Non pensavo fosse così

Lady Marina
11 days ago

Non Pensavo Fosse Così

(Una Serata Diversa)

Mi succede spesso di ripensare alle mie storie passate, qualcuna mi ha lasciato dei brutti ricordi, altre invece è rimasta nella mia memoria e le rivivo molto volentieri.

Devo però ammettere che un conto sono i ricordi, pur belli che siano, io preferisco viverle in prima persona le mie esperienze, senza nessun limite; quindi vorrei raccontarvi cosa mi è capitato qualche sera fa, se avete voglia di leggermi.

Immagino abbiate detto di si, quindi inizio col preambolo dell’avventura.

Dopo qualche giorno che frequentavo un nuovo spasimante, conosciuto a casa di amici comuni, quelle riunioni noiose dove non capita mai nulla di interessante e si passa la serata a bere calici di prosecco, sempre più caldi, ed a uscire in giardino per fumare una sigaretta, così non dover ascoltare le parole inutili degli altri invitati, prima di decidere che è arrivata il momento di andarsene.

Appunto tra una sigaretta e l’altra vengo avvicinata da lui, non sapevo chi fosse, però devo dire che è un bell’uomo, un cinquantenne ben messo, capello brizzolato ed occhi scuri ed un filo di barba sale e pepe; si presenta porgendomi l’ennesimo prosecco e mi dice il suo nome, Alberto.

Anche lui come me si sta annoiando della serata e se non mi avesse notata sarebbe già andato via, invece ora ha trovato un valido motivo per restare, lo trovo molto galante, uscendo in giardino, mi prende per il braccio e mi avvicina a lui, ho l’impressione che abbia l’intenzione di baciarmi, è solo un modo perché la sua mano passi veloce sui miei fianchi e scendere un pò verso il mio culo.

Ecco, ci siamo, ho beccato il solito che dopo neppure cinque minuti mi invita gentilmente a prendergli il cazzo in bocca, nascosti tra le siepi; Alberto al momento non ha questa intenzione, vuole semplicemente avere l’opportunità di conoscermi, soprattutto mi chiede se sono single, alla mia risposta affermativa, capisco che l’interesse verso di me aumenta, al momento neppure lui ha un legame, per cui se lo desiderassi, gli piacerebbe stare con me, iniziando una sorta di corteggiamento, ci scambiamo i rispettivi numeri di cellulare.

Non sono mai stata troppo romantica, non mi piacciono melense e lunghe telefonate notturne, cenette a due in qualche ristorante e neppure ricevere fiori o scatole di cioccolatini, sono molto più realistica, se abbiamo voglia di stare insieme, basta dirselo, non sono più una ragazzina e non amo neppure perdere troppo tempo.

Il giorno dopo, infatti, sono io che lo chiamo, insomma, prendo l’iniziativa e gli chiedo se abbia voglia di uscire la sera stessa, ovviamente accetta e ci diamo appuntamento per le 21 nella solita grande piazza che si affaccia sul nostro fiume.

Durante la giornata ci scambiamo velocemente dei messaggi su whatsapp, siamo entrambi impegnati sul lavoro, ci sentiamo per telefono poco dopo le 17 e si offre di venire a prendermi a casa, cosa che odio, preferisco sempre essere indipendente ed uscire con la mia auto, anche per avere una scusa, qualora ci fosse qualcosa che mi disturbasse di potermene andare in qualunque momento senza dipendere da nessuno.

Arrivata a casa, come sempre mi dedico a me stessa, quando esco, la sera con una persona, amico o potenziale fidanzato, mi piace essere perfetta, quindi doccia e shampoo ai capelli, poi con la crema depilatoria una ripassata anche alla figa, mi piace liscia e senza nessun pelo, un ritocco anche allo smalto di mani e piedi delle unghie, mi sento a posto, devo scegliere cosa indossare, apro la cabina armadio e cerco un vestito abbastanza corto, siamo in estate e non è il caso di coprirsi troppo, lo trovo, è bianco, si mi piace, sono abbronzata e il bianco mette in risalto il mio colore, intimo ovviamente coordinato sempre bianco, reggiseno e perizoma, in vita indosso una catenella d’oro, borsa e décolleté tacco 12 rosse; mi ammiro allo specchio e mi trovo una gran gnocco, pronta per la serata con Alberto.

Lo lascio aspettare solo qualche minuto, poi lo vedo e gli vado incontro, ho dal primo momento una migliore impressione di lui, davvero un bell’uomo, si, mi piace.

Ci scambiamo un bacio sulle guance, poi mi prende sotto braccio e mi conduce verso i tavolini di un bar, una scena già vissuta altre volte, mi meraviglio della scarsa fantasia degli uomini, accavallo le gambe sedendomi.

Ordiniamo qualcosa da bere, anche se siamo in un orario avanzato, chiediamo due aperitivi con qualcosa da sgranocchiare, li sorseggiamo guardandoci negli occhi, ammetto che mi sento bene in sua compagnia, davvero rilassata, la conversazione con lui è piacevolissima, sorrido spesso, mi accendo una sigaretta, noto che segue il movimento della mia mano quando la porto verso le labbra; finiti i nostri drinks, ci dirigiamo verso i portici, non so cosa voglia fare, in questa zona non ci sono che altri bar, forse avrà parcheggiato la sua auto qui vicino, invece, appena raggiungiamo un punto meno illuminato, mi fa fermare, avvicina la testa alla mia, mi bacia sulle labbra, ricambio con piacere, abbracciati, limoniamo per qualche minuto.

Le sue mani corrono lungo i miei fianchi, accarezza la pelle delle mie cosce, il mio vestito ha uno spacco davanti, non so come abbia potuto, mi tocca la figa coperta dal sottile strato di pizzo del perizoma, sorpresa, piacevolmente, lo lascio fare, d’altra parte siamo per strada, anche se appartati, potrebbe sempre passare qualcuno, sempre baciandoci, sposta la leggera barriera che copre il mio sesso e comincia a sditalinarmi; piego all’indietro la testa, mi bacia sul collo, sto impazzendo dal piacere.

Anche Alberto è eccitato, il suo cazzo preme duro contro di me, vorrei ricambiare e toccarlo, mi chiede se voglio andare a casa sua, oppure da me; lui, abita abbastanza vicino, quindi scegliamo da lui, è più comodo.

Il tragitto a piedi, anche se sono solo poche centinaia di metri è parecchio lungo, ci fermiamo per un bacio, oppure per una veloce toccata di cazzo e di figa, la situazione si fa sempre più calda.

Finalmente arriviamo da lui, saliamo i due piani di scale fino al suo appartamento, non posso più resistere dall’accarezzargli il cazzo, apro la zip dei jeans che indossa, infilo all’interno dei boxer una mano e lo libero, ha un’erezione davvero importante, è grosso, ma mi impressiona maggiormente più la lunghezza, per me si avvicina ai 27, 28 centimetri, certamente una bella dotazione.

Lo scappello e lo sego, mentre le nostre lingue sono intrecciate in un bacio pieno di passione e desiderio, mi piego sulle ginocchia e riesco a prenderlo in bocca, inizio a fargli un pompino insalivandolo tutto, ad Alberto piace parecchio, ansima.

Continuo per alcuni minuti, mi piace succhiargli il cazzo, riesco a prenderlo tutto in bocca, appoggiando le labbra sulla sua pancia, con le dita tocco anche le palle gonfie e grosse, anche lui è completamente depilato.

Lo voglio, voglio farmi scopare da lui.

Andiamo nella sua camera da letto, appena entrata resto ulteriormente sorpresa dall’arredamento della stanza, sembra di essere in un motel, al centro un grande letto rotondo coperto da una soffice trapunta, le pareti sono a specchio,, così come una parte del soffitto ribassato, nel quale sono incastonati dei faretti led a luce rossa, il grande schermo della televisione è posizionato difronte, non c’è altro.

Non so dove appoggiare i miei vestiti, inizio a spogliarmi facendo cadere a terra prima il vestito che ho sfilato dai fianchi, il reggiseno, tengo addosso solo il perizoma e le scarpe, anche Alberto si spoglia velocemente, restando anche lui con i boxer che faticano a contenere il cazzo duro; sul letto abbracciati limoniamo a lungo e lui riprende a sditalinarmi la figa, un dito entra ed esce veloce ed io sono in un lago.

Ci mettiamo nella posizione del 69, lui sdraiato a pancia in su ed io sopra, ciuccio il cazzo mentre Alberto me la lecca, che libidine, dare e ricevere allo stesso tempo piacere.

È bravo con la lingua, mi sta facendo sempre più bagnare la figa, anche lui è molto eccitato, dal cazzo escono le prime goccioline, sembra quasi stia per scoppiare da quanto è duro e grosso, un suo dito stimola la rosetta del mio culo, spingendo delicatamente e bagnandolo con i miei umori, lo infila dentro, mi scopa.

Sono quasi sul punto di godere, ormai lo sapete, quando me la leccano, impazzisco e vengo, mi fa alzare e mettere a quattro zampe sul letto, appoggia il cazzo alla figa e prima spennellandolo lungo tutto lo spacco entra tutto in un colpo solo, come lo sento; è davvero lungo, addirittura ho l’impressione che mi arrivi in. gola, mi penetra lento, quasi per farmelo assaggiare tutto, ad ogni affondo apro la bocca dallo sforzo di contenerlo, ansimo ed il mio respiro si fa sempre più frequente, mi lascio trasportare, gradevolmente, verso il mio piacere e godo, esplodo in un orgasmo da paura, scossa da tremiti devo piegare la schiena, dalla figa mi esce un fiume, mi sembra quasi di squirtare da quanto è copioso.

Sto ancora godendo, quando lui sbatte il cazzo nel mio culo, urlo, mi devo tenere stringendo le mani sul lenzuolo ed affondare anche le unghie, Alberto mi incula con una forza bestiale, ho l’impressione che mi voglia spaccare il buco del culo da quanto pesta il cazzo dentro, si tiene ben stretto ai miei fianchi per stare in equilibrio ed avere il ritmo giusto, urlo di godimento.

Il piacevole trattamento dura per un bel pò di tempo, riesco ad aprirmi le chiappe con le mani per facilitargli di entrare ed uscire dal culo, quando è dentro mi sembra di averlo nell’intestino, da quanto è lungo; ad un tratto, spingendo ancora più a fondo, io sto per godere, viene anche lui, si ferma e sento che mi riempie il culo di una quantità enorme di sborra calda, godo anch’io con Alberto.

Un fantastico orgasmo anale, che mi scuote quasi fossi una foglia, che mi fa urlare di godimento, da com’è intenso e sconvolgente.

Lo faccio uscire dal mio culo, è ancora aperto, muovendomi sento uscire la sua sborra mista con i miei umori lungo l’interno delle cosce, ci baciamo a lungo distesi sul letto, dopo tanta gradevole violenza, le coccole e le carezze sono quanto di meglio possa ricevere.

È tardi, ormai, domattina dobbiamo andare ai rispettivi uffici, devo rivestirmi ed tornare a casa mia; non so se riuscirò a prendere sonno, ma almeno devo cercare di riprendermi un pò, prima di andare al lavoro.

Per tutto il giorno, venerdì, non ricevo neppure un messaggio da parte sua, continuo a guardare lo schermo del telefonino, sperando in una notifica, ma nulla, solamente quando sto per uscire, mi chiama, scusandosi, è stato impegnato in lunghe e noiose riunioni per tutta la giornata, mi invita per la sera a raggiungerlo in un locale che conosce, per cena e quasi ridendo, aggiunge anche per altro.

Resto un pò perplessa su cosa significhi altro, ma alla fine acconsento, appuntamento per le 21 e 30 già sul posto, mi manda la posizione con whatsapp, insiste che indossi qualcosa di sexy.

Ho tempo per prepararmi, decido di passare in un negozio che conosco ad acquistare un nuovo completino intimo, la commessa mi mostra i soliti, ma io cerco qualcosa di più, mi mostra qualcosa di Chantelle e finalmente trovo quello che cercavo, reggiseno micro e perizoma che copre a mala pena la figa, dietro ha solo un filo tra le natiche, di colore nero, compro anche delle calze autoreggenti velate dieci denari.

Dopo la solita doccia e l’ispezione allo stato di peli ed unghie, mi sono messa su tutto il corpo una crema idratante, la mia pelle è molto liscia, mi diverto a cercare l’abbigliamento giusto per la serata con Alberto.

Siccome ho preso intimo e calze nere, scelgo un abito corto dello stesso colore, non ricordavo più di averlo, è corto, mi arriva a metà coscia, accollato sul davanti, lascia una buona parte della schiena scoperta fino a quasi all’attaccatura del sedere, prendo dalla scarpiera un paio di décolleté sempre nere con tacco 12, poi piccola borsa da sera, completo il mio look con piccoli orecchini, un bracciale e una sottile collana d’oro, le immancabili gocce di Chanel Mademoiselle e rossetto rosso sulle labbra, sono una gran gnocco, me lo dico da sola uscendo di casa.

In auto, sigaretta mentre imposto il navigatore per la destinazione, è un pò fuori città, non conosco la zona e neppure il locale, sarà una sorpresa, penso.

Impiego diversi minuti a raggiungere il posto, una piccola insegna blu mi fa capire che sono arrivata, noto la sua auto nel parcheggio e mi fermo di fianco, ripasso il rossetto sulle labbra e gli vado incontro, decisamente rimane quasi senza fiato vedendomi, mi bacia sulle labbra e prendendomi sottobraccio mi invita a seguirlo all’ingresso.

Non sembra il solito ristorante, la porta sembra quella di una fabbrica è ricoperta da una piccola tettoia dove c’è l’insegna, Imperial, mai sentito, comunque sono fiduciosa e precedo Alberto entrando; siamo accolte da una ragazza che ci chiede se siamo soci, soci, di cosa?

Lui le mostra una tessera, dicendo di farne una anche per me, le fornisce i miei dati, pagando venti euro, lei apre una porta e siamo in una sala dove al centro c’è il bancone di un bar, attorno qualche sgabello, penso sia la vera reception del ristorante, magari ci servono un aperitivo mentre aspettiamo il nostro tavolo, il barman ha una certa cordialità con Alberto, mi danno l’idea che si conoscono, ordiniamo due calici di prosecco, ci chiede se non vogliamo qualcosa di più forte, optiamo per due mojito, comincio a sorseggiarlo, lasciando sul bordo del bicchiere l’impronta rossa delle mie labbra, mi accendo una sigaretta, ho visto anche un’altra coppia che sta fumando.

Chiedo ad Alberto di che posto si tratti, lui, sorridendo, un club privè.

Resto senza parole.

Non tanto per il posto dove mi ha portata, anche se effettivamente avrebbe potuto dirmelo prima, ma soprattutto per cosa un locale simile possa significare, poi avrei voluto conoscere le sue intenzioni, un club privè comporta un determinato comportamento, che idea può avere, farmi scopare da qualche sconosciuto e restare a guardare, oppure vuole propormi un incontro a tre?

Comunque visto che siamo qui, ed ha pure pagato, entriamo, alla fine sono curiosa di vedere un locale nuovo e così diverso ed eccitante.

Di fianco al bancone del bar c’è una grande sala, una discoteca, alcune coppie ballano al ritmo di una canzone dance anni 90, al centro della pedana noto il classico palo dal pavimento al soffitto per la lap, dance, interessante, ma quello che attira maggiormente la mia attenzione sono le persone sedute su dei divani lungo il muro, alcune parlano tra loro, fumando e bevendo qualcosa, altre, invece sono avvinghiate, mani che toccano seni, gambe, quasi volessero fare sesso lì, davanti a tutti.

Lo sguardo di Alberto è catturato da una coppia, all’incirca della nostra età, che da quando siamo entrati ci sorride, quasi per invitarci a sedere vicino a loro; lei è una graziosa morettina mette in mostra delle belle gambe abbronzate, molto sensuali, lui ha le mani sulle sue cosce e la bacia sul collo; ad un tratto, anche lui ci vede e ci invita esplicitamente ad avvicinarci.

Io ed Alberto ci sediamo vicino a loro, noi donne siamo in mezzo, ci presentiamo, lei si chiama Maria Luisa, lui Sebastian, è di origine marocchina, decisamente un bell’uomo dal sorriso intrigante.

I primi momenti quando si conoscono nuove persone sono i più imbarazzanti, decido di accendermi ancora un’altra sigaretta e di sorseggiare il mio drink,  ne offro anche alla mia nuova amica e vicine, accavallando le gambe, ci scambiamo un tenero bacio sulle labbra.

Questo gesto fa scattare la mia voglia di giocare un pò con lei, così come intuisco, dalla sensuale carezza che fa alle mie cosce scoperte, anche lei lo desideri; non devo attendere a lungo, Maria Luisa prendendomi la mano, mi fa alzare dal comodo divano e mi fa cenno di seguirla verso un’altra porta in fondo alla discoteca, il centro benessere.

Capisco che lei ed il suo uomo sono assidui frequentatori del locale, lei mi porta prima nella zona spogliatoio, dove dobbiamo lasciare i nostri vestiti prima di accedere alla vera e proprio spa, dove si è completamente nudi, mi spiega è composta da una sauna, un bagno turco, con annesse docce e dalla grande piscina idromassaggio, da come me la descrive, penso sia la zona che più le piace; ci spogliamo, quando anche lei è nuda, vengo attratta dalla sua figa, ben curata, ma estremamente pelosa.

Usciamo dallo spogliatoio e andiamo direttamente a farci una doccia, poi verso la piscina, l’acqua è gradevole, tiepida al punto giusto ed invoglia a starci per un momento di relax, ci sono altre due coppie, miste che si godono le bolle d’aria che ci avvolgono, si stanno baciando tra loro, prese da questa atmosfera anche noi iniziamo a limonare come due ragazzine, accarezzando i rispettivi seni, ha una bella quarta abbondante con dei capezzoli già duri e dall’aureola scura, le sue dita scendono in basso e mi accarezza delicatamente la figa, emozione piacevolissima, è da qualche tempo che non vengo accarezzata da un’altra donna e la cosa mi stimola parecchio.

Infilo anch’io una mano tra le sue cosce, le apre per facilitarmi, accarezzo il pelo, poi metto un dito sul clitoride e inizio a strofinarlo sopra, è molto eccitata, esce dalla vasca, si siede a gambe spalancate sul bordo, mi prende la testa e la indirizza sulla figa, vuole che gliela lecchi, non mi faccio affatto pregare e inizio a passare la lingua lungo tutto lo spacco, soffermandomi maggiormente a succhiarle il clitoride bello gonfio, quasi subito gode, la vedo tremare e stringere le mani sul bordo di marmo per non perdere l’equilibrio, mentre urla il proprio orgasmo.

Maria Luisa vuole ricambiare il piacere che le ho appena regalato, ci scambiamo di posto, lei in acqua ed io fuori sul bordo, però desidero che lecchi la mia figa da dietro e mi metto alla pecorina, offrendole anche la visione del culo; subito inizia a leccarmela, infilando dentro anche la lingua, sono in estasi, ci sa davvero fare, mi sta toccando il buco del culo, lo bacia ed anche lì fa sentire la lingua, aumenta ancora di più la mia eccitazione, ho nella figa le dita e la lingua nel culo, che libidine pazzesca.

Godo!

Ansimo, trattengo il respiro, apro la bocca e vengo, urlando per l’orgasmo che sto provando e squirto abbondantemente a fontana, lasciando alquanto sorpresa anche lei, mi dirà dopo che è stata la prima volta per lei vedere una donna che gode come sto godendo io, sembra addirittura la sbarrata di un uomo.

Resto stupita anch’io, effettivamente, mi è successo poche volte di squirtare.

Adesso sto davvero bene, se all’inizio della serata ero particolarmente nervosa ed incazzata per colpa di Alberto, dopo la conoscenza di Maria Luisa e del piacere che ci siamo date, vedo tutto con occhi diversi e penso non sia ancora finita.

A proposito, Alberto e Sebastian che fine avranno fatto?

Curiose di saperlo, andiamo a rivestirci, non è consentito girare nudi nelle zone, diciamo pubbliche del club, non indosso, però ne il reggiseno ne tantomeno il perizoma e le autoreggenti, non servono, tanto penso non starebbero a lungo al loro posto, quindi perché metterli; lo stesso fa anche la mia nuova amica, noto con piacere che il suo vestito attillato, metta in evidenza il pelo folto della figa.

Andiamo a cercarli, ovviamente non ci sono dove li abbiamo lasciati, Maria Luisa mi dice che sicuramente potrebbero essere nella zona privè, nei corridoi tra le stanze a vedere cosa succede dentro, attraverso delle apposite grate, oppure addirittura partecipare in qualche room ad una piccola orgia; infatti ha ragione, in una stanza, denominata Red Passion, vediamo i nostri due uomini, Alberto nudo seduto ai bordi del letto intento a segarsi il cazzo e Sebastian in piedi mentre una bionda dal seno enorme ed un pò cadente gli sta facendo un pompino con tanto di dito nel culo, due coppie, invece, stanno scopando rumorosamente.

Trovo particolarmente strano che Alberto non riceva nulla da nessuno, la biondona probabilmente sarebbe in grado di soddisfare sia lui che Sebastian, si limita a guardare ed a masturbarsi; Maria Luisa è attratta dalla lunghezza del suo cazzo, mi chiede se può approfittarne, una ciucciata gliela darebbe molto volentieri, anche se dovrebbe essere il mio uomo, il mio fidanzato e dovrei esserne gelosa, le dico che certamente lo può fare, io potrei prendere il posto della bionda e ciucciare il cazzo del suo accompagnatore, vengo a sapere che lei è sposata e lui è il suo amante del momento; capito la zoccoletta?

Nuovamente nude, dopo aver limonato tra noi, così giusto per scaldarci, qualora ce ne fosse bisogno, lei si mette seduta a terra vicino ad Alberto, io cerco il cazzo di Sebastian, devo contenderlo alla biondona, ma quando riesco a prenderglielo in bocca resto basita per quanto sia grosso, a fatica lo tengo tra le labbra.

Lui mi tiene la testa sul cazzo e guida i miei movimenti per farselo succhiare, ha la cappella gonfia e grossa, dopo poche leccate e ciucciate, mi riempie la bocca di sborra calda e densa, sarà stato il recedente trattamento della biondona a farlo eccitare, con me è venuto quasi subito, gli bacio e lecco il cazzo dopo che ha sborrato, mi ringrazia baciandomi e mettendo la lingua nella mia bocca; la bionda, rimasta insoddisfatta, si consola toccandosi la figa, si infila tre dita dentro urlando.

Maria Luisa vuole il cazzo di Alberto, lui però è di diverso parere, rifiuta decisamente, la cosa mi sembra parecchio strana, preferisce masturbarsi; una delle coppie che occupava il letto, e stava scopando, si alza, spostandosi verso il muro, la lei appoggia le mani, divaricando le gambe ed invita il proprio lui ad incularla in piedi, io e la mia nuova amica prendiamo il posto lasciato libero, abbracciate iniziamo a limonare, la scena eccita nuovamente Sebastian che si avvicina mostrando tutta la sua nuova erezione, non sarà completamente soddisfatto e vorrà sborrare un’altra volta.

La bionda che prima lo aveva spompinato vorrebbe riprendere, ma lui ha me e la sia compagna in mente e mette il cazzo vicino alle nostre labbra, non mi faccio pregare e glielo prendo in bocca per ciucciarlo, anche la sua donna si mette sotto di lui e gli lecca le palle, poi anche lei vuoi succhiargli il cazzo, in pratica ci scambiano una boccata per una e lui sembra molto contento.

Nel frattempo il mio uomo non ha smesso un attimo di toccarselo da solo, ha il cazzo duro come marmo, ma penso non sia ancora venuto, poveretto, i suoi occhi sono catturati da noi tre e dalle contorsioni che stiamo facendo sul letto, sembra essere spettatore di un film porno; lo lascio a quello che fa, ho altro a cui pensare e fare adesso.

Ho voglia di cazzo, di quello di Sebastian, lo faccio sdraiare e mettendomi sopra di lui mi faccio impalare con un colpo solo, è decisamente grosso ed urlo per il piacere di averlo dentro, lo cavalco aumentando il ritmo, intanto Maria Luisa lo sta limonando, sono in estasi, ogni volta che arrivo a tenerlo tutto ho l’impressione di essere squartata, ho la figa aperta e sbrodolosa, proprio piena di cazzo.

Vedere poi i due che si baciano mentre mi scopo lui è estremamente eccitante, l’apice lo raggiungo quando lei mi mette la lingua in bocca e mi sgrilletta la figa, ho anche delle altre dita, non sue che toccano il mio culo, sono quelle della “famosa” bionda che insoddisfatta cerca di sodomizzarmi e per facilitarne l’ingresso mi lecca la rosetta. 

Non resisto più, ancora un affondo sul cazzo, un’altra slinguata con Maria Luisa e un dito nel culo da parte della bionda, vengo, l’orgasmo è potente, intenso, devastante, un’esplosione che parte dalla figa, salendo sempre di più verso la testa, grido, urlo, con i miei movimenti faccio uscire il cazzo, restando con la figa aperta e slabbrata, viene subito sostituito dalle dita della biondona che riesce a prolungarmi il piacere, sinceramente non capisco se sono venuta due volte oppure una sola da tanto sto godendo.

Mi devo riprendere, sono sconvolta, mi metto a pancia in giù sul letto, alzando leggermente il culo, questo viene interpretato da Sebastian come un invito, infatti riesce ad infilarmi il cazzo da dietro e mi scopa la figa.

Giro la testa e vedo un paio di ragazzi che si stanno toccando il cazzo mentre assistono alla scena, in pratica sono in tre che si masturbano, compreso Alberto, Maria Luisa e la bionda intanto si stanno sditalinando a vicenda, hanno le fighe tutte e due belle pelose, rosse dallo sfregamento e prossime a godere.

Uno dei tipi che ci guarda si avvicina, ho il suo cazzo davanti alla bocca e glielo succhio, non è di un calibro importante, ma pur sempre bello duro, ora ho due cazzi e la situazione mi fa scattare un ulteriore pensiero, perché non fare una doppia?

Chiedo a Sebastian se è d’accordo, ovviamente si e questa volta è lui a sdraiarsi sul letto, anche il ragazzo ha capito la mia intenzione ed aspetta, accarezzandoselo.

Prendo in figa il cazzo dell’uomo di Maria Luisa e lui rapidamente mi chiava, poi fermandosi fa cenno al ragazzo di mettersi dietro di me, io allargo le chiappe e sento il suo cazzo spingere il culo e lentamente scivolare dentro; a questo punto non devono altro che prendere il ritmo giusto, uno entra fino in fonda alla figa e l’altro esce da culo, per poi fare il movimento contrario, in pratica ho sempre un cazzo dentro di me,

E una situazione estrema, la mia prima penetrazione doppia, in passato avevo avuto due cazzi insieme, uno in bocca e l’altro nella figa o nel culo, ma mai due contemporaneamente dentro me.

Favoloso, mi godo questo trattamento per un pò, cercando di trattenermi dal godere per poterlo gustare più a lungo, fino a quando il ragazzo esce dal mio culo aperto, quasi mi spiace, non l’ho sentito venire, sono sorpresa fino a quando non sento il suo cazzo entrarmi in figa insieme a quello che ho già dentro. 

Se prima era estremo, ora non so come descriverlo, è ancora di più, ho dentro la figa due cazzi e sono talmente bravi che riescono entrambi a scoparmi, ho un misto di dolore e piacere, ma non posso assolutamente lamentarmi, anzi dopo poco il piacere diventa sempre di più, non posso fare altro che mettermi ad urlare, far sentire ai miei due uomini quanto mi piaccia e quanto mi stiano facendo godere, due cazzi nella figa sono il massimo, soprattutto quando c’è l’affiatamento dei movimenti di entrambi.

Godo ancora, un altro orgasmo, ormai ne ho perso il conto di quanti durante la serata e con chi, vengo nel preciso istante con loro due, mentre mi riempiono la figa di sborra calda ed abbondante, mi esplodono dentro, facendomela colare anche fuori, sono letteralmente piena di sborra ovunque. 

È stato davvero un qualcosa di grandioso, in tutti i sensi e come dicevo non avevo mai provato prima, penso che la mia serata possa finire così, non so se sarei in grado di ricevere un altro assalto, ed invece mai dire mai, il ragazzo che si masturbava insieme al tipo che mia ha inculata e scopata, vuole anche lui godere, si mette sopra di me e mi chiava nella posizione del missionario, per fortuna è troppo eccitato e gode quasi subito, appena prima, però desidera limonarmi, lo stringo contro il mio seno, le lingue intrecciate lo sento sborrare nella figa colma di quella degli altri.

Alberto è l’unico che non sia venuto, si è sempre e solo masturbato il cazzo, senza mai godere, sinceramente mi interessa poco cosa abbia o non abbia fatto, non capisco neppure che scopo avesse questa serata per lui, è stato semplicemente spettatore delle mie performance sessuali, non mi ha neppure toccata.

Ho l’impressione che mi abbia voluto mostrare a dei suoi amici per come sono bella e brava a letto, pavoneggiarsi con loro per avermi conquistata e data in premio ad altri; mi fa schifo e lo lascio dove si trova, ancora seduto col cazzo in mano e duro.

Intanto tutti ci abbracciamo, è il momento più tenero dopo tanto sesso, la stanza ne è piena dell’odore, scambio il mio numero con Maria Luisa ed anche col ragazzo della doppia che si chiama Marco; ci rivestiamo per uscire, ho voglia di una sigaretta e di un drink dissetante.

Nella sala del bar mentre aspetto di essere servita, Sebastian mi da ancora un bacio molto appassionato, mi lascia anche lui il numero del cellulare, avrà voglia che lo cerchi, povera Maria Luisa, che razza di persona è il suo amante.

Un bacio anche con lei, penso davvero di aver trovato un’amica e forse anche una compagna di giochi, vado verso l’uscita del club, sinceramente faccio fatica a camminare, mi fa tutto male, salendo in auto, cancello dal telefonino ogni traccia di Alberto e blocco anche il suo contatto, così non potrà cercarmi, la nostra “relazione” finisce qui.

Questa notte dormirò sicuramente bene, soddisfatta in tutti i sensi, ma stanchissima ….