Quando la mamma si masturba...
Sono una donna di 47 anni, sono sposata e madre di due ragazzi di 16 e 13 anni. A volte mi sento un po’ una donna di altri tempi: a 28 anni ho sposato il mio ragazzo storico, il primo e l’unico con cui abbia mai fatto sesso.
Ho una bella casa, un buon lavoro, una splendida famiglia, eppure a volte mi sembra che mi manchi qualcosa.
Guardo le mie vecchie foto di più di 20 anni fa, e penso: certo che ero proprio una bella figa. Mora, pelle olivastra e occhi color nocciola, non un filo di pancia ma un bel seno, caviglie sottili. Una autentica bellezza mediterranea. Mi rendo conto solo ora che gli sguardi dei tanti uomini che ho sempre ignorato, avrebbero potuto farmi vivere esperienze indimenticabili, che ora non potrò certo ripetere, perchè ora… le due gravidanze mi hanno resa grassa, il mio seno è diventato spropositatamente enorme, con due mammelloni grassi, flaccidi e cascanti, per non parlare di culo e cosce, pieni di cellulite e smagliature. 20 anni fa adoravo guardarmi allo specchio, ora sono a disagio col mio corpo.
Per fortuna, almeno mio marito mi fa sentire desiderata come allora, almeno nell’intimità.
Già, l’intimità, devo ammettere che anche quella è cambiata, in questi 20 anni: prima facevamo sesso in ogni angolo della casa, a qualunque ora del giorno e della notte, secondo le nostre voglie, gemendo e urlando senza preoccuparci di nulla. Con l’arrivo dei figli, è stato sempre più difficile ritagliarci dei momenti per noi, ma sempre con la massima discrezione.
Per fortuna, ancora oggi continuiamo a fare sesso almeno una volta a setimana, anche se diventa sempre più meccanico, meno coinvolgente. Ne abbiamo già parlato, cerchiamo sempre di porre rimedio, ma dopo qualche settimana il problema si ripresenta.
Mi giro nel letto, la sveglia sul comodino segna le 5 del mattino, e questi pensieri stamattina hanno deciso di togliermi il sonno.
Sbuffo, fissando il soffitto, mentre accanto a me mio marito continua a dormire.
E tra questi pensieri mi arriva in testa un’altra domanda: da quanto non mi masturbo?
Ho iniziato a toccarmi da ragazzina, e anche dopo i primi rapporti sessuali ho continuato a farlo, usando sempre le dita. E poi è stato un diminuire continuo.
Davvero, quando è stata l’ultima volta che mi sono masturbata?
Ci penso un po’ su, forse da quando sono sposata non mi sono più toccata?
Praticamente si, c’è stata una sola eccezione, poco dopo esserci sposati: mio marito passava la notte fuori, in trasferta, ci eravamo parlati al telefono, poi avevamo iniziato a chattare, scrivendoci dei messaggi erotici, e mi ero masturbata fino a venire.
Cazzo, 18 anni. 18 anni che non mi masturbo.
Forse è questo ciò che mi manca: devo aiutare me stessa a trarre piacere. Con la mia mente, e le mie dita.
E, dato che è presto e non riesco a dormire, perchè non iniziare proprio ora?
Mi sistemo più comoda sotto le coperte, e senza muovermi troppo, sollevo un po’ la maglia del pigiama, fino all’ombelico. Quanto basta perchè possa infilare la mano sinistra e raggiungere il mio seno.
Accarezzo la mammella sinistra, che casca a lato non avendo il reggiseno. La palpo, sfiorando il capezzolo che subito reagisce inturgidendosi, e mi provoca un brivido. Le dita strizzano la mia morbida carne, e sento quasi un formicolio provenire dall’interno coscia. è passato così tanto tempo dall’ultima volta che le mie mani mi hanno dato piacere, che al mio corpo sembrano quasi sconosciute e nuove, a giudicare da come sto reagendo.
Infilo la mano destra sotto i pantaloni del pigiama, accarezzando il basso ventre da sopra il tessuto delle mutandine.
Avverto una sensazione di calore al basso ventre, assieme alle grandi labbra che si dilatano, mentre le massaggio delicatamente con le dita attraverso le mutandine, e con l’altra mano passo da un capezzolo all’altro.
Inarco la schiena, sento sempre più caldo e vorrei spalancare le gambe, ma sento il materasso fare rumore sotto il mio peso, mentre il mio respiro è sempre più ansante.
Nel buio della nostra camera da letto getto uno sguardo verso mio marito, che sembra continuare a dormire, ed io non resisto, devo continuare.
Infilo la mano destra sotto le mutandine. Le dita tastano i miei peli pubici, una fitta foresta nera, dato che mi depilo solo in estate, e mai completamente.
Con i polpastrelli mi faccio largo nel folto della peluria, trovando le grandi labbra in procinto di dilatarsi.
Mi accarezzo lentamente, godendomi le via via crescenti fitte di piacere che dalla pancia si irradiano ad ogni angolo del mio corpo.
Mi coccolo tra le gambe, massaggiando e tirando la pelle sensibile per i peli, finchè le dita non sono umide dei miei stessi umori.
Accarezzo il clitoride, e lentamente infilo un dito dentro di me.
“mmhhhhhhh…” un brivido di piacere mi rende difficile trattenere un gemito, che cerco di soffocare tenendo la testa sotto le lenzuola.
Col medio esploro la mia fica calda e umida, mentre il pollice accarezza il clitoride.
Ancora non riesco a crederci: mi sto masturbando di nascosto sotto le coperte come un’adolescente!
Mi mordo il labbro inferiore, espiro rumorosamente col naso, e con un dito dentro, sfrego tutto il palmo contro il clitoride.
Inarco la schiena, strizzo forte una tetta, queste scosse di piacere mi stanno facendo impazzire!
“mhhh!” mugolo sommessamente a labbra serrate, mentre il mio bacino si muove all’unisono con la mano, quasi fosse animato di vita propria.
Sento mio marito girarsi e mi fermo, mmobile, pietrificata, con il cuore a mille. Trattengo per un attimo il fiato, quanto basta per rendermi conto che si è girato nel sonno. Sta ancora dormendo.
Ora non ho tempo per fasciarmi la testa su cosa penserebbe se mi trovasse intenta a masturbarmi.
Infilo anche il dito indice dentro di me, lascio le mie tette e uso l’intera altra mano per accarezzarmi il clitoride.
Chiudo gli occhi, mi lascio andare e mi scopo con due dita, fermandomi solo quando sento che i miei succhi stanno per colarmi tra le cosce, e che sto facendo troppo rumore col materasso.
Avvicino le dita alla mia bocca, raccolgo con le labbra i miei stessi umori, e riprendo a masturbarmi.
Sento un’ondata di piacere crescere sempre più forte dentro di me, le mie dita non smettono di martellarmi, mentre vorrei spalancare la bocca e gemere, e muovere il bacino all’unisono con quell’onda. Ma devo tenere le labbra serrate, quasi trattengo il respiro per non ansimare, e faccio fatica a trattenere i tremolii e gli spasmi involontari del mio bacino. Inarco la schiena e tengo la mano dentro di me quando l’orgasmo mi travolge, scuotendo tutto il mio corpo.
Mi lascio andare esausta sul materasso, il ventre tremante, mentre con l’affanno sfilo lentamente le mie dita bagnate. Faccio appena in tempo a ripulirle leccandole, non mi sono nemmeno sistemata ancora il pigiama, e mio marito alza la testa
“tutto ok?” mi chiede, la voce impastata
“...” ansimo, un po’ per i postumi dell’orgasmo, un po’ per la sorpresa, “...si…” rispondo, con voce roca e affannata, mentre mi risistemo il pigiama come meglio posso. Fortuna che non mi sono spogliata! “...solo un brutto sogno.”
altro che brutto, è stato fantastico.
La sera dopo, mentre mi infilo sotto le coperte, mi rendo conto che potrei continuare a dedicarmi a me stessa. Mio marito si avvicina a me per il consueto bacio della buonanotte, ma prima che si giri su un fianco per dormire, salgo a cavalcioni su di lui.
Con il dito indice sulla bocca, gli faccio cenno di non far rumore, e mi libero della parte superiore del pigiama, liberando i miei grossi e pesanti seni, che lui subito afferra.
Inarcando il bacino e sollevandomi appena, sempre attenta a non far troppo rumore, mi libero anche dei pantaloni e delle mutandine, troneggiando tutta nuda su di lui.
Avvicino i miei seni alla sua bocca, mentre ondeggio con il bacino contro la sua patta, stimolandone l’erezione. Non ho voglia di prenderglielo in bocca, ne ho bisogno subito dentro di me.
Sposto i suoi pantaloni e le mutande quanto basta per tirare fuori il cazzo e i testicoli, che sfrego contro la mia figa, muovendo lentamente il bacino.
Ci mette poco ad essere completamente nudo, ed a quel punto anch’io sono già bagnata.
Scivola dentro di me, e lo cavalco con foga, facendo sobbalzare i miei grossi seni ad ogni spinta, e mordendomi il labbro per non gemere.
Il suo orgasmo arriva troppo presto, sento i suoi schizzi caldi invadermi la fica, sono completamente presa dal piacere, continuo a muovermi, facendo cigolare le molle del materasso, ma lui smette di assecondare le mie spinte, e il suo membro, non più al pieno del vigore, scivola via. Mi stendo su di lui, gli avvicino il mio seno alla bocca; capita che venga prima di me, e di solito ci prendiamo qualche minuto di pausa per poi continuare. Ma capita anche che, una volta appagato, non ne voglia sapere. E questa sera sembra una di quelle.
“dai tesoro, sono esausto ed è tardissimo, lo rifacciamo domani, ok?” mi sussurra, invitandomi, non troppo gentilmente, a farmi da parte per lasciarlo dormire.
E di solito mi faccio andar bene tutto questo.
ma oggi non ce la faccio. Voglio anch’io il mio cazzo di orgasmo!
E se non me lo darai tu, ci penserò da sola.
Sbuffo, rotolo di lato, e anzichè rivestirmi, mi alzo, completamente nuda, e corro in bagno, attraversando il corridoio.
M siedo sulla tavoletta del wc, accarezzando la mia fica, i peli bagnati per un mix di umori e sborra. Li spalmo attorno alle grandi labbra, quindi infilo direttamente due dita dentro.
I miei movimenti oggi sono più nervosi, meno calmi. Voglio venire.
Ripenso a tutte le volte in cui mi ha scopata rudemente, tenendomi le gambe oscenamente divaricate, o montandomi da dietro.
Si, così! Martello con foga le dita dentro di me, ondeggiando con il bacino
“mmmmhhhhhh” un gemito più profondo sfugge alle mie labbra, per fortuna la porta è chiusa.
Mi tocco freneticamente, immaginando di esser scopata con foga quasi animalesca.
“mmmmhhh… mmhhh…. mmmhhh!!” mugolo a labbra serrate, mentre l’orgasmo mi scuote dall’interno e mi fa quasi girare la testa, lasciandomi esausta, nuda sul cesso.
Quando torno in camera, mi sembra che tutti stiano dormendo.
Ricominciando a masturbarmi come quando ero una ragazzina, ho compreso che del tempo da ritagliare per me stessa ce l’ho eccome. E’ solo che la vita e gli impegni me l’avevano fatto dimenticare.
Mi sono resa conto di avere tantissime occasioni per stare da sola e coccolarmi, e ho iniziato ad approfittarne di continuo: al mattino, appena sveglia. La notte, quando dormono tutti. Persino durante il giorno, chiudendomi in bagno.
Da un lato, il brivido di esser scoperta e di dover far piano, ha continuato a tener alta la mia eccitazione, dall’altro però ho sentito sempre di più la mancanza di potermi lasciar andare completamente.
Così un pomeriggio, rientrando prima a casa dall’ufficio, ho deciso di approfittarne.
Fino a poco tempo prima non mi sarebbe neppure passato per la mente: avrei dedicato quel tempo alle faccende di casa, a cucinare, a portarmi avanti col lavoro, o a leggere un po’ sul divano.Associare la solitudine in casa alla masturbazione, mi sembra davvero di esser tornata ragazzina!
Mio figlio grande non torna mai prima di cena, il piccolo tornerà dai suoi allenamenti tra un’oretta con suo padre, ho tutto il tempo che mi serve per godere un po’ senza la paura che qualcuno mi senta.
Vado in camera da letto, guardandomi davanti allo specchio mentre mi spoglio. Ho ritrovato persino il piacere di guardare il mio corpo burroso e flaccido.
Completamente nuda, mi lancio di peso sul letto, e mi accarezzo le tette con entrambe le mani.
“mmmmh” mugolo, mentre i miei capezzoli diventano turgidi come chiodi.
Esploro le morbide curve del mio corpo, i miei fianchi, la mia pancia, le mie gambe.
Le mie dita esplorano delicatamente le grandi labbra della mia vagina, le solleticano, mentre puntello i talloni sul letto e divarico bene le gambe.
Continuo ad accarezzarmi, salendo su e giù lungo il mio corpo, dalle tette al clitoride.
“aahhhhhh” gemo di piacere, mentre infilo prima un dito,lentamente, nella mia fica dilatata.
o muovo lentamente, ondeggiando con il bacino e scopandomi contro la mia stessa mano, e lentamente lo avvicino alla mia bocca, leccandone i succhi che imperlano l’unghia.
Lo infilo di nuovo, raccolgo i miei umori, e li spalmo sui capezzoli
“mmmmmmhhhh”, mugolo più forte, contorcendomi.
Poi infilo due dita, muovendole ad un ritmo sempre più intenso.
“siii…” gemo con voce rauca, il respiro affannoso, mentre con gli occhi chiusi mi lascio trasportare dal piacere e dall’immaginazione.
“sii così…” gemo più forte, una mano nella figa e l’altra sul seno.
inarco il bacino, sfrego il palmo contro il clitoride, spingo in modo sempre più frenetico, controcendomi contro la mia stessa mano
“ohhh sii.. siii..” gemiti incontrollati escono dalle mie labbra, mi giro su un fianco, poi a pancia in giù, mentre ogni centimetro del mio corpo reclama attenzioni.
Affondo la testa nel cuscino, sfregando con i seni contro il materasso, il culo sollevato in aria e due dita che non smettono di toccare una figa sempre più bagnata.
“sii, sii, mmmhhh” gemo, la voce soffocata dal cuscino mentrer muovo la mano sempre più veloce, e il bacino viene travolto dagli spasmi.
“ahhh, cazzo, siii, sii… siiiiiii” con un ultimo, rauco, gridolino sento tutto il mio corpo tremare, mentre l’orgasmo mi divora.
Ansimante, rimango distesa a pancia in giù, mentre una sensazione di relax e benessere mi pervade.
Quello che non sapevo, è che mio figlio grande mi aveva spiata…
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