Un pomeriggio di passione sfrenata per due troie lesbiche

Michelle
a month ago

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Era un sabato pomeriggio d’estate, il caldo insopportabile mi aveva spinta a rifugiarmi in casa, con il climatizzatore acceso, un libro e un bicchiere di tè alla pesca. Quando mi accorsi che il tè era finito, decisi di uscire per andare al supermercato. La breve distanza e l’aria condizionata del negozio mi convinsero. Arrivata nel parcheggio, notai una ragazza bellissima: pelle color ebano, capelli corti, occhi nocciola e un sorriso irresistibile. Anche lei mi guardava, e quello sguardo mi fece sentire viva. Entrammo insieme nel supermercato, e non potei fare a meno di osservarla mentre si muoveva tra gli scaffali.

Quando uscii con le mie buste, la trovai vicino alla mia auto. Mi aiutò a caricare l’acqua nel portabagagli e, presa dall’audacia, le chiesi di accompagnarmi a casa per aiutarmi con la spesa. Lei accettò, sorridendo. Durante il tragitto, iniziammo a parlare. Era senegalese, viveva con i suoi genitori, e la sua voce calda mi metteva a mio agio e, allo stesso tempo, mi elettrizzava. Quando le sfiorai la gamba cambiando marcia, non si ritrasse. Anzi, sembrava incoraggiarmi.

Una volta a casa, il clima si fece ancora più intimo. Sedute sul divano, i nostri sguardi si incrociarono, e senza esitare le baciai le labbra. Lei ricambiò con una dolcezza e una passione che mi lasciarono senza fiato. Da quel momento, tutto avvenne naturalmente. Mi condusse in un vortice di emozioni, tra carezze, baci e desideri confessati solo con i gesti. La sua pelle, morbida e calda, il suo odore inebriante e i suoi movimenti sicuri mi fecero perdere ogni inibizione.

Ogni istante era un crescendo di passione. Si prese cura di me, e io di lei, senza freni, in un gioco di corpi e di sguardi che ci lasciò esauste, ma soddisfatte. Quando finalmente ci fermammo, mi guardò con quel sorriso irresistibile e disse: “Ricordati, però, che devi ancora sdebitarti per il mio aiuto”. Capì allora che quello era solo l’inizio.

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