Il passaggio

Il_Fantasista
12 days ago

I fuochi d’artificio squarciano il cielo nella prima notte del nuovo anno;il’oscurità viene illuminata a giorno da forme e colori di ogni tipo,mentre una pioggia sempre più fitta si abbatte su strada colline e su ogni cosa che incontra. Sono quasi le 3 del mattino e io,stanco e nemmeno troppo sobrio,sto tornando verso casa;avrei dovuto dormire dalla mia ragazza,ma nonostante l’astmosfera festosa abbiamo avuto un brutto litigio,cosi ho preferito andarmene a dormire e sbollire a casa mia. Decido di prendere una strada secondaria,per evitare il troppo traffico e i botti che qualche simpatico ragazzo potrebbe gettare verso la mia auto. D’un tratto,sul ciglio della strada,avvolta in un cappotto scuro col cappuccio che le copre la testa,le gambe scoperte e dei tacchi neri fin sotto il ginocchio,noto una ragazza che cammina braccia conserte a passo svelto;penso a cosa ci faccia tutta sola una ragazza a quell’ora da sola,su una strada del genere,cosi preso da un senso di responsabilità,mi accosto e tiro giù il finestrino...

“Ciao!Tutto bene??Hai bisongo di aiuto??” le chiedo mentre mi passa vicino camminando velocemente;la ragazza mi guarda un attimo ma tira dritto;io resto fermo ancora un attimo,ma penso che in fondo per lei io sono un perfetto sconosciuto,che potrei avere chissà quale intenzioni,quindi come biasimarla se mi ha ignorato? Sto per ripartire quando la vedo tornare indietro,cosi ributto giù il finestrino e aspetto:”Per caso vai verso la città?” mi domanda evidentemete scossa e infreddolita;ha il viso solcato da qualche lacrima e il trucco sbafato;non deve essere stata una gran serata per lei cosi le rispondo con tono amichevole con un sorriso :”Si vado da quella parte;se vuoi un passaggio sali pure!” La ragazza monta in auto al volo e chiude lo sportello con pochissima delicatezza;prima di mettere la cintura però noto che ha il cappotto fradicio:”Senti perché non ti togli il cappotto che ti prendi una bronchite e lo butti dietro?Qui c’è caldo,cosi ti riprendi?” le dico senza guardala troppo;le ho appena detto di spogliarsi,è bene non dare brutte impressioni… Lei mi guarda un po' cosi,poi senza dire niente sfila via il cappotto e lo getta nei sedili posteriori,anche qui con zero garbo,ma ci sta.

Riparto verso la città,alzando il riscaldamento per permetterle di riprendersi dall’umido e dal freddo In auto si sente solo la musica,visto che la ragazza non ha aperto ancora bocca;è crucciata e visibilmente col morale a terra,e capisco se non hai voglia di parlare;di fatto per arrivare a destinazione c’è un mezz’ora buona,e la strada è una,quindi penso le chiederò informazioni su dove portarla più avanti.
Dal nulla poi,finalmente qualcosa si muove:”Io…io vorrei proprio capire cosa cazzo gli gira in testa ai ragazzi,cazzo!” la sento alzare la voce e agitare le mani,agitando il cellulare in una ed un fazzoletto nell’altra;io colto un po' di sorpresa provo ad abbozzare una riposta ma vengo di nuovo travolto da un nuovo scatto di rabbia:”Cioè tu fai la brava ragazza,la fidanzta perfetta e lui poi si fa beccare a limonare con una troia solo perchè ha le tettone!Ma vaffanculo va!” sbraita accennando qualche lacrima;io a quel punto provo ad abbozzare un discorso per consolarla:”Guarda…i ragazzi da giovani sono cosi purtoppo,vanno dietro a cose materiali e non vedono che magari,la ragazza che è accanto a loro vale 1000 volte in più di un bel seno;vedrai che qualcuno più sveglio si accorgerà di quanto sei speciale”;parole un po' di circostanza,ma che fanno accennare un sorriso a questa scricciola che ha solo bisogno di essere confortata..
“Sara….mi chiamo Sara…grazie del passaggio e delle belle parole….tu sei?” “Roberto,piacere” le rispondo mentre fermi ad un semaforo posso anche guardarla con più attenzione...

Sara è un ragazza minuta,magra,piccoli seni che svettano da sotto un vestito nero,senza reggiseno,belle gambe toniche e lisce,una bella chioma bionda e due occhioni azzurro cielo;mi chiedo come si faccia a guardare un’altra quando si può avere una creatura simile…
“E tu Roby,tutto solo stasera?Non hai festeggiato?” mi chiede mentre si aggrobiglia una ciocca di capelli tra le dita; “Si si,avrei dovuto dormire dalla mia ragazza ma…insomma le cose non sono andate bene e ho preferito tornare verso casa” dico a Sara sospirando;lei inclina la testa e mi fa un sorriso:”Dai vedila cosi,se non ci litigavi non avresti conosciuto me”.
Sara si sta rilassando sempre di più,e più ci avviciniamo alla meta più penso che vorrei passare un po' più di tempo con lei,e questa cosa un po' mi turba,un po' onestamente mi eccita;alla fine ho il doppio dei suoi anni,eppure inizio a sentire che questo incontro casuale potrebbe non finire con io che la riporto semplicemente a casa… Siamo molto vicini alla città quando Sara accavalla una gamba sull’altra e girandosi chiede:”Casa tua quanto dista da qui?”

Rimango molto molto sorpreso e ci metto qualche secondo per rispondere:”Ehm…da qui saranno 10 minuti…perché?” chiedo con molta curiosità;Sara continua a giocare coi capelli,e la cosa mi fa impazzire anche se le non lo sa:”Ma niente…cosi…magari venivo da te per...boh non lo so facciamo un brindisi?” Vado un po' in confusione,lo ammetto;tra me e me penso che ok,viene da me,brindiamo e poi??Dovrei comunque uscire di nuovo per riportarla a casa,ma a quel punto penso anche chi se ne frega,dopotutto un po' di compagnia mi farà anche sbollire meglio la rabbia per il litigio:”Certo Sara,perché no,ci sta”;so bene che sto andando incontro ad un grosso rischio,ma non ho onestamente le forse mentali per oppormi,cosi imbocco la via per casa e in poco tempo siamo li;parcheggio l’auto in giardino e faccio strada a Sara,che mi segue,senza il suo cappotto,ma col mio addosso che le ho gentilmente offerto:”Mmm hai un buon profumo” mi dice annusandolo;la mia confusione sta aumentando ad ogni passo.

Apro la porta di casa e faccio accomodare Sara,che si toglie il mio soprabito e lo lascia andare su una sedia nel salotto;io mi tolgo le scarpe intanto,e controllo il telefono:la mia ragazza mi ha mandato 5 messaggi e due tentativi di chiamata,ma mentre ero in auto,preso da Sara,non avevo minimanete calcolato le notifiche,e anche adesso che potrei controllarle,non lo faccio,preso dalla situazione.. “Scusami,il bagno dov’è?” chiede Sara guardandosi attorno;io indico la direzione e poi “Ti va bene se apro un bianco frizzante?” le dico mentre metto su un po' di jazz;non ricevo risposta,cosi faccio come credo. Mentre sono chino sul piano della cucina a versare due calici sento Sara uscire dal bagno,ma senza rumore dei tacchi;sempre a testa bassa controllo qualche messaggio. “Hai davvero un bella casetta Roby sai?” dice Sara dal salotto;alzo lo sguardo per ringraziarla portandole un calice,ma mi blocco all’istante,a stento non mi scivola tutto di mano;Sara è seduta sul bracciolo del divano con indosso solo dei minuscoli slip neri,con tutto il suo spettacolare giovane corpo in bella vista;il suo sorriso malizioso illumina la stanza,io sento il cuore balzarmi in gola,e il cazzo sotto gonfiarsi improvvisamente;poso i calici sul piano della cucina,e poi cerco di capire:”Sara…ma che fai??Perchè sei nuda???Io…non….” Dalla mia bocca,di li a poco,non escono più parole…

Fuori i botti non si arrestano,nonostante siano quasi le 4 di mattina,la pioggia si è affievolita,fuori il termometro segna 1 grado,mentre in casa la temperatura è a livelli infernali…. Sara non ha avuto bisogno di dire molto,si è avvicinata a me e con delicatezza ha fatto scivolare i miei pantaloni e i miei slip alle caviglie;dopo un brevissimo lavoro di mano,con un sorriso malizioso,è scesa sulle ginocchia ed ha iniziato a spompinarmi con dolcezza,accarezzandomi le cosce e le palle,con un’andatura lenta ma profonda;sento la sua gola contrarsi quando il mio cazzo,tutt’altro che piccolo,arriva a sfiorare la laringe;riesco solo ad ansimare imbambolato mentre mi godo il pompino;di tanto in tanto allungo una mano per toccarle il seno:è sodo,caldissimo,i capezzoli sono due chiodi,anche Sara è eccitatissima,si tocca forsennatamente tra le cosce mentre si dedica a me;mi sfilo la camicia per rimanere anche io nudo,mentre le note del jazz accompagnano la sua splendida perfomance orale,alzo lo sguardo per vedere riflesso il sedere di Sara in uno specchio,e credo sia l’immagine più eccitante che abbia mai visto:una calda ventenne che mi spompina in ginocchio con tale passione…Inimmaginabile
“S…Sara piano…piano ti prego…altrimenti…” Sara capisce che se non vuole i fuochi d’artificio in bocca,deve rallentare;lei si stacca dal mio cazzo durissimo e umido e senza alzarsi,gattona fin sopra il divano,restando a quattro zampe,donandomi il suo lato B in tutto il suo splendore;il senso di colpa che mi aveva colpito ai primi affondi di lingua ormai è andato,in pochi attimi penetro Sara in fica con tutta la forza che ho;ha la fica fradicia e stretta,tanto che le due mane stringono i cuscini quando il mio affondo le arriva alle palle.
“Ahhh Dio….si….mmm!” dice Sara mentre la scopo con passione aggrappandomi ai fianchi;il rumore della mia pelle contro la sua è come un tamburo suonato con forza;aumento il ritmo in modo spasmodico,ormai sento di non farcela più,cosi le esplodo dentro con un getto si sperma caldissimo,che la riempe cosi tanto,che penso potrebbe arrivarle agli occhi;mi accascio sopra Sara,anche lei stremata dalla passione del rapporto,e le lascio un dolce bacio sulle labbra… Ci sentiamo sul divano devastati ma entrambi felici di aver trovato l’un l’altro il conforto che ci serviva

Linea Erotica Z