Cornuto, ma me lo merito
Per i #selezionati di #Giovannaxvoi un sottomesso resoconto di un marito. Una storia di rossano@malisperti, titolo originale: Così sono diventato cornuto e contento.
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Con mia moglie, da tempo, avevamo deciso che in casa, d’estate, stavamo nudi, Forse per aumentare l’eccitazione o forse per il gran caldo. Fatto sta che un bel giorno, mentre stavo facendo un lavoro in casa, sento aprire la porta. Chiedo a voce alta, dall’altra stanza, se fosse lei e mi risponde di si. Continuo il lavoro e chiedo ser avesse preso qualcosa per la cena. Risponde di si e che stava apparecchiando.
Dopo una decina di minuti mi chiama dicendomi che è pronto in tavola. Vado a lavarmi e quando entro in cucina trovo una sua amica seduta a tavola che mi guarda da capo a piedi. Essendo completamente nudo, provai un po’ di vergogna, quindi tornai indietro in camera indossando il pigiama.
Per non fare scenate non dissi niente. Tornai in cucina e cenammo. L’amica di mia moglie era una sua collega di lavoro che comunque non fece nessun commento nel vedermi nudo, mentre io stavo morendo per la vergogna. Quando questa andò via, mi feci sentire con mia moglie. Lei rispose che non c’era niente di male a mostrarsi nudi agli altri, anche perché in casa proprio si sta come si vuole.
Chiesi a mia moglie se avesse detto alla sua amica che io fossi nudo e lei rispose che ne avevano parlato al lavoro più volte e che anche l’amica era delle nostre stesse idee.
Tuttavia mi era sorto il dubbio che lei l’avesse fatto apposta a portarmi in casa una sconosciuta, proprio per mettermi in imbarazzo e godere nel vedermi coperto di vergogna. Le chiesi cosa avesse detto lei se io un bel giorno, sapendola nuda in casa, avessi portato un amico. La risposta fu molto deludente per me. Disse semplicemente “portalo, a me non dà fastidio”. Le cose erano due, o ero troppo bacchettone io nel provare vergogna davanti agli altri, oppure era troppo emancipata lei. Quel tarlo mi stava rodendo in testa e mi dava fastidio perché volevo vedere se davvero a lei non importasse nulla se io avessi portato un mio amico in casa. Gliene riparlai un’altra vola, per vedere se la risposta datami prima era frutto di una giustificazione per il fatto che non mi aveva avvisato, oppure lei davvero era disinibita e quindi non faceva caso a quelle che lei chiamava complessi infantili. E così un sabato pomeriggio, sapendo che lei era in casa, mi presentai con un mio amico, Ennio, con la scusa di farmi dare un’occhiata al mio pc, visto che Ennio era un esperto informatico.
Quando entrammo in casa chiamai mia moglie dicendole che ero arrivato. Mia moglie, che stava in cucina, mi salutò. Non so cosa mi prese, forse lì per lì mi ero pentito e non volevo farle fare una pessima figura, fatto che che le dissi che era con un amico. Per niente imbarazzata mia moglie ci venne incontro all’entrata, completamente nuda. Ennio le puntò gli occhi addosso cercando di scusarsi per l’improvvisata.
Mia moglie disse che era abituata a stare nuda in casa e che non ci faceva caso se qualche estraneo la guardasse. Mi sentii un verme. La reazione mia e quella di mia moglie erano diametralmente opposte.
Quando si è trattato di stare nudo davanti la sua amica, mi sentivo un pesce fuor d’acqua, imbarazzato, vergognoso, mentre mia moglie se ne stava tranquillamente nuda senza provare la minima vergogna.
Non sapevo cosa fare, quindi approfittando che Ennio era sceso in macchina a prendere la sua borsetta degli attrezzi, dissi a mia moglie che lei lo stava facendo apposta a dire che non provava vergogna, perché voleva mettermi in imbarazzo perché io non l’avevo avvisata. Ma neanche lei mi aveva avvisato. La vedevo dire delle cose che non sapevo fosse capace di dire, come il fatto che lei si eccitava nello stare nuda davanti a un altro uomo che non fossi io. Le dissi che non le credevo e che il suo era solo un comportamento per mascherare che invece provava vergogna ma che non voleva farlo vedere. Non disse niente e quando Ennio suonò alla porta, fu lei ad andare ad aprire, tutta nuda. Mi sentivo tremare perché non ero sicuro di me. Vacillavo forse perché avevo paura dell’ignoto, di ciò che sarebbe potuto accadere, di ciò che Ennio avrebbe potuto dire e pensare e soprattutto che ne avrebbe potuto parlare con qualcuno e ridicolizzarmi.
Tuttavia Ennio iniziò a lavorare al pc. D’un tratto mia moglie chiese se volevamo qualcosa da bere, quindi ci portò una bibita per me e per lei e una birra per Ennio, dopodichè si sedette sul divano a cosce completamente aperte. Le si vedeva tutto quanto e io notai che teneva le cosce larghe apposta, non era una posizione naturale quella. Ennio la guardava di sottecchi e si vedeva che era un po’ imbarazzato anche lui. Io stavo morendo per la vergogna.
A un certo punto mia moglie chiese a Ennio se le desse fastidio il fatto che lei stesse a cosce aperte. Ennio scosse la testa e lei proseguì dicendo che le piaceva stare nuda in casa. Mentre guardavo Ennio, notai che mia moglie di tanto in tanto si toccava la figa, come per accarezzarla, fino a quando non indugiò parecchio con la mano su di essa. In sostanza si masturbò davanti a noi, anche se Ennio faceva finta di non guardarla, ma vedevo benissimo che io suo sguardo furtivo puntava direttamente sulla figa e sulle tette di mia moglie.
Non riuscivo a credere ai miei occhi, mia moglie nuda davanti a un estraneo e per giunta si era masturbata spudoratamente.
Quando Ennio terminò di mettermi a posto il pc, andò via e lei lo accompagnò alla porta uscendo anche fuori. Al rientro io cercai di riprenderla dicendole che quel che aveva fatto era qualcosa di indecente, che andava fuori da ogni logica. Per tutta risposta mia moglie iniziò a baciarmi dicendomi che aveva voglia di scopare. Era arrapatissima, infoiata, non l’avevo mai vista in quello stato, mentre io... non sentivo alcuno stimolo, anzi ero intimorito e non riuscii a combinare un bel nulla.
Mia moglie si arrabbiò parecchio definendomi un mezzo uomo, un buono a nulla e che se fosse capitato ancora, si sarebbe fatta scopare da Ennio visto che io non ero all’altezza di farlo.
Mi sentii piccolo piccolo, tremavo come una foglia, non riuscivo a ragionare e pensavo che avesse ragione lei. Ma cosa ci potevo fare se anziché eccitarmi avevo avuto l’effetto contrario? Il giorno dopo al lavoro Ennio mi disse che giunto a casa si era sparato una sega fenomenale pensando a mia moglie a cosce aperte sul divano. Poi mi chiese scusa ma sentiva che me lo doveva dire. Io lo scusai dicendo che mia moglie non si era mai comportata in quel modo. Poi durante la pausa pranzo, visto che Ennio aveva ripreso il discorso lodando le fattezze del corpo nudo di mia moglie e facendo apprezzamenti sul suo modo di fare, mi chiese cosa avessimo fatto a letto dopo che lui era andato via.
E io che cavolo dovevo dire? Mi veniva duro a dirgli che invece non avevamo combinato niente, ma non per mia moglie, bensì perché io ero intimorito e non ero per niente eccitato. Ennio non credeva a ciò che gli avevo detto. Chiese come l’avesse presa mia moglie per il fatto che io le avessi dato buca.
Mi feci forte e gli dissi che mia moglie si era incavolata talmente da dire che la prossima volta si sarebbe fatta scopare da lui anziché andare in bianco. Ennio si fece serio, mi chiese se stessi scherzando, poi disse che lui non si sarebbe tirato indietro come invece avevo fatto io.
Passarono circa cinque giorni senza che tra me e mia moglie ci fosse qualche intimità. Mia moglie mi chiese più volte se volessi fare l’amore con lei ma io le dissi che non ci riuscivo. Forse quella sua uscita mi aveva demoralizzato, forse mi aveva messo in soggezione, fatto sta che non riuscivo più a farlo diventare duro. Mia moglie, per niente intimorita, disse una cosa che secondo lei era la più logica delle cose. Disse di far tornare Ennio per vedere se anche lui si fosse tirato indietro. Rimasi sconsolato e il giorno dopo riferii ogni cosa a Ennio il quale, contro ogni mia aspettativa disse che mi avrebbe dato una mano. Pensavo che avrebbe parlato con mia moglie, cercato di sistemare il dialogo tra di noi e rimettere le cose a posto, quindi lo invitai a cena quella sera, però questa volta presi il telefono e avvisai mia moglie davanti a lui.
Giunsi a casa verso le sedici e mia moglie era già a casa, nuda. Mi chiese dove fosse Ennio e io risposi che sarebbe venuto più tardi. Poi mia moglie mi chiese se avessi qualcosa in contrario se lei si fosse fatta chiavare dal mio amico. Io pensavo che l’incontro si dovesse basare solo sulle parole, per cercare di chiarire quella nostra dèfaillance, ma mia moglie disse a muso duro che lei aveva voglia di cazzo, di un uomo vero che la facesse godere. Non l’avevo mai sentita parlare in quel modo quindi mi intimorii ancora di più. Le chiesi con un filo di voce di andarsi a vestire, ma lei rispose di no. Dopo circa un’ora, durante la quale io rimasi seduto a pensare, giunse il mio amico. Mia moglie, sempre nuda, andò ad aprire la porta. Io ero rimasto seduto al buio sul divano in sala e mia moglie mi chiamò per dirmi che Ennio era arrivato. Mi alzai per andare loro incontro e appena giunto all’entrata vidi che si stavano baciando. Rimasi basito.
Guardavo senza provare niente, né eccitazione, né repulsione. Vedevo due che si baciavano ma non pensavo che quella fosse mia moglie. Mi sembrava come se stessi vedendo un film in tv.
Quando terminarono, mia moglie disse al mio amico di spogliarsi e di darle una mano in cucina, mentre a me disse di apparecchiare. Mi sentivo come fossi la persona di servizio, il cameriere. Ennio non ci pensò due volte a spogliarsi e vidi che il suo pisello era durissimo, al contrario del mio che non ne voleva sapere di alzarsi. Lui aiutava mia moglie a preparare la cena tagliando l’insalata e il pane e quando le passava accanto le strusciava il pisello sul culo e lei emetteva dei gridolini. Quelle cose io non gliele avevo mai fatte e forse era per quel motivo che la nostra intesa sessuale non era decollata. Poi Ennio si fece più intraprendente e prese a palpare le tette di mia moglie standole dietro e mentre gli faceva sentire il suo pisellone duro sule chiappe e sembrava che lei apprezzasse molto.
Mia moglie si girò e si baciarono nuovamente. Io li guardavo senza dire né provare niente. Era già apparecchiato quando mia moglie disse a Ennio che aveva voglia di farsi chiavare da lui. lo prese per la mano e se lo portò in camera da letto. Io rimasi a guardare la tv.
Uscirono dopo una mezz’ora per andare in bagno. Si sedettero entrambi nudi a tavola e mentre cenavamo mia moglie prese a raccontarmi quel che avevano fatto. Disse che il mio amico glielo aveva infilato dappertutto, anche nel culo facendola godere da matti. Poi mi chiese se per caso io mi fossi arrabbiato o se fossi contrario al fatto che lei si era fatta scopare da un altro uomo.
Con un filo di voce risposi di no, ma dentro di me volevo urlare che lei era mia moglie e che doveva fare l’amore solo con me. Ma come faceva lei a fare l’amore con me dal momento che a me non mi veniva più duro?
Al termine della cena loro due si sedettero sul divano a pomiciare mentre io sparecchiai. Dopo asver messo tutto quanto nella lavastoviglie, andai nuovamente in sala. Erano sul divano a baciarsi a toccarsi. Erano di nuovo in calore. Mia moglie glielo prese in bocca spompinandolo di gusto, poi si impalò su di lui facendosi chiavare alla grande. Si fece sborrare dentro, dopodichè si riposarono l’uno accanto all’altra. Dopo essersi lavato, Ennio andò via.
Il giorno dopo Ennio mi prese in disparte facendomi un sacco di complimenti, soprattutto per non essermi arrabbiato. Quanche giorno dopo mia moglie mi chiese di far venire Ennio nuovamente a casa perché aveva voglia di far l’amore con lui. Non sapevo oppormi. Lo dissi a Ennio il quale mi chiese se io in realtà provassi qualcosa nel vedere mia moglie alle prese con un altro uomo e alla mia risposta negativa lui rimase perplesso, perché di solito gli uomini che permettono alla propria moglie di avere rapporti sessuali con altri, godono tantissimo.
Pensai a quella cosa senza darmi alcuna spiegazione.
Ennio giunse a casa nostra e quando lui e mia moglie furono pronti nudi sul letto per far l’amore, Ennio mi disse di spogliarmi. Automaticamente obbedii, quindi mi fece mettere in ginicchio accanto a mia moglie che invece era supina sul letto. Quando lui iniziò a chiavarla disse a mia moglie di prendermelo in bocca.
Iniziai a sentire una eccitazione che in breve mi pervase tutto il carpo. Ennio chiavava mia moglie e nel frattempo le diveva delle parole folgari definendola una puttana, una pompinata e di farsi sborrare in bocca da me che ero suo marito, grandissimo cornuto. Dopo aver sentito quella parola, anziché offendermi, mi eccitai andora di più e mia moglie se ne accorse perché il mio cazzo dentro la sua bocca si ingrossò e gliela inoldai di sborra.
Anche Ennio sborrò dentro la figa di mia moglie. Con mia grande sorpresa mi ritrovai col cazzo ancora durissimo. Ma cosa mi era successo? E alle parole di Ennio “dai cornuto, chiava adesso questa puttana di tua moglie”, mi ingrifai ancora di più infilando la figa di mia moglie facendola urlare dal piacere. Cazzo che godimento che avevo avuto. Mai e poi mai mi sarei aspettato una cosa del genere.
Ennio prese a frequentare casa nostra regolarmente, almeno un paio di volte la settimana, tuttavia il mi davo da fare con mia moglie perché avevo ritrovato me stesso grazie a Ennio. Infatti quando volevo scopare con mia moglie le chiedevo a chi l’avesse data durante la mia assenza e subito mia moglie iniziava a fantasticare raccontandomi delle cose chiaramente non vere, ma che a me facevano eccitare.
Ormai mia moglie considerava Ennio come fosse un suo secondo marito e quando a volte ci incontravamo al centro commerciale, lui la baciava davanti a tutti in mia presenza e io mi eccitavo tantissimo.
Mi piaceva che gli altri sapessero che ero un cornuto e che mia moglie era una puttana.
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