Organizzo gang bang per dopo il matrimonio

pennabianca
11 hours ago

Mi chiamo Isabella, ho 29 anni, sono alta, bionda, occhi azzurri, bocca ampia e carnosa, un bel seno alto e tondo, che riempie una terza misura, ventre piatto ed un culetto tondo e sodo, posto al culmine di due cosce lunghe e ben tornite. Da 5 anni sono fidanzata con Michele, un bravo ragazzo, molto carino e dolce, che mi ama da impazzire, sebbene io lo renda sistematicamente cornuto ad ogni occasione che capita! Quando ci siamo conosciuti, 5 anni fa, eravamo alla festa del matrimonio di mia cugina e, quel giorno, avevo già scopato con quattro bei maschi ed avevo aiutato anche mia cugina a metter le corna al suo novello marito. Siamo due troie, io e Pamela, e lo siamo sempre state. Fin da ragazzine, appena superati i 16 anni, ricordo che i nostri corpi si son formati, esplodendo in tutta la loro procacia e questo è servito a farci diventate due ricercate puttanelle; in particolare ci piaceva molto quando persone mature, o anche ragazzi più grandi, si interessavano a noi. È stato un amico del padre di Pamela, un bel maturo cinquantenne, a farla diventar donna, ma anche infinitamente troia. Pamela aveva 17 anni quando quel porco l'ha iniziata ai piaceri del sesso, chiavandola in ogni buco e, per tre anni, lei è stata la sua puttana, avviandola ad ogni tipo di gioco. Io che sapevo, ero molto affascinata da tutto questo e, così, quando il mio vicino di casa, cinquantenne, ha cominciato ad interessarsi a me, anch'io ho accettato di farmi istruire e, ben presto, mi son trovata a succhiare il cazzo suo e quello di tanti altri suoi amici, ai quali mi offriva come bocchinara provetta. Ho atteso di compiere almeno i 18 anni, prima di farmi aprire anch'io, davanti e dietro, da lui e ricordo ancora che è stato qualcosa di assolutamente sconvolgente! La mia prima volta è stata molto dolce, ma, da quel momento in poi, mi ha dato in pasto a tanti di quei cazzi che, alla fine, ne ho perso il conto! Anch'io, per più di quattro anni, sono stata la sua troia, esortandomi a scopare con tanti altri maschi. Ero arrivata ad un punto che, se non avevo almeno tre cazzi con cui godere, quasi non ci provavo gusto. A 22 anni, sono entrata nel mondo del lavoro e, dopo soli due mesi, il mio capo già mi scopava con regolarità ogni mattina. Questa cosa è durata circa due anni e, quando ho conosciuto Michele, in un primo momento non volevo legarmici, ma lui è stato così bravo e dolce da farmi capire che avrei potuto continuare a farmi scopare liberamente da chi volevo, a patto che lui ne fosse informato. Ammetto che, all'inizio, questa cosa mi ha veramente meravigliato ed anche sconvolta nello stesso tempo, ma poi, con il tempo, ho cominciato a comprendere il suo stato d'animo nel vedermi far la troia con altri e, così, il nostro rapporto è diventato una vera e propria storia d'amore. Sì, lo amo profondamente! Mi piace quando mi osserva mentre un maschio mi chiava, poi, circa un anno e mezzo fa, dopo che un maschio mi aveva riempito a dovere, Michele si è inginocchiato tra le mie cosce per guardare da vicino quanto mi avesse dilatato la fica, trattandosi di un tizio molto dotato in circonferenza; proprio non so come sia successo, ma quando, a motivo di quella sua smania di volermela guardare, ho appoggiato una mano sulla sua testa, lui ha avvicinato la sua bocca alla mia figa stracolma di sbroda ed ha cominciato a leccare con avidità. Per un momento sono rimasta più che sorpresa, poi ho avvertito un insolito piacere: quello che era il mio uomo, mi amava al punto da non provare ribrezzo a leccarmela? Anzi ho potuto notare che la cosa eccitava molto anche lui, così, da allora, ogni volta, lui non faceva a meno di dedicarsi a quella pratica, cosa che ebbe a render ancor più forte la nostra unione. All'inizio cercavo di non scopare con persone che lo conoscevano, ma poi è stato proprio lui che, in più di una occasione, mi ha offerto ai suoi amici e, addirittura, al suo datore di lavoro, un porco che mi ha scopato per una notte intera, sfondandomi per bene anche il culo. Sì, quel porco aveva capito quanto mi piacesse prenderlo nel culo e così, quella notte, me lo ha scopato ripetutamente. Non contento di questo, tre giorni dopo, è venuto a scoparmi di nuovo, insieme ad un suo amico, prendendomi in doppia e facendomi urlare di piacere, facendo venire anche Michele, senza nemmeno toccarsi! Quella volta si è rivelata una sessione di sesso davvero spettacolare al punto da desiderare di ripeterla e l'abbiamo fatto per almeno una decina di volte, cambiando spesso i maschi che son venuti a scoparmi. Questa cosa ha fatto talmente impazzire Michele, che, una sera, dopo che mi avevano riempito talmente tanto da ridurmi sfinita sul letto, a cosce aperte e con i buchi più che devastati e colanti sperma, lui si è avvicinato a me e, dalla tasca, ha tirato fuori un anello e, dopo averlo intriso per bene nel mix di sbroda che colava dai miei buchi, me lo ha messo al dito. «Isabella, amor mio, mi vuoi sposare? Amore, ti voglio sposare, perché voglio diventare, a tutti gli effetti, il tuo adorato cornuto!» L'ho guardato davvero allibita. Lui mi ha sorriso e mi ha ripetuto ancora la domanda e, così, l'ho abbracciato e baciato con le lacrime agli occhi. «Sì, amore, certo che lo voglio! Voglio diventar tua moglie, così potrai davvero sentirti più cornuto che mai.»

 In quel momento, mi son fatta scopare da lui, perché, tra l'altro, non è neanche messo male tra le gambe, ma ero così dilatata che sembrava quasi che quel suo membro non riuscisse a strofinare le mucose della mia vagina; ciononostante, quando è venuto dentro di me, ho avuto un orgasmo da delirio, l’ho abbracciato forte e gli ho urlato tutto il mio amore. «Michele, amor mio, ti amo! Ti amo da impazzire e sentirti venire adesso, dentro di me, mi ha fatto veramente godere come una pazza, nonostante ciò che ho provato prima con quei due tori! Amore, mi devi promettere che... voglio dire: ogni volta che gli altri avranno goduto dentro di me, tu dovrai sempre esser l'ultimo a venirmi dentro! Michele, me lo devi giurare, perché voglio che questo accada sempre! Poi, dopo, quando son distrutta, quando i miei buchi sono devastati e riempiti, tu mi devi scopare! Mi devi scopare e devi venire dentro, perché solo così potrò capire quanto è forte l'amore che provi per me.» Abbiamo impiegato tre mesi, per organizzare le nostre nozze, ma anche per combattere un certo disappunto emerso da parte della sua famiglia, soprattutto da suo padre che, senza tanti giri di parole, ha tenuto ad informare suo figlio se era consapevole del fatto che stava per sposare una troia! La risposta di Michele è stata una vera e propria dichiarazione d'amore. «Papà, la sposo proprio per questo! Ho sempre desiderato aver una moglie troia! Isabella è la donna perfetta per me. Ho visto te e mia madre condurre una vita piatta, con un po' di sesso di tanto in tanto, e mai un vero e proprio momento di piacere; al contrario io voglio vivere esattamente così: con una moglie troia, che richiede di continuo di chiavarla. La moglie che mi deve riempir la testa di corna, mentre la guardo come e quanto si fa scopare da altri!» Suo padre non ha più potuto obiettare nulla. Adesso siamo ad una settimana dalle nozze ed entrambi abbiamo avuto la nostra sera di addio al celibato: io mi son fatta sbattere da cinque maschi e, all'istante, ho mandato il video a Michele, che mi ha chiesto solo che, quando loro avessero finito, avrebbe voluto raggiungermi, per mantener fede alla promessa fatta. Quando è venuto da me, mi ha trovata veramente distrutta, con i buchi completamente arrossati e riempiti, la faccia completamente ricoperta di sbroda e lui, senza nessuna esitazione, me lo ha infilato nel culo, perché ha detto che gli era sembrato il buco rimasto più chiuso. Vi potrà sembrare strano, ma è stata la scopata più bella di tutta la sera! L'orgasmo poi è stato qualcosa che mi ha fatto urlare di piacere, come se, prima di quel momento, non avessi già chiavato fino allo stremo. È stato in quel momento, che ho capito che non sono i maschi che mi scopano a farmi godere, bensì il fatto di sapere che poi arriverà Michele e sarà lui a darmi la botta finale. Questa mattina mentre stavo prendendo il caffè, ho incontrato Marcello, un amico di vecchia data, che non vedevo davvero da tanto e, quando ci siamo messi a parlare ed ha scoperto che mi stavo sposando, mi ha guardato e mi ha chiesto se avessi già avuto la mia sera di addio al celibato; così, dopo aver scoperto che anche questo era già successo, lui, per un attimo, è rimasto in silenzio e poi mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto riflettere. «Hai già organizzato un dream team, per dopo le nozze?» Per un attimo l'ho guardato senza capire e lui si è messo a ridere; si è avvicinato a me e mi ha parlato in maniera molto serena e dolce. «Isabella, ti conosco bene; so che sei una troia meravigliosa e mi risulta che il tuo futuro marito è più che disponibile ad assecondare questa tua peculiarità, per cui mi stavo domandando se avessi già organizzato una opportuna gang bang per dopo le nozze! Non vorrai farmi credere che passerai la prima notte di nozze a scopare solo con l'uomo che hai sposato? Cavolo, lui ti potrà scopare per tutta la vita! Invece dovrebbe esser un'occasione unica quella di festeggiare l'evento con tre o quattro maschi ben selezionati, che ti vengono a trovare nella suite, la prima notte di nozze, facendoti impazzire di piacere davanti agli occhi del tuo amore.» Ammetto che quell'idea mi ha fatto bagnare il perizoma all'istante! Cavolo, non avevo assolutamente preso in considerazione una cosa del genere e, ascoltando le sue parole, mi è apparsa qualcosa di veramente unica e sconvolgente. «Ci crederesti, Marcello, se ti dicessi che non ci avevo assolutamente pensato! Riconosco che sarebbe davvero una cosa molto bella, ma... tra tre giorni mi sposo e.... ormai, credo che sia troppo tardi per organizzarla!» Marcello mi ha guardato e sorriso. «Amore, se ti fidi di me, te la organizzo io! Ora devo scappare, ma ti lascio il mio contatto telefonico; più tardi ti chiamo e ne parleremo più comodamente; magari, questa sera, insieme al tuo futuro marito, davanti ad una bella pizza insieme.» Il tempo di scambiarci i contatti telefonici e lui se ne è andato; io mi sono ritrovata a pensare a questa cosa e più mi rendevo conto di quanto potesse esser bella, facendomi ancora bagnare le mutandine. Ho chiamato Michele e gli ho accennato questa cosa; non avevo nemmeno finito di parlare, che l'ho sentito esultare di gioia. «Accidenti, sì! Questa sì che sarebbe una serata indimenticabile! Amore, sei sicura che Marcello… voglio dire: se lui non ci riesce, potremmo, in qualche modo, organizzarla lo stesso?»

Gli ho riferito che i dettagli sarebbero stati definiti quella stessa sera a cena, davanti ad una pizza, e lui si è detto subito entusiasta; a metà mattinata, quando mi ha chiamato Marcello, io gli ho confermato l'appuntamento per la sera. La sera, puntuali, io e Michele siamo andati ad aspettare Marcello davanti ad una pizzeria e, insieme a lui, c'erano altri tre ragazzi, che non conoscevamo, ma che lui ci ha subito presentato. «Amici, questa è la coppia di cui vi parlavo, sono Michele e Isabella. Loro sono Walter, Luca e Fabio.» Ho guardato quei quattro maschi e li ho trovati tutti veramente belli; considerato che Marcello me lo ero già scopato tanto tempo fa e ricordavo che era davvero un porco a letto, con tanta fantasia e, soprattutto, dotato di un membro molto grosso e lungo, ho ipotizzato che anche gli altri tre fossero ben messi. Durante la cena, abbiamo potuto apprezzare la cortesia e l'educazione di tutti e quattro e, quando abbiamo cominciato a delineare l'idea di come passare alla prima notte di notte, loro non solo si son detti entusiasti, ma, in considerazione del fatto che Walter abita a poca distanza dalla pizzeria, ci ha proposto di concludere la serata a casa sua. Una volta che siamo entrati nel suo appartamento, ci ha offerto un calice di bollicine; poi Marcello si è avvicinato a me ed ha preso a baciarmi sul collo; sono bastati pochi istanti per far volar via la mia camicetta e la mia minigonna; mi son trovata con il solo perizoma e reggiseno. Loro, senza nessuna esitazione, hanno tirato fuori i loro attributi e, solo allora, son rimasta veramente sbalordita, nel vedere che erano tutti e quattro dei cazzi veramente degni di questo nome! Tutti molto belli, lunghi e grossi, con delle cappelle lucide; mi son sentita in dovere di ottenere l'assenso di Michele, che ha sorriso ed ha accennato un applauso. «Bravo, Marcello! È esattamente questo che voglio per la mia donna la prima notte di nozze. Vorrei, però, che questa sera, ognuno di voi si prendesse un minimo assaggio di quello che sarà la notte, che andremo a vivere esattamente tra tre sere precise, a partire da ora.» Ammetto che me li sarei voluti godere tutti e quattro dentro, ma ho voluto rispettare l'idea del mio futuro marito e, così, mi sono solo inginocchiata davanti a loro e me li son lavorati di bocca. Mi hanno lasciato giocare con quelle mazze per diversi minuti, poi, li ho guardati ed ho chiesto loro di farmi bere. «Ragazzi, nel rispetto di quello che ha chiesto il mio futuro marito, nonché mio adorabile cornuto, fatemi almeno assaggiare il vostro latte! Voglio sentire la vostra crema in bocca!»

Uno dopo l'altro, me lo hanno infilato in bocca e me l'hanno scopata a ritmo sostenuto, muovendo il bacino avanti e indietro; poi ciascuno si è segato rapidamente e mi ha regalato un'abbondante quantità di crema, che ho ingoiato fino all'ultima goccia. Quattro meravigliose sborrate hanno riempito la mia gola, facendomi sentire felice, oltreché orgogliosa, perché, appena finito di succhiare il quarto, Michele si è inginocchiato accanto a me, mi ha baciato in bocca ed ha limonato a lungo con me, assaporando il gusto della crema che ancora avevo in bocca. Abbiamo definito gli ultimi dettagli, poi ce ne siamo andati a casa e, una volta a letto, Michele mi ha scopato; questa volta, mentre lo faceva, mi ha guardato dritto negli occhi e vi ho letto il piacere che stava provando. «Amor mio, hai visto i quattro cazzoni con cui dovrai divertirti? Ti sfonderanno tutta e ti riempiranno con la loro crema! Mia adorata troia, sei pronta? Voglio vederti riempita dappertutto. Adesso sborro dentro di te, perché è troppo bello quello che abbiamo appena organizzato questa sera!» È venuto dentro di me e poi me lo ha presentato alla bocca; l'ho pulito fino all'ultima goccia. Il giorno dopo, mi son trasferita a casa dei miei; ho rivisto Michele il giorno delle nozze ed abbiamo passato una bellissima giornata insieme. Durante tutta la cerimonia, sono stata tentata dalla fantasia di cornificarlo con qualcuno e quella troia di Pamela, mia cugina, in più di un'occasione mi ha tentato. «Dai, Isabella, che aspetti! È il giorno delle tue nozze; ricordi come mi son divertita io alle mie? Perché tu non vuoi farlo? Quante volte abbiamo detto che avremmo…» Alla fine l'ho baciata in bocca e le ho intimato di stare zitta. «Non ti preoccupare che c'è ancora tutta una notte da vivere! A differenza tua, io mi son già organizzata una bella gang per dopo il matrimonio.» Mi ha guardato stupita e è rimasta senza parole. «Ma... cosa? Una gang... dopo? Voglio dire, la tua prima notte di nozze ti fai… o cazzo, questa non l'avevo mai sentita! Dai, raccontami tutto!»

Le ho spiegato quello che avevo organizzato e lei ne è rimasta talmente affascinata, che non ha potuto trattenersi dal chiedermi: «Isabella, amore mio, mi faresti assistere? Dai, ti prego, non farò niente, ma... voglio vedere come e quanto ti farai sbattere da quattro maschi, sotto gli occhi del tuo novello maritino! Accidenti, è una cosa talmente fantastica che... hai proprio ragione: è molto più bello far la zoccola il giorno delle nozze, così, davanti a tutti!» Dopo il taglio della torta, la festa era agli sgoccioli; lei mi ha guardato affascinata. Quando io e Michele ce ne siamo andati, lei ha mandato suo marito a casa e, con un'altra vettura, ci ha seguiti fino all'albergo dove avevamo prenotato una suite; una volta che siamo entrati dentro, lei era già lì, io ho mandato un sms e, da una delle stanze adiacenti alla suite, sono emersi Marcello ed i suoi amici; appena entrati, hanno visto anche la mia amica e son rimasti un attimo sorpresi; ma Michele ha subito tenuto a precisare che lei era lì solo in veste di osservatrice. Che notte! Ho avuto quattro maschi che mi hanno scopato ripetutamente dalle 11:00 di sera, fino alle 4:00 del mattino! Mi hanno sempre chiavato in doppia, in ogni buco e, a volte, anche in tripla; ogni tanto Pamela si divertiva a prendere qualche cazzo in bocca, tanto per non fargli perdere la rigidità. Dopo che tutti hanno abbondantemente goduto dentro di me e se ne sono andati, anche Pamela ci ha salutato, dicendo che era una cosa che avremmo dovuto ripetere insieme. Anche Marcello ha detto che era una cosa da ripetere, portando qualche maschio in più, per questa troia di mia cugina. Rimasti soli, ho abbracciato mio marito e, emozionata e con le lacrime agli occhi, gli ho detto solo una cosa: amore, adesso scopami e fammi godere!