Una moglie bugiarda?

Matador
2 days ago

Ho 50 anni e sono sposato con Maria 43 anni. Purtroppo il lavoro di meccanico non andava molto bene anche per via del mio vizio principale, la cocaina. Entrato nel  tunnel non ne sono piu uscito, mia moglie, che mi ama, mi e' stata sempre vicino e non mi ha mai abbandonato. Davvero la amo, e' una donna meravigliosa. 

Anche se la carenza di soldi e questa merda di droga me l hanno fatta trascurare, non mi ha mai rinnegato o tradito. Fatto sta che per rimettermi in piedi, almeno economicamente, ho cominciato a spacciare. All inizio fornivo i miei clienti dell autofficina poi gli amici degli amici. Il giro si ampliava. 

Mi rifornivo da un gruppo di nigeriani, gente pericolosa, oltre alla droga controllavano la prostituzione e le estorsioni nella mia citta'. Tutto pero' filava liscio, andavo da loro, una parte la pagavo e l altra la prendevo in prestito, la tagliavo, facevo le dosi e la rivendevo. I soldi cominciavano ad arrivare e i nigeriani mi concedevano sempre piu fido. Avevo nascosto tutto nella mia autofficina, una decina di kg, robe grosse, il debito arrivava a circa 200k, ne avrei guadagnati il triplo con la vendita. 

Purtoppo una mattina arriva la botta, irrompe la polizia in casa mia e mi arresta. Mi sequestra la merce, mi interroga per conoscere i nomi dei fornitori ma sapendo le conseguenze per gli infami me ne sto muto. Carcere preventivo fino a quando non parlerai mi minaccia il pubblico ministero. 

Ai colloqui un giorno si presenta mia moglie che piangendo mi dice che si sono presentati a casa tre nigeriani che hanno chiesto di ripianare il debito, di riferirmelo e che sarebbero tornati. Tutto mi era stato sequestrato non avevo piu' nulla ero disperato. Chiesi a  mia moglie di prendere tempo. E per questo fare tutto cio' che gli avrebbero chiesto.

Mia moglie era l unica cosa che mi era rimasta, una bella donna, una quinta di seno e un culone grosso e tondo, mi aveva colpito quella sua faccia provocante ma a dispetto di quel fisico e di quella faccia, da troia direbbe qualcuno, a letto era stata sempre morigerata. 

Giorni dopo torno' a colloquio. E mi disse, Roberto, questo e' il mio nome, ti devo raccontare quello che e' successo ma non ti arrabbiare ne vale della mia e la tua vita. 

Mi avevi detto di fare tutto quello che mi avrebbero chiesto e cosi' ho fatto.

Raccontami tutto, dissi, non avere paura, ti capiro'. E cosi inizio' il racconto...

Una sera sono tornati i tre nigeriani a chiedere i soldi e gli ho detto che momentaneamente non li avevamo perche' tutto ti era stato sequestrato e gli ho chiesto tempo. Non hanno voluto sentire ragione, hanno cominciato a rompere tutto e uno il piu grosso mi ha stretto la mano sul collo.

Erano strafatti, straparlavano, avevo paura di essere ammazzata. A un certo punto uno, doveva essere il capo, mi dice visto che non avete i soldi pagherai tu per tuo marito,

ci farai divertire, altrimenti ammazziamo prima te e quando esce tuo marito. Ero terrorizzata dicevo di no, ma quello piu grosso mi stringeva di piu' il collo. Non avevo scelta altrimenti saremmo morti. Il capo mi dice vai in camera e mettiti qualcosa di eccitante e torna. Senza scelta sono andata e tornata con un reggiseno nero e un perizoma. Al mio arrivo stavano tutti e tre sul divano e si erano sbottonati i pantaloni e si masturbavano. Mi vergogno a dirlo Roberto ma avevano dei cazzi enormi. L'ho fatto solo per noi, credimi, mi disse. 

Risposi ti capisco vai avanti e non nascondermi nulla. 

Mi hanno fatto sedere in mezzo a loro e hanno voluto che iniziassi a sbocchinarli, passavo da un cazzo all altro e quei cazzi diventavano sempre piu grossi. Nel frattempo a turno mi ficcavano le dita in figa e mi sditalinavano. A lungo andare la passera era fradicia. A quel punto uno mi ha tirato su di forza e mi ha messo a pecora sul divano mentre gli altri due in piedi mi alternavano i cazzi in bocca. Quello dietro con violenza mi ha cominciato a scopare la fica. Colpi fortissimi e sberle sul culo. Era una violenza, non volevo cedere ma a lungo andare dopo dieci minuti di scopata sono venuta e ho cominciato a squirtare come una fontana. Non capivo piu' nulla, nel frattempo si alternavano nelle chiavate, ridevano e mi sbeffeggiavano, troia, puttana prendi questo cazzo da negro. Avevo il culo rosso dalle sberle ma piu' ne prendevo e piu' godevo. Ad un certo punto uno mi dice vacca e' arrivata l ora del culo. Uno si piazza sotto di me e mi scopa la fica, l altro si mette dietro, sputa sul mio buco del culo e senza troppi fronzoli ci sbatte dentro il cazzo, enorme. Un dolore forte, lancinante ma a quello non gliene frega nulla e continua a martellare. Da li a poco il culo e' sfondato sotto quei colpi di quel cazzo e riprendo a godere in doppia, figa e culo. Nel frattemmpo l altro cerca in ogni modo di mettermi il cazzo in bocca ma da quanto mi sbattono non riesce a centrarmi. Alla fine gli prendo il cazzo con la mano e me lo metto giu' nella gola. Tutti i buchi sono pieni. Ridono si devertono e io come una maiala godo. Quando sono quasi all epilogo mi mettono seduta e cominciano a segarsi davanti alla mia faccia, in poco tempo arrivano e mi inandano di sborra sulle tette e sulla faccia. Si rivestono aprono il frigo, prendono le birre ghiacciate e se ne vanno non prima di dirmi vacca se non ci pagherete verremmo a trovarti ogni settimana, dillo a tuo marito.

A questo racconto rimango sbigottito,

non ho parole, guardo mia moglie che mi dice, che facciamo? Io ti amo. 

Me la immagino piena di sborra e faccio un po fatica a credergli...

Argomenti