La fanciulla e l'uomo nero 4

La scena era morbosamente eccitante da vedere dalla schiena del vecchio, dove si poteva vedere come il corpo rugoso, flaccido e gobbo del vecchio stava praticamente schiacciando l'esuberante studentessa contro il muro e come la sua disgustosa testa piena di capelli grigi si muoveva a causa della violenta ansia con cui succhiava e stringeva quei due seni perfetti e duri, il viso della studentessa aveva un rictus di sofferenza e piacere allo stesso tempo, i suoi bellissimi occhi verdi erano chiusi e la sua bocca semiaperta sopportando l'attacco lussurioso e ansioso del vecchio sul suo corpo scultoreo e desiderato, il vecchio sapeva bene per aver letto e riletto il diario della ragazza che essendo così sensibile in tutto il suo corpo scultoreo non avrebbe sopportato così tante palpeggiamenti.

 Rabbrividì e sospirò lasciando che il lussurioso bidello la facesse, respirando pesantemente, sentì brividi in tutto il corpo e un formicolio esasperante nella fessura, il vecchio continuò con il suo delizioso lavoro succhiando e succhiando i capezzoli della ragazza, Cielo Riveros sentì il respiro caldo del caldo bidello sul suo petto "oohhhhhhh oohhhhhhh" Cielo Riveros gemette, quasi svenendo dal piacere con gli occhi chiusi, il calore che proveniva dalla bocca dell'uomo la fece rabbrividire, la ragazza aprì e chiuse i suoi bellissimi occhi verdi sentendo come il suo corpo iniziava ad arrendersi a tutto quello stimolo perdendo ogni controllo su di esso, poi il lussurioso e caldo bidello iniziò a scendere sull'anatomia scultorea della studentessa senza staccare la bocca da quel corpo delizioso, trascinando le sue mani impazienti lungo la schiena della ragazza, raggiungendo il suo ombelico, dandole dei morsi morbidi facendo chiudere gli occhi alla ragazza eccitata e gettare la testa all'indietro colpendo il muro poi iniziò a scendere di più inginocchiandosi su il pavimento intrappolando il bikini con le mani sul culo della ragazza e iniziando a farlo scivolare lentamente giù godendosi lo spettacolo davanti ai suoi occhi finché non le ha tirate fuori esponendo quella preziosa e virginale piccola fessura che mostrava a malapena un sentiero di peli fini per seppellire subito il viso e iniziare a succhiarle la fessura mentre le sue mani le strofinavano i grossi glutei, il viso del vecchio si è letteralmente infilato tra le due gambe della ragazza leccando la sua piccola colomba virginale la ragazza se l'è goduta contorcendosi e gemendo di piacere.

 "Aahhhh ahhhhhhh uyyyyyyyyy la studentessa gemette deliziosamente, il gobbo le leccò le labbra vaginali e leccò il sensibile clitoride della ragazza facendola rabbrividire con quella lingua ruvida e lunga, le sue dita presero la testa del vecchio e gli tirarono i capelli grigi in preda alle piacevoli sensazioni che le dava, il vecchio poi si alzò e rimase lì per qualche secondo a guardare con gli occhi sgranati il ​​corpo scultoreo della studentessa nuda la sua vita snella, che si allargava per lasciare spazio ai suoi glutei grandi e ben proporzionati, bianchi e senza tracce di smagliature o cellulite, completamente puliti e desiderabili, il portiere pensò tra sé e sé che non poteva credere di avere quella delicatezza a sua disposizione era estasiato, si sentiva come in un sogno incredibile ed eccitante che non credeva fosse realtà, eccola lì, una bella studentessa devota e che veniva sodomizzata per la prima volta da lui, e disse alla ragazza che era ancora appoggiata al muro con la testa rovesciata all'indietro, "Che fisico che hai mamma, sei una dea." Tuttavia, a vedere che il vecchio era tutto l'opposto, con il suo corpo unto e rugoso, con una pancia enorme dovuta all'eccessivo consumo di birra e una gobba innaturale, a tutto questo si aggiungeva la poca attenzione che prestava alla sua igiene personale, il vecchio se ne stava lì completamente nudo con una tremenda erezione nel suo cazzo che emergeva da un abbondante e sporco groviglio di peli.

Cielo Riveros lo osservava con gli occhi socchiusi, segno evidente di quanto fosse eccitata. In altre circostanze, la sola vista del vecchio nudo le avrebbe fatto vomitare per quella vista disgustosa. Il vecchio si avvicinò zoppicando alla ragazza e, porgendole la mano, la chiamò. La ragazza, nuda com'era, si avvicinò al gobbo. Lui la prese per le spalle e si fermò dietro di lei, appoggiando il suo cazzo puzzolente, completamente rigido e pulsante sulle natiche nude della ragazza. La vista delle sue natiche rotonde era spettacolare. Il vecchio le accarezzò le grosse natiche con il suo cazzo. Cielo Riveros iniziò a respirare affannosamente e ad ansimare. La ragazza sentì anche la pancia disgustosa e sudata del vecchio sulla schiena. Le mani del vecchio afferrarono i seni della ragazza e le sue dita afferrarono i capezzoli gonfi della studentessa, massaggiandoli lentamente e delicatamente, facendole gettare la testa all'indietro mentre lui le toccava il culo con il cazzo e le sussurrava all'orecchio: "Ti piace proprio, mamma, senti quanto mi si è indurito il cazzo grazie a te, come mi ecciti, puttana, queste piccole tette mi fanno impazzire". La ragazza aveva la testa all'indietro, appoggiata alla spalla del vecchio, che la toccava sempre più forte con il cazzo. Gettò le braccia indietro, tenendosi al collo del vecchio per non cadere.

Il caldo bidello senza fermarsi a toccarle il sedere, o a strofinarle i capezzoli con le dita che erano molto dure e molto erette, lentamente la stava portando più vicino al letto, e le stava dicendo dolcemente all'orecchio cosa le avrebbe fatto a letto, la volontà della studentessa era completamente alienata, aveva gli occhi chiusi e si lasciava palpare, il caldo bidello non smetteva di toccarle i deliziosi glutei e allo stesso tempo inalava il delicato profumo che usciva dal suo collo, quando furono accanto al letto il vecchio si separò da lei e la guidò in modo che la ragazza si sdraiasse su quel vecchio letto di legno, la ragazza si sdraiò sulla schiena con una gamba piegata e le braccia che tenevano il cuscino sulla testa lasciando tutto il suo corpo scultoreo scoperto, aveva un aspetto superbo.

 Poi il vecchio si sedette sul petto della ragazza senza esercitare troppa pressione, per non soffocarla, appoggiando una gamba su ciascun lato del corpo e il suo culo sporco sui seni della ragazza. Le passò una mano sulla nuca e fece sì che la studentessa lanciasse la testa in avanti verso il suo membro, che teneva con l'altra mano e cercava la bocca di Cielo Riveros che, vedendo le intenzioni del vecchio, tenne le labbra chiuse. Il gobbo, pieno di trucchi, liberò il suo cazzo e con quella mano prese il naso della ragazza e lo strinse, impedendole di respirare, con la disperazione della studentessa che, quando aprì disperatamente la bocca per prendere un respiro, il vecchio le mise rapidamente tutto il suo cazzo in bocca, sentì quelle labbra polpose e umide sul suo cazzo. Il vecchio era fuori di sé dalla gioia che provava in quel momento per la piccola bocca di quella bella bambina che succhiava e succhiava il suo grosso cazzo con forza.

Sentendo la lingua della ragazza cercare invano di togliersi l'intruso dalla bocca, facendo sentire al vecchio un delizioso solletico sul suo cazzo, "aahhhhhhh ahhhhhh è così che tu, troia, succhi il cazzo del tuo uomo", lei, già rassegnata, tra i singhiozzi, succhiò il cazzo del portiere. Era un cazzo grosso e sporco. Il vecchio emise ogni sorta di gemiti e suoni di soddisfazione, insultando l'adolescente che gli stava praticando una prodigiosa fellatio. Il vecchio la prese per i capelli con entrambe le mani, tenendo il ritmo del pompino, letteralmente scopandola per la bocca, inserendo quel cazzo sporco e puzzolente ancora e ancora. La ragazza provò disgusto. Gli prese la testa e la mosse a suo piacimento, avanti, indietro, di lato, in cerchio. Godeva di quella bocca come non aveva mai goduto di nessuna bocca prima. Il suo cazzo era così grosso e spesso che le era molto difficile ingoiarlo, tuttavia, dovette leccare, succhiare e succhiare con forza. Cielo Riveros non aveva mai avuto qualcosa di così grande in bocca.

Il Gobbo si sentiva al settimo cielo, a giudicare dai suoi gesti e dai suoi gemiti "aaaah puttana, quanto sei gustosa, finché non mi è venuta voglia di godertela sgualdrina; ah, ah, ah aaaaahhhhhh" le afferrò la testa e le fece ingoiare bene quel cazzo puzzolente quando la ragazza sentì che il disgusto era già insopportabile venne ancora di più, le prese saldamente la testa e accelerò il ritmo degli attacchi, quando all'improvviso si fermò, tenne saldamente la testa della giovane donna, con la punta del suo fallo nella sua bocca e sparò il primo carico di sperma, il vecchio caldo scaricò il suo latte sulla bocca di quella piccola principessa in modo tale che quasi soffocò, la bocca di Cielo Riveros era completamente piena di latte, tanto che un po' di quel liquido apparve all'angolo delle sue labbra, sentì tutta la sua bocca calda da quel liquido virile allo stesso tempo quel sapore agrodolce "aaahhhh così, così Mamma, ingoia tutto il latte del tuo uomo, disse la gobba, mentre si tappa il naso, costringendo la ragazza a ingoiare tutto.

La studentessa ingoiò disperatamente lo sperma del vecchio perché riusciva a malapena a respirare perché il vecchio le aveva tappato il naso con la mano per costringerla a ingoiare tutto il liquido seminale, il vecchio eiaculò nella bocca della ragazza così tanto latte accumulato in anni di non avere una moglie, che la fece soffocare e fili di quel liquido virile le sfuggirono dall'angolo delle labbra il vecchio caldo continuò a sedersi sul petto della ragazza con il suo cazzo rigido dentro la bocca della giovane statuaria godendosi i gemiti disperati della ragazza perché il vecchio non le lasciava andare il naso impedendole di respirare e con il suo grosso cazzo in bocca, oltre al peso del bidello sul suo petto, c'era poca aria che poteva inspirare nei suoi polmoni, i suoi bellissimi occhi verdi guardavano il vecchio implorando pietà, lei calciava il materasso con le gambe disperata per la mancanza d'aria, lo zoppo Juan, sadico com'era, godeva di tutta la disperazione della ragazza e glielo raccontò.
"aahhhh che bocconcino delizioso che hai, troia, mi hai tirato fuori un sacco di latte ma ne ho ancora per te, mamma, manca ancora la roba buona."
Poi il vecchio scese dalla ragazza e le tolse il suo grosso cazzo dalla bocca, la ragazza respirava disperatamente aspirando aria nei suoi polmoni puniti, lo zoppo Juan si sedette sul bordo del letto, prese la sua birra e ne bevve un sorso ruttando, poi accarezzò le gambe della ragazza mentre prendeva altri sorsi di birra, lei tossiva perché aveva diversi peli pudichi incastrati nella gola e non c'era modo di toglierli.

La sua vocina roca è sul punto di singhiozzare, il viso distorto e con tracce di sperma che le scendono lungo gli angoli delle labbra, la bocca aperta e le pupille enormemente dilatate, guarda il vecchio con un'espressione disperata di terrore, sapendo che lei era lì nuda, chiusa in quella stanza, con quel vecchio maniaco sessuale, dice.
"Tosse tosse per favore don Juan lasciami andare, lasciami andare ora guarda tutto quello che mi hai fatto tosse tosse ti prego."
"Hehe hehe" rise il Gobbo mentre accarezzava lentamente le gambe della ragazza, sentendo la morbida e liscia pelle e dicendo "perché vuoi andare mamma, il meglio deve ancora venire? Vedrai che tra un po' urlerai da quanto ci divertiremo" sorridendole con quella faccia sadica e mostrandole tutti quei denti pieni di carie, il vecchio si alzò e fece un ultimo rutto e disse "continuiamo con i nostri affari mamma, questa è ancora lunga strada da fare hahahahaha" davanti agli occhi terrorizzati della statuaria studentessa, che guardava impotente mentre il vecchio nudo le separava le gambe "no, no... cosa mi farai, cosa mi farai" disse Cielo Riveros nello stesso momento in cui lei cercava di chiudere le cosce ma il vecchio si era già infilato tra di loro tra le sue due gambe e lasciando cadere tutto il suo peso su di lei iniziò a sbavarle in bocca e la strinse e la palpeggiò. Le morse i seni con avidità e disperatamente, facendo provare alla ragazza tutto il sadismo di quel vecchio eccitato.

Basta... ahhhhh... ahhhhh... per favore per favore... aaahhhhhhh... smettila... basta...

La ragazza, senza staccare gli occhi dal corpo del vecchio, con abbondanti gocce di sudore che gli colava lungo il ventre e vedendo quel lungo, grasso e venoso cazzo che emergeva da una folta e poco igienica chioma, gli disse tutta spaventata.

 "Per favore... non violentarmi... no... no... per favore... per favore
Ah ah ah questo mi eccita di più comunque quel culo sarà mio hahahahaha" disse il vecchio che spingendola la girò in modo che la ragazza fosse a faccia in giù, "no dejamm" balbettò la giovane donna, era così stanca era in uno stato di tale stanchezza che era come una bambola che poteva essere manipolata a piacimento il gobbo le mise un cuscino sotto la pancia che fece sollevare ancora di più le natiche di Cielo Riveros il vecchio si deliziò alla vista erano un paio di giovani natiche impressionanti grandi, rotonde, morbide e dure e non potendo resistere oltre risalì sul letto e iniziò a baciare la schiena della ragazza le sue labbra corsero lungo la schiena della ragazza raggiungendo le sue natiche, poi le separò le gambe e le passò la lingua sulle natiche poi le separò le natiche e le infilò la lingua fino a raggiungere il suo ano la succhiò con la lingua dall'ano alla figa facendo rabbrividire la ragazza e lei iniziò ad ansimare, la ragazza, ancora in calore, disse al vecchio, "No, per favore fermati, non farlo, non farmi niente lì, per favore."

 Ciò eccitò ancora di più il vecchio mentre continuava a succhiarla e a stringerla con le sue mani avide l'enorme paio di natiche, passò la sua lunga e ruvida lingua sulla sua fessura dall'alto in basso raggiungendo l'ano e di nuovo indietro velocemente, la leccò, passando e andando lentamente sul suo culo chiuso, la accarezzò con la lingua facendo piccoli cerchi intorno ad esso, poi inserì la sua lingua ruvida nel suo culo, la ragazza non le aveva mai fatto una cosa del genere e sentì che era una sensazione così ricca, la sua morbosità la rendeva ancora più piacevole, non poteva resistere a tanto piacere, Cielo Riveros si sentì come mai prima d'ora penetrata da quella lingua, sentì la sua lingua sul suo clitoride, come lo succhiava e lo mordicchiava, e lei poté solo ansimare e gemere di piacere.

Cielo Riveros gemette, si morse le labbra e socchiuse gli occhi "ahhh ahhh ahhh così ahhhhhh ooohhh così così oohh", la ragazza gemette e il suo corpo bruciò mentre tremava, preda di sensazioni e di un formicolio in tutto il corpo.

Il Gobbo si alzò, appoggiandosi alle natiche sode della ragazza e disse: "Preparati, troia, perché sto per infilarti il ​​cazzo dentro, saprai cos'è un uomo". Aprì l'ano della ragazza con le mani, infilò il suo cazzo pulsante nell'ingresso di quel piccolo culetto stretto. Lei respirò profondamente e velocemente, come se cercasse di prepararsi all'inevitabile dolore. Sentì il calore del corpo bollente del maschio. Il vecchio iniziò a infilarle lentamente il cazzo dentro e Cielo Riveros capì di essere persa. Una spinta e il suo pene entrò di qualche millimetro dentro di lei. La seconda spinta, più forte, aveva già guadagnato un paio di centimetri. Respirò profondamente.

 

Sentì l'ano verginale della ragazza opporre resistenza e, aiutato dalla lubrificazione dell'ano, superò quella resistenza finché non infilò metà di quel grosso e spesso cazzo e lì rimase immobile per un po', godendosi le deliziose contrazioni che l'ano punito della ragazza produceva prima dell'assalto di quell'intruso.

 

"Basta ahhhhh ahhhhh per favoreeee aaahhhhhhh bastaaaa" disse la ragazza infilzata, sentiva come se il suo culo si stesse aprendo e mentre quel potente cazzo entrava in lei centimetro per centimetro le sue lacrime erano più abbondanti "Che culetto stretto che hai, troia" disse il vecchio facendo del suo meglio per penetrarla completamente, vincendo la resistenza dell'ano chiuso della ragazza fino a infilzarla completamente. La povera Cielo Riveros sentì come se la stesse rompendo perché era troppo grossa, i suoi enormi testicoli pelosi le colpirono le natiche e lei urlò di dolore, i suoi occhi si dilatarono come se fosse sorpresa. La ragazza sentì come se quel cazzo la stesse riempiendo completamente, spalancò gli occhi, le sue mani si serrarono "No, per favore toglilo, fa così male, non continuare ayyyyy, mi fa male, ayyy, fa male, ayyy" si potevano sentire le urla della ragazza.

 

Il vecchio, ignorandola, si sdraiò sopra di lei e iniziò a scoparla come un pazzo. Le sue spinte erano veloci e potenti, facendo vibrare il corpo della studentessa a ogni spinta. La ragazza aveva a malapena la forza di resistere. "No, ti prego, no, ti prego, non ce la faccio più", sussurrò.

 

"Che culetto stretto che hai, troia" disse il Gobbo, il culetto chiuso di Cielo Riveros si adattò a poco a poco all'enorme cazzo che la stava violentando e il dolore cedette lentamente il passo al piacere, la studentessa sentì il cazzo del vecchio scivolare perfettamente nel suo ano provocandole un piacere indescrivibile mai provato prima, la stavano colpendo forte, sentiva le palle del vecchio entrare e uscire e il rumore del suo culo ad ogni spinta ploc ploc ploc, sentiva come se la stessero facendo impazzire, non ne poteva più, "ahhh ahhhh ahhhhhh, ahhhhh ahhhhhhhhhhh oooohhh ooohhhhh" gemeva ad ogni spinta del vecchio mentre sentiva le pareti del suo ano sfregate da quel pezzo di carne, il suo respiro era rapido e il suo corpo giovanile tremava mentre il Cojo la scopava come una pazza.

 

Non urlava più, ansimava solo di piacere, gemeva sempre di più ogni volta che il vecchio la trafiggeva senza pietà, ogni volta più a fondo la scopava forte, rudemente, folle per la sensazione del momento, gli spiedi facevano vibrare i grossi glutei della ragazza, era completamente abbandonata al Gobbo senza alcuna volontà di resistere il grosso cazzo entrava e usciva trafiggendola senza esitazione le palle del vecchio facevano rumore contro il suo culo a ogni spinta, lui metteva il suo cazzo dentro e fuori strappando urla di piacere alla studentessa mentre sentiva le pareti del suo culo mentre quel grosso cazzo si strofinava contro di lei, tremava il suo corpo traboccava di piacere.

 

Il vecchio la insultò, disse "puttana, troia, non mi prendi più in giro, ora mi adori, troia provocatrice", questo lo eccitava ancora di più, si stava divertendo come un matto, vederla sottomessa e scopata era qualcosa di incredibile, la guardava con una faccia completamente sfigurata, la faccia di un pervertito sessuale, e ogni volta, le sue spinte erano più selvagge, più forti, mentre urlava che era una troia, sentire ciò eccitava la ragazza in modo incredibile, nessuno l'aveva mai trattata così e lei iniziò a sospirare, godendosi la selvaggia scopata anale a cui era sottoposta, chiuse gli occhi, stringendo i denti e mordendosi le labbra, si godeva la situazione, il vecchio continuava a dirle "puttana, urla più forte quanto mi ecciti, piccola troia, come il tuo culo mi mangia il cazzo" completamente fuori di sé.