Un pomeriggio di passione sfrenata per due troie lesbiche

Michelle
10 months ago

Audio Disponibile!

C'è un audio per questo contenuto. Entra per ascoltarlo.

Era un sabato pomeriggio d’estate, il caldo insopportabile mi aveva spinta a rifugiarmi in casa, con il climatizzatore acceso, un libro e un bicchiere di tè alla pesca. Quando mi accorsi che il tè era finito, decisi di uscire per andare al supermercato. La breve distanza e l’aria condizionata del negozio mi convinsero. Arrivata nel parcheggio, notai una ragazza bellissima: pelle color ebano, capelli corti, occhi nocciola e un sorriso irresistibile. Anche lei mi guardava, e quello sguardo mi fece sentire viva. Entrammo insieme nel supermercato, e non potei fare a meno di osservarla mentre si muoveva tra gli scaffali.

Quando uscii con le mie buste, la trovai vicino alla mia auto. Mi aiutò a caricare l’acqua nel portabagagli e, presa dall’audacia, le chiesi di accompagnarmi a casa per aiutarmi con la spesa. Lei accettò, sorridendo. Durante il tragitto, iniziammo a parlare. Era senegalese, viveva con i suoi genitori, e la sua voce calda mi metteva a mio agio e, allo stesso tempo, mi elettrizzava. Quando le sfiorai la gamba cambiando marcia, non si ritrasse. Anzi, sembrava incoraggiarmi.

Una volta a casa, il clima si fece ancora più intimo. Sedute sul divano, i nostri sguardi si incrociarono, e senza esitare le baciai le labbra. Lei ricambiò con una dolcezza e una passione che mi lasciarono senza fiato. Da quel momento, tutto avvenne naturalmente. Mi condusse in un vortice di emozioni, tra carezze, baci e desideri confessati solo con i gesti. La sua pelle, morbida e calda, il suo odore inebriante e i suoi movimenti sicuri mi fecero perdere ogni inibizione.

Ogni istante era un crescendo di passione. Si prese cura di me, e io di lei, senza freni, in un gioco di corpi e di sguardi che ci lasciò esauste, ma soddisfatte. Quando finalmente ci fermammo, mi guardò con quel sorriso irresistibile e disse: “Ricordati, però, che devi ancora sdebitarti per il mio aiuto”. Capì allora che quello era solo l’inizio.