sembra di venire squartata, poi si muove e il dolore è sempre più forte, l’uomo dietro di me sbuffa per lo sforzo, il suo sperma caldo attenua un po’ il dolore ma di nuovo uno scambio di posto ed è l’altro che mi fa male scopandomi con forza nel culo, quello che mi tiene piegata sopra di lui mi strapazza un capezzolo, quasi me lo volesse staccare, anche il secondo si svuota, sono stanca, dolorante e sporca, seduta per terra di fianco al wc, i due uomini sono uno di fianco all’altro in piedi e mi guardano, si stanno  rivestendo ma, prima di chiudersi le zip si prendono in mano gli uccelli e cominciano a pisciarmi addosso sghignazzando mentre chiudo gli occhi per proteggerli. Sento il treno fermarsi, loro escono chiudendo la porta, sono arrivati a Milano.

Dopo 10 giorni in ospedale ed un mese di convalescenza ho preso 2 mesi di aspettativa e domani torno al lavoro, mi hanno proposto di lavorare in ufficio ma ho chiesto di tornare sui treni, non si può vivere nella paura e non intendo farlo, però l’Azienda mi ha offerto supporto psicologico e, giorno dopo giorno, mi sento meglio, però devo ammetterlo sono meno paziente quando trovo un extracomunitario senza biglietto e ho sempre uno spray al peperoncino in tasca.

Per quanto riguarda la vita  privata non sono più fidanzata, mi ha lasciato mentre ero in ospedale, quindi, secondo me è l’unico aspetto positivo di tutta la faccenda, ho evitato di sposare uno stronzo. Non ho più avuto rapporti con altri uomini, mi auto-gratifico da sola e ho comprato on line diversi oggettini simpatici alcuni di dimensioni maggiori rispetto alla norma e ho speso 2000 euro per un bambolotto a dimensione naturale che dorme con me, particolarmente dotato e, in aggiunta con gli altri miei acquisti passo delle notti decisamente soddisfacenti, vedremo il futuro cosa mi riserverà.