L'appuntamento
Aveva messo da parte il suo orgoglio, i suoi principi li aveva mandati a farsi fottere.
Si perché troppe volte le avevano impedito di fottere davvero.
Ma quel'uomo..lo voleva,
il suo corpo lo voleva,
la sua spudoratezza di sentirsi donna.
Voleva sentirsi desiderata. Adorata...
voluta e...sbattuta al muro.
Segretamente...era quello che voleva che lui facesse con lei.
Essere presa con la forza.
Quella forza animale che solo un uomo come lui poteva darle.
Senza rendersi conto, le gambe l'avevano già portata in strada..e avvolta nel suo cappotto, camminava a passi veloci verso il suo appuntamento con lui.
Aveva ubbidito riluttante alla sua sua richiesta.
" Sotto il cappotto solo l'intimo..e nient'altro"
La poi la proposta la eccitò.
Fare quel tratto di strada al freddo in mutandine e reggiseno e cappotto..l'aveva scaldata, il rimescolamento che provava nel basso ventre non le faceva percepire i pochi gradi della temperatura esterna.
Arrivò al portone del palazzo e citofonò, sentì il clic del portone d'ingresso senza che nessuno le rispose, entrò nell' androne buio senza sapere nemmeno dove andare.
Appena il portone si richiuse alle sue spalle..si senti afferrare per i fianchi da dietro.
" Allora sei venuta...sei qui 😈🔥"
La voce di lui, così calda ed eccitata le procurò un brivido lungo la schiena.
" Si " gli rispose.
" Hai fatto bene a dare retta al tuo istinto "
le disse..
Mentre l'abbracciava da dietro, iniziò a baciarle il collo..a mordicchiarlo. Con la punta della lingua le lecco' dietro l'orecchio..e questa cosa la fece sciogliere...poi le prese le braccia e gliele portò dietro la schiena, nella classica posizione di arresto.
Si sentiva in suo potere.
E quello che la spaventava e la eccitava..era che lui potesse farle di tutto.
Come se ne avesse avuto il permesso.
Tenendola così..la fece camminare al buio sino a portarla davanti ad una porta in un angolo dell'androne, l'aprì e si ritrovo con lui dentro il locale contatori del palazzo.
La girò su se stessa e continuò a tenerle i polsi sovrapposti. Glieli portò sopra la testa. E comincio a baciarla. Baci bagnati..baci di sola lingua su lingua, e lei ricambiava..dio santo se ricambiava, sentiva il sangue sciogliersi e pulsare... soprattutto lì, tra le cosce.
Mentre con una mano le teneva i polsi sopra la testa..con l'altra le aprì il cappotto.
" Cos'abbiamo qui ? 😈😈😈🔥🔥 " disse.
E le aprì il cappotto.
Le palpò i seni piccoli, le affero' i capezzoli da sopra il reggiseno e glieli torse per un quarto.. facendola genere di dolore.
Infilò un piede tra le sue gambe e con dei colpetti sulle scarpe gliele fece allargare.
" Ora guarda giù "
Aspettò che i suoi occhi furono sulla sua mano ..poi si intrufolò con le dita oltre l'elastico delle mutandine.
Indice e medio annegarono dentro quel pozzo di umori caldi e viscosi..danzarono dentro di lei..si spinsero' con facilità sino alle nocche poi si aprirono come a fare il disegno di una V e le allargarono le pareti vaginali..facilitando così la fuoriuscita di abbondanti gocce di piacere.
" Ti hanno mai pettinato la fica ? "
Cos..cosa ?
Ti hanno mai....PETTINATO la fica ? Dimmelo.
E la sua lingua iniziò a seguire il contorno della sua bocca.
N...no....rispose lei e con la lingua cercò la sua senza riuscirci.
Ci sono 4 metodi per strapazzare di piacere una fica...con le dita, il primo è quello di..fare dei cerchiolini con l'indice sul clitoride.
Piccoli cerchi.. tenendo premuto l'indice qui..
E mentre le spiegava...eseguiva su di lei quella manovra.
Era così subdolamente eccitata che allargò le gambe ancora di più e si accovacciò leggermente per avere la fica ancora più aperta al tocco di lui
" Il secondo metodo è leggermente più vigoroso, si chiama screcciare...😈😈🔥🔥 Mai sentito?
N..noooo...nooo...
La fica le colava come un rubinetto..
"Si fa così...guarda..."
Lei abbassò gli occhi e vide le dita di lui muoversi velocemente avanti e indietro sul suo clitoride, come a mimare un dj degli anni 80 che fa fare quel suono stridulo con il vinile su un giradischi.
Le sue dita erano così veloci che le facevano emmettere dei suoni, come degli squittii.
Senza smettere di screcciarle la figa le ordino' di tirare fuori la lingua.
" Sai saettare la lingua nell'aria? ..le chiese.
muovila fuori dalla bocca, come se a pochi centimetri da essa ci sia la cappella violacea di un cazzo...e tu voglia leccarne la punta. 😈🔥😈
Mentre lei eseguiva l'ordine lui la masturbò con ferocia.
Era sul punto di venire..
Lui se ne accorse e gli schiaffeggiò la figa a tutta mano.
" Cosa stai facendo ? 🔥😈🔥😈 Non ti azzardare ! Hai ancora due metodi da sperimentare e imparare.
" Bastardo figlio di puttana...stavo per venire cazzo !! "
Sssttt...non gridare che ci possono sentire.
E per tutta risposta le afferrò la figa con tutta la mano, due dita scivolarono dentro e le altre due premetterò sulle grandi labbra... mentre il palmo chiudeva dentro di sé parte di carne del pube.
Aveva stretto la mano in un pugno e all' interno c'era la figa.
La strizzò.
E alcune gocce biancastre colarono fuori da essa.
Le stava strizzando letteralmente la figa.
Questo è il terzo metodo..
😈😈😈
Disse
Vedi come cola...
😈😈😈
Ci siamo quasi, è pronta per il quarto e ultimo metodo.
La pettinatura 😈😈🔥🔥🔥💦💦💦💦
Ormai non ce la faceva più.
Aveva trattenuto l'orgasmo troppo a lungo, se lui la toccava ancora una volta nei punti giusti..le avrebbe squirtato sulle scarpe per quanto era vicina a venire.
" Ora guarda bene cosa faccio a questa tua fica fradicia.."
E così dicendo..fece sprofondare il dito medio nella fessura per tutta la sua lunghezza. Poi aprì la mano e la premette sul pube, immediatamente le labbra esterne della vulva si frapposero e inghiottirono il dito medio. Lui richiuse le dita e intrappolò così tra l'indice e l'anulare una grossa porzione di labbra vaginali.
Le tenne strette e spinse la mano verso il basso...come a stirare..a pettinare quelle estrescenze di carne rosea.
Ripeté l'operazione un altra volta e lei capì..
Le stava pettinando la figa con la mano.
Un piacere perverso la scosse tutta.
Tremo come in preda alle convulsioni e venne.
Un orgasmo forte e violento..fiotti di liquido umorale le fuoriuscirono e bagnarono il pavimento dello stanzino formando una piccola pozzanghera.
Si piegò in ginocchio dal troppo piacere, la testa le girava..il cuore pompava a mille.
Non era mai venuta così.
Lui ne approfitto' e le mise un collare con una fibbia che scendeva lungo la schiena al termine della quale c'erano due polsiere.
Le Lego' quindi i polsi a quel giocattolo di costrizione e la fece alzare in piedi.
" Questo non è che l'inizio della nostra serata, adesso usciremo da qui con te vestita di solo intimo e andremo di sopra.
A casa mia.
Prega di non incontrare nessuno qui fuori e nell' ascensore..sennò sarò costretto a invitare anche lui o lei...al festino 😈🔥💦
Fine prima parte
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