Il padre racconta: spio mia figlia con lo zio

sesso italiano
9 days ago
Il padre racconta: spio mia figlia con lo zio

Barbara: papà, avevo quasi 12 anni quando ho avuto il mio primo orgasmo, ero nel mio lettino e sentivo uno strano prurito, o meglio non era proprio prurito, cmq avevo voglia di toccarmi la fighetta, avevo una strana sensazione dentro di me e più mi toccavo più provavo piacere, incominciai a strofinare sempre più il mio clitoride, naturalmente non sapevo neanche come si facesse, però l’istinto mi portava a fare quello ed altro, fantasticare. 
Ascoltavo con molta attenzione quasi senza respirare, guidavo lentamente x non fare troppo rumore e x non arrivare presto a casa di zio Aldo. Continuando il racconto di Barbara diceva: immaginavo a le coppie di fidanzati che facevano l’amore, provavo ad immaginare un vero cazzo come fosse, non il pisellino dei bambini, così incominciai ad immaginare come fosse il tuo cazzo, a quanto fosse grosso e come facevi sesso con mamma, naturalmente mentre immaginavo una cosa immaginavo un’ altra, immaginavo il cazzo dei nostri vicini di casa e anche quello di Roberto anche se molto piccolo. 
Giravo e rigiravo il mio pensiero era sempre sul tuo cazzo, più lo immaginavo e più provavo piacere a strofinarmi il clitoride, mi bruciava un pochino, non avevo esperienza a farlo, però non riuscivo a smettere, vedevo te che facevi la pipì con un cazzo enorme, ti giravi e me lo facevi guardare ed io che ti venivo vicino e lo baciucchiavo e poi leccavo, non so il perché mi venivano questi pensieri, prima di quella notte non avevo ne visto ne immaginato quelle cose, fatto sta che dopo tantissimo tempo di masturbazione raggiunsi il mio primo orgasmo mentre ero in braccio zio Aldo con il cazzo enorme e tu che guardavi segandoti. 
Papà fu una sensazione indescrivibile e da quella notte tu e zio Aldo diventaste i miei amanti immaginari, tutte le notti e tutte le volte che mi masturbavo immaginavo voi due ,spesso lo facevo anche di giorno mentre tu e zio parlavate io andavo in bagno a masturbarmi , ero talmente presa che mi masturbavo anche 2-3 volte di giorno e di notte lo stesso pensando sempre voi due e altre persone adulte. 
Andò avanti x qualche mese così, poi incominciai a farmi notare da Roberto, mi masturbavo sapendo che lui era ancora sveglio, volevo che si accorgesse che mi masturbavo, però tutti i miei tentativi restavano invano, non era ancora pronto x certe cose. 
Così dovevo accontentarmi della mia fantasia. Le provavo davvero tutte, nella scuola provavo a fare eccitare i miei compagni di classe, ma che, avevano solo il gioco e video game nella testa, i ragazzi della terza media neanche mi guardavano, troppo piccola x loro, quindi ero anche un po’ vincolata ad usare la fantasia. Questa andò avanti così sino all’episodio che già sai, quello della gita scolastica, quindi ero già in terza media, le cose erano un po’ cambiate, come anche il mio fisico, beh questo credo che non è il caso che te lo spighi. 
Arrivò il momento di zio Aldo che a sua volta notò le mie forme di signorina e non più da bambina, così iniziò la storia che ti raccontai. Nel frattempo passavano i mesi e tante ma tantissime cose senza pudore fui in grado di fare, ad esempio: Roberto, notai che incominciava a segarsi nel suo lettino, ansimava troppo x non sentirlo, quindi era arrivato il momento di provare di nuovo. 
Il giorno dopo che mi accorsi che si stava segando, andai a letto subito dopo di lui x non dargli il tempo di addormentarsi oppure altro, mi misi sotto le lenzuola solo con le mutandine e con il reggiseno, spostai le mutandine di lato facendo uscire una parte delle grandi labbra della mia fighetta fuori e dopo un pochino facendo finta di dormire feci in modo che mi scoprii rimanendo a gambe larghe in modo tale che Roberto potesse vedere bene in mezzo alle mie gambe, sentivo che si segava e ansimava, io lentamente allargavo sempre più le gambe, venivo senza toccarmi, solo al pensiero che si segava guardando in mezzo alle gambe, ero tutta una lago, ad un tratto Roberto si alzò dal suo lettino venendo verso di me, il cuore mi batteva a mille all’ora in quell’attimo immaginavo tutte le cose impossibili e venivo ancora di più, però fu così intenso il mio orgasmo che saltai un pochino con il bacino, Roberto avendo paura che mi svegliassi tornò di corsa nel suo lettino. (almeno quella notte
Mentre Barbara raccontava tutto questo, arrivammo quasi a casa di Aldo e x farla continuare a raccontare mi fermai in un posticino di lato alla strada, non nascondo che ero eccitato, ma non x Roberto in quanto era un ragazzino, era x come raccontava le cose mia figlia e x il suo sguardo felino quando vide che mi fermai, x lei era già scopo di fare qualcosa con il rischio di essere visti, queste situazioni la facevano impazzire. Ritornando alla confessione di mia figlia, continuò parlando di Roberto. 
La sera dopo mi misi di nuovo in mostra, questa volta andai a letto senza le mutandine e reggiseno, indossavo solo un babydoll, facendo come la sera precedente, fingendo di dormire spostai le lenzuola mostrando bene la mia fighetta a Roberto che non perse tempo ad alzarsi dal letto e venire verso di me, si toccava il cazzo in continuazione da sopra il pigiama, io con il braccio sopra la fronte x poter sbirciare senza essere notata da lui non vedevo l’ora che lo tirasse fuori, ero molto eccitata x quella situazione nuova. 
Ecco che Roberto allunga la mano con molta prudenza sfiorando la mia fighetta, dovevo trattenermi dal non saltare e fare scatti improvvisi, Roberto con molta prudenza scese con le dita in mezzo alle grandi labbra accorgendosi che era bagnatissima, fece un pochino su e giù x poi portarsi le dita verso il naso annusando i miei umori, fu in quel momento che tirò fuori il cazzo, non molto grande ma talmente duro che e talmente su che gli toccava la pancia. Volevo e speravo che rimettesse le dita dentro affondandole quanto più poteva, ero troppo eccitata e volevo di tutto e di più, Roberto iniziò a segarsi succhiando le sue dita ancora umide del mio umore, pochi colpi e pochi spruzzi mi arrivarono sulle gambe e in un batter d’occhio si infilò di nuovo nel suo lettino lasciandomi con le gambe tutte sporche. 
Non ce la facevo più ero troppo eccitata e non sapevo come fare, Roberto che nel suo lettino continuava a segarsi, a me colava la fighetta immaginando lui con il cazzo ritto e tu e zio Aldo che mi masturbavate, alla fine papà… talmente che ero fuori di me mi alzai dal letto e con un balzo arrivai vicino al lettino di Roberto, poverino tutto indifeso non sapeva come nascondere il pisello, gli feci cenno di stare zitto e con la mia mano gli afferrai il cazzo, papà… Roberto tremava come una foglia però il cazzo era durissimo, senza ribellarsi, anzi molto consenziente mi lasciava fare ansimando e tremando, papà, non resistetti glie lo presi in bocca succhiando come un ciucciotto, dopo pochi secondi mi schizzò in gola facendomi ingoiare tutto, quello che comunque avrei fatto e sai perché papà? 
Immaginavo il tuo cazzo che penetrava più forte che mai e che mi sborravi dentro, mi misi con la fighetta sulle labbra di Roberto che pur non avendo esperienza mi faceva godere e sai perché? Eri tu” che me la leccavi”. Mentre continuava a raccontare lo tirai fuori volevo che me lo succhiava era troppo eccitante il tutto x non farlo, Barbara non si fece pregare, anzi lo succhiava ingorda come sempre. A questo punto potete immaginare che non poteva parlare giusto? 
Barbara continuava a leccare e succhiare da favola tanto che mi fece sborrare quasi subito, non ero soddisfatto e le chiesi di continuare, lei giustamente mi fece notare che eravamo già da troppo tempo in giro. 
A malincuore ripresi a guidare verso la casa di Aldo mentre Barbara riprese da quella notte con Roberto. Venni almeno 4 volte, Roberto nonostante ce l’avesse come il marmo non sborrò più, placata la mia voglia ritornai a letto dicendo a Roberto che doveva restare il nostro segreto e lui con un filo di voce me lo promise. 
Dopo qualche minuto arrivammo a casa di Aldo nella periferia di…… era solo quasi come sempre da quando la moglie se ne andò a vivere con un altro e anche i figli restavano poco a casa. Era davvero contentissimo di vederci, in particolare Barbara naturalmente, dopo lunghi abbracci ci fece accomodare mostrando i libri che aveva lasciato la figlia x Barbara x poi andare in cucina a fare il caffè, fu in quel momento che Barbara mi chiese di stare al suo gioco dicendomi… papà mettiti a leggere uno di questi libri x favore e sbircia quello che fa zio Aldo quando mi avvicino, chinando il capo acconsentii alla sua richiesta e non solo perché me lo avesse chiesto lei, bensì in quanto la cosa mi eccitava. 
Aldo ritornò con il caffè e naturalmente io ero seduto sul divano del salone” leggendo” il libro, presi il mio caffè continuando la lettura e sbirciavo come Barbara provocava Aldo facendo strusciare il suo culetto vicino al cazzo di Aldo, la patta dei pantaloni gli cresceva a vista d’occhio, devo dire anche la mia immaginando anche a come si stesse bagnando quella… maliziosa di mia figlia, mi eccitavo tantissimo a vedere come Barbara lo provocava e come lui approfittava ogni qualvolta poteva. 
Ad un tratto mi venne un’ idea, forse brutta, forse perversa, non lo so, dissi a mia figlia e Aldo di voler fare due passi se non avevano nulla in contrario, naturalmente Aldo contentissimo della mia proposta, Barbara dandomi un bacetto sulla guancia mi sussurrò all’orecchio di essere un porcellino, poi facendomi l’occhietto e con la mano mi fece capire che mi avesse detto tutto dopo, andai fuori prendendo la stradina che portava verso la campagna. 
Il desiderio di vedere e sapere cosa stessero facendo era fortissimo, così forte che come un ladruncolo ritornai indietro intrufolandomi nel fienile di fronte casa dove potevo quasi osservare tutto, con una diabolica “ x non dire perversa idea” mandai un whatsapp a Barbara sperando che lo leggesse subito, così fu in quanto i miei messaggi ce l’ha con una suoneria particolare, il mio messaggio diceva che ero nel fienile e potevo vedere se si metteva di fronte, neanche il tempo di inviarlo era già vicino alle finestre mostrandomi il pollice in senso di ok. 
Vedevo, ma non sentivo purtroppo, Barbara attirava a se Aldo come una pecorella il lupo, lui che la palpava, lei che si strofinava con il suo modo di fare e che tanto gli piaceva… il culetto sul cazzo di Aldo che a sua volta guardando verso la porta x vedere se arrivassi ( almeno credo) l’afferrò x i fianchi tirandola forte sopra il suo cazzo, Barbara mise la mano dietro afferrandogli il cazzo già in tiro, poi si girò e si inginocchiò, mentre lo faceva guardava attraverso le finestre sapendo che io guardavo, questo la rendeva una piccola tr..a, poi si alzò di scatto facendo cenno a Zio Aldo di guardare se arrivassi io, (era un trucco x mandarmi un messaggio detto da lei in secondo momento ) nel messaggio mi chiedeva se mi stessi segando guardandola, dicendo… ti prego dimmi di si.. 
non dovetti neanche mentire in quanto davvero lo stavo facendo, quindi prontamente le dissi di si e le dissi di continuare che mi piaceva un mondo. 
Barbara naturalmente non aspettava altro e come una… adesso lo dico…puttanella assetata di sesso si abbasso i pantaloncini prese la mano di Aldo portandosela in mezzo alle gambe, poi gli tirò il cazzo fuori afferrandolo ben stretto tirandolo al centro della finestra e incominciò a succhiarlo, purtroppo in quella posizione era scomodo x me in quanto troppo sotto la finestra e non potevo vedere che i capelli di Barbara e dalla pancia in su di Aldo, però posso dirvi che fu una avventura straordinaria, mia figlia era riuscita a farmi diventare un guardone, o come volete un cuckold.
Aldo andò di corsa ad affacciarsi x assicurarsi che io non arrivassi, mentre Barbara mi mandò un’ altro messaggio chiedendomi se mi stesse piacendo come lo succhiava a zio Aldo, risposi subito che non vedevo nulla e che erano troppo sotto la finestra, intanto Aldo gli chiese cosa scrivesse e con chi, Barbara furba e pronta disse che si era assicurata di sapere dove io fossi e sarei tornato tra una mezzora tre quarti d’ora. 
Aldo a quel punto più tranquillo, Barbara si mise più lontano dalla finestra, vedevo si non chiarissimo ma tutto spettacolare, Barbara si liberò dei pantaloncini che aveva tra i piedi e girandosi con il culetto verso Aldo si infilò il cazzo in mezzo alle gambe e con la mano lo premeva in mezzo alla figa, Aldo la teneva stretta x le tette baciandola sul collo, poi di colpo mise una mano dietro la tasta di Barbara e la spinse in avanti mettendola a 90 gradi, io ero li che guardavo e mi segavo quello che in realtà voleva mia figlia, però la cosa più eccitante, non so magari perversa non vedevo l’ora che glie lo infilasse dentro e che la scopasse in tutti i modi immaginando di prendere parte al gioco. In quegli attimi che immaginavo tutto quello, Aldo con molta lentezza glie lo infilò tutto dentro e fu proprio in quell’ attimo che sborrai con estrema potenza anche se non volevo ancora. 
Dopo alcuni colpi Barbara si spostò facendolo mettere steso x terra sedendosi sopra di lui pochi colpi in salita e discesa di Barbara e Aldo sborrò tirandolo fuori dalla fighetta riempendole le gambe di sborra. Non avevo mai visto tanta sborra in una sola volta, pensai… chissà da quanto tempo non scopava. 
Lasciai passare ancora una diecina di minuti e feci ritorno a casa di Aldo, mia figlia Barbara tutta sorridente e felice mi venne subito incontro abbracciandomi e dicendo allora? Ti sei divertito? Io non risposi in quel momento guardavo Aldo tutto impacciato cercando di non incrociare il suo sguardo con il mio. Nella casa si sentiva ancora l’odore di sesso, ma in quel momento volevo solo fare ritorno a casa e mettermi sul mio letto a pensare e riposare. Salutammo Aldo che naturalmente disse che dovevamo tornare presto a fargli visita e che appena poteva sarebbe passato anche lui x casa nostra. 
Entrati in macchina Barbara venne subito al dunque, voleva sapere come fosse stata quell’esperienza, voleva sapere tutti particolari, si vedeva che voleva altro, io però le chiesi di parlarne in un ‘altro momento in quanto avevo forte mal di testa (una scusa) ero solo stanchissimo, lei mi chiese se ero arrabbiato, le dissi semplicemente che adoravo quella situazione e che volevo continuare, lei sorridendo e rincuorata x il fatto che non fossi arrabbiato, mi diede un bacio dicendo… vedrai papà, ci divertiremo un mondo io e te.