Annarita l'amica di mia mamma

Guastolfo
3 days ago

Bene! Questa storia è vera e realmente accaduta. L’ho “romanzata” in modo da poter salvaguardare la privacy delle persone coinvolte oltre che alla mia.

Avevo preso la patente da poco e mi ero comprato, con i miei piccoli risparmi una vecchia Fiat 127 ed avendo la macchina mia madre ne approfittava per farmi fare tutte le cose che servivano a lei senza doversi spostare dal nostro paesino. Un giorno mi chiese di portare un pacco ad una sua amica che abitava in un altro paese distante da noi circa 25 km, per cui presi il pacco, salii in macchina e mi diressi a casa dell’amica di mia mamma.

L’amica di mia mamma si chiamava Annarita ed avevano la stessa età, si conoscevano dalle scuole elementari. Era una donna non molto alta dai capelli neri lisci e lunghi, con una corporatura piuttosto magra ed un seno medio piccolo. Annarita era vedova da tempo e sua figlia, poco più grande di me, era all’università in un altra regione. Per me era come una zia la conoscevo da quando ero nato ed era frequente, tra di noi prenderci in giro, scherzare e giocare.

Arrivai a casa di Annarita, suonai al citofono e mi aprì. Entrai in casa e, mi diressi in cucina dove appoggiai il pacco sul tavolo dicendogli che glielo mandava mia mamma. Dopo i soliti convenevoli mi chiese se ero libero la mattina successiva perchè doveva smontare le tende per lavarle e fare altri piccoli lavori in casa e due braccia robuste gli avrebbero fatto comodo. Gli risposi affermativamente e che sarei stato da lei alle 8 del mattino successivo la salutai, lei mi baciò sulla guancia come faceva sempre, ci salutammo ed andai via.

La mattina successiva arrivai a casa di Annarita, suonai il citofono ed entrai in casa. Preparo e bevemmo il caffè e ci mettemmo subito all’opera per cui presi la scala, smontai le tende del soggiorno e mi diressi in camera da letto per smontare anche quelle.

Una volta smontate le tende le mise in lavatrice e mi fece fare altri piccoli lavori domestici.

La lavatrice finì il suo ciclo e mi disse : “Montiamole subito così non le stiro”. Mi misi all’opera e rimontai le tende, ancora umide, del soggiorno con Annarita che le sosteneva sollevate da terra rimontai la prima tenda della camera da letto e mentre stavo finendo di rimontare l’ultima tenda la sua faccia era all’altezza del mio membro.

Annarita fece una cosa inaspettata mi baciò sopra i pantaloni l’uccello. Rimasi interdetto e lei mi disse: “Ti dispiace?” ed io: “No anzi esattamente il contrario, solo non me lo aspettavo minimamente!” ed Annarita: “Bene non ti muovere” Mi accarezzò sopra i pantaloni ed il mio bimbo divenne immediatamente duro e lei: “Mmmh fa effetto! Fammi vedere un po!” Abbassò la mia chiusura lampo, slacciò la cinta dei miei jeans, li sbottonò ed estrasse il mio arnese. Lo osservò per qualche istante e poi prese a sbaciucchiarlo per poi infilarselo in bocca tutto.

Ero eccitatissimo e stavo per li li per venirmene quando si fermò e disse “ Scendi dalla scala!“ Si mise sul letto e la seguii, mi abbracciò e cominciammo a baciarci. Le mie mani la toccavano dappertutto e cominciammo a spogliarci a vicenda ed in breve rimanemmo nudi sul letto. Nonostante i suoi 49 anni aveva ancora un corpo meraviglioso. Si mise a gambe larghe e mi invitò a baciargli la figa, era pelosissima con dei peli lunghi e neri.

Io, con modi piuttosto impacciati, cominciai a baciargli la figa ed a leccargli la figa e la sentivo mugolare di piacere. Gli leccai la figa per un bel po’, fino a sentirla dire “Oddio oddio vengooo!”. Prese la mia testa tra le mani e, con dolcezza, mi tirò su fino a stargli completamente sopra. Con una mano si puntò il mio cazzo sulla figa, spinsi ed entrò. La trombai con colpi dapprima lenti e poi più forti seguendo le sue indicazioni. Ad un certo punto la sentii dire “Oddio Oddio vengo!” Non resistetti più mi ritrassi e sborrai sul quel magnifico ciuffo peloso. Mi abbraccio forte e rimanemmo supini sul letto in silenzio per un po’.

Ci ripulimmo e sistemammo e, mentre andavo via mi disse: “Mi raccomando, non dirlo a nessuno ci divertiremo ancora assieme”.

Questa è la prima volta che ne parlo dopo oltre venti anni e perché Annarita non è più con noi.