La verità dentro la rovina

Angels Darks
6 days ago

Vi presento una ragazza di nome Valentina... Aveva molta voglia di vivere... Era molto ottimista.. Vedeva in ogni cosa una cosa positiva..

Capelli biondo scuro...occhi tra il castano e il verde un sorriso come si suol dire a 36 denti...

Era un architetto si ispirava dalla natura, creava e progettava edifici e spazi.. prendeva molto spunto dalle forme, dai processi e da qualsiasi cosa presente in natura. Cercava di creare un'intesa, un equilibrio tra quello che progettava x poi costruirlo a quello naturale.

Le piaceva il suo lavoro ed era molto presa... A volte si dimenticava di avere un compagno...

Ogni mattina appena sveglia stessa routine, caffettino con Mario, doccia mattutina e usciva di casa la mattina e rientrava a sera

Lui un uomo alto, magro.. capelli castani ma sempre rasato, un po' di barbetta...occhi scuri..

Aveva uno sguardo molto profondo penetrante,ciglia lunghe... un sorriso molto seducente

Era proprietario di una fabbrica di lavorazione di macchinari pesanti e aveva anche lui il suo bel da fare, ma essendo titolare dell' azienda quella mattina aveva deciso di andare più tardi al lavoro

Anche lui era sempre al lavoro, mille impegni e si spostava pure fuori città x lavoro e a volte mancava giorni x trasferte.

Ma di tanto in tanto aveva bisogno di staccare, di stare con Valentina di coccolarsi di fare l amore di avere il tempo x stare insieme fuori dagli impegni e da tutto.

Questo sembrava forse essere solo un suo pensiero... E le stava dietro solo lui...

Da parte di lei mai un bacio mai un segno x fargli capire che lei ci fosse.

Vivevano in un condominio di una citta, abbastanza tranquillo il loro quartiere...loro erano al 4 piano

Lui da 17 anni suo compagno

Quella mattina aveva una voglia... Erano settimane che non lo facevano.. Ed erano settimane che lui si faceva le seghe x raffreddare le sue voglie...

Lei in camera dopo la doccia iniziava a vestirsi

Lui tornato a letto la guardava infilarsi la solita camicetta bianca, stirata alla perfezione. Erano le 7.32. il tempo c era anche se lui aveva deciso di andare più tardi al lavoro..

Lui era nudo nel letto, il lenzuolo tirato su sotto la sua vita.

- Hai intenzione di venire a letto stamani ? prima di andare a lavoro come ogni santa mattina ? o devo mettermi in lista d'attesa anche io?

Voce bassa, un po’ stanca...

Lei si giro' con uno sguardo fugace e distratto rispose

-Dai, Mario , lo sai com'è questo periodo. Il cliente di Milano vuole i lavori per domani e poi devo fare altri giri... Non è possibile!!

Mario ennesima volta rimase male e si alzò. Si avvicinò voleva tentare ancora una volta... dietro di lei, nudo, caldo, deciso le mani la accarezzavano sulle spalle.

— Un’oretta? Che dici ? Tutta x noi? Dai il cliente può aspettare!!

Valentina si voltò, sorpresa.

Nei suoi occhi c era un qualcosa che non si capiva.

Non so se era rabbia... fastidio

O semplicemente fame...fame di desiderio...di essere capita di aver qualcuno che la coccolasse sia a livello emotivo che fisico.

Mario deciso le prese così il viso fra le mani e la baciò era un bacio deciso, affamato... Una voglia di lei da sbatterla sul letto e scoparla,sfondarla x quanto era eccitato

-Tesoro tu disegni case, spazi, forme ma io ho voglia di farti tremare le fondamenta di avere un po' di spazio x noi e di farti vedere le mie di forme.

Mentre le diceva ciò le sue mani scesero e scivolarono sotto la camicetta

Aprendo bottoncino dopo bottoncino

Lei si stava lasciando andare dopo tante settimane che non facevano sesso

Gli disse a voce bassa - ti do dieci minuti poi devo andare

E Mario - Ne bastano 5 x ricordati cosa so fare...gli altri 5 voglio che mi preghi di andare avanti...fallo x favore ho bisogno di sapere che mi vuoi ancora..

Valentina era una donna tutta d un pezzo, una donna decisa, l’architetto sempre preciso e mai un ritardo sulle consegne...

Ma non era fredda come poteva apparire al di fuori e Mario lo sapeva bene...

Sotto quell aria che dava di solito sembrava rigida, ma c’erano ferite invisibili dentro di lei che solo chi la conosceva davvero poteva capire. Ferite fatte di stanchezza,di pressione, e molte volte delusioni dal suo grande amore...Mario

Lei lo amava, ma ogni volta che lui la toccava, sempre più spesso, sentiva un tuffo al cuore... Come se ogni cosa che facesse lo deludeva e non sapeva come non pensarci più

Xò dopo quella mattina, qualcosa cambiò.

Lui era stato un po' insistente nel modo in cui aveva chiesto la sua attenzione. E Valentina era un po' titubante xchè credeva che non le interessava più

Ma x la prima volta dopo mesi, si era fatta trascinare senza controllare nulla senza pensare al lavoro...ma solo lasciarsi travolgere dalla passione di quei momenti.

Il problema fu che il giorno dopo lei si sentii ancora più vuota... Come se fosse stata sfruttata... Avendo avuto solo sesso..e non c'era niente altro.

I giorni successivi continuarono come sempre

Lei al suo lavoro lui nella sua azienda problemi impegni ecc

Due settimane dopo, Valentina doveva incontrare un collega x andare insieme a fare un corso... uno di quei corsi tipo aggiornamenti vari x lavoro... Quindi prenoto' il viaggio, prese un aereo per Milano e partí subito

Mario ancora una volta deluso... Nemmeno gli aveva chiesto se voleva accompagnarla e x non pensare stava fisso al lavoro

Arrivata a Milano incontrò il suo collega Andrea...subito un abbraccio caloroso...si conoscevano dai tempi delle scuole ..

Lui un tipo molto giovanile atletico... occhi neri.. barba curata ..mani curare...non era chissà che... ma aveva quel modo di fare sia nello scrivere che nel guardarla dal vivo che la faceva sentire lusingata

Arrivati all hotel Paradise, un hotel molto conosciuto nella zona vennero accompagnati in un ambiente bello, spazioso, luminoso... una grande vetrata all esterno... tutto bello ordinato... un grande tavolo con dietro un mega schermo e davanti tante sedie...

Erano in anticipo ma c era già qualcuno seduto che aspettava l inizio del corso

Tra i due sembrava ci fosse gia imbarazzo.. xò tra una parola ed un altra decisero di sedersi in terza fila

Durante la pausa, Andrea si spostò in giardino, era al telefono e sembrava che litigava.

- non puoi continuare a trattarmi così Claudia, non ho più voglia di essere il tuo bamboccio e di essere il tuo zerbino...

E chiuse

Valentina che era uscita x una boccata d aria sentii...

- Andrea mi sa che abbiamo lo stesso problema... Che è successo?

Andrea si voltò, la guardò come fosse la prima volta che la vide, e non vide una collega, nè una professionista, ma una donna stanca, vera

Andrea : -Anche tu ti senti invisibile trascurata in casa tua?

Valentina :

-Io mi sento come se non servo più a niente...tutte le colpe sono mie...Andrea è sempre tutta colpa mia,anche quando respiro quasi...

E fu così che tra i due scese un silenzio assoluto imbarazzante ...un silenzio che potrebbe essere l inizio di qualcosa...o la fine...

Rientrarono che era iniziato da 5 minuti la lezione e loro più imbarazzati di prima...

Terminato il corso prima che lei andasse nella sua camera d' albergo... andarono a bere qualcosa a casa di lui

Solo un bicchiere di vino, qualche parolina un po' intima, uno sguardo che durò troppo e poi, mani che si toccavano... bocche che si assaporavano... Lingue attorcigliate tra loro.. in un lungo bacio senza fine mentre le mani si spogliavano velocemente... i vestiti sparsi x terra

Erano li pian piano nudi sul divano

Andrea che dopo il bacio scendeva giù x il collo a succhiare leccare fino ad arrivare sui seni baciarli e leccarli prima uno poi l altro... Lingua che gira intorno al capezzolo di Valentina che la fa andare su di giri... Gambe aperte di lei che aspettano solo ad accogliere prima il viso di Andrea che scende e scende fino ad arrivare vicino al clitoride...

Eccolo...duro eccitato sensibile!!

Fica gonfia bagnata...

Lui lecca tutta la fica poi si alza e con il cazzo enorme pulsante la penetra e la scopa con le gambe in aria..

Valentina era eccitata ma anche molto delusa di se stessa x aver ceduto.... non era sesso non era nemmeno tenerezza... era tipo rabbia era un dolore condiviso tra i due ...

Tradire Mario non era una cosa fatta contro di lui, ma una situazione disperata x ritrovare se stessa...

Aveva tanta paura

Non avrebbe dovuto arrivare a ciò

Se l' avrebbe detto a Mario o peggio ancora l'avrebbe scoperto solo... l'avrebbe perso x sempre..

Mario non era stupido.

Aveva notato che c'era qualcosa di strano

Valentina era cambiata tanto

La sera quando tornò da Milano lei era proprio diversa.

Era allegra divertente quasi pure troppo affettuosa ma nel modo come volesse pentirsi di qualcosa...baci bacini carezze esagerate sorrisi finti

Li Mario non riusciva a capire cosa fosse successo ed inizio' a cercare, non x vendetta o x gelosia ma x capire un po' di cose... x lui semplicemente si era allontanata..

Era più semplice di come si immaginava... Lei in bagno e il suo cellulare li sul tavolino

Un messaggio...intravisto dall anteprima

Vorrei averti ancora qui, tesoro. mi hai lasciato un sapore che non riesco a farne a meno di pensare Andrea

Un nome. Il nome del suo collega. Un volto...il volto... Mario l'aveva visto un paio di volte...x cinque volte almeno rilesse quella frase... C'era pure una foto ma non poteva aprire il messaggio e così andò nella galleria delle foto e vide Valentina su un divano nuda... E poi un altra foto un cazzo enorme...

Sconvolto non disse nulla

Uscita dal bagno non vide Mario si era spostato sul balcone x fumare una sigaretta

Passarono un paio di giorni e lei sembrava quasi più presente, lo abbracciava a letto, cucinava, rideva... e tutti i suoi impegni lavorativi?

Mario la guardava e pensava: non sa che lo so. O forse lo sa. Ma pensa che non avrò il coraggio di affrontarla.

Il sabato sera, cenarono tranquilli

Lui mise musica, due bicchieri di vino, uno per lui e uno per lei.

-Valentina ricordi quando insistevo x avere attenzioni da te?

-Si xchè dici questo?

-xche non saprei se le voglio più...come stai facendo questi ultimi giorni...

- Cosa?

- Valentina la fiducia...ho perso la fiducia che avevo in te

Lei rimase immobile.

Il bicchiere a metà strada tra il tavolo e le labbra.

-Mario… che è successo?

-Non mentire. Maledizione!!! Valentina non mi prendere x il culo, ho visto il messaggio e le foto... So tutto.

Silenzio. Imbarazzo ecco cosa c'era lì

-È successo una volta sola…Mario

-Non è questo che fa male.

-e cos'è Mario

-Che non ti ho mai vista così viva… come quando hai smesso di essere mia...

E così Mario la lascia se ne va con una freddezza assoluta.

Pensa ad una vendetta

Mario disperato... Cosa aveva sbagliato? Xchè sta brutta situazione? Decide così di non distruggersi, ma si trasforma.

E quello che succede dopo… Valentina non se lo aspetta minimamente

E così Mario non se ne andò, non urlò, non l'accusò.

La lasciò dormire nel letto, girata di spalle... ma lui passò la notte sveglio, giù nel suo ufficio seduto alla scrivania, con la luce soffusa e la musica in cuffia.

Pensava, calcolava, immaginava tante cose

Al mattino quando lei si svegliò, trovò un biglietto sul cuscino:

“Non finisce qui. Ti voglio tutta. Fino all’ultimo centimetro di pelle.

Vieni da me stasera giù nel mio ufficio ore 21. Vestita solo di nero. Non trovare scuse.” Mario

Alle 21 in punto, Valentina scese le scale che portavano allo studio.

Tacchi alti, abito aderente corto e nero come voleva lui...

Sguardo impaurito, ma eccitato.

C’era una tensione nuova nell’aria. Lui la guardò in silenzio, era cambiato qualcosa... un energia nuova

Mario era calmo

-Eccoti Valentina sei venuta!!

-Hai detto che mi volevi tutta, e sono qui...

-Seguimi

Attraversarono lo studio, fino a una porta in fondo che lei non aveva mai visto. Una stanza nascosta, semibuia

C'era un divano in pelle nero,

uno specchio, una sedia e un tavolino con su un contratto stampato

Valentina si fermò e lesse le prime righe

Era un patto x continuare, ma alle condizioni di Mario

“Io, Valentina, cedo volontariamente il mio controllo per alcuni giorni.

Accetto di essere provocata, testata, usata... fino quando Mario lo deciderà.”

Valentina non sapeva che fare...

Tutto ad un tratto ad alta voce Mario

- Maledizione Valentina, tu mi hai tradito, anche se non voluta hai fatto una scelta... anche se ti sei pentita subito.... Ora tocca a me decidere se vale la pena rimanere con te o sbaglio??

-Mario e se non firmo ?

-Se non firmi, non ti toccherò più. Non sarò più con te... sarai libera questo è vero .... ma non avrai più me.... a te la decisione ..

Valentina prese quella penna vicino al contratto... e firmò....

Mario freddezza assoluta nemmeno la baciò.

Le fece solo un gesto secco x andare via e lei obbedì.

Mario le tolse il telefono... nessun contatto con l’esterno... Non voleva nemmeno parlarle...se non era necessario.

Le diede un foglio con delle regole della giornata....

"Osserva tutto... Hai tutto il tempo x desiderare ciò che vuoi... ma non chiedermi nulla ..

Valentina passò ore nella casa, seminuda, e lo seguiva ovunque come fosse sua ombra...

Doveva solo attendere e sentire il suo desiderio salire...

Quel pomeriggio uscirono,

Mario la portò in auto senza dirle dove andavano...

Ecco arrivati ad un casolare.. luci basse... una sedia al centro della stanza e uno specchio alla parete.

C'era pure una macchina fotografica su un cavalletto...

Che intenzioni aveva?

La osservava tutta... senza filtri... senza pensieri... senza parole...

Non come architetta... Non come donna in carriera...ma come donna.. la sua donna.. il suo corpo... bello, naturale, sensuale..

Le fece togliere tutto x poi farla sedere davanti allo specchio nuda ...

Accese la fotocamera, nessun tocco nessun bacio solo sguardi..e foto...

La osservava mentre si guardava allo specchio

-Hai passato anni a costruire edifici a segnare spazi...

ora guarda te come sei fatta.. i lineamenti... le curvature del tuo corpo.. come la natura ti ha fatta... nuda, bellissima....

Valentina aveva paura tremava. Non aveva capito dove voleva arrivare Mario

Cosìcche' tornarono a casa

L' indomani un altra nota sul comodino:

“Indossa un accappatoio... sotto nulla... Nemmeno l'intimo..

Alle 12:30, entra nel mio ufficio....

Così Valentina fece pure questo

Quando arrivò, nel suo ufficio Mario era al telefono.

La ignorò per 10 minuti, poi alzò lo sguardo e fece solo un cenno x aprire l accappatoio

Era bellissima...i seni che uscivano dall accappatoio, i suoi lineamenti.. la fica rasata..

La guardò, impassibile...e chiuse la chiamata....

Anche se era eccitatissimo le parlò freddamente

-Avresti potuto dire di no....ma sei venuta....xchè?

-Mario tu mi vuoi umiliare vero?

-No.. non lo sto facendo!!

Ora vai... Cambiati che ti porto a cena.

Andarono a cena con amici... in un ristorantino molto carino della città...

Valentina aveva notato che c'era una sconosciuta nel loro tavolo... Il suo nome era Michelle... una gran bella donna fisico bellissimo da modella gambe lunghe aveva un vestito corto un po' di scollatura... Un bel seno abbondante... Disinvolta una bella biondazza occhi azzurri... Sembrava una di quelle americane che tutti gli uomini ci lasciano gli occhi

Tra lei e Mario c'era confidenza

Era la nuova segretaria della sua azienda..

Ad un certo punto della serata quella donna lo toccava, rideva con lui, lo guardava scherzavano affiatati... C'era un buon feeling tra di loro...

Sarà solo un buon feeling di lavoro? Non sembrava...

Valentina sentiva una forte gelosia... x il nervoso le sue unghie nei palmi le lasciarono il segno... ma non poteva dire nulla.

Quasi a fine serata lei doveva andare via saluto' tutti e si portò via Mario solo x dargli dei certificati visto che lei doveva partire... e doveva x forza darli in quel momento

Andarono nel parcheggio xchè questi documenti erano nella sua auto

Mentre si dirigevano verso l uscita Valentina si ingelosí ancor di più

Mario tardò una ventina di minuti... Era solo x prendere i certificati ? O è successo altro?

Quando rientrò con questi documenti in mano era tutto su di giri ma finimmo' la serata con gli altri...

A fine serata, quando erano andati tutti via e rimasero soli, Mario si avvicinò a Valentina e disse

-Ora sai cosa ho provato io.... Ma tu… sei ancora qui... e io sono contento ti vedo ancora mia...

Tornarono a casa un po' più sereni dei giorni scorsi

Ora in stanza insieme

Valentina vide delle manette.

Erano x lei... Lui inizio' quindi a baciarla dove voleva accarezzarla... leccarle tutto il corpo... ammanettata lei non poteva muoversi solo prendersi tutto il piacere...

Lei era eccitata al massimo

Le colava la fica... Quando strisciava con la lingua si sentiva quasi il pulsare delle labbra.... X come mugolava sembrava stesse x avere un orgasmo... ma lui si fermava ogni volta che lei stava x venire

Il suo cazzo voleva scoppiare dai boxer ma poteva attendere

Intanto tolti pure i boxer era lì nudo il cazzo durissimo pieno di vene... Lei non poteva toccarlo xchè legata ma eccitatissima ...

Mario la portò fino all’orlo del piacere x ben tre volte...

e la lasciò lì senza finirla....

Lei era in estasi lui le passava il cazzo daxtutto

Cazzo umido lo strisciava sul viso... Intorno alle labbra girava la sua cappella bollente e umida... Poi scendeva in mezzo al seno... Fino ad arrivare nel posto caldo bagnato x poi penetrarlo all interno.. Senza nessun problema scivolo' dentro e lentamente andava avanti e indietro

Valentina poi lo implorò, senza voce.... solo con lo sguardo.... voleva venire... e così lui iniziò a scoparla forte aveva bisogno di sborrarla tutta !!

A quel punto mentre continuava a scoparla sentii che lei stava x raggiungere l orgasmo e stavolta non si fermo'... La fece arrivare gridava dal piacere si attorcigliava... Era un lago...

Quando lei finalmente arrivò lui la slegò... la fece girare e le sfondo il culo x la prima volta

X com'era bagnato il cazzo e a lei la fica che sgocciolava ..il buco del culo era tutto lubrificato e quindi entrò il cazzo un po' stretto ma poi si fece strada...e sentii il cazzo durissimo strisciare sulle pareti del buco del culo ..fu fantastico averla sfondata pure da dietro.... Poi mentre stava x arrivare anche lui tolse il cazzo dal culo la fece girare stesa e lui da sopra masturbandosi gli sborrò sul viso e colò pure sulle tette

Che orgasmo e quanta sborra tutta in una volta

Si addormentarono fino l indomani

Mario le chiese poi un ultima cosa

Voleva che Valentina metteva su foglio tutto ciò che aveva sentito in questi giorni

Scrisse x ore

Lacrime...desideri...paure e tanta vergogna...

In questo periodo scoprí tante cose di sé che non immaginava...e dall' esperienze si impara tanto...

Amava il suo compagno

Lo amava tanto ma era accecata dagli impegni... dalla routine... il tradimento non era solo verso Mario.... ma anche verso lei.. una parte di lei stessa che aveva soffocato...

Ora Valentina si sente libera...

Così Mario le portò il contratto firmato giorni fa

-Valentina hai completato le prove....ora sei libera....

- Mario si mi sento libera ma tu che intendi x libera? libera di fare cosa?

- Di restare... O di andare via

Ma se resti tesoro mio, ricostruiremo... non come prima xo, non come una coppia normale.... Sai come?

- Come Mario...

-Come due che stavano su un precipizio e hanno scelto di non cadere....

Valentina lo guardò.....

poi lo abbracciò forte

-Mario Ti Amo...costruiscimi di nuovo !!!

Quella notte Mario e Valentina parlarono x ore come non avevano mai fatto

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