🔴 Esibizione a cena – La fine

Camminammo fino alla macchina senza dire una parola. L’aria della notte era fresca, ma il calore tra noi era insostenibile. Lei si muoveva con la stessa eleganza di sempre, il sorriso soddisfatto sulle labbra, come se nulla fosse accaduto. Ma io lo sapevo. Lei lo sapeva.
Appena chiusi le portiere, mi sbottonai i jeans con un gesto deciso. Il respiro ancora troppo pesante, il desiderio che pulsava in ogni fibra del mio corpo.
Lei si voltò lentamente, mordendosi il labbro mentre il suo sguardo scivolava verso il basso. «Così impaziente?»
«Sai bene il perché.» La guardai fisso, le dita che già affondavano nei suoi capelli mentre la guidavo verso di me.
Lei rise piano, un suono caldo, compiaciuto. «Ti piaceva vedermi così, vero? Sapere che non eri l’unico a guardarmi?»
Un brivido mi percorse la schiena quando le sue labbra si posarono su di me, inizialmente leggere, poi sempre più audaci.
«Dimmi…» sussurrò con voce maliziosa. «Ti sei accorto di come mi guardavano? Dei loro occhi incollati su di me?»
Inspirai forte, le mani che si serrarono sui suoi capelli. «Sì.»
Lei fece un piccolo suono soddisfatto, continuando a muoversi con una lentezza esasperante. Poi sollevò appena lo sguardo, gli occhi lucidi di desiderio.
«E se ti dicessi che mi eccitava?» La sua voce era un soffio contro la mia pelle. «Sapere che tutti loro desideravano vedere di più… e che tu non potevi farci nulla?»
Il mio respiro si fece più pesante. «Lo sapevo.»
Lei sorrise, provocante. «E se uno di loro avesse avuto il coraggio di venire a parlarmi?»
La tensione tra noi era elettrica. Lei si mosse sopra di me con lentezza, le sue labbra appena vicine alle mie.
«E se qualcuno di loro avesse voluto toccarmi?»
Senza esitare, spostai il suo intimo e la feci salire sopra di me. Lei ansimò piano, le unghie che affondavano nelle mie spalle.
«Avresti lasciato che mi toccassero?» sussurrò, il fiato caldo contro la mia pelle.
Le mie mani si strinsero sui suoi fianchi, il desiderio che mi bruciava dentro. «Forse… se lo avessi voluto davvero.»
Lei sorrise contro le mie labbra, il suo corpo che si muoveva in modo sempre più audace. «E se invece lo volessi?»
Un’ondata di eccitazione mi attraversò. Il suo corpo si strinse contro il mio, ogni parola alimentava il fuoco tra di noi.
«Ti sarebbe piaciuto vedermi lasciarmi andare? Sentirmi sussurrare il tuo nome mentre qualcun altro mi sfiorava?»
Il respiro di entrambi era ormai irregolare. Ogni movimento, ogni parola ci portava sempre più in alto, fino a quando il controllo svanì del tutto.
Lei gettò indietro la testa, il suo corpo che si stringeva ancora di più al mio. Io la afferrai con forza, lasciando che il piacere ci travolgesse completamente, fino a quando ogni pensiero si dissolse nell’aria calda e densa dell’auto.
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