Mia figlia cambia...

Vi racconto cosa per un concatenarsi di più fattori successe l'inaspettato.
Dieci anni fa, per l'occasione della maturità di mia figlia Antonella allora 19enne, organizzammo una festa in un locale con in suoi amici e amiche.
Era un venerdì e mia moglie, con gli altri miei due figli andarono al mare dai nonni, cosa che poi avremmo fatto io e Antonella il mattino dopo, visto che la festa sarebbe sicuramente finita sul tardi.
Erano le 17 è mia con gli altri due nostri figli cin salutarono, mentre Antonella tutta felice si iniziava a preparare.
Io ero seduto sul divano a guardare la tv e lei tutta frenetica, in reggiseno e perizoma, si aggirava per la casa, ed io non potevo non guardarla.
Lei minuta 155 cm per 45 kg , ma con tutte le forme al posto giusto una terza di seno e un culetto che sporgeva maestoso.
Io ero in boxer e per tutto il tempo che si aggirava intorno alla casa non potevo rimanere indifferente alla bellezza di mia figlia, fino al punto di averlo sempre duro.
Non vi nascondo, che la tentazione negli ultimi che si era fatta ormai donna , mi passava per la testa.
Arrivati alle 19 era tempo di prepararsi per andare al locale le dico: "Antonella vestiti che dobbiamo andare."
Lei rispose: "Ok Papi vieni in stanzetta perché sono indecisa ancora cosa mettermi".
Mi alzai dal divano e la raggiunsi, aprii la porta ed era tutta nuda dissi; "Amore di papà non hai vergona di me, ormai sei una donna."
E lei rispose: "Papà perché dovrei averne mi ha cresciuta tu."
Mi sentivo in imbarazzo ma accettai, con piacere, alla sua decisione.
Lei "Papi sono indecisa tra questi due ora dimmi tu con quale sto meglio"
Sempre nuda con quei capezzoli turgidi che attiravano la mia attenzione e non solo, indossò i due micro abiti da sera in sequenza uno dopo l'altro.
Allora mi chiese: "Quale mi sta meglio?"
Io ero davvero in difficolta, erano tutte e due bellissimi, ma in uno rispetto all'altro esaltava i suoi capezzoli spuntavano diritti e foravano il vestito che era quello di colore rosso.
Allora le chiesi: "Amore non metti il reggiseno?"
E lei mi disse: "No, non vedi come sono sode le mie tette, non ne ho bisogno, allora quale scegli?"
Allora le dissi che mi piaceva di più quello rosso perché metteva in evidenza i suoi seni.
Mi ringrazio e nel mentre, prese un minuscolo perizoma rosso e lo indosso davanti a me, facendomi scoprire la sua fighetta tutta chiusa e depilata, fu lì che la mia erezione arrivo al suo massimo, lei mi fissava proprio lì mentre aveva indossato il perizoma, e si mise a sorridere, mi avrà guardato per 5 secondi che a me parvero 5 minuti.
Ero immobile e lei mi disse continuando ad avere quel sorrisetto malizioso: "Papi vatti a preparare che se no facciamo tardi."
Andai nella stanza da letto e mi denudai ancora con il cazzo duro.
Di botto si apri la porta era Antonella che mi disse: "Papi mi ha detto la mamma che posso prendere la sua collana."
Non fece in tempo a dirlo che il sorriso precedente lascio il posto ad uno guardo di stupore lo fissava ed io volevo che lo fissasse.
Lei bellissima nel suo abito rosso ed io che la vedevo come una principessa.
Mi ripresi e rimasto nudo le dissi: " Si amore e nel comodino prendila."
Lo feci apposta, lei mi passo davanti e sembrava quasi volesse toccarmelo, si diresse al comodino si piego a novanta gradi, il vestitino si tiro fino a mostrarmi il suo culetto e dal perizoma vedevo la sua fighetta con una gocciolina che traspariva.
Prese la collana e ripassandomi davanti si fermò davanti a me e disse: "Papà che bello che è, lo posso toccare?"
Ora l'imbarazzo era totale ero in difficoltà, era tardi e dovevamo andare ma le dissi: "Si se proprio vuoi fallo."
Lo prese con la mano destra e stentava a stringerlo mentre con l'altra mano soppesava le mie grosse palle , ero in estasi mia figlia con il cazzo tra le mani.
Lo accarezzo per un paio di minuti la pressione era arrivata alle stelle e decisi di interrompere il piacere che mi stava donando e le dissi: " Dobbiamo andare è tardi "
Rimase lì a guardarmi mentre mi vestivo e uscimmo di corsa perché era davvero tardissimo.
Saliti in macchina velocemente, ci avviamo alla sala e lei era lì vicino a me con le gambe accavallate e i suoi seni imponenti.
Mi guardava e sorrideva, chissà cosa le frullava nella mente, ma soprattutto cosa frullava a me, sicuramente che avevo voglia di mia figlia.
Arrivammo alla sala, mi fermai e lei si avvicino a me mi abbraccio e mi diede un bacio lungo sulla guancia e fece scivolare la sua mano sul mio cazzo e me lo strinse da sopra i pantaloni.
La feci fare e non mi tirai indietro, la mia e forse anche la sua fantasia, stava prendendo il volo dopo una ventina di secondi si allontanò e scese dalla macchina dicendomi: "Grazie Papà ci sentiamo dopo."
Tornai a casa e non riuscivo a non pensare a tutto quello che era successo, mia figlia con il mio cazzo in mano.
Era un immagine impressa nel mio cervello e sentivo ancora le sue mani ,che me lo avvolgevano.
Mangiai qualcosa, bevendo un paio di bicchieri di vino e aspettavo la chiamata di mia figlia per andare a riprenderla, erano già le 23.
Era sul divano, nelle mie fantasie più perverse, sorseggiando il mio solito bicchiere di Jack Daniels serale, mi arriva un sms, era mia figlia che mi scrive: "Papi mi faccio accompagnare a casa dalle mie amiche, non stare in pensiero, torno presto."
Non so se ero arrabbiato oppure no, le risposi: "Ok amore di papà ti aspetto"
Mi spostai in camera da letto e continuai a guardare la TV, guarda caso trasmettevano i rapporti tra figlia e padre.
Erano ormai le due e i miei occhi cominciarono a chiudersi.
Ormai nel dormiveglia, tra sogno e realtà sentii qualcosa di umido sul mio cazzo, non capivo se sognavo oppure no.
Mi senti avvolto da una presa decisa, no non era un sogno.
Apro gli occhi e vedo mia figlia con il mio cazzo in bocca, mi guarda e mi dice: " Ora non sei mio padre sei Massimo l'uomo che ho spiato mentre scopava la mamma, ma non pensavo lo avessi così bello e grosso, ora voglio che mi scopi come fai con lei, fammi sentire il tuo amore con il tuo cazzo." e continuo a tenerlo nella sua bocca e leccarmelo e insalivarmelo tutto.
Le dissi senza ritegno: "Se è questo che vuoi vieni qui e mettimi la tua fighetta in bocca che ho voglia di leccarla mentre tu continui a farmi godere con la tua bocca."
Lei non tentenno, subito si giro e la sua fighetta tutta bagnata era nella mia bocca , non persi tempo e la prosciugai iniziando a leccarla e succhiarla, mentre lei avidamente succhiava il mio cazzo.
La feci godere ripetutamente , i suoi gemiti e il suo succo mi riempirono di gioia mentre il mio cazzo e le mie palle venivano deliziate dalla sua bocca.
Non avrei mai immaginato fosse cosi brava.
Di colpo si tiro via e mi disse: "Papà quanto me l'hai leccata e quante volte ho goduto e quanto e bello sentire il tuo cazzo enorme nella mia bocca, ora però voglio che mi scopi lo voglio sentire dentro di me, voglio essere tua"
La misi a pecora le puntai il cazzo nella figa, e appoggia la cappella sulla sua fighetta e le dissi: "Amore lo vuoi davvero."
E lei: "Si papa lo voglio tutto dentro di me"
Ero li appoggiato alla sua fighetta, glielo spingo dentro entrando la cappella dicendogli" Amore lo senti? senti la cappella dentro di te."
E lei: "Si Papà sento la tua cappella grossa dentro di me, cosa aspetti sfondami come fai con la mamma."
Un attimo e tutto il mio cazzo era dentro di lei, sentii il suo bacino attutire il colpo, rimasi fermo tutto dentro di lei per un po, il tempo per prendergli le tette in mano e strizzarle i capezzoli.
Poi inizia a muovermi dentro di lei, era ancora molto stretta ma me lo prendeva tutto facendomi sentire con i suoi gemiti il suo piacere.
E lei ansimava e diceva: "Che bello, mio padre mia sta scopando e mi sta facendo godere come una maiala, ma so che tu vuoi di più vero?"
E me tre la continuavo a scopare mi ribadì dicendo: "Lo so cosa ti piace più di tutto, il mio culetto non ti piace?"
Ed io: "Tesoro hai un culo fantastico e non immagini che voglio che ho di incularti."
E lei senza pensarci disse " Si papà inculami, lo voglio tutto nel culo, fammi gridare, fammi godere, sfondami il culo con il tuo gran cazzo"
Avevo il cazzo tutto bagnato, dalle suoi continui orgasmi, mentre la continuavo a scopare le iniziai a preparare il culo con la mia saliva, mentre la scopavo le feci entrare il primo dito scivolava bene, poi il secondo e la sentii urlare ma era pronta per il mio cazzo.
Glielo tiro fuori dalla figa fradicia di umori e glielo punto al buco del culo: "Amore ora mi avrai tutto nel culo e spingo la cappella dentro a forza, lei cede ed entra strillando: "Papà sei tutto dentro?"
E io le rispondo: "Amore questa e solo la cappella ma ora rilassati che vedrai che scivolerà tutto dentro il tuo bel culetto."
E lei mi dice: "Papà sei troppo grosso per me, già la cappella mi sta aprendo tutta."
A quelle parole e lei che mi guardava , sperando in un mio ripensamento, con un colpo di reni gli sono entrato quasi tutto dentro, le sue urla erano bestiali.
Mi fermai e le dissi: "Amore e quasi tutto dentro, rilassa i muscoli e non ti irrigidire, ora mi tiro un po' indietro e vedrai che ti scivolerà tutto dentro"
Lei" "Si papà ma e davvero enorme e già così mi senta piena del tuo cazzo, ma so che mi devo fidare di te"
Ritornai piano indietro fino a farle rimanere la cappella dentro le dissi : "Amore di papà baciami e fammi sentire la tua bocca"
Mentre la limonavo, sprofondai dentro il suo culetto tutto fino alle palle, la mia bocca attuti le sue grida, ma ormai ero tutto dentro ed iniziai a muovermi dentro di lei, mentre continuavo a baciarla dopo che ormai il mio cazzo si era fatta strada la sentivo venirmi incontro con il culo e a dirmi: "E stupendo sto sentendo piacere con il tuo cazzone nel culo, continua non fermarti voglio essere la tua puttanella, sfondami più forte che puoi, continua sei un gran porco, ora capisco cosa prova la mamma e come è fortunata ad averti come marito.....continua porco ti stai inculando tua figlia e la stai facendo godere."
A queste parole i colpi nel culo erano sempre più forti, gli avevo sfondato quel culetto che ho sempre ammirato, ed avevo tra le mani i suoi seni con quei capezzoli sempre più turgidi.
Mentre la inculavo selvaggiamente lei si toccava la fighetta e non smetteva di godere, orgasmi multipli che mi davano ancora più forza di godere del suo culo. quando ormai esausta mi disse: "Papà voglio che sborri come fai con mamma, ho goduto tanto ora voglio che godi anche tu"
Lo sfilai dal suo culo, che era davvero spalancato e sicuramente dolorante e vidi lei che si mise in ginocchio davanti a me e disse: "Vieni qui che te lo voglio succhiare fino a riempirmi la bocca"
Le presi la testa tra le mani e le infilai il mio cazzo in bocca spingendolo dentro di lei quasi a soffocarla, tutto fuori e tutto dentro di continuo
La stavo scopando in bocca e lei mi guardava come per dirmi continua non ti fermare.
La sua bocca mi prendeva quasi tutto , sentivo la cappella toccarle la gola ma lei non si tirava indietro, anzi mi fermo e disse: "Sei un porco ma voglio che mi tratti come una troia, spingimelo tutto in bocca non voglio deluderti e voglio la tua sborra in gola"
La sentivo arrivare, mentre il mio cazzo era davvero tuto nella sua bocca, mi fermai e gli appoggia la mia cappella sulle labbra e appena dentro alla sua lingua.
Le dissi: "Preparati troietta che sborro tanto e voglio che la ingoi tutta."
Mentre mi guardava usci il primo schizzo, poi il secondo e poi ancora e ancora. aveva la bocca piena della sborra del padre, la ingoio tutta e mi prese il cazzo in bocca ed inizio a succhiarmi la cappella, tirandomi la sborra dai coglioni e continuo per molto tempo a leccarmelo.
Poi stremata si butto sul letto, ed io che la guardavo con il culo sfondato, la figa rosso fuoco e la bocca sazia del mio cazzo e della mia sborra.
Mi misi affianco a lei e la strinsi a me.
E mi disse: "Papa mi hai fatto impazzire ed erano anni che avrei voluto che mi scopassi, e stato troppo bello mi hai fatto un grande regalo spero di averti soddisfatto e vorrei farlo ancora, voglio il tuo cazzo ancora nella figa e soprattutto nel mio culo che mi hai sfondato ed ho il sapore della tua sborra nella mia bocca, baciami papà e dormiamo abbracciati sarà il nostro segreto."
Ci baciammo profondamente e intensamente abbracciati per cadere nelle braccia di Morfeo.

Ma poi, al risveglio, prima di andare a raggiungere gli altri al mare...

Come ogni mattina alle 07.00 mi svegliai, ma questo era un risveglio speciale, mia figlia era li nel letto matrimoniale, tutta nuda e con il culetto proteso verso il mio bacino.
Era tutto vero avevo scopato mia figlia ed è stato fantastico.
Erano passate poche ore da quando l'avevo scopata ed avevamo goduto uno dell'altra.
Avevo ancora voglia di lei, e i pensieri volavano e il mio cazzo era nuovamente duro, non volevo svegliarla e decisi di andarmi a fare la doccia.
Mi alzai e mi recai nel bagno, li vicino alla camera da letto.
Entrai nel box doccia e aprii l'acqua che inizio a scorrermi addosso, mitigando la mia eccitazione e sbollentare gli ardori mattutini alla vista di mia figlia.
Penso che passarono due minuti e vidi mia figlia che mi guardava proprio davanti a me, attraverso il vetro, ancora tutta nuda.
Visto che l'avevo notata, fa scorrere l'apertura del box ed entro dentro con me, senza dire niente mi passo dietro e sentii il suo corpo appoggiarsi al mio, soprattutto i suoi capezzoli turgidi dietro la mia spalla.
Le sue mani mi accarezzavano il torace si fermo sui miei capezzoli strizzandoli e tirandoli.
Ero li immobile senza sapere cosa dirgli, ma sicuramente con il cazzo durissimo.
Le sue mani scesero e si impadronirono della mia voglia, il mio cazzo era ormai suo lo avvolgeva tra le mani e esplorava ogni cm di me.
Mi inizio a masturbare con una mano e con l'altra giocava con le mi palle.
E lei disse: "Papà perché non mi hai chiamato, ho ancora voglia del tuo cazzo dentro di me, voglio che mi scopi forte , sempre più forte."
L'acqua ormai aveva bagnato anche lei e i suoi capezzoli diventarono ancora più turgidi e li sentivo sulla mia schiena, mentre le sue mani avvolgevano il mio cazzo.
S girò e mi disse "Prendimi a calcioni su di te come quando ero piccola, ora però lo devi fare come se fossi la tua troia, voglio godere ancora con te."
Le risposi: "Si amore di papà vienimi addosso, e fammi vedere quanto sei troia."
Mi mise le braccia al collo e le gambe attorno ai miei fianchi, non persi tempo le presi su per il culo e la sollevai fino alla cappella, che scivolo nella sua figa fradicia di umori.
La sua bocca era già sulla mia e la sua lingua con la mia, mentre il cazzo le scivolava tutto dentro fino alla palle, la stavo possedendo ancora ed era bellissimo, ancora più bello di poche ore prima.
Si sbatteva forte su di me, con il mio sostegno e con il mio ritmo che era forsennato, sentivo il suo piacere dai gemiti sempre più forti, fino a quando non esplose in un orgasmo corto ma intenso, il suo corpo era un continuo fremito, non so quanto duro ma alla fine si rilasso ed io con il mio cazzo ancora dentro di lei ma fermo.
Chiusi l'acqua e la misi per terra.
Antonella senza perdere tempo si inginocchio e inizio a leccarmi il cazzo, leccava e succhiava lungo tutta l'asta, era fantastica.
Poi scese giù e si dedico alle mie palle prima l'una e poi l'altra nella sua bocca che le succhiava e le tirava come se le volesse mangiare.
tutto questo sempre guardandomi con la voglia negli occhi.
Quella voglia che mi diceva scopala ancora, più forte ormai è una donna.
La sollevai da quel piacere immenso che mi stava donando, la gira e le feci appoggiare le mani sul muro e protesi il suo culo, finche la sua figa non appari socchiusa.
E le dissi: "Ora ti faro godere come una vera troia, come gode quel troione di tua madre."
E lei: "Si papà voglio essere la tua puttana,"
Le appoggiai la cappella alla sua figa e senza pensarci due volte, il mio cazzo entro tutto dentro fino alle palle fino al suo utero.
Lei cedette e si trovo con la faccia sulle piastrelle mentre urlo e disse: "Cazzo lo sentito in gola:"
Ed iniziai a scoparla forte senza tregua le mie mani sui suoi seni a strizzarle i capezzoli ormai enormi e arrossati.
Gemeva e si spingeva anche lei contro il mio cazzo.
E disse: " Si continua fottuto bastardo, mi stai facendo impazzire, o la figa in fiamme, spingi sempre più forte sto per godere ancora."
A queste parole spinsi ancora più forte, sentivo il suo corpo vibrare, ma anche il mio cazzo pulsava.
La sentii godere un piacere lungo molto più inteso, stavo per godere anche io.
Antonella si libero con un grido ed io nello stesso istante stavo sborrando dentro di lei, unendomi al suo piacere.
I nostri corpi vibravano ancora ed io ero tutto dentro di lei, si a cazzo che sborra.
" Papà ho sentita la tua sborra che mi invadeva l'utero mentre godevo anche io, e stato bellissimo, "
Cosi le torli il cazzo dalla figa e piano piano stava colando la mia sborra, lei non perse tempo e porto la mano per raccoglierla, mentre la sua bocca inizio a pulire il mio cazzo.
Se lo gustava tutto intriso tra le nostre sborrate, ed era fantastico vedere come le piaceva prendermelo tutto in bocca,
Poi accosto la sua mano con la sborra colata dalla figa si alzo e disse: "Papa lecca con me ci unirà ancora di più:"
E cosi facemmo le nostre lingue che si intrecciavano leccando le nostre venute fino a finire con il baciarci intensamente.
Cosi ci andammo a distendere sul letto, era ancora presto, ci guardammo negli occhi e le nostre bocche erano attratte, era troppo forte eravamo ancora in piena voglia di noi.
Non ci bastavamo mai, le nostre bocche si avvicinarono e ripresero nuovamente a baciarsi intensamente, avevamo ancora il sapore del sesso, del nostri sesso.
Un sapore animale che non ci permetteva di ragionare.
Il suo sguardo si rivolse sul mio cazzo lasciando la mia bocca, si avvicino e la sua lingua iniziò a leccarlo mentre i suoi occhi cercavano la mia approvazione.
Cosi la presi e portai la sua figa sulla mia bocca volevo ricambiare il suo impegno a darmi piacere.
La mia lingua si fece strada nella sua figa, ancora pregna della precedente penetrazione.
Di colpo si libero la bocca dalle mie palle e si dedico alla mia cappella, che inizio a succhiare.
Era un reciproco piacere non ci volle molto che il suo bacino inizio a vibrare e si lasciò andare ad un altro orgasmo.
Le dissi; "Tesoro stai godendo come una maiala."
E lei: "Si papà lo so, ma sei tu che non so cosa mi stai facendo."
La mia lingua si sposto al suo buchetto, ancora cosi stretto e lei sentendo la mia lingua mi disse "Papà insalivalo per bene e piantami questo cazzo enorme tutto nel culo"
Era così eccitante sentirla cosi, completai l' opera con suo buchetto preparandolo bene a ricevere il mio cazzo.
Questa volta volevo guardarla negli occhi mentre la inculavo.
La presi e la misi con il culo a bordo del letto le alzai le gambe e appoggiai la cappella sul suo buchetto, era proprio piccolo.
Le dissi: "Amore di papà, ti farò male come ieri all''inizio ma poi sai che ti piacerà"
Lei mi rispose: "Lo so papà, stanotte e stato davvero duro sentirlo dentro il mio culo, ma non ti ho detto che è stata la mia prima volta, ed il tuo cazzo e davvero enorme, ma tu sei mio padre ed io voglio darti tutto."
La mia cappella premeva nel suo buco e con una pressione violenta entrò. un grido straziante e lungo usci dalla sua bocca e disse: "Cazzo in questa posizione e peggio di stanotte."
Ed io: "Amore mio vuoi che mi fermo?"
E lei: "Nooooo voglio che il tuo cazzone entri tutto e mi scopi, voglio essere la tua puttana."
Non ebbi più remore alcuna e con un colpo di reni, glielo piantai tutto nel culo.
I suoi occhi si sbarrarono e non poté non urlare, un grido lunghissimo, ma non ebbi pietà e iniziai a scoparla nel culo strettissimo mentre le sollecitavo il clitoride, e lei si strizzava i capezzoli, che ormai erano diventati violacei.
Grido per un bel pò ma io continuavo ancora più forte e veloce, mentre sentivo che stava per avere un altro orgasmo sollecitando il suo clitoride.
E mi disse: "Papà frema la mano sto sentendo piacere nel culo, credo che sto godendo con il culo, tu però inculami sempre più forte, fottimi nel culo."
Allora le presi le cosce con le mie braccia, per sollevarla ancora un pò.
Così il mio cazzo le entro ancora più in fondo, lei se ne accorse e disse: " si cosi porco lo sento tutto ancora più dentro. mi stai sfondando il culo, si porco godo con il culo."
E mentre godeva con il culo inizio a pisciarmi addosso, la sua figa non riusciva a fermarsi e urlava di piacere ed io continuavo a sfondarle il culo.
Le dissi: "Sei meglio di un attrice porno sei nata per prendere il cazzo, hai lo stesso talento di tua madre e poi siete tutte e due insaziabili."
E fu in questo momento intenso che successe l'immaginabile.