Un marito assistente anale

pennabianca
5 months ago

Mi chiamo Paolo, ho 52 anni e sono sposato con Pamela, che festeggia, fra tre giorni, cinquant’anni. Da oltre cinque anni sono un cuckold convinto e molto felice di poter assecondare le scappatelle di mia moglie. All’inizio ero proprio io ad organizzare le sue uscite con i bull, ma ormai, da tempo, è lei stessa che sceglie dove, come e quando incontrare i suoi amanti. Pamela è una splendida donna, con un fisico veramente da sballo. È una bellissima donna dai capelli rossi naturali, con tette di una quarta misura ed un culo bello, alto e sodo, che lei evidenzia ancor più indossando tacchi alti, che lo inarcano al punto da renderlo ancor più concupiscente. Si mantiene sempre bella e in forma, grazie all’intensa attività fisica cui si sottopone, compresi vari massaggi e sedute dall’estetista. Siamo una coppia benestante: la mia rendita mi consente di provvedere a tutto il necessario senza bisogno che mia moglie lavori. Questo nostro status ci permette di realizzare ogni nostro desiderio ed io sono per davvero molto felice quando lei mi comunica che ha organizzato qualche incontro con il toro di turno, che la monterà sotto i miei occhi, facendola godere allo sfinimento. Per festeggiare i suoi cinquant’anni, Pamela mi ha chiesto di voler trascorrere un intero weekend con un nuovo amante, conosciuto da poco. Poiché doveva essere il mio regalo per il suo compleanno, mi ha permesso di scegliere il luogo ed il periodo, così da imbastire un vero e proprio soggiorno molto eccitante per lei, che già si vedeva oggetto di attenzioni da parte di questo giovane bull. Mi ha raccontato di averlo conosciuto assieme ad uno dei suoi amanti storici ed è rimasta molto colpita dal fatto che Tony, così si chiama il giovane, ha una dotazione assolutamente extra, ben oltre i 25 cm ed uno spessore impressionante. La prima volta che lo aveva visto in azione, non aveva potuto testare quella meraviglia, perché era riservata ad una giovane ventenne, che desiderava esser sverginata e la madre della ragazza aveva detto a Pamela che lei stessa ci aveva scopato e, quando lo aveva accolto dentro di sé, si era sentita quasi sverginare di nuovo e, questa affermazione, aveva sorpreso mia moglie, giacché conosceva bene la donna ed era informata di tutti i cazzi che si era goduta, un po’ di tutte le misure, compresi un paio di colore, che erano veramente molto grossi. L’idea di poter scopare con Tony ha, in qualche modo, intrigato molto Pamela, perché l’amico che glielo aveva presentato, le aveva anche riferito che Tony, a differenza di altri, è un’amante molto paziente e, soprattutto, proteso al piacere da fornire alla donna con cui fa sesso. Conscio della sua notevole voglia di vivere questa nuova esperienza, ho organizzato al meglio: mia moglie ed io ci siamo accordati per incontrarlo e trascorrere un weekend assieme in un resort naturista, trovato su un sito apposito, dove figurava anche una meravigliosa spa con acqua termale calda. Ho organizzato tutto alla perfezione e, così, un sabato pomeriggio, in un punto specifico, abbiamo preso a bordo del mio Suv questo nuovo aspirante amante di mia moglie, che non vedeva l’ora di aver tempo a sufficienza da passare con noi. Giunti nel luogo dell’appuntamento, mi son trovato davanti un bel maschio di 25 anni, dalla corporatura atletica, alto, d’aspetto imponente, molto elegante, con spalle larghe, fisico asciutto con muscoli scolpiti, che ha subito conquistato mia moglie, che lo ha abbracciato e baciato in bocca, ignorando completamente la mia presenza. Lei era vestita molto elegante, con i capelli raccolti in alto dietro la nuca, ostentando i suoi orecchini di perla, al pari della collana; il suo vestito nero non era molto corto e le gambe erano velate da calze nere autoreggenti, inoltre ai piedi calzava scarpe con tacchi a spillo 12. Mentre io caricavo la valigia di Tony, loro due son saliti dietro e subito si son baciati e abbracciati, ignorando completamente la mia presenza e questo mi ha, in qualche modo, subito eccitato: il giovane si stava dedicando completamente a mia moglie e questo era è esattamente quello che volevo. Per circa un paio d’ore, loro due hanno continuato come se io non esistessi, seduti sul sedile posteriore, con lui che ha infilato la mano sotto il vestito di mia moglie e, per tutto il viaggio, l’ha masturbata, facendola venire due volte. Era particolarmente conturbante assistere ai suoi orgasmi, mentre lui non le ha mai permesso di estrarre il suo cazzo dai pantaloni: si è dedicato esclusivamente al godimento di lei, continuando a masturbarla anche dopo ogni singolo orgasmo. Appena giunti a destinazione, mentre io facevo il check in, essi si son diretti al bar per un aperitivo, prima di andare a cena. Io, nel frattempo, ho preso possesso della suite che avevo prenotato per noi. Era posta al secondo piano della struttura e composta da una camera matrimoniale, con una cameretta più piccola per me, un piccolo salotto ed una sala da bagno, veramente al top: oltre ai sanitari, c’era un’immensa vasca idromassaggio per quattro persone, un’ampia doccia capace di accogliere quello stesso numero di clienti, un doppio lavandino con uno specchio enorme. Appena sistemate le nostre cose e disfatte le valige, un messaggio di mia moglie mi sollecita a raggiungerli per poter andare a cena. Per l’occasione, avevo prenotato in un ristorante presso un paesetto che dista poco lontano dalla struttura. Stavo per uscire, quando, improvvisamente, la porta si è aperta e loro due sono entrati, tenendosi abbracciati come due innamorati. Sono rimasto per un attimo frastornato da quella intrusione, ma li ho lasciati continuare a coccolarsi.

Pamela non vedeva l’ora di prendergli il cazzo in mano, ma lui ha continuato ad impedirglielo.

«Caspita, non è possibile! Mi hai fatto godere già due volte e ancora non mi hai permesso di prendere in mano il tuo scettro!»

Li guardavo affascinato da tutto questo e aspettavo, quasi con ansia, di vedere come si sarebbe evoluta questa situazione, quando lui, improvvisamente, si è staccato da lei e, aperta la sua valigia, ne ha estratto una piccola scatola; l’ha consegnata a lei, che l’ha aperta immediatamente, ritrovandosi tra le mani un plug di medie proporzioni, con incastonato un piccolo gioiello. Ho notato lo stupore di mia moglie nel costatare ciò che conteneva la scatola e, soprattutto, perché era di un certo spessore. Lui le ha sorriso, poi, dopo averlo tolto dalle sue mani, si è girato verso di me e, per la prima volta, mi ha preso in considerazione.

«Fa in modo di farglielo indossare. Voglio che il suo culo assuma la forma giusta per accogliere la mia verga: questa sera le voglio sfondare anche quel buco.»

Sono rimasto un attimo allibito, incerto sul da farsi, ma lo sguardo severo di mia moglie mi ha subito dato lo sprone affinché esaudissi il desiderio del bull. Lei non ha detto nulla, si è girata e, divaricate le gambe, si è piegata fino a toccare il letto con le mani, inarcando il suo splendido culo. Io mi son subito inginocchiato dietro di lei e, dopo averle sollevato il vestito, ho infilato la mia bocca direttamente nel solco delle sue natiche e, con la lingua, sono andato a lubrificare il suo fiorellino, che ha subito reagito contraendosi a seguito della mia stimolazione. Qualche gemito è uscito dalla bocca di mia moglie, mentre io le lubrificavo il culo per poterle inserire quel cuneo all’interno del suo buchetto. Lui ci osservava in silenzio e, quando ho iniziato ad appoggiare il cuneo al suo buchetto, lui mi ha incitato a far meglio.

«Prendilo in bocca! Voglio che lo ricopri di saliva, perché deve scivolare dentro di lei, senza provocarle alcun fastidio.»

Ho eseguito immediatamente il suo ordine e, dopo averlo lubrificato per bene, ho iniziato a spingerlo dentro e, ben presto, nonostante le dimensioni (avrà avuto un 5 cm di diametro), il cuneo è scivolato tutto dentro di lei, lasciando fuori solo il gioiello rosso. Mia moglie ha emesso un lungo gemito, quando l’operazione si è conclusa e lui le ha chiesto se andava tutto bene. Lei si è sollevata e, dopo aver abbassato il vestito, si è diretta verso di lui e l’ha baciato con passione.

«Va benissimo! Mi sento insolitamente piena, ma è una sensazione veramente bella. In genere, quando mi riempiono il culo, poi mi pompano e mi fanno godere, invece, in questo caso mi sento piena e, mentre cammino, mi sento stimolare ancora di più. È qualcosa di veramente stupendo!»

Si sono abbracciati, poi si sono girati verso di me, che ho provveduto ad aprire la porta della camera e subito siamo partiti per andare al ristorante, con me sempre davanti, alla guida e loro due dietro, che ridevano e scherzavano. Appena giunti al ristorante, il proprietario ci ha condotto al tavolo prenotato ed io ho fatto notare a mia moglie, che, se fosse stato suo desiderio, avrei potuto anche cenare da solo ad un tavolo singolo, ma lei, dopo aver sorriso al boy-friend, ha detto che andava bene se anch’io fossi stato seduto al tavolo, con loro. Mi ha fatto molto piacere questa cosa, perché, durante la cena, i due non riuscivano a distogliere lo sguardo l’uno dall’altro: flirtavano e si toccavano, scambiandosi coccole ed effusioni. A metà della cena, Tony ha estratto una piccola scatola, che mia moglie ha aperto e dentro c’era una meravigliosa cavigliera dorata, con appeso la scritta sweet. Mia moglie lo ha subito ringraziato, baciandolo e così ha reso evidente a tutti, che io ero il suo “cornuto”. Si è alzata in piedi e, appoggiato il piede destro sulla sedia e sotto lo sguardo inebetito di tutte le persone presenti nella sala, mi ha chiesto di allacciarle quel regalo appena ricevuto. Mi sono inginocchiato ai suoi piedi ed ho eseguito quanto richiestomi. La cosa mi ha dato una soddisfazione immensa: sono ben cinque anni che ho assunto il ruolo del cornuto e, per tutto questo lungo periodo, mia moglie, di maschi che l’hanno montata, ne ha avuti tanti, ma questa era la prima volta che uno di essi le faceva un regalo così particolare. Durante la cena, lui le ha chiesto se provava fastidio nel sentirsi il cuneo nel culo, ma lei ha risposto che era una sensazione assolutamente nuova e speciale, che non aveva mai provato e che le stava dando sensazioni decisamente particolari. Finita la cena, siamo tornati nella nostra suite. Quando siamo arrivati nella stanza, il bull l’ha presa tra le braccia e l’ha baciata appassionatamente: è stato bellissimo. Ho aperto una bottiglia di prosecco, già presente in frigo, e l’ho versato per loro che hanno brindato, mentre io sono rimasto ad ammirarli, perché finalmente potevo guardare Pamela diventar sua per il fine settimana. Ero molto contento del fatto che mia moglie avesse trovato un amante così speciale ed attento ai suoi bisogni, al suo piacere. Dopo aver brindato, lui l’ha baciata di nuovo e, mentre la stringeva a sé, vedevo mia moglie spingere il suo corpo contro quell’enorme massa di carne che si intravedeva sotto il tessuto dei pantaloni. Lei avrebbe voluto spogliarlo per accarezzare quella grossa mazza che si celava sotto il tessuto, ma lui è stato di tutt’altro avviso. Ha continuato a baciarla e accarezzarla, poi le ha detto di spogliarsi. Su richiesta di mia moglie, ho attivato immediatamente la video camera, per immortalare questo momento e Pamela si è spogliata in maniera lenta e lasciva, improvvisando uno striptease, che lui ha apprezzato, osservandola, immobile. Lei si è tolto tutto, tranne la collana di perle, le autoreggenti con i tacchi alti e, nello stesso tempo, anch’io mi son denudato dietro di loro, in silenzio. Ero immensamente felice per le sensazioni che stavo provando: in particolare, mi piaceva vedere la felicità dipinta sul volto di mia moglie e questo, per me, è quanto di più gratificante passa esistere. È una sensazione stupenda vederla godere, restare defilato, senza interferire con lei, esser invisibile, ma nello stesso tempo presente, pronto ad ogni sua richiesta o a soddisfare ogni sua esigenza o del maschio che gode con lei. Sono sensazioni che provo sempre da quando sono un cuckold e, ogni volta che lei mi consente di assistere alla monta, mi sento sempre più fiero di lei, della sua bellezza, del suo esser femmina e troia, ma, nello stesso tempo, moglie innamorata. Quando si è spogliata completamente, si è avvicinata a lui e, dopo averlo baciato, ha cominciato lentamente a togliere i suoi indumenti uno dopo l’altro, senza fretta, con lui immobile che si lasciava spogliare senza sfiorarla neanche con un dito, mentre lei, ad ogni indumento che gli toglieva, gli strofinava il suo corpo addosso, come una gatta in calore. Era molto eccitante la scena, perché la apparente indifferenza di Tony, contrastava molto con la forte eccitazione che aveva mia moglie. Alla fine, ha abbassato i boxer e si è trovata davanti quel gioiello della natura: finalmente ho potuto vedere anch’io quella splendida dotazione, era qualcosa di veramente fantastico! Io ho una buona dotazione, ma paragonata al suo, era come se il mio fosse il dito pollice ed il suo un braccio! Ecco, questo rende esattamente la differenza tra il mio cazzo il suo. Lei si è girata verso di me estasiata e, felice di tenere fra le mani quella mazza di notevoli dimensioni, ha subito cercato di infilarselo in bocca, ingoiandone una buona parte e, girato lo sguardo verso di me, per mostrarmi quanto fosse troia nell’ingoiare quell’enorme verga. Lui l’ha assecondata per un poco, poi, ad un tratto, si è staccato da lei e, dalla sua valigia, ha estratto una benda con cui ha fasciato gli occhi di mia moglie.

«Non voglio che tu abbia nessuna distrazione! Devi solo concentrarti sul mio cazzo! Voglio che ti concentri solo sulle sensazioni che provi, senza distrarti a guardare lui che sta godendo come un maiale nel vederti giocare con la mia verga. Devi esser concentrata solo ed esclusivamente su di me!»

Sono rimasto piacevolmente colpito da questa affermazione. Era davvero importante vedere quanto lui fosse determinato a farla godere in maniera intensa ed appagante. Effettivamente lei aveva già avuto due orgasmi esagerati e lui le aveva solo fatto appena assaggiare il suo cazzo in bocca. Dopo averla bendata l’ha fatta mettere seduta sul letto e lei ha ripreso in bocca quanto più possibile di nuovo quella splendida verga e lui, in piedi davanti a lei, ha lasciato che lei continuasse a lucidare con la lingua quella meraviglia, scivolando verso il basso, ed evidenziando due grosse palle appese allo scroto: un vero toro da monta. Poi lui l’ha spinta a sdraiarsi supina sul letto e, inginocchiato su di lei, ha iniziato un meraviglioso 69 con lei sdraiata sotto di lui. Facendo appena flettere le gambe, le spingeva in gola quella verga enorme, mentre le leccava la fica, facendo gemere mia moglie con sempre maggior intensità, finché, ad un tratto, ha avuto un orgasmo squassante che ha avuto, come effetto, l’immediata chiusura delle sue cosce intorno alla testa di lui, mentre gemeva a bocca piena. Lui è rimasto immobile, proseguendo a leccare la fica di mia moglie e, quando l’orgasmo è passato, lui si è sfilato da sopra di lei e, dopo averla posizionata a cosce aperte e senza voltarsi, si è rivolto a me, invitandomi ad avvicinarmi.

«Avvicinati, prendi in mano il mio cazzo e inseriscilo nella fica di tua moglie.»

Diceva questo sorridendo e io, ubbidiente, mi sono avvicinato e, inginocchiato di lato a lui, ho allungato la mano, ho afferrato la grossa verga senza riuscire a congiungere le dita e, mentre stavo per appoggiarla fra le labbra della fica fradicia di mia moglie, lui mi ha suggerito di succhiargliela, assicurandomi che fosse ben lubrificata per lei. Non sono gay, ma non potevo dir di no, perché ho avvertito quel suggerimento come un’imposizione e, dentro di me, ne ero molto felice di poter assolvere a questo compito, che mi permetteva di assistere in posizione davvero privilegiata alla monta di mia moglie. Senza esitazione ho spalancato la bocca ed è stato molto bello sentire nella mia bocca ciò che avrebbe sentito mia moglie quando lui l’avrebbe scopata e, in più, mi sentivo anche eccitato a sapere che lui mi guardava mentre glielo prendevo in bocca con avidità. Mia moglie ha chiesto di poter guardare, ma lui le ha detto di tenere la benda sugli occhi perché voleva solo che il suo cazzo fosse ben lubrificato. Ho cercato di ingoiarne anch’io il più possibile, strappandogli un gemito di piacere, poi lui si è tirato fuori dalla mia bocca e mi ha detto di nuovo di metterglielo dentro. Lei, sdraiata supina gemeva come mai prima avevo avuto modo di sentire e, mentre lo indirizzavo fra le labbra della sua fica, non potevo far a meno di godermi come lentamente, colpo dopo colpo, scompariva nella figa di mia moglie. Quando il corpo di Tony ha aderito a quello di Pamela, lei aveva già avuto un orgasmo molto intenso, che io ho tempestivamente immortalato, inquadrando il suo viso stravolto dal piacere, mentre lui la sbatteva con un ritmo piuttosto sostenuto. Oltre i gemiti di piacere di mia moglie, l’unico rumore che si percepiva era lo sbattere dei loro corpi che cozzavano l’uno contro l’altro. Dopo questo orgasmo, lui l’ha messa di lato e, inginocchiato dietro di lei, ha continuato a pomparla facendola godere ancora, fin quando, per l’ennesima volta, Pamela è venuta. Era sconvolta: le aveva già fatto avere quattro orgasmi, di cui due scopandola profondamente e il suo ritmo proseguiva con costanza e calma, senza alcun cenno di cedimento. Dopo l’orgasmo, Pamela si è girata e si è inginocchiata di nuovo davanti a lui: gli ha offerto la sua fica slabbrata e lui si è inginocchiato dietro di lei ed ha affondato la sua verga, resa lucida dagli umori rilasciati dalla fica di mia moglie; vi è entrato in un solo affondo, che l’ha fatta sussultare quando le è arrivato in fondo, strappandole un urlo di assoluto godimento.

«Fantastico! Mi sfonda il ventre! Cazzo! Mi fai sborrare di nuovo?! Vengo! Non ti fermare, vengo! Spingimelo tutto dentro.»

La cosa sconvolgente era che, mentre spingeva con forza quella verga nel ventre di mia moglie, lei continuava a tenere il plug nel culo e, per questo, la stimolazione che ne riceveva era amplificata al massimo, facendola godere repentinamente: in buona sostanza era come se fosse presa in doppia.

Io mi son sdraiato dietro di lui ed ho potuto realizzare delle immagini video veramente stupende. Era magnifico vedere quella mazza entrare ed uscire in continuazione dal ventre di mia moglie, che urlava tutto il suo piacere. È andato avanti a scoparla, cambiando diverse posizioni, per quasi un’oretta, facendola godere ripetutamente; poi l’ha messa di nuovo supina ed è entrato di nuovo nella sua fica slabbrata e gonfia, posizionandosi sopra di lei, inchiodandola al letto con le gambe in alto e le mani che si aggrappavano saldamente alle lenzuola. Lei ha urlato un ennesimo orgasmo, poi sollevate le mani, ha afferrato il suo viso e l’ha tirato verso di sé, cercando di baciarlo. Lui si è abbassato e, dopo aver risposto al suo bacio, le ha tolto la benda e l’ha guardata negli occhi, e rimirando il suo sguardo languido e stremato, le ha sorriso compiaciuto.

«Sei fantastica! Sei una delle poche femmine che sono state capaci di resistere per tutto questo tempo a farsi sbattere da me. Se mi regali un altro l’orgasmo, ti inondo il ventre con il mio piacere.»

Gli ha sorriso ed ha annuito; poi ha cominciato a spingere il corpo verso l’altro, cercando di assecondare il ritmo della pompa cui era sottoposta e, ben presto, lei ha goduto di un nuovo orgasmo che gli ha urlato a squarciagola.

«Vengo! Vengo! Mi fai impazzire! Ti prego, riempimi!»

L‘ha scopata ancora per cinque minuti, o giù di lì, in quel modo implacabile, poi anche lui, dopo aver aumentato abbondantemente il suo ritmo, ad un tratto, è rimasto piantato, immobile, dentro di lei.

«Eccomi! Ora! Ora sborro! Ti sto riempendo il ventre con il mio seme!»

Ero inginocchiato dietro di lui, ho visto attraverso un piccolo schermo della video camera, le contrazioni di quel membro che, pulsando, iniettava sborra nella fica di mia moglie. Ne ho contate quasi una decina e lei è rimasta immobile, poi lui, d’un tratto, si è sfilato e, sollevatosi su di lei, ha preso la mano sinistra di mia moglie e ha fatto un gesto che son riuscito a filmare: si trattava dell’inequivocabile gesto delle “corna”, che mi ha eccitato così tanto da farmi quasi sborrare senza toccarmi; poi ha appoggiato la cappella del suo cazzo, da cui sgorgava ancora sborra, sopra la fede nunziale di mia moglie, per sancire con quella benedizione il fatto che, con quella sborra, aveva marchiato mia moglie come sua vacca. Poi lui si è abbassato verso di lei e si sono baciati profondamente per diversi minuti e poi, giratosi un attimo verso di me, mi ha invitato a ripulirla, cosa che sono stato felice di fare. L’ho leccata e succhiata come mai prima d’ora. Ero così intento a ripulire la fica di mia moglie, che ho solo parzialmente potuto notare il fatto che lui si era sdraiato di fianco lei e mia moglie si era allungata su di lui e gli aveva preso in bocca quella meravigliosa verga, che nonostante avesse eruttato una grande quantità di sborra, non sembrava ancora dar cenno di cedimento e, grazie alle labbra di mia moglie ed alla sua innata bravura nel fare i pompini, ben presto l’ho vista tornare ad esser dura e svettante, come all’inizio. Dopo, aver ripulito in maniera perfetta la fica di mia moglie, lui mi ha ordinato di sfilare il plug dal culo di mia moglie, cosa che ho fatto all’istante. Lui ha baciato mia moglie e sdraiandosi supino, le ha ordinato di salire su di lui ed accogliere il cazzo nel culo. Lei lo ha scavalcato e, tenendo le chiappe ben aperte, si è girata verso di me e con uno sguardo più che languido mi ha fatto subito capire quale fosse il mio ruolo. Mi sono inginocchiato dietro di lei e, afferrata la grossa mazza, stavo per puntarla contro il buco del culo di mia moglie, quando lei, con un tono deciso, mi ha detto che dovevo prima lubrificarlo.

«Come pensi che possa entrare, se non lo cospargi di tanta di saliva. Vuoi davvero che mi sfasci il culo?»

Mi son abbassato ed ho preso quella verga in bocca. Ho sentito ancora qualche residuo di sborra, cosa che mi ha fatto eccitare ancora di più e, dopo aver bagnato bene la punta, l’ho rivolta verso la rondella del culo di mia moglie che, dolcemente, le è scivolato tutto dentro l’intestino. Ho visto la sua bocca spalancarsi, quando lui ha inarcato le gambe ed ha preso a pomparla dal basso, sfondandole il culo in maniera da non credere. Dopo un momento di indecisione, Pamela ha preso a godere e incitare a farlo con maggior vigoria.

«Più forte! Scopami il culo più forte! È bellissimo! Ora vengo!»

Sono rimasto stupito dalla velocità con cui ha raggiunto il primo orgasmo anale con quella verga piantate nel culo, che glielo spanava e sfondava in maniera sconvolgente. Ha continuato a pomparla a lungo, cambiando due volte posizione e, alla fine, le ha riversato dentro un’ennesima quantità di sborra incredibile. Quando si è sfilato, ho potuto ammirare quale enorme voragine era diventato il culo di mia moglie, da cui fuorusciva una quantità impressionante di sborra, che ho subito leccato e pulito fino all’ultima goccia. Sfiniti si sono addormentati e, la mattina dopo, lei lo ha svegliato succhiandogli il cazzo; a quel punto lui l’ha ricompensata con una copiosa sborrata in bocca, che lei ha provveduto ad ingoiare fino all’ultima goccia. Abbiamo trascorso la mattinata immersi nell’acqua della spa e, all’ora di pranzo, loro due hanno mangiato da soli al tavolo, mentre io li osservavo seduto un po’ defilato, ma nelle immediate vicinanze. Dopo pranzo son saliti di nuovo in camera e lui l’ha scopata di nuovo facendola godere tantissimo, per poi chiavarle anche il culo, ed è stato uno spettacolo indimenticabile vederla di nuovo sottomessa completamente a lui, che le ha farcito il culo con la stessa quantità di sborra che le aveva riversato nella fica. Questo è stato il miglior weekend che abbia mai vissuto, perché ho potuto finalmente vedere mia moglie godere con un vero toro, che l’ha montata facendola godere all’inverosimile. Quando siamo tornati a casa, una volta nel nostro letto, mia moglie, nonostante fosse totalmente aperta e sfondata, ha voluto esser scopata anche da me e questo mi ha riempito di un immenso orgoglio, perché, in quel momento, ho sentito Pamela esser davvero la mia donna, mentre fino a quel momento l’avevo vista esser una troia che voleva solo godere con un altro maschio e questo, per me, fa molta differenza.

Il mese prossimo inviterà di nuovo Tony e non vedo l’ora, perché le sensazioni che ho provato sono state così forti ed intense che, al solo pensiero, mi viene talmente duro, da dover ricorrere ad una sega.

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