Alle terme con mia suocera


Avevo avuto un incidente in moto a cui era seguita una operazione al ginocchio, per i postumi il dottore mi aveva consigliato una terapia a base di fanghi. Mia suocera almeno 2 volte l’anno si recava a Salsomaggiore per le cure termali. Quando durante il solito pranzo domenicale, si era avanzata a proposta di andarci insieme, mi era sembrato quasi che lei ne fosse contrariata, ma poi aveva acconsentito ed avevamo organizzato il periodo compatibilmente con i miei impegni lavorativi. Margherita, mia suocera, casalinga di 55 anni, è ancora una bella donna, giovanile, moderna ma senza scimmiottare le ragazzine, praticamente quello che i ragazzi odierni identificano come Milf. Rossa di capelli occhi chiari, una terza abbondante di seno formosa ma non grassa, a detta di molti una gran figa nonostante gli anni. Io sono Alberto 32 anni, sposato da 5, insegno filosofia in un liceo, dicono che sia un bell’uomo, affascinante, dal fisico normale ed a detta delle donne con cui sono stato con una dotazione sessuale oltre la media.
Avevo notato il cambiamento di atteggiamento di mia suocera fin dal giorno in cui avevamo prenotato le terme, mi guardava in modo diverso, scherzava a volte trattandomi come un coscritto. Era un venerdì quando eravamo partiti, saremmo rimasti fino alla domenica successiva, fino dalla partenza e durante il tragitto mia suocera era particolarmente euforica, mi raccontava delle serate a Salsomaggiore, fatte di passeggiate, rappresentazioni teatrali e serate danzanti in balere sparse nelle vicinanze. Era contenta che saremmo arrivati ancora in tempo a incontrare una sua amica che sarebbe partita la domenica dopo, anche lei era amante del ballo, ed in men che non si dica senza rendermene conto si era organizzata l’uscita per andare a ballare per la sera dopo.
Eravamo arrivati alla pensione per l’ora di cena, con noi al tavolo c’era la signora Lucia, l’amica di mia suocera, era una bella donna, Bionda occhi chiari fisico quasi da modella nonostante avesse sui 60 anni ne dimostrava molti di meno, ne ero rimasto impressionato. Dopo cena eravamo usciti a fare una passeggiata lungo il corso ed a mangiare un gelato. Mia suocera e la signora Lucia speso parlavano fitto \fitto, sorridendo, avevo la sensazione che stessero organizzando qualcosa. Eravamo rientrati presto, il mattino dopo dovevamo sbrigare tutte le pratiche per iniziare terme e fanghi il lunedì. Quando avevamo prenotato era stata idea di tutti che ordinare 2 camere sarebbe stato uno spreco di soldi, andava bene una camera con 2 letti singoli, purtroppo al nostro arrivo la camera era con letto matrimoniale. Avevamo superato il problema con lieve impaccio, mia suocera era andata in bagno a indossare vestaglia da notte mentre io non essendo abituato a indossare il pigiama mi ero infilato sotto le coperte solo con slip.
Il giorno dopo di primo mattino eravamo andati all’accettazione delle terme per prenotare e pagare il ciclo di trattamenti, da lunedì avremmo potuto iniziare. Ci eravamo fermati a prendere l’aperitivo in n bar del corso principale, era già primavera inoltrata ed in giro c’era un sacco di gente, in tutto traspirava, non solo la voglia delle terme per rimettersi in forma ma anche la voglia di divertirsi. Mi piaceva molto l’ambiente e l’aria che si respirava, parlandone con mia suocera anche lei era d’accordo su quello che avevo detto sulla voglia di divertirsi, ma poi alla fine aveva aggiungo una frase che mi aveva lasciato perplesso.
- Le terme, il luogo. Le bellezze, il buon cibo a volte ti danno la sensazione di vivere in un ambiente dove l’unica cosa che conta è essere felice. Si creano delle situazioni a volte strane ma piacevoli e spesso succede, che “il capriccio” che hai covato dentro lo puoi finalmente esaudire.
A pranzo eravamo di nuovo insieme alla signora Lucia, aveva un atteggiamento strano, mi guardava in uno strano modo, ed incurante della presenza di mia suocera oltre a continuare a fare battute con doppio senso, era un continuo fare occhiolino e mandare baci. Al momento del caffè incurante del posto che eravamo, aveva messo una mano sulla mia gamba, mi ero subito alzato e mi ero diretto al banco del bar per il caffè. La signora titolare della pensione mi aveva sorriso mentre mi faceva il caffè, probabilmente si era accorta di qualcosa perché senza chiederglielo mi aveva edotto su alcune cose. A Salsomaggiore si facevano una infinità di cure, fra queste c’erano anche le infiltrazioni vaginali che prevenivano e preservavano l’eventuale tumore all’utero. Effetto collaterale a queste infiltrazioni era l’eccessiva, ed a volte incontrollabile, voglia di sesso fra chi le praticava, con grandi soddisfazioni dei mariti se presenti.
La sera come programmato eravamo andati in un agriturismo, il posto era in mezzo alla campagna, faceva
sia da ristorante che da locale da ballo, c’era una ampia sala con tavolini dove di ballava, ma c’era anche
possibilità di restare fuori nel grande parco. Mia suocera e la signora Lucia, sembravano frequentatrici
abituali, infatti appena arrivati una comitiva seduta in due tavoli li aveva salutati calorosamente. Erano altri
frequentatori delle terme con cui nel corso degli anni avevano fatto amicizia.
La signora Lucia non mi mollava un attimo, ed al primo ballo che avevamo fatto insieme, incurante dei
Conoscenti, aveva iniziato a strusciarsi contro d me in modo osceno, e alle mie richieste di spiegazioni
quanto aveva tentato di baciarmi, era stato molto esplicita in modo quasi volgare
- Tesoro mio, è da stamattina che ho voglia di scopare con te. Voglio sentirti dentro.
Avevo evitato commenti, anche se il suo strusciarsi mi aveva fatto venire il cazzo duro. Ma con mia
suocera non volevo rischiare di dover poi giustificare tutto a mia moglie. Per questo motivo ala fine di un
ballo mi ero avvicinato a mia suocera che avevo notato che mi aveva osservato e gli avevo detto:
- Io rientro in albergo, tanto conoscete tutti un passaggio lo troverete.
- Come mai vuoi rientrare? Non ti piace il posto?
A quel punto, partendo alla lontana, gli avevo raccontato della signora Lucia, fino al punto di dirgli senza
giri di parole la sua esplicita richiesta di voler scopare.
- Ah Ah Ah ma questo lo avevo capito da sola. Ricordi che ti avevo parlato di esaudire dei capricci? Tu sei il capriccio di Lucia stasera, lo sei da oggi a pranzo approfittane.
- Scusa ma sei matta? Mi dici di approfittarne? Non pensi a mia moglie?
- Ascoltami bene, se scoprissi che tu hai una relazione sentimentale con qualcuna, sarei io stessa a tagliarti le palle. Ma per esperienza so come vanno i matrimoni. Mia figlia, tua moglie, è sempre presa dal lavoro, come tutti in famiglia questo a livello sessuale prima o poi creerà problemi. Toglierti anche tu un capriccio non toglierà nulla a lei. Se hai voglia, scopati Lucia, tanto domani arriva suo marito a portarla via. Non sarò certo io a dire a tua moglie che hai fatto una scopata.
Il suo discorso mi aveva quasi lasciato senza parole, ero uscito a prendere un po' di aria, al mio rientro
Mia suocera e Lucia stavano chiacchierando, quando mi avevano intravisto Lucia era subito venuta a
invitarmi a ballare, anche mia suocera aveva iniziato a ballare con un distinto signore e quando mentre
ballavano si era accorta che avevo visto che la baciava sul collo mi aveva fatto occhiolino e sorriso.
Anche se incredulo, adesso avevo capito il discorso sulla soddisfazione dei capricci fatto da mia suocera.
Lei non si riferiva solo ai miei capricci ma anche ai suoi. Tutto diventava chiaro quando Lucia mi aveva
Proposto di rientrare prima ed andare in camera sua, aggiungendo che aveva già parlato con mia suocera
di una eventualità del genere con mia suocera e eli aveva acconsentito avendo già trovato qualcuno che
l’avrebbe accompagnata. Ormai anche io, che non sono certo uno stinco di santo, avevo deciso di esaudire
il capriccio di Lucia, gli avevo detto di prepararsi che volevo dirlo io a mia suocera e poi saremmo andati.
Una mezzoretta prima avevo visto uscire nel Patio mia suocera con il suo cavaliere. Ero uscito, ma nei
salottini del patio non c’era traccia di loro. Avevo visto alcune coppie passeggiare nel parco e qualcuna
entrare nel viale del boschetto, avevo l presentimento che l’avrei trovati lì.
Il mio presentimento aveva trovato conferma, quando entrato nel boschetto mi ero addentrato a fondo.
Ad un certo punto avevo sentito dei gemiti, mi ero avvicinato furtivamente ed avevo visto mia suocera,
appoggiata ad un albero, leggermente piegata, la gonna alzata sulla schiena, con l’uomo con cui l’avevo
vista ballare, che la scopava a pecorina. L’espressione sul viso di mia suocera era di godimento i suoi
gemiti erano aumentati, l’avevo vista godere e quando l’uomo l’aveva avvisata che anche lui stava per
godere si era staccata da lui glielo aveva preso in bocca ed aveva ingoiato tutto, poi l’avevo sentita dire
- Mi sarebbe piaciuto sentirmi sborrare in figa ma poi non avevo nulla con cui pulirmi.
Non avevo atteso oltre furtivamente mi ero allontanato. Ormai la realtà era davanti ai miei occhi, avevo
A che fare con due troie, mi sarei comportato di conseguenza, avrebbero scoperto quanto ero porco.
Lucia era euforica al massimo quando eravamo saliti in macchina per rientrare in hotel, ma era rimasta
molto sorpresa, viste le mie titubanze iniziali, quando mentre guidavo avevo tirato fuori il cazzo
- Dai troia lo volevi tanto? Bene inizia a succhiarlo.
- Certo che lo faccio. Mamma che bel cazzo che hai ed è grande.
Avevamo impiegato meno di dieci minuti ad arrivare in camera. Un minuto ci avevamo impiegato a
spogliarci, nonostante il letto a disposizione non mi ero sdraiato sopra, avevo solo fatto appoggiare a Lucia
le mani sul letto ed avevo iniziato a scoparla a pecorina. Rivedevo ancora mia suocera ed era come se
scopassi lei. Lucia aveva goduto abbastanza velocemente ed a quel punto ci eravamo stesi sul letto.
Dopo aver fatto un lungo 69, avevamo scopato di nuovo in varie posizioni ma quando stavo per godere
avevo voluto sbarrargli in bocca, anche in questa occasione rivedevo mia suocera. Anche Lucia aveva
ingoiato tutto, poi aveva continuato a succhiarmi il cazzo, lo voleva far diventare ancora duro.
Lucia mii aveva svegliato il mattino dopo leccandomi il cazzo, era stata una bella sensazione
- Ottimo modo per svegliarmi. Che ora è?
- Sono le 8. Sono scesa a prenderti il caffè, ma devi sbrigarti, mio marito arriva alle 10.
Mi ero alzato e avevo bevuto il caffè, Lucia mi aveva passato i vestiti, avevo il cazzo duro.
- Scusa mi hai svegliato succhiandomi il cazzo, ed adesso vuoi mandami via?
- Fosse possibile ti terrei tutto il giorno, ma non vorrei che mi marito arrivasse prima. Anche io ho voglia, possiamo fare una cosa veloce.
Lucia non si era nemmeno spogliata, aveva tolto le mutande ed alzata la gonna, l’avevo fatta sedere sul
bordo del letto e gli avevo fatto alzare le gambe ed appoggiarle sulle mie spalle. In questa posizione il mio
cazzo gli arrivava al collo dell’utero. Ad ogni colpo restava a bocca aperta, era preoccupata e continuava
a mettermi fretta quando gli avevo sborrato dentro aveva goduto anche lei, ma sospettavo che fingesse.
Ero andato in camera, mia suocera non c’era, ne avevo approfittato per fare una doccia la barba e
Cambiarmi. Ero sceso al bar dell’albergo che ero quasi le 11. Mia suocera con Lucia ed il marito,
sembrava, stessero aspettandomi. Avevamo fatto una passeggiata in centro e preso aperitivo, il marito
di Lucia si era rivelato molto simpatico e non aveva smesso di puntare mia suocera corteggiandola in
modo discreto, era stato naturale quando ci aveva invitato ad andare a trovarli, che mia suocera e Lucia
si fossero scambiati telefoni. Avevamo pranzato insieme allo stesso tavolo e dopo il caffè, erano partiti.
Eravamo rientrati, io mi ero diretto verso l’ascensore mentre mia suocera era titubante
- Cosa facciamo adesso? Non vieni nella saletta relax?
- Io vado in camera voglio sdraiarmi e riposarmi un po'.
- Io avevo promesso a una amica di fare partita a carte, l’avverto e tra 10 minuti ti raggiungo.
Di minuti non ne erano passati nemmeno 5 quando mi aveva raggiunto, io avevo fatto in tempo a
Spogliarmi, rimanendo il boxer e sdraiarmi sul letto. Mia suocera appena entrata in camera aveva solo
tolto le scarpe e si era sdraiata accanto a me. Poi mi aveva detto:
- Allora come è andata stanotte? Lucia mi ha detto che avete fatto faville e che hai un cazzo super.
- E’ andata bene. Ma anche a te mi sembra non sia andata male. Ero venuto a cercarti per dirti che venivamo via e ti ho vista nel boschetto. Sono rimasto a guardarti fino alla fine.
- Come ti dicevo anche io soddisfo i miei capricci. Ma a differenza di Lucia io mi sono posta delle regole per evitare relazioni. Non incontro mai nessuno la seconda volta mi chiamano Paganini.
- Dai raccontami le tue avventure, sono curioso e mi sembrano eccitanti.
Aveva iniziato con suoi racconti, era vero che usciva solo una volta, ma questa sua scelta la portava a
scopare con 3 o 4 maschi diversi ad ogni settimana di vacanza, fossero le terme o una crociera. Mentre
lei raccontava le sue avventure, io avevo iniziato ad accarezzargli le cosce, piano piano ero salito, fino
ad arrivare alla sua figa, avevo scostato le mutande e gli avevo infilato un dito in figa. Lei mi aveva
lasciato fare ma adesso la sua voce era un alternarsi di sospiri e ad un certo punto mi aveva chiesto:
- Ma secondo te, se noi due scopassimo sarebbe incesto?
- Non può essere incesto, mica siamo madre e figlio. Non abbiamo parentela diretta.
- Allora perché non mi scopi? Forse non ti piaccio?
Era stata velocissima a spogliarsi, era davvero una bella figa, l’avevo solo intravista nuda, perché si era
sdraiata sul letto e mi aveva subito attirato sopra aveva voluto subito il mio cazzo dentro
- Ti ho pensato tutta la notte che scopavi Lucia, avrei essere io al suo posto mi sono masturbata a lungo ma come vedi la voglia non è passata.
- Non devi prendertela con me. Sei tu che mi hai spinto fra le braccia di Lucia, poi ti sei trovata un altro. Ma adesso come vedi ti sto scopando.
- Sai quando a casa hanno detto che saresti venuto a fare le cure con me, ero contrariata pensavo che non avrei potuto togliermi nessun capriccio, poi ho iniziato a guardarti sotto una luce diversa, lo desideravo ma non speravo che avremmo scopato insieme. Aveva ragione Lucia, hai un cazzo notevole sembra che mi riempia tutta la figa mi piace da impazzire sto per godere.
- Sborra pure, io cerco di trattenermi voglio farti godere il più possibile
Dopo che aveva sborrato eravamo passati ad un 69, mentre gli leccavo la figa, avevo dato anche alcune
leccate al suo buco del culo, poi, quando gli avevo inserito un dito, aveva avuto un brivido e mugolato di
piacere. Mi aveva pregato di sborrargli in bocca mentre godevamo a 69, lo avevo fatto e lei aveva
ingoiato tutto. Ci eravamo accasciati esausti, ma solo per riposarci.
Eravamo rimasti a letto a discutere su come avremmo dovuto gestire la nostra relazione, di comune
accordo eravamo giunti a decidere che una volta rientrati a casa tutto sarebbe finito, in attesa di qualche
futura occasione in cui saremmo stati lontani alla famiglia. Mentre chiacchieravamo mi suocera aveva
il mio cazzo stretto fra le mani, mentre io continuavo ad accarezzare il suo corpo. Aveva delle belle tette
sode e la sua figa era sempre bagnata. Nonostante qualche chilo in più, era davvero una gran figa molto
calda e vogliosa di cazzo. Mentre gli toccavo la figa, avevo ripetuto l’azione di prima, gli avevo infilato un
dito nel buco del culo, mi aveva guardato sorpresa facendomi un sorriso, aveva avuto un gemito e detto
- Ti pace tanto il mio culo? È la seconda volta che ci infili il dito?
- Mi piacerebbe infilarci altro? Piacerebbe anche a te?
- Sentire il dito è stata una sensazione piacevole. Per il cazzo non saprei dirti perché non l’ho mai provato. Tu sei ben messo, e questo mi fa aver paura di provare e sentire male.
- Beh, lo hai preso in figa senza problemi. Se vuoi provare useremo vaselina o dello spray anestetizzante così non sentirai nessun dolore.
Non aveva risposto, aveva preso in bocca il mio cazzo iniziando a spompinarmi, e quando io mi ero
girato a 69 iniziando a leccarla si era scatenata tutta la sua libidine. Da quel giorno era stato un continuo
scopare lo avevamo fatto in tutti i posti ed in tutti i modi. Il lunedì quando erano aperte le farmacie, era
stata lei a recarsi in farmacia a prendere il gel anestetizzante. Quel pomeriggio, dovevamo fare una
partita a carte con dei conoscenti ma lei mi aveva detto che dovevamo andare in camera.
Appena arrivati in camera mi aveva fatto la sorpresa facendomi vedere il gel. Era stato molto bello, ero
Riuscito a infilarglielo tutto senza che sentisse dolore era brava a contrarre i muscoli dello sfintere
Facendomi provare un piacere enorme. L’avevo inculata a lungo, ma sembrava che non sarebbe riuscita
A godere solo prendendolo nel culo, per aiutarla l’avevo fatta mettere a pecorina riuscendo così ad
accarezzargli la figa, quando finalmente aveva goduto anche io gli avevo sborrato nel culo.
Era stata una settimana di sesso sfrenato, ma eravamo decisi di fare finta che nulla era successo una
volta rientrati a casa, mi aveva fatto un ultimo pompino mentre guidavo a pochi minuti da casa. Erano
passati quasi 2 mesi, nonostante tutto eravamo riusciti ad avere un comportamento corretto senza che
nessuno avesse potuto sospettare di quello che era successo. Quel giorno, ero rientrato abbastanza
presto da scuola, mia moglie non tornava mai a pranzo, di solito usciva al mattino verso le 10 per andare
in ditta per poi rientrare sempre verso le 18/19. Avevo appena finito di mangiare, ed ero in accappatoio
sdraiato sul divano a guardare la televisione quando avevo sentito suonare, era mia suocera
- Ciao che ci fai qui? Hai forse intenzione di rompere l’accordo?
- Non voglio rompere l’accordo, ma volevo avvertirti che domenica quando saremo a pranzo, avrai una sorpresa. Stavo per prenotare di nuovo alle terme ed avevo chiesto a tua moglie che era il caso che anche tu facessi di nuovo fanghi. Non ci crederai, ma è stata lei a prenotare, ma non a Salsomaggiore ma in Austria, subito dopo il confine in un centro benessere.
- WOW benissimo, io tra una settimana inizio vacanze estive e non è un problema.
- Infatti, tua moglie il soggiorno nel centro benessere te lo ha prenotato come regalo. Tu, comunque, domenica quando te lo dirà fai finta di essere sorpreso. Adesso vado.
- Aspetta, fammi un po' di compagnia, stare tutto pomeriggio da solo diventa lunga.
Si era seduta sulla poltrona davanti a me, ci eravamo guardati negli occhi, io avevo slacciato
l’accappatoio, avevo il cazzo in mano ed avevo iniziato a menarlo, lei mi aveva guardato sorpresa, non
parlavo continuavo a menarmi il cazzo che ora svettava duro come il marmo. Mia suocera si era alzata
di scatto, per un attimo avevo pensato che stesse per andare via, invece si era spogliata velocemente
si era avvicinata a me per mettersi cavalcioni ed impalarsi sul mio cazzo.
- Sei stato tu a rompere l’accordo. Adesso scopami che sono 2 mesi che mi sogno il tuo cazzo
- Però dopo voglio mettertelo anche nel culo.
- Puoi fare tutto quello che vuoi. Farò tutto quello che desideri. Sarò la tua schiava, basta che mi scopi e mi fai godere come quella settimana che siamo stati insieme.
- Non voglio che tu sia la mia schiava, voglio che diventi la mia troia.
- Si si sono la tua troia la tua puttana, farò tutto quello che vuoi. Cazzo sto sborrando, sbattimi fammelo sentire, poi ti prometto che lo prendo in culo.
- Godi troia, ti piace il cazzo vero? Da quello che mi hai raccontato almeno ne avrai presi un centinaio diversi
- Si ne ho presi tanti, ma adesso voglio solo il tuo ma se tu vuoi altre fighe ti aiuto ad averle. Inviterò Lucia a qualche vacanza così potrai scoparci tutte e due.
Gli avevo sborrato in figa, poi ci eravamo trasferiti in camera da letto. Era stato un lungo pomeriggio di
Sesso. La domenica era stato ufficializzato l soggiorno nel centro benessere, la settimana dopo
saremmo partiti.
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