Annarita ed il mio servizio militare

Guastolfo
3 days ago

Annarita ed il servizio militare

Bene! Questa storia è vera e realmente accaduta. L’ho “romanzata” in modo da poter salvaguardare la privacy delle persone coinvolte oltre che alla mia.

Erano passate tre o quattro settimane da quando con Annarita eravamo insieme in campagna. Ero uscito di casa e tornando a casa incontrati Giorgio, in nostro postino mi guardò mi fece un sorrisone unico e mi disse: “Sembra ieri che correvi e giocavi qui in strada, ora ti divertirai di più! Lo Stato ti aspetta!!!” e mi consegnò una cartolina verde. Dovevo partire a fare il servizio di leva. Un mese e mezzo dopo mi sarei dovuto presentare in Marina.

Presi la cosa un po' male perché all’epoca il servizio di leva durava 18 mesi in marina mentre nell’Esercito ed in Aeronautica durava solo 12 mesi, per cui mi sarebbe durato sei mesi in più.

Un paio di giorni dopo venne Annarita a trovare mia mamma a casa e seppe che dovevo partire militare. Ne fu più che contenta tant’è che venne insieme ai miei genitori anche al giuramento.

Nell’andare via uscii anche io con lei ed appena usciti dalla porta di casa mi disse: “Prima di partire passa a casa mia ho un regalo per te ed acqua in bocca.” Annui con la testa, avevo capito e pensavo già a studiare il sistema per non farmi beccare.”

Una settimana dopo avevo trovato il sistema di assentarmi senza destare sospetti per un pomeriggio intero e da una cabina telefonica informai Annarita.

Arrivai a casa di Annarita di primo pomeriggio, come da accordi, mi aprì ed entrai velocemente. Aveva addosso solo una vestaglia.

Andammo in cucina e, sorridendo, mi disse: “Oggi ci divertiremo! Ma prima il caffè che ti da energia e ti voglio super energico!!” ed accese la moca del caffè.

Io: “immagino il regalo e mi sento già energico!”

Annarita: “Aspetta e non correre, ci divertiremo.”

Bevemmo il caffè seduti in cucina intravedevo le sue nudità attraverso la vestaglia e fremevo di metterle le mani addosso, anche se comunque mi sentivo timoroso e sottomesso a lei. Del resto poteva essere benissimo mia madre, avevano la stessa età.

Mentre ero seduto al tavolo, si alzò, prese le tazzine e le mise nel lavandino. Mi si avvicinò e si mise di fronte a me. Aprì la vestaglia ed era completamente nuda. Rimasi ad osservarla e, mi prese ed avvicinò la mia testa alla sue tette. Le baciai ed incominciai ad accarezzarle. Mi fermò e disse: “Andiamo di la!”

Andammo in camera da letto, ed in piedi ai piedi del letto cominciò lentamente, nel mentre che mi baciava ed accarezzava, a levarmi la camicia, la canottiera, i pantaloni. Facevo tutto quello che mi diceva ed in breve ero completamente nudo davanti a lei.

Si tolse la vestaglia ed anche lei rimase nuda. Si chinò e cominciò a baciare il mio cazzo.

Mi fece sdraiare sul letto e continuò a baciare la mia verga, mi salì sopra e mi trovai la sua fica sulla faccia. Cominciai a baciarla mentre lei continuava a spompinarmi. Era bellissimo.

Anche questa volta stavo per venirmene e lei mise il dito sulla punta del mio cazzo e mi fermò facendomi provare un intenso brivido di piacere.

Si sdraiò al mio fianco, prese la mia mano e cominciò a passarsela sulla fica “Accarezzala lentamente, goditela tutta” Accarezzai la sua fica con la mia mano mentre ci baciavamo. Sentivo tutta la sua lunga peluria e lei mi guidava appoggiando la sua mano sulla mia. Sentivo la sua fica inumidirsi, capii come volesse essere accarezzata e lei cominciò a gemere ed a dire “Dio che bello dai prosegui così!” io proseguivo con calma e sentivo i suoi umori aumentare. Mi piaceva molto vederla così. I suoi gemiti aumentarono fino a che “ Vengo, vengo vengooo”.

Era lei che guidava o giochi, si riprese un attimo, e mi fece salire su di lei. Aiutò la mia verga a penetrarla e cominciai a stantuffarla. Si godeva il mio cazzo e mi fece pompare per un po' gemendo di continuo.

Mi fermai quasi esausto e lei mi fece sdraiare. Si mise a cavallo su di me e letteralmente fu lei a scoparmi. A me piaceva parecchio, vedevo le sue tette ballare davanti a miei occhi fino a che non si fermò e “Oddio Oddio vengo vengo vengooo!” si appoggiò a me mi baciò. Era meraviglioso sentire il suo corpo sopra il mio.

Rimanemmo così, io sdraiato con lei sopra di me per qualche minuto.

Si alzò si mise “a quattro zampe” e mi disse “Prendimi da dietro e fammi venire!”. Così feci.

La stantuffavo con ritmo costante e lei mi incitava ad andare più forte fino a che non venne un’altra volta.

Mi fermai ed estrassi il mio arnese ed avrei voluto trombarla da sopra per poi venirmene su di lei, ma mi fermò prima che facessi qualunque cosa. Prese il mio cazzo se lo punto sul culo e disse: “Spingi spingi forte e goditi il regalo che ti avevo promesso.”

Spinsi e con una discreta fatica entrò. Non avevo mai inculato nessuno, per me era la prima volta e provai una bellissima sensazione.

Annarita: “Goditelo tutto e vienimi dentro!””

All’inizio la pompai con fatica ma poi tutto divenne più scorrevole e soprattutto molto più piacevole. Annarita gemeva e diceva: “Aaah che bello! Che bello aaaH!!. Era piacevolissimo e non resistetti più. Sborrai e gli riempii il culo. Rimasi li fermo, con il mio cazzo ancora dentro a godermi la sborrata. Annarita si spostò in avanti e la mia verga uscii. Mi lasciai cadere di fianco a lei ero stanchissimo. Ci abbracciammo. Rimanemmo cosi, in silenzio per un po’.

Mi sentivo strano e felice, era una cosa che non avevo mai fatto.

Annarita si alzò ed andò in bagno “Vuoi vedermi pisciare?” Non me lo feci ripetere un’ altra volta. Mi fiondai in bagno con lei.

Si sedette, mi fece avvicinare, allargò le gambe e pisciò “Ti piace?” ed io “Si” finì di fare pipì. Mi guardò e disse: “Aspetterò un bel po’ ma appena avrai finito e sarai libero ti farò provare anche questo piacere”.

Ci pulimmo e sistemammo assieme, rimanendo comunque nudi.

Andammo poi in cucina. Ero stanchissimo. Aprì il frigorifero e prese una bottiglia di succo di frutta. Ne riempì due bicchieri e, si sedette, di traverso, sulle mi ginocchia. Con calma, tra un bacio e l’altro li bevemmo. Si alzò mise i bicchieri nel lavandino e tornò in braccio a me. Questa volta si mise a gambe larghe su di me. Mi baciò e continuammo a baciarci. Il mio arnese era già pronto per il lavoro.

Si alzò un poco e la mia verga ben dritta gli si infilò nella figa senza problemi. Annarita cominciò a baciarmi ed a godersi il mio cazzo facendo dei movimenti con il bacino. Non me lo aspettavo ma se ne venne con un “Oddio oddio vengo vengooo!”. Mi abbracciò fortissimo e mi tenne stretto a se.

Ci alzammo e tornammo in camera da letto. Annarita si sdraiò a pancia in su ed io mi misi a fianco a lei. Cominciammo di nuovo a baciarci ed allungai la mano sulla sua fica. Cominciai ad accarezzarla e lei nel contempo prese in mano il mio cazzo e cominciò a segarlo. Mi fermò e si mise a guardare il mio arnese e con le mani si divertiva a scappellarlo molto lentamente. Iniziò a giocarci ed a me piaceva. Andava su e giù con molta calma. Io, ad ogni suo movimento sentivo un fremito. Mi salì sopa e cominciò a strisciare la sua fica sul mio cazzo fino a che da solo non entrò dentro di lei. Se lo godeva come non mai e venne un’altra volta Si fermò, si stese su di me e mi baciò.

Non ce la facevo più. La presi la sdraiai e gli salii sopra cominciai a scoparla prima con colpi molto lenti e poi con colpi sempre più forti fino a che non estrassi il mio cazzo e gli sborrai sulla fica.

Ero esausto e mi misi di fianco a lei. Lei si girò e ci trovammo faccia a faccia. Ci baciammo.

Rimanemmo cosi, in silenzio per un po’.

Annarita: “E’ stato bellissimo, grazie”

Io: “Grazie di cosa, anzi grazie a te, sei stata tu a darmi un piacere immenso”

Ci baciammo di nuovo e rimanemmo abbracciati a baciarci per un altro bel po’.

Si era fatta sera, ci rivestimmo ed Annarita mi disse: “MI mancherai”

Partii per il servizio di leva ed un mese dopo la vidi arrivare al mio giuramento. Quando la vidi non credetti ai miei occhi. C’erano mia mamma, mio papà, mia zia, mio zio, mia cugina Lucia ed Annarita ed altri parenti ed amici.

All’epoca non sapevo e non potevo neanche immaginare che Annarita e mia cugina Lucia, sarebbero state due donne molto importanti nella mia vita, ma queste sono altre storie.