Un regalo da puttana

Spingi Dentro
18 days ago

Daryna si svegliò presto con la madre di tutti i mal di testa e dovette correre in bagno a vomitare. Mentre tirava su l’anima, sentì la voce di una ragazza provenire dal bagno dell’appartamento adiacente.

“Grandioso” pensò Daryna. “Sono qui da due giorni e la vicina probabilmente ha già capito che sono un’alcolizzata”.

Comunque non si perse troppo d’animo; si fece una doccia, preparò la colazione, salutò Giovanni e si mise all’opera per trovare i primi clienti. Una donna ha bisogno di molte cose dopotutto; Giovanni le metteva il cibo in tavola, ma aveva bisogno anche di vestiti, profumi, trucchi, alcol. Decise quindi di recarsi in paese.

Mentre girovagava per il centro vide un bar e ci entrò; cominciò a parlare con il barista, che conosceva ogni pettegolezzo e riuscì a far virare la conversazione sul suo target: uomini anziani soli o delusi dall’amore, in cerca di una compagna poco impegnativa.

Dopo tre settimane, Daryna era un’assidua frequentatrice del bar, che attirava il suo stesso genere di clientela e si era fatta conoscere un po’ da tutti, lasciando intendere velatamente cosa faceva nella vita. Nel frattempo scopriva ogni sordido tradimento del paese e un bel giorno ecco entrare il primo cliente. Doveva avere circa 75 anni, era basso, con i capelli ingrigiti e radi e aveva l’aria del tipico contadino dei tempi andati; indossava una coppola, dei pantaloni beige a coste, una camicia azzurra a maniche corte sopra una canottiera bianca e delle bretelle blu. Il barista attirò l’attenzione di Daryna silenziosamente e sottovoce le disse: “Quello è il tipo di cui ti parlavo l’altro giorno. La moglie è sempre stata un pezzo di burro congelato e lui le ha sempre messo le corna a destra e manca, persino ora che ha una certa età”. Daryna lo guardò con nonchalance mentre preparava la sua trappola. Il vecchio si sedette in un angolo appartato e ordinò del vino.

Daryna si avvicinò ancheggiando ampiamente e si sedette al suo tavolo. Quel giorno indossava un grazioso vestitino giallo, che le copriva appena le natiche e il seno e che svolazzava adorabilmente al caldo vento estivo.

“Ciao caro, mi offri da bere?” disse lei con aria maliziosa.“Se me lo chiedi così garbatamente, come posso rifiutare?” rispose lui, guardandole avidamente il seno appena coperto dalla scollatura a balconcino e facendo un cenno al barista.“Dimmi, cosa ci fa una bella donna come in un bar del genere? Sei nuova di qui, lo sento dall’accento. Come ti chiami?”Daryna si trattenne dal roteare gli occhi alla banalità del flirt e optò invece per trangugiare il drink che le veniva offerto tutto d’un fiato. Quella roba doveva avere al massimo 15°; aveva bisogno di qualcosa di più forte se voleva arrivare fino in fondo con questo tipo.“Mi chiamo Daryna. Mi sono appena trasferita e non conosco nessuno, ma ho sentito parlare molto di te. Mi dicono che sei un uomo molto generoso e io ho proprio bisogno di un aiuto in questo nuovo paese.” Lo guardò sorridendo e mostrando ancora un po’ i seni morbidi.“Capisco… Beh che gentiluomo sarei se non aiutassi una signorina così bella in difficoltà?”. Lui le strizzò l’occhio, cogliendo il significato sottointeso delle sue parole. “Sono Luigi, comunque.”“Ah sì! Questo è decisamente un traditore di lunga data. Lo spennerò ben bene.” pensò Daryna. “E’ un vero piacere Luigi; sono sicura che non ti dispiacerà accompagnarmi a vedere il paese e magari farti offrire in cambio qualcosa a casa mia.”Lui le sorrise, con i denti buoni che gli restavano, pagò il conto e le offrì il braccio.

***

Arrivati in casa Luigi le offrì del whisky, di quelli forti, che ti fanno sentire come un vero cowboy in un saloon malfamato. Daryna lo bevve tutto d’un sorso, apprezzando il bruciore che le scendeva lungo la gola. Luigi intanto si era seduto davanti a lei e le accarezzava la mano. Ad un tratto si alzò e cominciò ad accarezzarle le spalle, poi si slacciò la cintura e e si calò i pantaloni e le mutande.“Così vuole farlo proprio qui sul divano” pensò Daryna. Cominciò quindi a spogliarsi, ma Luigi la bloccò: le mise una mano sulla spalla e premette per farla inginocchiare. Lei lasciò che una spallina del suo abito ricadesse sul braccio e scoprì il seno prosperoso palpandolo, poi cominciò a leccare la punta del cazzo di Luigi, mentre lui le teneva la mano sulla testa. Daryna leccava la cappella con gusto, inebriata dall’alcol e dal sapore del whisky. La sua mano destra corse a toccare i testicoli massaggiandoli, mentre l’altra accarezzava la coscia grinzosa di Luigi. Daryna iniziò a prenderlo con affondi sempre più profondi e misurati, mentre la sua lingua si attorcigliava attorno alla punta. Improvvisamente la mano di Luigi le spinse la testa sul cazzo e la fece ingozzare spingendoglielo in gola. Daryna cominciò a succhiare con foga, mentre Luigi muoveva i fianchi ritmicamente, spingendo il cazzo più in fondo possibile, approfittando dell’esperienza della donna, che accoglieva il suo fallo in gola senza sforzo.“Brava ragazza, così. Tu sai come far godere un uomo” le disse Luigi ansimando. L’alcol scorreva nel sangue di Daryna e nonostante l’idea di quell’uomo fosse ripugnante, le stava comunque permettendo di trovare piacevole il rude trattamento; si stava bagnando copiosamente e si ritrovò a strofinare le cosce una con l’altra, mentre continuava a succhiare Luigi. Andarono avanti così per qualche minuto, riempiendo di suoni umidi la stanza, poi la mano di Luigi cominciò a tremare e andò a toccarle il seno scoperto; poco dopo venne senza avvertimento e inondò la gola di Daryna che ingoiò tutto.

Quando si rialzò le ginocchia le facevano male per aver mantenuto la posizione così a lungo, così si sedette sul divano, bevendo altro whisky. Luigi nel frattempo si era ricomposto e si era buttato sulla poltrona, guardandola libidinoso. “Allora cara, dopo un così gentile trattamento, una bella ragazza come te ha tutto il diritto di chiedermi qualcosa”. Daryna arricciò le labbra in un sorriso malevolo, ma poi si voltò affabile verso Luigi e disse con aria da bambina: “Beh, tesoro, non sentirti assolutamente obbligato, ma…ci terrei tanto ad avere qualche bel nuovo vestito da mettere quando ti vedo. Non ti piacerebbe?”.“Aaah, perché no? Sono sicuro che saresti uno splendore”.

***

Il giorno dopo Daryna si trovava a casa ad aspettare Giovanni, quando qualcuno suonò il campanello. Si affacciò alla finestra e vide un corriere; scese a prendere il pacco e lo aprì. Dentro c’era un bellissimo vestito lilla, esattamente della sua taglia.