Oby mi sfonda a pecorina
Di esperienze nel mondo sessuale ne ho fatte in tanti anni di vita, e non sono mancate quelle piu' assurde e ovviamente con qualche animale. Intendiamoci subito, io amo gli animali, guai a chi osa far del male a povere bestiole innocenti, ho una gattona coccolona da oltre otto anni che adoro, e sarei pronta ad uccidere chi le torcesse un pelo. Detto cio', non ho perso l'occasione di amare in altri modi anche dei cagnoloni con cui provai a fare l'amore con ottimi risultati.
Si dice sempre che gli animali sono di ottima compagnia per le persone, e alcune volte, possono essere davvero di compagnia molto intima. Ho conosciuto un'uomo sui Cinquantacinque anni di nome Alan, italiano ma di padre inglese. Alan ed io ci siamo conosciuti tramite amicizie comuni, frequentavo parecchi uomini maturi con cui avevo rapporti a volte di sesso, a volte di vere e proprie relazioni sentimentali. Fui presentata ad Alan proprio da uno di questi uomini, e ci innamorammo al primo sguardo. Alan era scapolo, un bell'uomo di mezza eta' ancora piacente, brizzolato, ben tenuto leggermente abbronzato, niente barba ne baffi, pochi peli sul corpo, un bel cazzo lungo e grosso, dritto che terminava in una gonfia e turgida cappella rosa a fungo.
Non solo era bello e gentile, ma sapeva essere maiale sempre con eleganza e mai troppo volgare, non diceva parolacce, non fumava, beveva poco, mangiava sano, era l'esatto contrario di cio' che in quel periodo ero io in sostanza. Le donne farebbero a pugni per avere un'uomo simile mi dicevo, com'era possibile fosse scapolo. Scoprii che era Gay, il che comunque non spiega ugualmente il fatto che fosse solo. Alan aveva un bel cane che adorava,lo aveva addestrato sin da piccolo, un pastore tedesco chiamato Oby, strano nome da dare ad un cane, ma del resto si danno nomi cosi' assurdi agli animali, che non ci feci nemmeno caso. Piacevo ad Oby tanto quanto al suo padrone, che mi riempiva di complimenti e di baci ad ogni incontro. Oby invece, non la finiva mai di leccarmi le mani, e di aggrapparsi alle mie gambe per tentare di montarmi. Era nel suo periodo di calore mi disse Alan.
Anche li non ci trovai nulla di strano, provavo dei brividi su tutto il corpo quando Oby si aggrappava alla mia gamba, mimando l'atto sessuale su di me. Alan vedendo l'espressione del mio visetto, se la rideva come uno stronzo, e mi punzecchiava spesso con battutine ironiche sul fatto che pure i cani volevano montarmi. Un pomeriggio, Alan passanado a trovarmi, al tempo vivevo gia sola, mi chiese il favore di tenergli Oby per un periodo, dato doveva sbrigare degli affari, e non poteva portarsi dietro il cane che non mollava mai. Nel mio condominio, era vietato tenere animali, ed ebbi qualche timore, ma si trattava solo di qualche giorno infondo, che problema poteva esserci. Oby era un cagnone tranquillo, abbaiava di rado, ed era un coccolone.
Accettai di tenere Oby fino al suo ritorno, Alan mi fu davvero grato, e mi lascio' in custodia il cagnone. Passai quindi l'intera giornata insieme al grosso cane, che non mi mollava un secondo. Era di una simpatia unica, e lo accarezzavo spesso, ogni volta l'animale per ringraziarmi, cercava di montarmi la gamba. Ancora brividi su tutto il corpo mi pervasero ad ogni sua monta alla mia gamba. Ero combattuta, avevo da ore una strana idea in testa, e i brividi che provavo, mi confermavano che non era solo il povero cagnone ad avere bisogno di una monta, ma anch'io, e alla svelta.
La mia troiaggine mi suggeriva di favorire una bella monta al cagnolone, cosi' da soddisfare anche me. Ma la mia poca parte razionale mi diceva di stare calma, magari all'animale non sarebbe piaciuto, mi avrebbe morsa, o Alan mi avrebbe fatto un cazziatone se lo avesse saputo. Piu tempo trascorrevo col cane, piu mi frullava in testa questa insana voglia, tanto che alla fine dovetti cedere. L'amore e universale sia per le persone che per gli animali mi dissi, che male ci poteva essere dunque se invece di uno dei soliti uomini, questa volta fosse stato un bel cagnone a montarmi per benino?
All'ennesima monta sulla mia gamba da parte di Oby, non mi sono piu trattenuta, mi sono denudata completamente, portai in camera da letto l'animale, mi piazzai sul lettone matrimoniale dove dormivo, feci salire anche Oby con me, e mi mise sdraiata con i capelli scostati da un lato, con il visetto affondato nel guanciale del mio cuscino, a gambe larghe, cercando di spronare il cane a montarmi. Non sapevo se lo avrebbe fatto, ma solo la sua vicinanza, mia aveva procurato un erezione che tenevo a stento.
Il cane mi annusava da ogni parte, il contatto con il suo naso bagnato sulla mia pelle, mi stuzzicava piu che mai, alla fine cercai di agevolarlo, dato non si decideva, lo invitai a fare la prima mossa. Alzai il bacino spostandomi verso di lui con il culo e le gambe larghe, il cazzo mi stava scoppiando era durissimo, ma non sborrai. L'animale, che era certo intelligente, finalmente capi' cosa doveva fare, e cerco' di salirmi in groppa. Cercai di spronarlo anche a parole, ma l'animale nonostante avesse compreso, non riusciva proprio a montarmi. Cosa fare? Mi risdraiai nuovamente con il viso affondato sul mio cuscino, e lasciai che il cane mi salisse sul culo, poi con una manina da sotto, attenta a non dargli fastidio, cercai di prendergli il cazzo, e guidarlo verso il buco del mio culo.
Avevao paura gli dessi fastidio, avevo le unghie lunghe e esitavo parecchio, ma cosi' non si approdava a nulla, se l'animale si stancava, poteva anche scendere e avrei perso l'occasione. Avevo in pugno il suo cazzo duro che dall'apparenza sembrava anche bello lungo, si parla sempre di un colosso di cane, non di un barboncino. Non so come, ma riuscii ad avvicinarlo al mio spacco, e con pazienza, senza fare gesti bruschi, ho spinto indietro le chiappe, facendo scivolare il cazzo del cane poco alla volta dentro me. Fatto il primo passo, ero gia' a buon punto, e il solo contatto con la sua cappella dentro il mio spacco, mi fece sbrodolare per la prima volta sulle lenzuola bianche e profumate.
Oby a quel punto aggrappandosi come faceva con la mia gamba, si protrasse in avanti, e il suo cazzo finalmente entro' dentro me. Ho chiuso gli occhi, sospirando, e lasciando che il resto lo facesse l'animale a cui avevo teneramente aiutato con la prima fase. Non ci sono parole per descrivere cio' che provai in quell'istante, con il cane che mi montava e io nuda sdraiata a gambe aperte sul mio lettone.
Sospiravo e ansimavo, incitando il cane a soddisfarsi piu che poteva, credo che in un momento di estasi totale, gli abbia detto che lo amassi parecchio, e che era il mio amore preferito. Gli sospiravo parole d'amore, come fosse stato uno dei miei tanti uomini, e sembrava che le mie parole sussurrate tra sospiri e gemiti di piacere, piacessero anche all'animale. Squillo' il cellulare, esistai a rispondere, ma alla fine, allungando un braccio, risposi. Era mia madre, tempismo perfetto pensai, e adesso che le dico, avesse saputo che mi stavo facendo montare da un cane di grossa taglia, le avrei fatto prendere un colpo, meglio tacere, e cercare di conversare con lei il piu' decentemente possibile. Cosa non facile, dato Obey mi scopava bene e senza sosta, facendomi mordere le labbra carnose per non urlare il mio piacere a mia madre.
Non so ancora oggi come feci a parlarle a quel modo, ma trattenendomi il piu' possibile, portai a termine la telefonata con mamma, e la congedai, subito dopo pero' mi dovetti liberare da tutto quel piacere trattenuto fino ad allora, e riagganciata la telefonata, lasciai il cellulare e iniziai a sospirare e gemere cosi' forte che i vicini chissa' che avranno pensato quel pomeriggio. Oby era instancabile, meglio di un vero uomo e glielo dissi senza problemi, non so se mi capisse, per lui era un bel gioco suppongo, per me era il paradiso in terra invece.
Lo fermai, e cercai di fargli cambiare posizione, iniziavo ad avere dolori alla schiena restando troppo tempo sdraiato con lui sopra che non era certo una piuma. Cercai di trovare una posa che fosse comoda per entrambi, e mi misi a pecorina, ma in posizione piu' bassa per agevolarlo, allargai nuovamente le gambe, e invitai il mio amore a tornare a montarmi. L'animale lo fece senza indugi, ormai aveva capito dove appoggiarsi e mi penetro' lui senza doverlo guidare con la mia manina stavolta. con i lunghi capelli che mi ricoprivano il visetto da bimba, lasciai che il cagnone, mi pompasse dentro e fuori velocemente, gli animali hanno un ritmo diverso da noi umani, il loro ritmo di scopata e molto piu' veloce, e ti da un piacere raddoppiato, anche perche' si stancano molto meno delle persone.
Il mio visetto si contorceva sotto i lunghi capelli, in smorfie di piacere e di godimento, mentre l'animale faceva il suo dovere dentro di me. Impazzii del tutto, ero pronta a sposarmi il cane se era necessario, lo amavo troppo, avevo perso la testa e cominciavo a sparlare dicendone di ogni. dopo mezz'ora dall'inizio, ero ancora li a farmi sfondare il culo dal cazzo del cagnolone, che non sembrava affatto stanco, con la lingua di fuori a penzoloni si dava da fare su di me e dentro di me. Il mio telefonino squillo' per la seconda volta, e mi chiesi se fosse nuovamente mamma.
era Alan, che mi informava era arrivato e voleva sapere se Oby mi dava problemi, cercai di girarci intorno senza dirgli la verita', ma godevo troppo e con Alan potevo confidarmi, non era mia madre infondo, e ero sicura non mi avrebbe rimproverata. Cosi' vuotai il sacco, rivelando al padrone del cane, che gli stavo facendo fare la sua monta da almeno quasi un'oretta. Alan si fece una risata liberatoria, poi volle sapere tutti i particolari, cercai di raccontargli tra un sospiro e un gemito, come erano andate le cose, e Alan mi disse che mi amava piu' di prima.
Potevamo essere un trio fantastico, io, lui e Oby insieme. Come immaginavo, la porcaggine di Alan, aveva subito trovato il lato positivo della faccenda, e non si era affatto incazato, anzi, mi stava proponendo un rapporto continuativo con il suo bel cagnolone, lui non era geloso alla fine, e se a me dava piacere farmi montare dal suo cane, per lui andava piu' che bene. L'importante disse, era che dopo il cane, mi montasse anche lui, ma quello era ovvio.
Congedai Alan poco dopo, e continuai a farmi montare dal cane, sudavo, faceva caldo e io il caldo lo sento piu di altri, mi scostai nuovamente i lunghi capelli da un lato con il viso affondato nel mio cuscino, sospirando e gemendo. Andammo avanti, fino uando il cagnolone si svuoto' le palle e mi venne dentro con degli spruzzi di sperma alternati, come fosse un getto d'acqua di uno spruzzino, li sentii tutti i suoi spruzzi caldi, uno... due... tre.. quattro..cinque... Ad ogni spruzzo, corrispose un mio sussulto di piacere, poi si fermo' e finalmente si tolse dal mio culo aperto e grondande di liquido.
Se il cane e il migliore amico dell'uomo, mi dissi, quello era un amante perfetto altro che amico. D'ora in avanti, avrei avuto tra i miei amori anche un cane, con cui mi sarei potuta sfogare ogni volta ne avessi voglia, insieme al suo bel padrone appena fosse rincasato. Che sensazione si prova ad avere come amante un'animale? beh, lo dovreste provare.
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