Annarita in campagna

Annarita in campagna
Bene! Questa storia è vera e realmente accaduta. L’ho “romanzata” in modo da poter salvaguardare la privacy delle persone coinvolte oltre che alla mia.
Era passato quasi un mese da quando ero stato da Annarita per “le tende” e pensavo che per lei sarebbe stato solo uno “sfizio” e che non ci sarebbero stati altri incontri.
Era quasi ora di pranzo e mia mamma mi disse: “Ho parlato con Annarita ed a bisogno di fare qualche lavoro in campagna e mi ha chiesto se te con qualche tuo amico potevate farli”
Io: “Di che si tratta?”
Mamma: “Non lo so, parlaci e vai a vedere. Ora te la chiamo”
Prese il telefono e chiamò Annarita. Parlarono per almeno 20 minuti prima (ed io li in piedi che aspettavo come un cretino) di arrivare al motivo della telefonata. Mia mamma mi passò il telefono e disse: “Parla con Annarita e mettetevi d’accordo.”
Parlai con Annarita e ci mettemmo d’accordo per la mattina successiva. Alle 8 sarei dovuto stare da lei per andare in campagna e spiegarmi le cose da fare.
La mattina successiva alle 8 arrivai a casa di Annarita. L’avevo incontrata altre volte, ma non ero mai rimasto solo con lei e la cosa mi imbarazzava un po.
Lei mi osservò, capì e per togliermi dall’imbarazzo disse: “Sei stato serio, ho visto che hai mantenuto la parola. Tranquillizzati! Non fare quella faccia! Ora ci facciamo il caffè ed andiamo.”
Mi calmai, bevemmo il caffè ed andammo in campagna. Tutto tra noi era come se non fosse successo nulla.
Arrivammo alla sua campagna. Era molto tempo che non ci andavo, l’ultima volta avevo solo 9 anni.
Scendemmo dalla macchina e vidi che l’erba era altissima oltre un metro e gli dissi: “Mamma mia che erbone!”
Annarita: “Questo è il problema, c’è da tagliarla puoi?!
Io: “Si certo, non riuscirò da solo, farò venire qualche amico e puliremo tutto.”
In fondo al terreno aveva una piccola casetta con una stanza ed un bagno. Ci andammo. La casa era pulita ed in ordine ed Annarita disse: “Qui riesco a tenerla in ordine ma l’erba mi è cresciuta in un mese e non riesco a tagliarla da sola”
Io: “Non ti preoccupare in settimana sistemiamo tutto”
Annarita andò in bagno e lasciò la porta aperta, mi chiamò.
Mi accostai alla porta e la vidi seduta sul wc, mi guardò e disse: “Che fai lì, vieni qui!”
Mi avvicinai a lei, allargò le gambe e si mise a fare pipì.
La cosa mi piacque tantissimo e mi eccitò in modo incredibile tanto che il cazzo mi divenne duro in una frazione di secondo.
Ero davanti a lei, mi mise la mano sui pantaloni e sentì la durezza della mia verga.
Annarita: “Bene ora dobbiamo usarlo!
Si tolse completamente i pantaloni, passò sul bidet, e si diede una sciacquata veloce.
Nuda dalla vita in giù mi prese per mano e mi portò sul divano, si sedette e mi mise di fronte a lei.
Mi abbassò i pantaloni e me li fece togliere Prese il mio cazzo e cominciò a spompinarlo, era piacevolissimo.
Non so come ma si accorse che stavo per venire e si fermo dicendomi: “Non è il momento” Nel contempo mise un dito sulla punta del mio cazzo ed ebbi un fremito di piacere.
Si sdraiò sul divano allargò le gambe e disse “Dai tocca a te”
Cominciai a baciargli la figa per poi passare a leccarla. La leccavo con foga tant’è che lei mi disse di andare più lentamente. Lo feci e cominciai a sentirla ansimare prima per poi sentirla “Oddio oddio vengooo!”
Riprendemmo un attimo fiato e gli salii sopra e cominciai a scoparla e lei, dopo un po’ Vengo, vengo vengooo” diedi qualche altra pompata estrassi il cazzo e gli schizzai sulla fica e sulla pancia.
Ci rivestimmo e la riaccompagnai a casa.
Il terreno, con quattro amici lo pulimmo in 3 ore un paio di giorni dopo.
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