Il cognato bisex.

pennabianca
3 days ago

Mi chiamo Francesco, ho 42 anni, sono di media statura, moro, occhi scuri, con un fisico abbastanza robusto, ma non grasso. Da oltre vent'anni sono sposato con Miriam, una bella donna, mia coetanea, alta quanto me, capelli castani, occhi scuri ed un fisico addolcito da una gravidanza, che ha reso le sue curve morbide, da donna ancor più desiderabile. Lavoro come impiegato in un ente statale e, quindi, lavoro solo mezza giornata ed ho il sabato libero mentre mia moglie è impiegata in un ufficio postale. Sessualmente parlando, siamo un po' una coppia atipica, perché lei è la classica donna molto rispettosa delle regole, per cui non ammette che vi siano divagazioni a letto, riducendo il sesso a qualcosa di strettamente abituale. Generalmente lo facciamo una o due volte a settimana, nella maniera più classica, alla missionaria e, in ogni caso, è davvero raro che mia moglie me lo prenda in bocca, così come il rapporto anale non è per niente frequente, anche se non le dispiace. Io, invece, sono alquanto libertino e, spesso e volentieri, mi son concesso delle scappatelle occasionali, sia con donne, che con uomini. Sono bisex da diversi anni e non mi sarei mai aspettato che questa mia tendenza venisse evidenziata da una persona per me assolutamente insospettabile. Sono figlio unico, mentre mia moglie ha un fratello di nome Lorenzo, di 4 anni più giovane di lei. Di recente mio cognato ha sorpreso sua moglie a letto con il suo datore di lavoro e questa cosa lo ha distrutto; dopo lo scandalo ed i vari problemi connessi, i due si sono separati in maniera alquanto burrascosa. Viveva con la moglie in un'altra città e così, per dare un taglio definitivo a tutta questa situazione, ha deciso di tornare nella nostra città e, lavorando in banca, non è stato per lui difficile avere un trasferimento; in attesa che trovasse un appartamento, mia moglie si è offerta di ospitarlo a casa nostra, avendo libera la stanza di nostro figlio, che già da tempo vive altrove insieme ad una ragazza. Oltretutto la casa da noi occupata non è altro che quella dove lui è nato e cresciuto e questo, in qualche modo, ha reso più tollerabile la sua malinconia. Mio cognato ha 38 anni, un fisico stupendo. Alto, capelli neri e ricci e due occhi verdi che fanno impazzire. All’inizio sembrava piuttosto timido, non sapeva come comportarsi perché imbarazzato da questa nuova situazione, ma, pian piano, ha conquistato più coraggio e si è trovato perfettamente a suo agio con noi. Dal momento che, come detto, mia moglie lavora nelle poste, il sabato ci troviamo spesso in casa da soli, io e Lorenzo. Invero mi sentivo alquanto turbato ad avere un bel maschio in giro per casa e, spesso, il mio sguardo cadeva sul suo corpo e, più di una volta, mi son chiesto come potesse essere il suo pacco. Inoltre, dopo un mese che era ospite in casa nostra ed aveva iniziato a trovarsi a suo agio, avevo notato che la sera usciva di rado, passando le serate in gran sintonia con noi. Un sabato mattina, mi ero alzato presto per andare a correre al percorso verde e, quando son tornato, ero convinto che in casa non ci fosse nessuno; sono entrato in bagno così, d'impulso, senza pensare alla presenza di un'altra persona, e me lo son trovato davanti nel preciso istante in cui usciva dalla doccia. Nudo, con il corpo completamente bagnato, era davvero uno spettacolo di quelli che ti fermano il fiato e ti lasciano a bocca aperta. Indossavo solo un paio di pantaloncini alquanto attillati ed una semplice t-shirt; immediatamente ho avuto un'erezione che a lui non è affatto passata inosservata. Ci siamo guardati in silenzio per un lungo interminabile istante ed ho notato che lui, sebbene avesse chiaramente visto la mia erezione, ha fatto finta di niente ed è subito uscito dal bagno, senza dir nulla. Mi son fatto la doccia e poi, con indosso solo l'accappatoio, mi son recato in cucina e l'ho trovato che, con solo un asciugamano legato in vita, stava facendo colazione: mi ha offerto del caffè. Anche in questo caso ci siamo guardati per un lungo istante un po' imbarazzati, ma nessuno di noi due ha avuto niente da dire su ciò che era accaduto. Per tutto il resto della settimana, non c'è stato nulla che abbia in qualche modo fatto presagire quello che sarebbe successo il sabato successivo, quando, improvvisamente, l'ho visto entrare in camera mia, senza bussare.

«Ho visto che fuori piove e, quindi, ho pensato che questa mattina non saresti uscito a correre; così ho preparato la colazione e te l'ho portata a letto; spero che questo non ti dispiaccia!»

Son rimasto affascinato dal fatto che indossava uno slippino bianco, alquanto aderente, sotto cui già si potevano intravedere le fattezze di un membro sicuramente di buone dimensioni. Ero nudo nel letto, perché amo dormire così, però la visione del suo magnifico corpo, coperto solo da quell’esiguo indumento, non solo ha smosso in me qualcosa, ma, soprattutto, ha fatto subito ribollire il mio sangue: il mio membro ha iniziato a dar segni di vita, molto rapidamente. Mi son seduto con le spalle appoggiate alla tastiera e, chiaramente, da sotto il lenzuolo, anche il mio pacco si è evidenziato in uno stato di avanzata erezione. Mio cognato si è seduto dall'altro lato del letto ed ha appoggiato il vassoio; quando ho preso una fetta biscottata ricoperta di marmellata, nel mentre la stringevo tra i denti, se ne è rotto un pezzetto ed è caduto sul mio petto. Lui si è messo a ridere, poi ha allungato una mano ed ha raccolto quanto caduto fin giù, quasi all'ombelico. A quel punto ha scoperto che dormiva nudo.

«Ma... tu dormi nudo?»

Ho annuito mentre sorseggiavo il caffè e lui, scherzando, mi ha guardato e mi ha sorriso.

«Allora... dovrò mettermi nudo anch'io, così da non farti avere imbarazzo!»

 In un istante si è tolto immediatamente lo slip, mettendo in evidenza un membro di ottime dimensioni, anche se non ancora completamente eretto. Ho guardato quello splendido corpo seduto accanto a me e poi ho scherzato un po' su tutta la situazione.

«Ti senti a tuo agio, vero? Intanto ti avverto che stai rischiando molto a star seduto accanto ad uno cui potrebbe piacere molto la visione di un corpo maschile nudo.»

Si è messo a ridere, poi ha eliminato il vassoio, in quanto entrambi avevamo finito la colazione e lo ha appoggiato sul comò; poi è tornato a sdraiarsi accanto a me.

«E se anche a me piacesse la compagnia di un maschio?»

Un attimo dopo la sua mano è scivolata sotto il lenzuolo ed è arrivata ad accarezzare il mio membro; ho visto che, per un attimo, mi ha guardato con un certo stupore.

«Ma... mi sbaglio o quel che sento qui merita tutta l'attenzione possibile? Posso vederlo?»

Già vederlo nudo mi aveva eccitato molto, ma il contatto della sua mano me lo ha fatto diventare duro come la pietra! Ho spostato il lenzuolo e lui ha potuto ammirare il mio membro in tutto il suo splendore. Mi ha sorriso, mentre ha iniziato a masturbarlo in maniera molto delicata e piacevole e, dopo alcune smanettate, si è avvicinato ancora di più a me, si è piegato in avanti e la sua bocca è andata ad impossessarsi del mio membro. Ho così appreso che mio cognato sapeva fare dei pompini strabilianti! La sua lingua ha iniziato ad esplorare ogni centimetro del mio membro, scivolando lungo l'intera asta, fino ad arrivare alle palle e poi, dopo averle assaporate bene in bocca, ha ripreso a risalire su e giù, finché non lo ha ricoperto per bene di saliva e l'ha fatto scivolare tutto in gola. Ho appoggiato una mano sul suo capo e l'ho esortato a pomparmi ancora di più.

«Sei fantastico, hai una bocca meravigliosa! Mi stai succhiando l'anima! Continua così che mi fa impazzire!»

Me lo ha succhiato un altro po', poi si è allungato su di me, la sua bocca si è incollata alla mia e le nostre lingue hanno danzato in una maniera sconvolgente! Mentre lo stavo baciando, esploravo con le mani ogni centimetro del suo corpo, arrivando ad accarezzare il suo splendido culetto. Quando ci siamo staccati mi ha sorriso contento.

«Mi piaci da morire! Ti ho desiderato da quando, per la prima volta, ti ho visto insieme a mia sorella! Non speravo che questo potesse mai realizzarsi, ma, visto che è successo, se ti va potremmo fare un bellissimo 69!»

Ho accettato subito, mi sono sdraiato e lui mi è venuto sopra; mi sono trovato davanti alla faccia il suo splendido membro, bello, grosso ed anche abbastanza lungo, con una bellissima capocchia rosa, che è subito sparita in fondo alla mia gola. Ci siamo succhiati a vicenda per diversi minuti, poi lui mi ha fatto fermare.

«Aspetta, non voglio venire subito! Leccami un po' il buchino, che lo voglio sentire dentro!»

Ho preso a leccare e insinuare la lingua in quel buchino grinzoso, che subito ha cominciato ad ammorbidirsi; lentamente si stava rilassando e, quando mi son reso conto che era ben aperto, ho anche infilato un dito, sentendo che lui emetteva un profondo gemito di piacere.

«mhmm… Sì, mi piace! Dai, mettilo dentro, che voglio sentirlo tutto, fino in fondo!»

Si è messo in ginocchio davanti a me, ho appoggiato il mio membro sul suo buchetto e, con una leggera spinta, mi son ritrovato completamente dentro di lui, fino alle palle! Ho sentito quel bel buco caldo e palpitante, che avvolgeva il mio membro e lui ha contratto un po' i muscoli anali e mi ha chiesto di scoparlo vigorosamente.

«Fantastico! Il tuo cazzo mi fa impazzire! Hai la dimensione giusta! Grosso e lungo quel tanto che basta per riempirmi e, adesso, scopami forte! Me lo devi pompare forte!»

Non mi son certo fatto pregare! Ho preso a montarlo con colpi fortissimi. Il rumore dell'impatto dei nostri corpi era qualcosa di veramente eccitante e lui continuava a godere nel sentirsi sfondare il culo.

«Così! Così mi piace! Sei un toro fantastico! Spaccami il culo più forte! Mi fai godere!»

L'ho pompato ancora per diversi minuti; ero troppo eccitato e così, dopo un po’, ero prossimo a sborrare.

«Lorenzo, sei fantastico! Hai un culo meraviglioso ed io sto per sborrare!»

Nel sentire che ero prossimo all'orgasmo, mi ha incitato a scoparlo ancor più forte ed a sborrare dentro di lui.

 «Sì, così, va bene! Dai, sborrami nel culo! Voglio sentire quando e quanto me lo riempirai!»

Ero troppo eccitato, non potevo resistere oltre, e così gli ho scaricato dentro una ingente quantità di sbroda; appena son uscito, ci siamo di nuovo avvinghiati in un 69: ho preso a succhiargli il cazzo, fin quando non mi ha sborrato in bocca. Siamo rimasti distesi, lui è venuto a baciarmi, lambendo dalle mie labbra il sapore della sua sbroda. Siamo rimasti distesi, con lui che teneva la testa appoggiata sul mio petto; ho sentito un po' di malinconia nelle sue parole.

«Sei stato magnifico! Come ti ho detto, quando ti ho visto per la prima volta insieme a mia sorella, mi sei piaciuto così tanto che ho dovuto masturbarmi! Sono sempre stato bisex, ma la mia ex moglie non l'ha mai saputo, anzi, mi divertivo a scoparla. Purtroppo non avevo capito che lei amava esser sottomessa e non scopata con dolcezza, come facevo io. Quel porco del suo capo ne ha fatto la sua sgualdrina; la puttana che si offre ai suoi clienti e, questa cosa, mi ha fatto proprio tanto male! Ero innamorato di lei e vederla ridotta a far la puttana, mi ha addolorato veramente molto. Adesso voglio trovarmi un piccolo appartamento e spero che, qualche volta, verrai a trovarmi!»

Ho sorriso e gli ho assicurato che poteva restare in casa nostra tutto il tempo necessario e lui ha espresso tutta la sua riconoscenza. Ha impiegato quattro mesi per trovare il giusto alloggio per sé e, per tutto quel periodo, ogni sabato mattina abbiamo fatto sesso in maniera intensa e sconvolgente e, adesso, una o due volte a settimana, con la scusa che andiamo a giocare a calcetto, passiamo delle bellissime serate insieme; di recente lui mi ha fatto una sorpresa: quando sono entrato in casa sua, l'ho trovato con indosso delle calze autoreggenti e dei tacchi alti e, sorridendomi, ha detto che era la mia puttana.