Dei buoni vicini.

pennabianca
3 days ago

Mi chiamo Giorgio, ho 55 anni, sono di media statura, capelli bianchi, occhi scuri, fisico normale, né grasso né magro. Da 32 anni sono sposato con Maria, che ha 52 anni, di media statura, capelli castani, occhi scuri, un bel seno di una terza misura, che sta su ancora bene ed ha anche un bel culetto, bello tonico e le gambe, anche se non troppo lunghe, sono lisce e ben tornite. Siamo una coppia come tante, che vivono e lavorano, concedendosi di tanto in tanto qualche diversivo. Ammetto che di diversivi io me ne sono concessi abbastanza, considerando il fatto che ho sempre avuto la sensazione che mia moglie, spesso e volentieri, mi cornificava e quindi ho inteso pareggiare il conto. In questi ultimi anni poi, il sesso tra noi era veramente diventato occasionale. Qualche scopata ogni tanto, come si dice "per le feste ricorrenti" o, magari, qualche volta in vacanza. Non abbiamo mai fatto drammi o scenate tra di noi, anche quando era palese il fatto che io o lei, eravamo stati con un altro partner. Abitiamo alla periferia di una grande città e la casa che occupiamo è di nostra proprietà: una piccola villetta a schiera, che ogni tanto necessita di qualche manutenzione. Di recente si è verificata la necessità di dover apportare una piccola modifica tra cucina, salone ed un piccolo ripostiglio; così, un sabato mattina, ho iniziato a spostare tutti i mobili che erano d'intralcio a questo lavoro. Maria era al lavoro, perché lei ci va anche il sabato e, personalmente, non ero per niente entusiasta di dover fare questo lavoro. Dopo una mezz'oretta, che facevo avanti e indietro, ero già abbastanza sudato e anche un po' incazzato, perché ora dovevo spostare un grosso mobile e, sicuramente, da solo non sarei riuscito nell'impresa. Mentre stavo pensando a come avrei potuto risolvere il problema, la mia attenzione è stata attirata da due ragazzi che giocavano a basket sul giardino del mio vicino. Ho riconosciuto Diego, il figlio del mio vicino, che è divorziato da alcuni anni ed un altro di cui non conoscevo il nome. Mi son affacciato al giardino e gli ho chiesto di darmi una mano. «Ciao, Diego! Posso chiederti una cortesia, sia a te che al tuo amico?» Conosco Diego da diversi anni e so che è un ragazzo molto disponibile; infatti si è subito avvicinato alla recensione e mi ha presentato Marco, il suo amico. «Ciao, Giorgio; lui è Marco: cosa possiamo fare per te?»

Gli ho spiegato rapidamente quale era il mio problema e, dopo cinque minuti, erano tutti e due in casa mia; ci siamo messi a spostare non solo il mobile, ma tutto quello che poteva esser d'intralcio per gli aggiusti a farsi. Come già detto, faceva caldo e così indossavo semplicemente un paio di pantaloncini leggeri e anche loro avevano dei pantaloncini da basket. In un momento in cui ero abbassato per prendere una cosa, non ho fatto caso che l'elastico dei pantaloncini, un po' allentato, aveva fatto calare l'indumento, mettendo in mostra il mio culo. Marco che era il dietro di me, si è messo a ridere e se ne è uscito con un'esclamazione mentre mi guardava fisso. «Complimenti, Giorgio, hai proprio un bel culo!» Mi son girato e l'ho guardato alquanto sorpreso, cercando di capire se scherzava o intendeva qualcos'altro. «Ma cosa dici? Che c’è: ti piacciono i culi?» Lui ride, mentre ora si è avvicinato anche Diego. «Anche quelli! E il tuo è proprio un bel culo! Non trovi Diego, che ha proprio un bel culetto?» Resto un attimo basito, perché non avevo mai ricevuto un simile complimento. Diego sorride, mi si avvicina di più. . «Certo che hai proprio un bel culetto. Mi son fatto qualche bella sega quando ti ho visto delle volte in giardino, mentre stavi a tagliare l'erba o facendo altre cose.» Preso un po' in contropiede, son rimasto alquanto sorpreso, ma, nello stesso tempo, anche abbastanza incuriosito. «Un momento, mi volete dire che a voi due piace anche…» Ora Diego è proprio accanto a me e anche Marco si è avvicinato dall'altro lato. «Vedi noi due siamo bisex, cui piace sia la patata che i bei culetti come il tuo. In particolare mi piacciono i bei maschi maturi come te. Ora che abbiamo finito il lavoro, che ne dici di fare una bella doccia tutti insieme?» Stranamente mi è venuto subito duro! Senza dire nulla, ci siamo trasferiti nel bagno principale e, quando i ragazzi hanno abbassato i loro pantaloncini, ho visto che avevano entrambi dei bei fisici asciutti, ma, soprattutto, due cazzi veramente notevoli. Quello di Diego, quasi turgido, doveva esser sulla ventina di centimetri, mentre quello di Marco anche di più. Entrambi di ottimo spessore, sono rimasti un attimo a guardare e, quando ho calato i pantaloni, mettendo in mostra il mio membro già duro, entrambi si son dati un'occhiata, leccandosi le labbra. Anche il mio è un membro di tutto rispetto, poco sotto i venti, ma di ottimo spessore e ha suscitato subito l'ammirazione di Diego. «Lo immaginavo che fossi ben messo! Dai, facciamo la doccia!» La doccia del bagno principale è sufficientemente grande per ospitare comodamente due persone, ma, anche in tre, non eravamo troppo stretti. Ci siamo lavati e insaponati a vicenda, e sentivo i loro membri strusciare contro il mio corpo; nello stesso tempo, le loro mani si allungavano ad accarezzare il mio. Ad un certo punto, Diego si è inginocchiato davanti a me e me lo ha preso in bocca. Contemporaneamente, sentivo la mano di Marco che, dopo aver versato del docciaschiuma, cominciava a lubrificare il mio culo. Mi sono girato e l'ho guardato per un attimo in faccia. «Vacci piano, non sono gay e non l’ho mai preso.» Lui mi ha sorriso, continuando a muovere il suo dito dentro il mio culetto, facendomi sentire una strana sensazione, molto piacevole, mentre venivo continuamente succhiato da Diego. Ha messo una mano dietro la mia testa e mi ha baciato in bocca. Son rimasto un attimo immobile, poi, stranamente, ho sentito il desiderio di rispondere a quel bacio, perché mi stavo veramente eccitando. Siamo usciti dalla doccia, ci siamo asciugati sommariamente, e poi, ormai eccitati, ci siamo trasferiti tutti e tre in camera da letto. Mi son ritrovato a pecora sul letto. Diego dietro di me, mi succhiava e leccava il bocciolo, mentre io davanti, dopo un attimo di esitazione, ho preso in bocca il cazzo di Marco. Aveva un buon sapore, pulito, appena docciato ed un odore piacevole. Lo sbocchino per dieci buoni minuti, mentre Diego mi lavorava il culo. Sentivo che cercava di farsi strada nel mio buco con le dita, mi aveva messo dentro prima uno e poi due dita. Ho scoperto che mi piaceva, godevo mentre succhiavo il cazzo al suo amico, e mi è venuto di pensare a mia moglie, quando lei mi succhiava il cazzo; adesso ero io che avevo un bel bastone in gola. Sempre più eccitato, ho preso a mugolare come una cagna in calore. «mhmm… Sì, mi piace! Mi piace proprio!» Diego si è sollevato ed ho sentito che ha appoggiato la sua cappella sul mio buchetto ancora vergine, ma già abbastanza aperto. Mi son girato e l’ho pregato di fare piano. «Fa piano! Fa piano, perché non l'ho mai preso nel culo!» Lui ha aggiunto altra saliva, poi si è bagnato ancora di più il cazzo e, lentamente, ha cominciato a spingere. All'inizio ho sentito un po' di dolore, allora lui ne ha tirato un po' fuori, poi, lentamente, ha ricominciato a spingere, con movimenti molto lenti, ma gradualmente sempre più in profondità. Lo sentivo entrare ed uscire ormai ritmicamente e provavo solo un senso di pienezza ed una strana sensazione di piacere. Ho cominciato a sentire le sue palle sbattere contro le mie e mi son reso conto che me lo aveva infilato tutto nel culo; stavo godendo come una vacca, mentre continuavo a succhiare il cazzo di Marco. Ho preso a godere come una puttana. «Cazzo, mi piace! Non credevo potesse esser così bello. Scopami più forte! Scopami, che mi piace!» Ora Diego mi pompava con un ritmo sempre più forte, con colpi duri e quasi violenti ed io provavo la sensazione che mi arrivasse in gola. Anche Marco ha preso a scopare la mia bocca più rapidamente e, ad un tratto, ha messo entrambe le mani sul mio capo e ha dato due o tre colpi di bacino e, un istante dopo, ha sentito un ingente quantità di sborra riempire la mia bocca. «Adesso bevi, troia! Prendila tutta questa mia sborra!» Nello stesso istante, anche Diego aveva cambiato il ritmo e, mentre cercavo di ingoiare quella sborrata, ho sentito ondata di calore riempire il mio intestino. Mi stava sborrando nel culo. «Cazzo, che bello! Sfondare un culo come il tuo e riempirlo così, è fantastico!»

Hanno continuato un po' a sussultare, svuotandosi dentro di me, poi Marco, che aveva ancora il cazzo duro, ha preso il posto di Diego; è venuto davanti e mi ha infilato il suo membro in bocca. Ho continuato a succhiarlo, mentre Marco ora mi stava scopando il culo e, d'un tratto, Diego mi è venuto in bocca anche lui. «Come lo succhi bene! Che splendida troia! Bevi anche la mia! Cazzo, sto sborrando!» Presi dal gioco, nessuno di noi si è reso conto che quel giorno mia moglie, consapevole del fatto che stavo facendo un lavoro faticoso da solo, avrei potuto aver bisogno di aiuto, ed era rientrata prima dal lavoro. Così, mentre Diego mi sborrava in bocca, improvvisamente lei ha fatto un applauso, che ci ha fatto voltare tutti e tre. «Complimenti! Vedo che quel porco di mio marito ha trovato due splendidi stalloni da monta!» In quel momento, avrei voluto sprofondare nel buco più profondo della terra! I ragazzi son rimasti immobili, Marco si è sfilato e girato a guardarla. Lei, con una calma incredibile, si è tolta la camicetta ed il reggiseno mostrando le sue belle tette; poi ha fatto cadere la gonna e, quando si è tolta il perizoma, si è avvicinata a Marco e, dopo essersi inginocchiata davanti a lui, gli ha preso il cazzo in bocca. Prima di iniziare a succhiarlo, si è girata verso Diego. «Tu vieni qui e leccami la figa, perché voglio godere con voi due insieme, come ha già fatto lui!» Naturalmente i due ragazzi non se lo son fatti ripetere due volte. Diego si è inginocchiato subito dietro di lei ed ha preso a leccar fica e culo, facendola gemere di piacere, mentre lei ora si infilava tutto il cazzo di Marco in gola. Diego ora la stava masturbando con tre dita piantate nella fica e lei, mugolando di piacere, si è tolta il cazzo di Marco dalla bocca e si è voltata verso di lui. «Togli le dita e mettici il cazzo! Anzi no, aspetta un momento!» Si è girata verso di me, mi ha spinto sul letto a sdraiarmi supino, poi è salita sopra di me, con la figa sopra la mia bocca. «Adesso il mio maritino porco, mi lecca, mentre tu Marco mi scopi!» Sono rimasto un po' stupito, ma quando ho sentito la sua mano che ha preso a segare il mio uccello, mentre continuava a succhiare quello di Diego, ho subito iniziato a leccarla, mentre vedevo la grossa verga di Marco, che iniziava a farsi strada dentro di lei. Ha preso a scoparla con molto vigore, assestandole colpi molto forti al punto da farla godere in continuazione, mentre alternava il mio membro a quello di Diego, nella sua bocca. È venuta due volte e poi si è fermata di nuovo. Si è tolta da sopra di me, ha fatto distendere Diego ed è salita su di lui, iniziando a cavalcarlo. Si è girata verso Marco e gli ha fatto una richiesta che mi ha lasciato davvero incredulo. «Vieni dietro e mettimelo nel culo! Guarda, cornuto, offro il culo a lui mentre a te non l'ho mai dato. Coraggio, fatemi provare una bella doppia, perché mi piace molto esser scopata da due maschi contemporaneamente.» Anche in questo caso i ragazzi non hanno perso tempo. Marco glielo ha infilato nel culo senza nessuna difficoltà ed hanno preso a scoparla insieme, facendola urlare di piacere. Dopo alcuni orgasmi, lei si è girata verso di me. «Mettiti qui, in piedi, davanti a me e dammi il tuo in bocca. Averne tre contemporaneamente è sempre una cosa che mi fa impazzire!» Da quel momento, semmai ce ne fosse stato bisogno, ho avuto la certezza di avere una moglie più che troia! Mi son alzato in piedi, e gliel'ho piantato in bocca. Era piena in ogni buco e ciascuno di noi la scopava con colpi sempre più forti, mentre io le tenevo la testa tra le mani e spingevo il mio membro tutto giù per la sua gola, mentre lei urlava a bocca piena un orgasmo dopo l'altro. Il primo a sborrare sono stato io. «Eccomi, zoccola sfondata! Prendi la mia sbroda tutta fino in gola! Sei un'adorabile puttana e mi fa impazzire vederti riempita!» Ha stretto le labbra intorno al mio membro e non ne ha perso una goccia! Lo ha ripulito da tutta la mia sborra. Anche Marco è arrivato dentro di lei. «Un bel culo da farcire! Cazzo, Diego, che vicini fantastici che hai! Una troia così è sempre stata il nostro sogno!» Ha sborrato schizzando dentro di lei con dei colpi sempre più forti poi è uscito ed è venuto davanti a prendere il mio posto: si è fatto pulire il cazzo, mentre Diego, dopo aver inarcato un po' le gambe, ha preso a sbatterla da sotto. Mia moglie ha goduto ancora e anche lui è venuto dentro di lei.

«Hai ragione, Marco! È una troia pazzesca! Anzi sono due puttane pazzesche! Hai visto anche lui come lo prende bene? Abbiamo veramente trovato la coppia giusta!» Anche lui ha riempito bene mia moglie per poi spostarsi e farle prendere in bocca anche il suo membro. Mentre stava ripulendo anche il suo, si è girata verso di me. «Non far sprecare nulla. Vieni a leccare i miei buchi pieni, perché un cornuto come te deve ripulire la sborra di questi tori!» Ero felice di accontentarla e mi son messo a leccare i suoi buchi, che erano veramente pieni. Poi siamo rimasti un attimo tutti e quattro a guardarci e mia moglie ha scherzato subito su tutta la faccenda. «Sarà il caso che vado a preparare qualcosa per pranzo, se non altro per rifocillare questi due splendidi stalloni!» Si è alzata dal letto e, nuda, è andata in cucina e si è messa ai fornelli, mentre noi, sempre nudi, abbiamo preparato la tavola. Ci siam seduti a mangiare come tre vecchi amici e Diego ha fatto i complimenti a mia moglie. «Sei proprio una gran fica! Era da un po' che mi facevo le seghe pensando di scoparti! Oggi, ho toccato il cielo con un dito quando mi sono fatto tuo marito e, dentro di me, speravo di poter fare anche una scopata con te!» Mia moglie ha sorriso e lo ha ringraziato. «Anch'io avevo notato che sei un bel ragazzo, ma pensavo di esser già troppo vecchia per dei maschioni come voi!» Il primo a replicare è stato Marco. «Vecchia? Cazzo, sei perfetta! Una bella fica esperta e, da quello che abbiamo potuto constatare, anche infinitamente troia!» Anche Diego ha confermato le sue parole. «Ha ragione Marco, sei una splendida femmina da letto! Anzi, mio padre dice che sei proprio una gran vacca da letto! Anche a lui sarebbe piaciuto darti una bella ripassata!» Qualche minuto dopo, mentre stavamo sorseggiando il caffè, Marco ha preso ad accarezzare mia moglie e subito lei si è abbassata e gli ha preso il cazzo in bocca, ha iniziato a succhiarlo facendolo tornare duro. Io ero seduto sul divano con vicino Diego, che ha messo una mano sul mio capo e mi ha infilato il suo cazzo in bocca. «Dai, troia, vediamo chi è più bravo di voi due! Vediamo chi è che fa tornare per primo il cazzo duro a noi due!»

Stranamente, è stato proprio Diego a ritrovarsi subito il membro ben duro e, dopo avermi fatto sollevare, mi ha inginocchiato sul divano e me lo ha piantato nel culo. Contemporaneamente Marco stava inculando mia moglie. «Che spettacolo! Che troie meravigliose! Oggi è il giorno più bello della mia vita!» Hanno preso a scoparci insieme e, dopo averci fatto godere parecchio, ci hanno di nuovo riempito con la loro sbroda. Da quel giorno, io e mia moglie siamo diventati le loro puttane. Ai due ragazzi si è aggiunto anche Claudio, il padre di Diego, che da tempo aveva voglia di scoparsi mia moglie e, mentre lui e Marco se la godevano in doppia, Diego pompava il mio culo. Anche Claudio mi ha sfondato il culo ripetutamente e oggi sto succhiando il suo cazzo, mentre vedo mia moglie scopata dai due ragazzi e da altri due loro amici, che son venuti proprio per farsi una bella troia come lei e poi fare il culo anche a me.