Al cinema con zia Susy

Un giorno, dopo una bella scopata, zia ed io eravamo distesi a letto a riposare e chiacchierare:
- Dal parrucchiere sentivo alcune donne parlare di film erotici, ma non solo erotici… un po’ spinti, licenziosi… audaci… osée… non so se capisci cosa intendo.
- Penso di sì, zia - le rispondo - del tipo con Edwige Fenech, vuoi dire?
- Sì, quelli… sai mi piacerebbe vederne qualcuno. Penso sia eccitante anche vedere fare sesso e non solo leggerne. Tu che ne pensi?
- Penso anch’io, zia. Ma tu ne vorresti vedere uno?
- Mah… forse sì, con te… mi eccita l’idea di vedere un film un po’ spinto con te vicino… ma non possiamo certo andare al cinema del centro! In paese mi conoscono.
- Beh, potremmo andare a Milano. Lì non ci conosce nessuno. Io domani sono in università e se vuoi mi raggiungi a Milano nel pomeriggio e andiamo al cinema.
- Bell’idea Ninni!
Ci mettiamo d’accordo sull’ora: io andrò a prenderla in stazione a Milano e la porterò - a sua insaputa - in un cinema a luci rosse che ogni tanto frequento Altro che film “licenziosi”, l’avrei portata a vedere un vero porno!
Nel primo pomeriggio del giorno dopo la aspetto al binario della stazione di Milano. Lei scende dal treno e mi abbraccia felice. É vestita con eleganza, come spesso fa negli ultimi tempi; ha abbandonato infatti quei vestiti larghi e senza forma che portava un tempo e, al contrario, cerca sempre di valorizzare, senza mai essere volgare o appariscente le belle curve che ha nonostante non sia più giovanissima. Oggi indossa un vestito leggero di cotone con una fantasia a fiori chiari, è abbastanza scollato, ma non esagerato, la gonna al ginocchio e le calze grigio fumo che sa che io adoro.
Nel salire sul tram molto affollato non posso trattenermi dal metterle una mano sul culo. Lei si gira con aria fintamente scandalizzata, ma ride divertita dalla situazione. Vedendo che ci sta, ne approfitto e - trovato un angolino in fondo al tram - la spingo contro il finestrino e le accarezzo il culo. Lei mi lascia fare e io sento le mutandine e il reggicalze sotto la gonna. Le vorrei mettere le mani sotto, ma lei mi ferma:
- Non azzardarti! - mi sussurra nell’orecchio - toccami da sopra la gonna ma non mettermi le mani sotto!
Non vado oltre e mi limito a pastrugnarle il culo e strusciarle contro il mio cazzo durissimo.
In un modo o nell’altro arriviamo alla nostra fermata e poco dopo eccoci all’ingresso del cinema.
- Che film danno oggi? - mi chiede mentre entriamo.
- Non ricordo il titolo - le rispondo assurdamente - ma sarà certamente bello!
Un po’ stupita zia si lascia guidare in platea. Entriamo nella sala buia rischiarata solo dalle immagini sullo schermo che per ora mostrano solo una coppia seduta su un divano che chiacchiera.
- Ma non era meglio entrare all’inizio del film?
- Non ti preoccupare, zia. Vedrai che capiremo lo stesso - Non posso certo dirle che la trama è solo una scusa per mostrare scene di sesso esplicito.
La sala è suddivisa in quattro quadranti separati da corridoi. Noi si sediamo nell’ultima fila, io con il corridoio centrale alla mia destra e zia seduta a sinistra. La sala è quasi vuota: un po’ di persone sparse, sedute lontano una dall’altra, e due donne in piedi nei corridoio laterale, vicino alla porta delle toilette. Io so che sono due puttane che - complice il gestore del cinema - offrono servizi di mano e di bocca agli spettatori che lo richiedono.
- E quelle due signore? Perché stanno in piedi?
- Saranno stanche di stare sedute, zia. Ma che ci importa? Guardiamo il film!
Intanto sullo schermo la coppia sta cominciando a fare sul serio: lui le ha messo una mano sotto la gonna, scoprendo un bel paio di cosce fasciate da calze color carne e lei le ha messo una mano sul pacco.
Zia guarda con molto interesse mentre io con la sinistra le accarezzo la coscia da sopra la gonna sentendo il gancetto del reggicalze, cosa che mi fa eccitare ancor di più. Sullo schermo lei gli ha sbottonato i calzoni e si è presa in bocca un cazzo enorme.
- Ma quelli fanno sul serio - mi sussurra zia con voce un po’ incerta.
- Sì, zia, sembra proprio di sì.
- Io non avevo capito che questi film fossero così espliciti.
- Beh, zia… ho voluto portarti a vedere qualcosa di davvero eccitante, non le commedie sexy all’italiana con Edwige Fenech o Laura Antonelli… ho sbagliato?
- No, Ninni… solo non mi aspettavo di vedere sesso così esplicito…
- Ti disturba la cosa?
- No, direi proprio di no… anzi - e così dicendo mi mette la mano sulla coscia sinistra.
Qualche fila davanti a noi un uomo si alza e va da una delle donne che sono accanto alla toilette. Alla fioca luce della porta della toilette lo vedo parlare pochi istanti con una delle due puttane e poi insieme, lui e lei, si vengono a sedere un paio di file davanti a noi.
Subito dopo lei si china ed evidentemente gli fa un pompino, praticamente in sincrono con ciò che avviene sullo schermo.
Anche zia se ne accorge:
- Ma quei due davanti a noi che fanno?
- Beh, zia… si divertono...
- Secondo me lei glielo ha preso in bocca, non sembra anche a te?
- Si direi di sì… forse si sono fatti suggestionare da ciò che vedono.
- Ma non mi sembrava che si conoscessero… lei era in piedi nel corridoio e adesso lei gli sta facendo un pompino!
- Zia, quelle due sono due puttane, vedrai che tra poco anche l’altra avrà un cliente.
- Beh Ninni, ti confesso che vedere quei cazzone sullo schermo e vedere la testa di quella puttana che va su e giù… mi sto bagnando…
- Provvediamo subito, zia.
E le metto la mano sotto la gonna, tra le cosce. Sento le mutandine umide e le accarezzo la figa mentre lei mi appoggia la mano sul pacco e mi stringe il cazzo tra le dita.
In piedi in corridoio, alla nostra sinistra, vedo uno che si tocca vistosamente il pacco da sopra i calzoni: sta guardando noi due e soprattutto le cosce di zia.
- Zia, guarda a sinistra, lo vedi quel tipo in piedi?
- Sì… ma si sta toccando?
- Sì, zia, si sta eccitando guardando noi due… Tu dici? - mi chiede sussurrando con la voce un po’ roca e decisamente eccitata.
- Direi proprio di sì!
- Beh Ninni, non mi dispiace affatto, anzi…
- Lo facciamo venire più vicino?
- No, no! Ho paura che mi tocchi.
- Ma no, mettiamo il mio zainetto sul sedile accanto a te, così non può sedersi di fianco.
- Se lo dici tu, Ninni… sei sicuro?
- Tranquilla zia, se si allarga ci spostiamo, ma vedrai che rimarrà al suo posto.
E così dicendo metto il mio zaino sul sedile alla sinistra di zia e faccio un cenno al tipo in corridoio. Lui mi chiede conferma a cenni e dopo un mio invito esplicito si avvicina e si siede a sinistra di zia, lasciando tra lui e zia il sedile occupato dal mio zaino.
Sullo schermo ora è l’uomo che sta leccando la gran figa bionda della tipa che si è tolta gonna, mutande e reggiseno e a cosce larghe si è sdraiata sul divano.
La puttana davanti a noi intanto ha finito il servizio e torna al suo posto accanto alla toilette mentre la sua compagna si siede più avanti per servire un altro cliente.
Io ho scostato le mutandine di zia mettendo a nudo la sua figona nera che sto sditalinando mentre lei mi ha liberato il cazzo e mi sta facendo una lenta sega. Anche il tipo accanto a noi ha tirato fuori l’uccello e si sta segando continuando a guardare tra le cosce di zia che gradisce sia le mie attenzioni, sia gli sguardi dello sconosciuto. Sullo schermo stanno scopando alla pecorina.
Sia zia, sia io stiamo godendo come maiali:
- Ninni, mi piace da morire vedere quei due che scopano e vedere questo tizio qui che si sta facendo una sega guardando noi… sono proprio una maiala!
- Sì, zia, una maiala che si sta godendo la figa e facendo godere il cazzo mio e di questo maiale qui vicino…
- Sì... e ora sto venendo Ninni, dai sborra anche tu!
- Eccomi zia, sborro!
E anche il tipo accanto a noi sta sborrando in un fazzolettino mentre io purtroppo non ho fatto in tempo a prenderlo e ho sporcato non solo le mani di zia ma anche i calzoni.
Zia prende un fazzoletto e mi asciuga:
- Che disastro Ninni! - ride - e non abbiamo neppure visto il film! Chissà come va a finire?
E ridendo usciamo dal cinema e torniamo a casa.
(Sono graditi i commenti)
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