Ti amo così.... Puttana !!!

la strada era buia e lunga, quei rari lampioni rotti illuminavano a malapena la loro stessa presenza. il veicolo scassato che mi hanno dato all' autonoleggio farebbe pena anche ad un disperato che più disperato non si può. la scogliera lungo il margine della strada é pressoché invisibile, procedo a passo lento ma deciso, non posso mollare, ho sonno e la stanchezza é tanta.... il rumore di sottofondo dei ciotoli sotto le ruote ed il cigolio degli ammortizzatori mi rilassa a tal punto che le palpebre sembrano macigni. Decido di accendere la radio..... in questi luoghi sperduti non si ha molta scelta di sintonizzare una buona stazione, quindi dopo un po' mi fermo su quella che ritengo più nitida. Dopo molti km intravedo una sagoma lungo il bordo strada, é una donna, mi fa cenno di fermarmi. - Piacere Rebekka - Salve, sono Paolo, ha bisogno di aiuto? -Si grazie per favore se potesse accompagnarmi alla più vicina città....... Gran pezzo di figa, una donna sulla quarantina alta, cosce infinite, non tanto magra, anzi piuttosto in carne, pelle scura, accento meridionale, seno almeno una quinta che lasciava ben poco all'immaginazione, abito stretto, fianchi piuttosto larghi ma sodi e torniti, occhioni neri e dei lunghi capelli mossi e anch'essi neri come la notte. - Che ci fa qui nella notte tutta da sola? chiedo. - Tesoro non vedi che sono una mignotta? che fai predi in giro? stavo solo lavorando, però poi ho litigato con uno stronzo che non voleva pagare, e quello di tutta risposta mi ha pure rubato il guadagno della serata e mi ha lasciata qui sola al buio e lontana da qualsiasi posto abitato. - Mi dispiace signorina, vuole che l'accompagno dai carabinieri? - no, grazie... me la caveró da sola come ho sempre fatto. Mi serve solo un passaggio, e se ti va per ringraziarti del favore, ti faccio un pompino, oppure quello che preferisci. La vidi molto stanca e la tristezza traspariva da dietro il viso... - no grazie, ero di strada, non si preoccupi l'accompagno ugualmente le risposi, la feci salire e procedetti nella guida senza proferire ulteriore parola. Dopo 20 minuti di silenzio più assoluto... Lei inizia...... - So che mi giudichi perché sono una puttana e magari mi rifiuti perché sono immorale e magari con delle malattie veneree, ma ti assicuro che ho un cuore ed un anima, ho delle passioni, mi piace dipingere e faccio questo lavoro perché dopo che ho scoperto che mio marito mi tradiva da anni con la sua segretaria si é pure incazzato, ed ha fatto in modo di buttarmi fuori di casa senza una lira ne diritti. Io non ho mai avuto una indipendenza economica, i miei genitori giù al sud quando hanno saputo che mi ero lasciata mi hanno sbattuto la porta in faccia dicendomi che una brava moglie chiude un occhio e magari due se il marito le fa le corna e fa finta di nulla...... ecco io...... , io non sono d'accordo. Sono una persona, e pretendo rispetto e sincerità, non si possono ignorare anni di tradimento da parte di un uomo che dice di amare un altra e se la porta a letto. Non tanto per il letto quanto più per il fatto di aver fatto tutto di nascosto ovviamente. Comunque non voglio annoiarti con la storia della mia vita, fatto sta che sono sola e senza soldi, per fortuna faccio un lavoro che mi piace, ma la storia di essere maltrattata e rapinata proprio non mi va giù...... Lei parlava e Lui ascoltava, era inusuale stare lì ad ascoltare le lamentele di una donna di strada, Paolo le aveva sempre viste come merce in vendita, ma stare lì ad ascoltare quella voce gli faceva capire che dentro quel magnifico corpo c'era una persona buona con un anima sofferente distrutta dal dolore della vita passata a subire bugie ed inganni da parte di colui cui aveva riposto la più completa fiducia. Lei ora era Rebekka, una donna che aveva separato la passione, il desiderio e gli impulsi della carne dall' emotività e dall'amore. ............. ---------------------------------- - In fondo alla strada c'è un lugubre autogrill, posso rifornirmi di carburante e magari mangiare un boccone penso tra me e me ...... - Hem hem, Rebekka perdonami se ti zittisco un attimo mentre parli le dico sorridendo, ma ti piacerebbe se ci fermassimo un po' all'autogrill? Potremmo mangiare qualcosa, e poi sono veramente distrutto, guido da ore ed ore. Certo Pablo, fai pure se ti va, e scusami se parlo troppo, chissà che palle gonfie che ti ho fatto dice, e sbotta in una fragorosa risata ha ha ha ha ha .... Di tutta risposta io non rido, la guardo negli occhi con sguardo serio e dico convinto. - Mi chiamo Paolo non Pablo... e ricominciamo a ridere entrambi a crepapelle come due scemi in auto. lei é bellissima, le sue tette saltellano felici, e sembra che per un attimo le abbia cancellato quel velo di tristezza che traspariva dagli occhi fino alla sua anima triste e tenebrosa. Ci fermiamo all autogrill, il proprietario é un tipo strano, cicatrice sul viso tatuaggi sulle braccia palesemente fatti con ago e inchiostro di china, un sigaro puzzolente in bocca, camicia sbottonata e jeans strappati, magro, rugoso, capelli leggermente lunghi. Strano personaggio. Si occupa personalmente di mettere carburante al macinino, intanto si é mangiato con gli occhi il culo ti Rebekka, poiché la sua gonna é talmente corta che basta un minimo movimento per fare intravedere la figa senza mutandine. Mi sento un po' in imbarazzo al posto suo. Lei invece é tranquilla e serena, non ha vergogna, é libera e non deve dare conto a nessuno. Bull ci chiede se abbiamo bisogno di altro e che sono 76 euro di carburante. Chiediamo se c'è qualcosa da mangiare, quindi ci invita a sederci su di un tavolino piccolo ed in penombra vicino al retro bottega alle spalle dell'insegna laterale e dice che possiamo pagare dopo e che farà tutto un conto. Ok Rebecca, vuoi sederti? e le sposto la sedia per agevolare la seduta, Lei ringrazia e si siede da gran signora di classe. Ordiniamo del buon vino, o comunque il migliore del posto, mangiamo del pesce fresco appena cucinano, un sorbetto, della frutta ed un buon dessert. Chiacchieriamo come se ci conoscessimo da sempre parlando del più e del meno, fondamentalmente banalità, ma la notte prende vita, ci divertiamo e ridiamo tantissimo. Siamo entrambi ubriachi ed esausti, bull ci consiglia di restare a dormire lì piuttosto che mettersi alla guida ubriachi. Accettiamo e prendiamo la camera. Quella notte eravamo sfiniti, rimanemmo un' altra ora a ridere e scherzare stesi sul letto mentre guardavamo il soffitto, dopodiché Morfeo si fa sentire pesantemente e cadiamo in un sonno profondo. Non ricordo esattamente quanto tempo dormì, fatto sta che ad un certo punto mi sentii come in un sogno, in una specie di enorme bolla di sapone con Rebekka al suo interno. Scostai leggermente la testa, sentivo ansimare ed il letto che si muoveva leggermente, tipo come fossimo su di una barca. cercando di capire cosa stesse accadendo un immagine sfocata del signor Bull nella nostra stanza, Rebekka con le gambe spalancate ed il gestore dell'immobile che se la stava scopando lentamente alla missionaria mentre lei dormiva. Volevo reagire ma probabilmente il vino. era drogato e non ebbi nemmeno la forza di parlare. Mi sentivo impotente, avrei voluto proteggere Rebekka seppur ben sapendo che di cazzi ne aveva presi a centinaia di tutte le misure ed in tutti i posti possibili, in questo momento specifico non era conseziente, ed io stavo semplicemente assistendo ad uno stupro. Bull si muoveva piano ed il suo membro trall' altro spropositato rispetto al resto del corpo entrava ed usciva piano dal corpo della bella addormentata scorrendo per tutta la sua intera lunghezza più e più volte. Poi di tanto in tanto il suo mugolio aumentava di intensità, finché ha iniziato a sfondarla con vigorosi colpi di reni aumentando la velocità e facendo muovere tutto il letto compreso me. Lo sentì urlare e rantolare come un animale, la figa di lei venne inondata da una quantità infinita di sborra calda, ed alcuni schizzi saltarono fuori a gran velocità fino ad arrivare sul mio viso. Io vedevo e capivo tutto ma ero paralizzato e non potevo muovermi ne parlare. La mattina seguente inizia il dramma, Rebekka é incazzatissima e furibonda tanto che mi urla contro svegliandomi di soprassalto ed instillando in me un inizio di tachicardia. - Pezzo di merda che cazzo hai fatto stanotte? se volevi scopare bastava dirlo.... invece hai n voluto usare il mio corpo mentre dormivo e credevi non me ne accorgessi? sei solo un pezzente viscido e schifoso !!!! Io ero allibito, non mi ero ancora ripreso completamente e non sapevo né come giustificarmi né come spiegarle quello che credevo di aver visto poche ore prima. Dalla mia bocca usciva solo la parola scusa, scusa, ti prego perdonami ........... Lei esce fuori dalla stanza sbattendo la porta, il tempo di uscire fuori era già sparita con un altra macchina di passaggio.
Pagai quello stronzo pervertito di Bull. ....... Quando mi ha chiesto se andava tutto bene avrei voluto romperti tutti i denti, ma risposi semplicemente: - Si grazie la mia compagna e dovuta partire velocemente con una persona che gentilmente e passato a prenderla, comunque tutto bene, grazie ancora.
Mi rimisi nel macinino scassato e partii scazzato triste e sfiduciato. Guardandomi allo specchietto retrovisore inizio a parlare da solo: - Paolo sei in coglione, ma perché non le hai detto che il gestore dell" autogrill ha abusato di Lei?
Perché non le hai detto che non potevi proteggerla? Perche non Le hai detto che in quelle poche ore che siete stati vicino sentivi un'attrazione sentimentale che andava oltre i piaceri della carne??
Si la verità é che ho preso una cotta per Rebekka, sento di amarla e quando sono vicino a Lei il cuore batte forte nel petto. É qualcosa che va oltre tutto e farei qualsiasi cosa per vederla ancora ridere felice.
Una lacrima e poi un altra si materializza sul mio volto, inizio a singhiozzare, vorrei tanto che lei fosse qui con me in questo momento......... In fondo alla strada vedo il veicolo cui lei era andata via, sta girando in una stradina secondaria, li seguo con cautela a fari spenti... Scendono spengono le luci ed entrano in un casolare abbandonato.........
Lasciai la macchina a debita distanza e prosegui piano a piedi. intravidi 3 sagome e..... Si infatti era con due uomini di carnagione molto scura, alti e palestrati. Uno dei due si siede sul gradino di una scaletta in cemento mentre l'altro inizia a baciarla sulla bocca con passione, erano in piedi e la mano di lui toccava le natiche, mentre l'altra mano le strizzava i seni. Le loro lingue aggrovigliate e le mani ovunque, la scena era altamente eccitante. Ad un certo punto lei si inginocchia e gli abbassa la tuta e poi gli slip. Ne esce un cazzo pronto all'uso, grosso nero e duro. Lei lo bacia con tenerezza, lecca il bordo della cappella con la punta della lingua e con la mano inizia a scorrere avanti e dietro roteando leggermente il polso. Poi inizia a fare la stessa cosa con due mani contemporaneamente mentre succhia avidamente la cappella che le riempie totalmente la bocca. Intanto l'atro stava a guardare seduto fumando una sigaretta. Ad un certo punto Lei esclama: -Ragazzi datevi da fare altrimenti scatta tariffa doppia. -Tranquilla ora ti apriamo per bene, e se dobbiamo pagare doppio non é un problema! esclama il tipo seduto. Al che si alza si avvicina mentre lei sta ancora spompinando l'amico, mentre si avvicina si mette il dito medio in bocca e se lo lecca e lubrifica con la saliva. Quando é dietro di lei che era inginocchiata, le prende le natiche dai fianchi e la invita a continuare la sua opera stando in una posizione piegata a 90 gradi appoggiandosi alle gambe dell'amico. A questo punto vidi Lui che da dietro le alzava la micro mini gonna, esponendo così quel magnifico culo tornito ai chiari raggi luminosi della luna che ne risaltavano la forma e lo splendore.
Dal gonfiore della tutta di mister sigaretta si capiva che qualcosa di immensamente enorme aspettava di essere liberato.
Ancora una volta si lecca il dito medio, poi anche l'anulare, le accarezza le labbra della figa. Le massaggia per bene e sapientemente, le tocca il clitoride e lo stimola ripetutamente con le dita umide dei suoi stessi umori e di quel succo prelibato che iniziava a colare.
La figa di Rebekka era grondante, stava godendo mentre succhiava un cazzo e l'altra mano le aveva inserito tre dita nella figa e si muovendo sapientemente e con destrezza. Poi la svolta, ancora una volta lui toglie le dita dalla figa e le porta alla bocca per gustarne gli umori, porta la mano questa volta un po' più in alto, le accarezza l'ano delicatamente e dolcemente poi uno sputo sul buchino uno sulla punta del pene ed in men che non si dica si trova impalata da un cazzo di 20 centimetri che la pompava a velocità ipersonica sbattendo le palle sui glutei.
Lei urló di colpo come una pazza e si arrabbió moltissimo..... -Stronzoooooo, questo scherzo me lo paghi a parte, mi devi dare 500 euro in più. Di tutta risposta lui ed il suo amico si mettono a ridere ed aumentano l'intensità. I loro movimenti erano violenti secchi e precisi mentre lei, ....lei ..... La Mia bella Rebekka stava godendo come una vacca oscillando tra un cazzo che gli entrava totalmente nell'intestino ed un altro che sfondava ed usciva dalla gola.
Li vidi cambiare posizione diverse volte, anche quando uno seduto su bordo muro di una cisterna le sfondava la figa e l'atro contemporaneamente le sfondava l'ano prendendola da dietro, mentre con le mani le strappava via i seni che il collega invece leccava e baciava con desiderio.
Li vidi sborrare più volte su di Lei e dentro di Lei mentre i suoi infiniti orgasmi la facevano contorcere e genere fino all'inverosimile. Ogni volta era sempre più forte e coinvolgente, Lei tremava come una foglia mentre dalla sua bocca uscivano gridi e sospiri.
Alla fine dopo ore di sesso sfrenato, tutti e tre sudati i due si ricompongono e si rivestono mentre lei ancora nuda esclama.. - Hei dovete pagare il supplemento, avevano pattuito 500 euro, ma il culo non era previsto. I due ridono ed uno esclama:
- e quindi adesso vorresti il doppio? Ha ha ha ha ha ha !.... tieni Troia noi siamo dei signori che credi?
Detto questo le diedero altri due pezzi da 500 per un totale di 1500. E pensare che io per guadagnare quei soldi devo lavorare quasi due mesi. Quando i due salirono in macchina la invitarono per accompagnarla ma Lei rifiutó. - Grazie cari, ma ho già chi mi accompagna, spero di reincontrarci, mi é piaciuto fare affari con voi. I due misero in moto e salutarono lasciandola li da sola. Quando vidi che Lei guardava nella mia direzione mi si gelô il sangue nelle vene.
- Paolooooo, Paolinoooooo, esci fuori su......... Da Pirlone, lo so che sei lì, ti vedo....... hi hi hi hi hi.... - Ma come, sapevi che ero qui a guardare? - Certo che lo sapevo. - Perche lo dici solo adesso? - Era un test, volevo capire delle cose. - Cioè? - Tu hai detto di amarmi - Quando? - Questa mattina, nel dormiveglia, hai parlato, hai parlato tanto,, eri intontito e parlavi con il cuore in mano, ed io che non credevo più nei sentimenti ho sentito accendere una scintilla dentro. Questa potrebbe essere la volta buona che anche io sia amata e innamorata. Quando hai cercato di assumerti la responsabilità delle azioni di quel bastardo di Bull che ci ha narcotizzati, ne sono rimasta commossa. - cosa? tu sapevi che é stato Bull a stuprarti? - si, lo sapevo, vedevo e sentivo tutto ma non potevo muovermi ne parlare, poi quando questa mattina ti ho accusato ho capito che anche tu hai visto e sentito tutto ma per proteggermi hai chiesto scusa come se fossi stato tu. Poi ti ho messo alla prova, se vogliamo stare insieme tra di noi non devono esistere segreti , volevo vedessi cosa faccio nel vita per guadagnare. mi piace il mio lavoro e non smetterò di lavorare. Hai visto come lavoro e cosa faccio, a questo punto ti chiedo se provi ancora gli stessi sentimenti che credevi di provare. - Sì, si sono sicuro, e come se ti conoscessi da una vita, sono follemente innamorato, lo so che é strano, ma é quello che provo. I loro occhi luccicano mentre si guardano allo schiarire delle prime luci dell' alba. Poco più avanti a soli cento metri c'è il mare con una spiaggia stupenda baciata dalle prime luci del sole. I miliardi di granelli di sabbia contribuiscono a creare un atmosfera unica dorata e molto suggestiva. il mare é calmo ed il sole nasce all'orizzonte regalando uno spettacolo unico fatto di luci e colori che si propagano sul livello dell'acqua.
Paolo e Rebekka adesso sono nudi entrambi, i loro corpi si fondono con la natura circostante i loro respiri simultanei e la passione ardente di desiderio e di sentimento é una fusione più profonda delle anime. Godono, gemono vibrano, si abbracciano si baciano, i loro orgasmi sono diversi da sempre, poiché non stanno semplicemente scopando, bensì fanno l'amore.
Più in là vicino alla loro auto Bull insieme ad una strafiga Bionda calze a rete tacchi alti, minigonna in pelle aderentissima e seno prosperoso li osserva in silenzio fumando una sigaretta! poi guarda la sua compagna e dice qualcuno qui non si é ancora divertito come dovrebbe, le fa un occhiolino, entrambi guardano la coppia innamorata sulla spiaggia e sorridono, lui butta la sigaretta, lei toglie le mutandine e si avviano verso la spiaggia.
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