Il padre racconta: Lei pazza per lo zio


Questa è mia figlia Barbara, la ragazzina che credevo tanto timida, mi chiedeva di tirare il cazzo fuori dicendo
poi ti spiego tutto, innanzitutto non avevo il coraggio di tirarlo fuori in mezzo a tutta quella folla, poi non avevo neanche nulla x poterlo nascondere. Non ero più lo stesso, non sapevo cosa pensare fantasticavo l’impossibile a cosa volesse spiegarmi, immaginavo davvero di tutto, nell’attesa continuava a strusciare il culetto sul mio cazzo continuando a sussurrare di tirarlo fuori senza nessun pudore, 1° perché non ero un’ estraneo e 2° eravamo circondati da centinaia di persone. Alla fine non passarono che pochi minuti sborrai nelle mutande, cmq più che normale visto che ero già eccitatissimo x l’episodio precedente e poi anche perché era tutto inaspettato.
La serata passò tra qualche toccatina di mia figlia che non poteva farne proprio al meno di toccarmi il cazzo ed io che gli chiedevo cosa volesse spiegarmi. Circa alle 2 di notte stavamo x fare ritorno a casa quando gli chiesi… allora? Cosa dovevi spiegarmi?
Mi guardava sorridendo e non rispondeva, insistendo gli rifeci la domanda e invece della risposta mi diede un bacio sulla guancia e disse:
Dai papà adesso sono stanca ti prometto che ti racconterò tutto, tu.. sei stanco?
Deviando un po’ il discorso (almeno credevo in quel momento), allora gli risposi… non nascondo di avere un po’ sonno, non appena finii la frase allungò la mano sul cazzo dicendo… ti tengo sveglio io papà, visto che non lo hai tirato fuori tu lo faccio io!! Ma cosa stava succedendo? Era davvero mia figlia? La mia piccola Barbara? Era tutto assurdo, però mi piaceva da morire. Mentre guidavo incominciò a segarmi sussurrando… vecchia conoscenza!!
Io ?
In che senso vecchia conoscenza?Le chiesi, Invece di rispondere continuava a segare sempre più veloce, ad un certo punto mi fermai in una stradina solitaria non lontano da casa nostra, le afferrai la mano e le dissi: dai Barbara, almeno questo me lo spieghi… in che senso vecchia conoscenza?
Riprendendo con un bacetto sulla punta della cappella tutta bagnata rispose a voce bassa….
Papà.. sai quante volte ti ho spiato? E sai quante volte te l’ho visto? Sono anni, però ripeto adesso sono un po’ stanca e non solo, ti dirò tutto tranquillo, adesso voglio altro.
Beh come nascondere che lo volevo anch’ io, non vedevo l’ora che continuasse a segarmi. Incominciai ad essere più sciolto anch‘io allungando la mano sbottonando i sui pantaloncini mentre lei si abbassava chinandosi verso di me, infilai la mano nei pantaloncini da dietro… cazzo non indossava le mutandine, e mi trovai subito con le dita sopra la fighetta, era tutta un lago, iniziai a masturbarla,
lei chinandosi di più mettendo la fighetta più comoda x la mia mano, mi prese il cazzo in bocca e cominciò a succhiare lentamente, stavo impazzendo, non riuscivo più a capire nulla, l’unica cosa che vedevo in quel momento era una donna, una donna che mi stava facendo impazzire.
Le misi le dita dentro mentre lei succhiava sempre più ingorda, non pensavo più a mia figlia… ero li.. con una donna che mi succhiava il cazzo, quando ad un tratto Barbara alzando un pochino la testa disse:
daiii papà rimetti le dita dentro daiii…
in quel preciso momento solo a sentire la parola.. papà.. un calore immenso attraversò tutto il mio corpo come se stessi esplodendo, la cappella diventò enorme sborrando tutto nella sua bocca, lei gemendo ingoiò tutto tenendo il cazzo in bocca sino al suo orgasmo tremendo.
Dopo aver raggiunto anche lei l’orgasmo ci abbandonammo nel silenzio mentre riprendemmo la strada di casa, Barbara non parlava sicuramente x la stanchezza, io invece perché volevo dire tantissime cose però non trovavo le parole, beh cmq non eravamo molto distanti da casa e la notte finì così andando semplicemente a nanna.
Non riuscivo a dormire nonostante la stanchezza e x fortuna il concerto era di sabato altrimenti non so come avrei fatto ad alzarmi dal letto, fatto sta che pensavo e ripensavo a tutto quello che era accaduto, sembrava tutto irreale, ma non lo era.
Intorno alle 10 mi alzai dal letto x fare colazione e in cucina trovai solo mia moglie, mio figlio era già andato al mare e Barbara dormiva ancora, io x la verità non riuscivo a guardare negli occhi mia moglie facevo di tutto x evitare gli sguardi diretti, tanto vero che lei si accorse subito che qualcosa non andava chiedendomi se era tutto ok … le risposi che ero semplicemente molto stanco e tutto finì li.
È inutile dirvi con quale ansia aspettavo che Barbara si svegliasse, 1° x vedere il suo comportamento nei miei confronti e 2a cosa volevo sapere i suoi segreti, volevo sentire cosa doveva confidarmi e non era solo curiosità.
Verso le 12 e 30 Barbara si sveglio fece tutte le sue cose e senza nessun tipo di imbarazzo mi guardava e parlava come se nulla fosse successo, io non potevo dire nulla in presenza di mia moglie naturalmente, però mi chiedevo come facesse ad essere cosi disinvolta Barbara?
Passavano le ore ed io non avevo nessuna opportunità di parlare con Barbara, nel frattempo era rientrato anche mio figlio x la cena, mia moglie optò x le pizze, chiamammo in pizzeria x farcele portare però ci voleva troppo tempo, io ero dalla mattina in pantaloncini, Barbara in pigiama gli unici vestiti erano mia moglie e mio figlio, subito approfittai dell’occasione e proposi che ci andassero loro due così avrei avuto anche l’opportunità di parlare con Barbara, così avvenne.
Rimasti soli mia figlia già sapendo quello che avrei chiesto mi guardava e sorrideva… io.. allora mi sveli questi segreti? Barbara senza batter ciglia venne a sedersi sul divano affianco a me, sospirando incominciò con queste frasi…
papà ricordi quando mamma era un po’ depressa e veniva a casa sempre zio Aldo?
io… certo che lo ricordo, lo zio di mamma, perché? (vi descrivo un’ attimo com’era Aldo lo zio di mia moglie.) uomo con un fisico fantastico, non x la palestra bensì perché lavorava in campagna, circa 50 anni cmq un’ uomo forte, rozzo, però allo stesso tempo molto dolce e tutto x la famiglia, (almeno credevo). Nel periodo di depressione di mia moglie Barbara aveva quasi 14 anni, ecco adesso sentiamo cosa mi dice Barbara OK?
Ok papà, sai che zio Aldo passava intere giornate da noi in quanto tu lavoravi e non potevi restare sempre a casa, mentre zio Aldo andava quasi di notte in campagna e appena finiva veniva da noi,
io.. allora? Mi aiutava a fare tutto in casa, però stranamente ogni volta che mi aiutava a fare qualcosa stava sempre dietro di me, beh all’inizio non ci facevo caso, poi man mano mi accorgevo che spingeva sempre più qualcosa contro il mio culetto e quel qualcosa era naturalmente il suo cazzo enorme papà. Lo faceva sempre più frequente, molte volte anche quando ci stava mamma e quando ci stavi anche tu in giro x la casa, mamma non si accorgeva di nulla, d’altronde come te, ed io mi bagnavo sempre più la fighetta, si mi eccitavo tantissimo a sentire il suo cazzo che spingeva sul mio culetto e non appena andava via mi masturbavo nella mia stanza x ore intere pensando al suo cazzo e di come potesse essere, ed ecco che subentrò in me la curiosità di voler vedere un vero cazzo, e li incominciai a spiarti.
Ogni giorno che passava mi rendevo conto che tutta quella situazione mi piaceva sempre più, a tal punto che non mi bastava più spiare solo te papà bensì anche Roberto che di seghe e video porno è un maestro, quante volte ha sborrato nelle mie mutandine usate, vabbè devo dire che anch’io provocavo e provoco abbastanza, e inoltre lo fa anche con l’intimo di mamma, visto che ne stiamo parlando dico tutto, questa però adesso è tutta un’altra storia adesso finisco di parlare del mio vizietto… o meglio della mia passione.
Ritornando allo zio non vedevo l’ora che venisse a casa in quanto già sapevo che in un modo o nell’ altro mi avrebbe fatto sentire il suo cazzo ed io facevo di tutto x facilitargli la cosa, sedendomi in braccio a lui, facendomi aiutare a fare ginnastica etc. etc. zio Aldo non appena sentiva arrivare qualcuno tentava subito ad allontanarsi, mentre io volevo l’ inverso, ero attratta dalla presenza di altre persone, specialmente di famiglia, come te, mamma oppure Roberto. Tutto questo mi faceva talmente eccitare che venivo più volte nelle mutandine senza neanche toccarmi.
Mentre Barbara mi raccontava tutto questo il mio cazzo era a dir poco come il ferro cosa da non credere, i minuti però passavano in fretta e mia moglie con Roberto sicuramente non avrebbero tardato a ritornare dalla pizzeria. Guardai l’ora x vedere da quanto tempo erano fuori toccandomi senza volerlo con automatismo il cazzo e Barbara prontamente disse:
papà mi sono accorta che ti sta quasi x scoppiare e mentre lo diceva me lo tirò fuori senza neanche arrossire alzandosi dal divano e disse… dai papà mettiti dietro di me fa come al concerto, mentre mi alzavo sentimmo la macchina arrivare, rimanemmo di M…. io con il cazzo che mi esplodeva e lei eccitatissima quanto mai.
Riprendo dal giorno che ho di nuovo avuto l’occasione di stare solo con Barbara, cioè dopo 2 giorni.
Riprendemmo il discorso, o meglio fu Barbara a riprenderlo, voleva parlarne a tutti i costi, iniziò con lo zio Aldo, gli piaceva il fatto che lui in ogni occasione gli faceva sentire il cazzo pensando che non si accorgesse, oppure faceva solo finta di non accorgersi, piaceva questa cosa, piaceva sia a lui che a mia figlia, e in quel momento mentre lo raccontava piaceva anche a me.
Barbara disse: papà ricordi quando portasti la mamma a controllo in ospedale e noi io e Roberto rimanemmo con zio Aldo? Io beh vagamente, perché?
Sai dopo un po’ che eravate andati via Roberto uscì con un suo amico ed io rimasi sola con lo zio, attimi di fantasie pornografiche attraversavano la mia mente e incominciai a giocare con zio dicendo..
dai vediamo se mi prendi… lui non si fece certo pregare e incominciò ad inseguirmi intorno al divano e quando mi facevo raggiungere stringendomi diceva..
visto che ti ho presa, facendomi sentire il cazzo sulla fighetta e sul culetto, dopo due o tre riprese non so come fu mi ritrovai seduta sul divano sopra di lui con la sua mano in mezzo alle gambe, o meglio le dita dentro le mutandine, ero tutta un lago, zio toccando i miei umori tirò il cazzo fuori e me lo mise nella mano, incominciai a segarlo con automatismo mentre lui mi masturbava, poi da sola mi misi in ginocchio e incominciai a succhiargli il cazzo,
mentre me lo raccontava mi tirò fuori il cazzo e mi segava con dolcezza dicendo…
godevo papà con zio in quel momento, però mi accorsi che godevo molto di più quando mi sentivo osservata e lo faceva un po’ di nascosto.
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