La zia troia del mio amico Marco
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Marco aveva venticinque anni all'epoca, un'età in cui la vita sembrava promettere avventure e scoperte. La sua avventura erotica ebbe inizio durante una settimana bianca, una vacanza invernale che avrebbe dovuto essere all'insegna dello sport e del divertimento, ma che si rivelò molto di più.
Amanda, la zia quarantacinquenne, era una donna dal fascino magnetico, con curve generose che attiravano gli sguardi di chiunque la incrociasse. I suoi lunghi capelli castani, mossi e lucenti, incorniciavano un volto dai lineamenti delicati e un sorriso che sapeva essere sia materno che seducente. Luca, suo marito, era un cinquantenne robusto e muscoloso, con spalle larghe e un'espressione profonda che rivelava una giovinezza interiore. I suoi occhi, di un blu intenso, brillavano di vitalità e saggezza, mentre la sua risata calorosa riempiva l'aria di una piacevole aura di sicurezza.
Lucia, la loro figlia ventenne, era uno spettacolo per gli occhi, con capelli biondissimi che ondeggiavano come raggi di sole, accarezzando i suoi seni gonfi e perfettamente proporzionati. Il suo viso era incorniciato da una pelle luminosa e fresca, i suoi occhi verdi scintillavano di gioventù e curiosità. Le curve del suo corpo, dalle cosce sinuose ai fianchi ben definiti, si muovevano con grazia e sicurezza, mentre il suo sorriso contagioso emanava una gioia di vivere che affascinava chiunque le fosse vicino. I suoi glutei, sodi e tonici, sembravano quasi sfidare la gravità, richiamando l’immagine di una pesca succosa, invitante e irresistibile.
Marco si sentiva inebriato dall'atmosfera di libertà e spensieratezza che permeava i giorni di quella settimana bianca. Ogni sguardo, ogni sorriso, sembrava carico di promesse e desideri inconfessati, mentre la neve che cadeva silenziosa creava un paesaggio incantevole, quasi magico. La tensione emotiva cresceva in lui, mescolando il brivido dell'attrazione con la paura dell'ignoto, rendendo ogni momento in famiglia un gioco di sguardi e sensazioni che avrebbero cambiato per sempre il corso della sua vita.
Il primo giorno trascorse serenamente sulle piste da sci, con Marco che si godeva la compagnia della sua famiglia e l'aria frizzante di montagna. I raggi del sole scintillavano sulla neve immacolata e il vento gelido sibilava tra gli alberi vicini. Ma il secondo giorno portò un cambiamento notevole. Dopo una mattinata di intense discese e uno spuntino leggero, Amanda iniziò a mostrare segni di stanchezza e manifestò il desiderio di tornare in albergo. Luca e Lucia protestarono vivacemente, decisi a rimanere sulle piste ancora per un po'. Tuttavia, con uno sguardo supplicante e un'espressione languida, Amanda chiese a Marco se avesse voglia di accompagnarla nella discesa fino all'albergo, dove un magnifico centro benessere poteva rigenerare la mente e il corpo dopo una tanto intensa giornata invernale.
Marco esitò per un attimo, combattuto tra il desiderio di rimanere sulle piste con Luca e Lucia e la prospettiva intrigante di trascorrere del tempo da solo con Amanda. Alla fine, cedette alla richiesta della zia, motivato sia dalla cortesia che da una curiosità nascente. Durante la discesa verso l'albergo, Amanda si avvicinò a Marco, sfiorandogli il braccio con la mano guantata. Quel tocco leggero fu come una scintilla che accese in lui sensazioni mai provate prima.
Giunti al centro benessere, si separarono per cambiarsi negli spogliatoi. Marco indossò un accappatoio morbido e si diresse verso la zona relax, dove Amanda lo stava già aspettando, distesa su una chaise longue accanto alla piscina riscaldata. La visione di lei, avvolta solo da un asciugamano bianco, con i capelli sciolti sulle spalle e la pelle luminosa alla luce soffusa, lo lasciò senza fiato.
Amanda gli fece cenno di avvicinarsi e Marco obbedì, ipnotizzato dal suo sguardo magnetico. Si sedette accanto a lei, sentendo il calore emanato dal suo corpo. Amanda iniziò a parlare con voce dolce e suadente, raccontando aneddoti della sua giovinezza e ponendo domande sulla vita di Marco. Lui si ritrovò a confidarsi come mai aveva fatto prima, affascinato dall'interesse genuino che lei mostrava per ogni parola.
Mentre parlavano, Amanda si sporse verso di lui, posando una mano sulla sua coscia. Quel contatto, anche se attraverso la spessa stoffa dell'accappatoio, mandò una scarica elettrica lungo la spina dorsale di Marco. Lei si avvicinò ancora di più, fino a sfiorare il suo orecchio con le labbra.
"Sai, Marco, vorrei tanto andare in sauna" sussurrò con voce roca, "però come vedi sul cartello c’è scritto che l’accesso è consentito solo con un telo e niente costume. Che facciamo?"
Marco deglutì a fatica, sentendo il calore del respiro di Amanda sul collo. Le sue parole lo avevano colto di sorpresa, ma allo stesso tempo avevano acceso in lui un desiderio irrefrenabile. La prospettiva di vedere la zia nuda, avvolta solo da un sottile telo, lo eccitava oltre misura.
"Beh, se è la regola..." rispose con voce tremante, cercando di mascherare l'agitazione.
Amanda sorrise maliziosamente e si alzò dalla chaise longue con un movimento fluido. Lasciò cadere l'asciugamano a terra, rivelando il suo corpo statuario in tutta la sua gloria. Marco rimase a bocca aperta, incapace di distogliere lo sguardo dalle curve sinuose e dalla pelle vellutata della zia.
"Andiamo?" lo invitò lei, tendendo una mano verso di lui.
Marco annuì, quasi in trance, e si alzò a sua volta. Si tolse l'accappatoio con mani tremanti, rimanendo completamente nudo di fronte ad Amanda. Lei lo scrutò da capo a piedi, soffermandosi sul suo membro già turgido, e si leccò le labbra con aria compiaciuta.
Presero due teli e si diressero verso la sauna, i loro corpi che quasi si sfioravano ad ogni passo. Una volta dentro, Amanda chiuse la porta e appese i teli su un gancio. L'aria calda e umida li avvolse, facendoli sudare istantaneamente.
Si sedettero sulla panca di legno, così vicini che le loro cosce si toccavano. Marco poteva sentire il profumo inebriante della pelle di Amanda, un mix di oli essenziali e pura femminilità. Lei appoggiò una mano sulla sua coscia, accarezzandola lentamente, risalendo sempre di più.
"Sai, Marco, ho sempre pensato che tu fossi un ragazzo molto affascinante" mormorò Amanda, fissandolo negli occhi. "E ora che ti vedo così, in tutta la tua... magnificenza, non posso fare a meno di desiderarti."
Marco sentì il cuore accelerare a quelle parole. La mano di Amanda aveva raggiunto il suo membro pulsante e aveva iniziato ad accarezzarlo con movimenti esperti. Lui gemette di piacere, abbandonandosi completamente alle sensazioni.
"Zia, io... non avrei mai immaginato..." ansimò, incapace di formulare un pensiero coerente.
Amanda si avvicinò ancora di più, premendo il suo corpo nudo contro quello di Marco. I loro respiri si fusero, caldi e affannosi, mentre le mani esploravano ogni centimetro di pelle. Marco affondò il viso tra i seni prosperosi della zia, baciando e leccando la pelle morbida, assaporando il sapore salato del sudore. I capezzoli di Amanda si inturgidirono sotto le sue attenzioni, duri come pietra contro la sua lingua avida.
"Oh, Marco..." gemette Amanda, inarcando la schiena.
"Telo voglio succhiare..."
Marco non se lo fece ripetere due volte. Si mise in ginocchio davanti ad Amanda che prese subito il suo membro turgido tra le labbra. La sensazione della bocca calda e umida della zia sul suo sesso era indescrivibile. Lei iniziò a muovere la testa su e giù, leccando e succhiando con maestria, facendolo impazzire di piacere.
La punta della lingua disegnava cerchi sulla cappella gonfia, mentre la mano destra cullava i testicoli abbracciandoli e palpeggiandoli.
Marco affondò le dita nei capelli di Amanda, guidando i movimenti della sua testa mentre lei lo portava sempre più vicino al culmine del piacere. Le sue labbra esperte scivolavano lungo tutta la lunghezza, la lingua che danzava sulla pelle sensibile, mandando scariche elettriche in tutto il suo corpo.
"Zia... sto per... venire..." ansimò Marco, sentendo l'orgasmo montare inesorabile.
Amanda aumentò il ritmo, succhiando con più forza, decisa a farlo esplodere nella sua bocca. Pochi istanti dopo, Marco raggiunse l'apice con un grido gutturale, riversando il suo seme caldo nella gola accogliente della zia. Lei inghiottì fino all'ultima goccia, leccando e ripulendo il membro pulsante con gesti lenti e sensuali.
Quando ebbe finito, si rialzò e baciò Marco con passione, facendogli assaporare il suo stesso sapore sulle labbra. Le loro lingue si intrecciarono in una danza erotica, mentre le mani riprendevano ad esplorare i corpi accaldati.
"Ora tocca a me prendermi cura di te, zia..." mormorò Marco, facendola distendere sulla panca di legno.
Si inginocchiò tra le sue gambe aperte e iniziò a baciare l'interno delle cosce, risalendo lentamente verso il suo centro pulsante. Amanda gemette di piacere, inarcandosi verso di lui, bramando il contatto con la sua bocca.
Marco affondò il viso nella sua intimità, assaporando il nettare dolce che già bagnava le labbra vellutate. La sua lingua si mosse esperta, leccando e stuzzicando il clitoride gonfio, facendola contorcere dal piacere. Penetrò la sua apertura con la punta, simulando l'atto sessuale, mentre il naso sfregava contro il bocciolo turgido.
"Sì, così... non ti fermare..." lo implorò Amanda, spingendo i fianchi contro il suo viso.
Marco intensificò le sue attenzioni, succhiando e leccando con foga crescente, deciso a portare Amanda oltre il limite del piacere. Le sue dita si unirono alla danza erotica, penetrando la cavità bollente, curvandosi per stimolare il punto più sensibile all'interno. Amanda gridò di piacere, sentendo l'orgasmo montare come un'onda inarrestabile.
"Marco scopami!" ansimò con voce rotta.
Marco non esitò un istante. Si alzò dalla sua posizione e si posizionò tra le gambe aperte di Amanda, il suo membro duro come il marmo che puntava verso il suo centro bollente. Con una spinta decisa, la penetrò fino in fondo, strappandole un grido di puro piacere.
Iniziò a muoversi dentro di lei con un ritmo lento e profondo, assaporando ogni centimetro della sua carne avvolgente. Amanda gli avvolse le gambe intorno ai fianchi, spingendolo ancora più a fondo, bramando una maggiore pienezza. I loro corpi si fondevano in un'unica entità di piacere, pelle contro pelle, sudore che si mescolava nella calura della sauna.
"Più forte, Marco... scopami più forte!" lo implorò Amanda, graffiandogli la schiena con le unghie.
Marco obbedì con entusiasmo, aumentando il ritmo delle sue spinte fino a raggiungere una velocità frenetica. Il suono delle loro carni che si scontravano riempiva l'aria, mescolandosi ai gemiti e agli ansimi di piacere. Amanda inarcò la schiena, premendo i seni contro il petto del nipote, mentre l'orgasmo si avvicinava inesorabile.
"Sto per venire... vieni con me, Marco!" gridò, perdendosi nel vortice del piacere.
Marco affondò il viso nell'incavo del suo collo, mordendo e succhiando la pelle morbida, mentre i suoi fianchi martellano senza sosta. Con un'ultima spinta profonda, eruttò il suo seme caldo nelle profondità di Amanda, riempiendola fino all'orlo. Lei venne con un urlo di estasi, il suo corpo scosso da spasmi incontrollabili mentre l'orgasmo la travolgeva.
Rimasero abbracciati, ansimanti e sudati, godendo degli ultimi strascichi di piacere. Marco si sollevò sui gomiti per guardare Amanda negli occhi, trovandovi una luce nuova, un'intesa profonda che andava oltre la semplice attrazione fisica.
"È stato... incredibile," mormorò, accarezzandole il viso con tenerezza.
Amanda sorrise, attirandolo in un bacio languido e sensuale. "E questo è solo l'inizio, mio caro nipote. Abbiamo ancora tutta la settimana davanti a noi... Ora ricomponiamoci e torniamo nelle nostre stanze prima che tuo zio e tua cugina tornino."
Continua ....
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