Il confessionale parte 2

Esco di corsa dalla chiesa dove sono stata appena poco fa “confessata” dal prete. Ho ancora il liquido che mi cola lungo le cosce, vedo all’angolo di fronte un bar e mi ci catapulto chiedendo un caffè, con l’unico scopo di andare in bagno a sistemarmi.
Prendo dei fazzoletti e asciugo tutto quello che sta colando dal mio culo. Sento che il porco ha fatto un bel lavoro, l’ha aperto bene!
Ora però sono senza mutande che ho lasciato nel confessionale. Non posso andare in giro così! Bevo il caffè e decido di andare al centro commerciale a comprare dell’intimo.
Devo prendere il tram, quattro o cinque fermate.
“Cazzo! oggi c’è pure lo sciopero!”. Mi dirigo verso la fermata, c’è molta gente ma quando arriva il tram riesco ad entrare anche se è quasi pieno. Arriviamo alla prima fermata e scorgo un mare di gente che sta aspettando. Spero che non debbano entrare tutti su questo tram. Invece uno dopo l’altro cercano di salire tutti quanti. Guadagno una posizione centrale ma ormai il tram è zeppo di persone. Sono schiacciata da tutte le parti. Non so se è nella mia testa perchè ancora sto pensando a quello che mi è successo poco fa, ma mi sembra che tutti mi vogliono toccare! sento appoggiarsi di fianco, davanti, dietro!
Davanti a me, schiacciato addosso, un uomo sui 55, più alto di me, un bel tipo, un bell’uomo direi. Non posso evitare di sentire il suo odore poichè siamo praticamente a stretto contatto. Sa di fresco, di pulito, di buono. Per fortuna!
Ci scambiamo un paio di sguardi, noto che lui mi sta osservando la scollatura e le tette!
Il tram fa una frenata brusca. Io sto quasi per cadere, ma lui con la mano mi sorregge per un fianco tenendomi e impedendo così di cadere. Io per cercare di reggermi anche se ammassati, involontariamente lo sfioro con la mano sull’inguine. Sposto subito la mano!
Lui invece anziché mollare il fianco fa scendere la mano e comincia a sollevarmi di lato la gonna. Sento una mano calda salire lungo la coscia, cerco di non guardarlo, ma la manovra mi mette i brividi. Sale lungo il fianco, qui si sofferma…
Ha capito che sono senza mutande! Gli rivolgo lo sguardo, mi guarda.
Con un leggero movimento delle sopracciglia è come se gli dicessi “eehh sì…sono senza mutande!”
Lui capisce perfettamente il mio sguardo, abbozza un sorriso e invece di togliere la mano la porta dietro e mi accarezza una natica. Anzi gli dà una bella palpata!
In un’altra occasione gli avrei dato una gomitata sul fianco, ma oggi non so cosa mi succede! Mi sento troia! con quello che ho fatto, sì, voglio fare la troia!
Lo guardo ancora e stavolta è come per dirgli “Ah! pure una bella palpata ti sei fatto, porco!”.
Sono arrivata alla fermata giusta, devo scendere.
Mi faccio strada tra quella marea di persone e scendo, ma vedo che lui scende insieme a me. Sul marciapiede di fronte c’è il centro commerciale, mi dirigo a passo svelto, sono agitata, confusa per tutte queste cose che stanno succedendo. Mi volto, con la coda dell’occhio vedo che mi sta seguendo. Penso che forse deve attraversare anche lui la strada. Entro nel centro commerciale. Pazzesco! entra pure lui, mi sta seguendo!
Con lentezza a questo punto prendo le scale mobili e vado al piano dell’intimo donna, stando a distanza sale anche lui.
Con fare molto vago guardo i vari completini di intimo, lui con fare altrettanto vago si aggira nelle vicinanze.
Ne scelgo un paio e mi dirigo nel salottino prova.
So che non si dovrebbe ma voglio provare a vedere come mi stanno.
Dopo aver provato un primo slip, vedo la tendina aprirsi solo un paio di centimetri e sbucare una mano con uno slip.
Poi la mano si ritrae. Un paio di slip bianchi, tessuto traforato con stringa a fibbia laterale. “Pure gusto ha il porco!” penso dentro di me.
Poi guardo meglio e vedo un biglietto “h 13 parcheggio -1 zona B macchina con i fari accesi, ti aspetto”.
“Ma questo è pazzo!” penso, però istintivamente guardo l’orologio. Sono le 11.30, manca un’ora e mezza. “Ma che appuntamento è? perchè dopo così tanto tempo?”
Ricomincia il mio sentirmi troia, ma libera!
Decido di aspettare le 13, tanto posso fare un bel giro nel centro commerciale.
Comincio a riflettere sul tempo di attesa… “Ho capito!” penso “il tipo è andato a prendere la macchina e mi aspetta al parcheggio…altrimenti non si spiega…”
Sono le 13, scendo al piano meno 1, vado alla zona B.
Guardo in tutte le direzioni e in una zona laterale all’angolo vedo una macchina nera coupé con i fari accesi.
“E’ lui!” penso. Mi avvicino, il punto è molto riparato, praticamente siamo isolati, intorno non c’è nessuno e il parcheggio è semi-deserto.
Abbassa leggermente il finestrino, mi sorride in modo gentile e affabile.
“E’ proprio un bel tipo” penso. Non ho paura, mi fido dei suoi modi. Mi avvicino, lui si allunga per aprire da dentro lo sportello del lato da dove salgo in macchina. Richiudo.
Non diciamo nulla, ci guardiamo solo fisso negli occhi perchè in questa situazione è meglio non dire nulla e lasciare che gli eventi facciano il loro corso.
Porta subito una mano verso il fianco e comincia a salire. Il calore della mano che sale sulla pelle già mi dà alla testa, poi prende la via delle tette e comincia ad accarezzare…è un attimo e i capezzoli diventano duri come chiodi…
“Ci sa proprio fare…” penso
L’operazione sulle tette va avanti un pò’, poi con l’altra mano solleva la leva per abbassare il sedile. Lentamente ma inesorabilmente mi ritrovo sdraiata con il sedile reclinato. Continuiamo un gioco di sguardi complici, non smettiamo di fissarci negli occhi. La cosa mi sta scopando il cervello!
Vedo che sposta la mano verso i pantaloni e abbassa la zip. Lo tira fuori, vedo che è bello largo, come piace a me.
Istintivamente porto entrambi i pollici ad afferrare l’elastico degli slip, sollevo i fianchi e me li sfilo. Lo lancio sul sedile di dietro. In un lampo rifletto e mi rendo conto che è la seconda volta in 3 ore che mi sfilo le mutande per farmi scopare! “Che troia!” dico tra me. Mi fa sentire porca anche a me, mi sento diversa…libera…costretta…ma libera!
Sollevo la gonna, adesso lui inizia a salire su di me.
E’ entrato con un colpo solo, sono zuppa di umori, comincia a scoparmi forte. Lo sento duro dentro, è bello largo, mi sta mandando fuori di testa. Comincia a baciarmi con foga, profondo, mi sta mangiando la bocca e mi piace!
Ormai ha preso un bel ritmo, mi scopa forte, vorrei dirgli che sì, sono una troia, la sua troia, ma riesco solo ad ansimare ed emettere suoni gutturali.
“Di più…più forte!” penso “Aaaahhhh…..aaaaaahhhhh….ci sono, ci sono, ci sonoooo….” vengo con un orgasmo prorompente proprio mentre anche lui,
aumentando il ritmo, comincia a sfogare il suo orgasmo con gemiti soffocati sul mio collo, svuotando il suo piacere tutto dentro!
Si solleva, si rimette a posto. Io sono molto provata, mi sono sentita veramente troia, mi ritiro sù anche io e sistemo il sedile.
Ci guardiamo entrambi soddisfatti.
Mi chiede “dove ti porto?”.
per commenti:mastercam63@tiscali.it
Generi
Argomenti