Un gioco particolare.
Mi chiamo Paolo, ho 56 anni, sono di media statura, capelli brizzolati, occhi scuri ed un fisico ben curato e tonico. Sessualmente parlando, ho una bella dotazione, sia in lunghezza che in circonferenza. Son da sempre stato bisex. Il sesso mi piace in tutte le sue forme: non disdegno una bella donna, ma mi eccita anche un bel maschietto. Son sposato da 35 anni con Daniela, una bella donna di tipo mediterraneo. Alta, mora, seno abbondante ed un bel culo sodo e sporgente che, ovviamente, ho provveduto a godere da tempo. Lei non conosce il mio lato bisex che, in vero, non è che emerga spesso; solo a volte, quando non me l'aspetto, mi prende il desiderio di un bel cazzo, sia in bocca che in culo e, allora, soddisfo le mie voglie. Abbiamo una figlia, Simona, ormai grande di 32 anni, che è la copia esatta della madre da giovane, con cui ho un bellissimo rapporto di amicizia e complicità. Come professione sono architetto e lavoro per una grande impresa edile, che ha cantieri in tutto il mondo. Qualche tempo fa, di ritorno da Dubai, dopo una settimana trascorsa in quel posto, mentre sbarcavo dall'aereo, erano le 23:00, ho avvertito il bisogno di andare in bagno. Con la mia valigia, mi son recato nel primo wc che ho trovato. Data l’ora, era vuoto. Ho espletato la mia minzione e, quando son uscito, avevo il cazzo in mano perché avrei voluto lavarlo e perciò mi son avvicinato al lavandino. Da uno degli altri bagni, è venuto fuori un bel ragazzo sulla trentina, che mi ha guardato e, fatto un sorrisetto, senza esser infastidito dalla mia condizione non certo passabile. Anche lui aveva il membro in mano con la chiara intenzione di lavarselo. Per un attimo siamo rimasti immobili, a guardarci. Anche lui aveva un bel cazzo. Mi guarda e vede che lo osservo, si avvicina e toccandosi cerca di farselo venir duro. Mi scatta il desiderio di succhiargli il cazzo! È così che mi succede quando si scatena il mio lato bisex. Lo voglio! Lo guardo, la cosa mi eccita e aspetto: sta giocando le sue carte, vuole mettermi alla prova, per vedere se lo desidero. Ci riesce, perché mi avvicino e glielo prendo in mano; è ben duro, grosso e teso. Mi abbasso per prenderlo in bocca e inizio a spompinarlo. È surreale questa cosa. Siamo in un bagno pubblico dell’aeroporto, dove potrebbe entrare chiunque e ci mettiamo a fare i maiali senza tener conto di niente. Davvero sconvolgente. Affondo in gola quella verga così potente e succosa. Gli accarezzo le palle, che sento esser belle piene. Lui geme di piacere. «Bravo, succhiamelo tutto! Cazzo, sei fantastico! Che bocca! Altro che la mia ragazza: tu sei meglio, vengo!»
Avverto che si tende, per poi sborrare, schizzando un fiume di sperma in parte nella mia bocca ed il resto in gola. Lo pulisco alla perfezione, poi lui mi fa sollevare e mi ricambia il favore. Se lo infila in gola e mi succhia come una idrovora. Nemmeno io reggo molto e gli faccio dono di una copiosa quantità di crema, che lui ingoia tutta, senza perdere nemmeno una goccia. Si alza, mi sorride e se ne va. Passa circa un mese, una sera mia moglie mi dice che avremo il fidanzato di nostra figlia a cena. Mi prega di non far tardi e di passare a ritirare il dolce, che ha ordinato in pasticceria. Giungo a casa e sento Simona che ride, in sala, mentre sembra stia apparecchiando; mi fiondo in cucina con il dolce, saluto mia moglie che mi sollecita, dicendo che, a breve, è pronto in tavola. Vado in sala e, quando il giovane si volta, mi ritrovo il ragazzo del bagno in aeroporto. «Papà, lui è Mirko, il mio fidanzato!» Lui mi riconosce subito ed io avverto un certo disagio, ma cerco di non darlo a vedere, nonostante l’imbarazzo fosse alle stelle, per entrambi. Ci sediamo a tavola e tutto sembra svolgersi nell'assoluta normalità. Si dimostra gentile, affabile e molto educato. Parliamo di tante cose e poi, dopo aver consumato il dolce, io e lui ci ritroviamo da soli per un attimo. Lui mi parla con un tono sereno, pacato. «Voglio sperare che non ci siano problemi fra noi. Amo troppo tua figlia, ma, a volte, mi sento preso da momenti di piacere del tipo bisex. Lei non sa di questa mia inclinazione e vorrei che restasse segreta fra noi.» Lo guardo e gli faccio presente che è la stessa cosa che capita a me. Il discorso finisce al sopraggiungere delle donne. Il giorno dopo, Simona, a tavola, mi chiede cosa penso di Mirko. «Allora, papà, ti piace Mirko?» Le sorrido e rispondo in maniera molto diplomatica. «Sì, mi sembra un bravo ragazzo. Da quanto tempo è che state insieme?» «Da un anno e otto mesi.» Mi diverto un po' a scandagliare il rapporto che hanno fra loro. «Bene! Molto bene; quindi, ci sei stata a letto?» Lei ha un attimo di vero imbarazzo. «Ma, papà, che domande fai?» La guardo, lei è arrossita, poi mi abbraccia e mi bacia, in modo un po’ troppo voluttuoso, per esser solo il bacio di una figlia. «Scusa, Simona, ma sai... un padre si preoccupa sempre per la sua bambina, quindi, che mi dici: è bravo a letto?»
Mi sorride ed annuisce, con aria complice. Passano due mesi e, una sera, li abbiamo di nuovo a cena. Vedo che con mia moglie sono molto in sintonia e anche mia figlia sembra più rilassata. Durante la cena ci comunicano che hanno trovato un appartamentino molto grazioso e vorrebbero andarci a convivere. Resto un attimo un po’ sorpreso, ma loro si mostrano così decisi che non mi oppongo. Dopo alcuni giorni Mirko mi chiama in ufficio e mi chiede se ho un po’ di tempo, per raggiungerlo nel loro appartamentino, per prendere atto di piccole modifiche da apportare, onde renderlo più confortevole. Appena dentro, mi rendo conto che tutto è a posto e che, quindi, era solo una scusa per avermi lì con lui. Senza esitare, mi si inginocchia davanti e mi apre i pantaloni per succhiarmi il cazzo, per altro già duro. «Scusami, ma, da quella sera, mi torna spesso il desiderio di succhiarti il cazzo.» Lo lascio fare e lui mi regala una pompa sublime. Lo succhia e lo ingoia senza sosta, fin quando gli regalo una buona razione di crema, che ingoia senza nessuna esitazione. Eccitato gli rendo il favore, ma lui mi invita a seguirlo sul letto; ci spogliamo nudi e, eccitati da un veloce 69, lo penetro, facendolo davvero godere. «Sì, dai, sfondami il culo! Cazzo, che meraviglia! Mi spacchi lo sfintere, ma è bellissimo!» Me lo godo davvero bene e, alla fine, si prende ancora in gola un’altra buona razione di crema prelibata, che ingoia fino all’ultima stilla. Appagati, ci mettiamo un attimo a parlare. Lui si giustifica con me. «Non mi fraintendere, adoro tua figlia e, se lo vorrà, un giorno ci sposeremo, ma con te mi sento davvero una troia: il tuo cazzone nel culo, mi ha mandato ai pazzi!» Gli rispondo che avverto anch'io lo stesso desiderio; che anche a me piace moltissimo scopare con lui. Passano altre tre settimane e, un pomeriggio, mentre siamo intenti a godere fra noi, arriva Dario, suo padre, che ci trova avvinghiati in un 69 da urlo. «Bene! Lo sospettavo che eri bisex, ma non avrei mai pensato che ti facessi scopare da tuo suocero. Su, fatemi posto, che voglio divertirmi anch’io.» Si spoglia nudo e si unisce a noi. Dario è un bel maschio. Alto come è, un po’ più grande di corporatura ed età (ha quasi sessant’anni), è dotato di una bella verga, non troppo lunga, ma di notevole spessore, anche più della mia. Ci godiamo Mirko insieme, scopandolo a turno e, alla fine, gli inondiamo la bocca di crema.
Non ancora appagato, Dario ci succhia entrambi e, dopo, siamo io e suo figlio a sfondargli culo e gola, per poi schizzarvi dentro il nostro piacere. Da quel giorno, per due mesi, ci divertiamo noi tre, a godere insieme. Mi faccio inculare da Dario e anche da Mirko. Ricambio il piacere inculando entrambi. Poi, un pomeriggio, mentre Dario e me, siamo intenti a divertirci, in attesa che arrivi Mirko, a sorpresa arriva Simona e ci trova nudi, mentre ci stiamo reciprocamente succhiando, in un bel favoloso 69. «Ma papà... credevo che tu… insomma, non avrei mai pensato che potessero piacerti i maschietti. E tu, Dario, che ci fai con il cazzo di papà in bocca?» Siamo molto in imbarazzo, quando, improvvisamente, entra in casa Mirko che, non vede Simona in camera con noi e ci urla che vuole divertirsi anche lui. «Arrivo! Preparatevi, che oggi son così carico, che vi sfinisco! Vi voglio godere entrambi al massimo!» Entra in camera, vede noi nudi e Simona che ci guarda. Il suo viso si trasforma in una maschera di stupore. Simona, invece, non fa una grinza, prende e si spoglia nuda, avvicinandosi a me. «Dai, fammi posto, che il tuo cazzo lo voglio assaggiare anch’io!» Io, la guardo basito, e obietto. «Ma, Simona, non puoi! Sono tuo padre: è incesto!» Lei non si scompone, mi guarda e poi replica. «Ma come: Mirko può farsi sfondare il culo da suo padre ed io no? Ma che stai dicendo? Se è incesto per me, lo è anche per lui! Non tengo conto di certe cazzate! Adesso ho deciso che voglio godermi il tuo cazzo, dal momento che avrei voluto farlo già da tempo. Fammi posto e datti da fare, che voglio godere con tutti voi! Tu, amore, sei contento vero, se mi scopo loro due? Se non vi sta bene, vi sputtano davanti alle vostre mogli e poi con tutti quelli che vi conoscono.» Senza aggiungere altro, se lo prende in bocca e mi regala una pompa bellissima. Lo ingoia con molta disinvoltura, mentre Mirko fa la stessa cosa a suo padre. Poi mia figlia mi fa distendere supino e mi sale sopra, impalandosi su di me. Se lo infila tutto dentro ed inizia a godere tantissimo. Ha due orgasmi in rapidissima successione, poi si gira e bacia il suo fidanzato, che viene inculato dal padre. «Amore, mi fa godere; amore, il cazzo di mio padre, mi sfonda! Godo! È bellissimo! Tu lo sapevi e non me ne hai fatto parola. Porco! Vengo!» Abbraccia lui e godono insieme. Poi si cambia; lei si impala sul cazzo di Dario che la sfonda in culo, facendola urlare di piacere. «Amore! Mi sfonda il culo! Cazzo com’è grosso! Vengo! Amore, vengo!»
Ha un ennesimo orgasmo, poi lui la fa distendere su di lui, lei apre le gambe e mi invita a scoparla insieme a lui. «Dai, papà, prendimi davanti! Voglio sentirlo anche in pancia! Dai, infilzami tutta e tu, mio adorabile frocio e cornuto, dammi il tuo da succhiare!» Sono sbalordito da quanto si sta rivelando zoccola mia figlia, ma l’assecondo volentieri, perché mi eccita l’idea di prenderla in tre. Gode e le facciamo schizzare anche l’anima. Il primo a schizzare è Mirko, che le inonda la gola. «Amore, bevi! Dai, zoccola meravigliosa, bevi che sborro!» Vedo le sue guance che si gonfiano e poi deglutire velocemente. Poi è la volta di Dario, che le inonda il culo. Quando Dario si sfila, afferra Mirko e lo obbliga a leccare la crema che sgorga dal culo sfondato di mia figlia. «Avvicinati e lecca; guarda come gliel’ho aperto: è una voragine!» Lui si sdraia dietro di lei, che adesso ho messo di lato, e lecca sia il culetto sfondato, da cui sgorga di tutto, che il mio cazzo che scopa, ancora con vigore, mia figlia. Poi arrivo anch’io nel suo ventre e lei ci gode ancor di più. «Sborro, amore di papà! Eccomi!» Lei mi sente e gode. «Sì, papà, ti sento: è bellissimo sentirsi inondare dal seme che mi ha generato! Vengo!» Mi sfilo, ma lei, nonostante sia sfinita, ci succhia tutti e le regaliamo le ultime gocce della nostra crema. Poi abbraccia Mirko e lo bacia intensamente. «Ti amo! Ti amo! Ti amo! Pazzo, amore mio! Dimmi che da oggi in poi, ci godremo questi due maschioni cosi ancora virili e ben dotati! Dimmelo! Promettimelo!» Mirko le promette che sarà libera di chiavare a suo piacimento. Poi si gira e mi dice una cosa di cui non ero a conoscenza. «Non crediate che sia finita così! Io e mamma, quando tu non ci sei, ci divertiamo a leccarci con molto piacere. Adesso che ho scoperto tutto questo, sappi che, presto, lei sarà dei nostri!» Dario la guarda un po’ sconsolato, ma Mirko si mette a ridere. «Non credere che mamma non si fosse accorta che sei più gay che etero e, in più di un'occasione, mi ha ospitato nel vostro letto, dicendo che era meglio con me che con uno sconosciuto.»
Non è passato molto tempo, che ci siamo ritrovati tutti e sei in un letto molto ampio e ciascuno di noi, ha colto il piacere che voleva. È stato un vero piacere scopare Ada, la madre di Mirko. Una bella donna un po’ più magra di mia moglie, ma decisamente TANTO troia. Si è presa il mio cazzo nel culo, quello di Dario davanti ed il figlio in gola, mentre mia moglie e mia figlia le stuzzicavano le tette. Da giorni mia figlia ci ha comunicato di esser incinta. Le ho chiesto se conosceva chi di noi potesse averla ingravidata e lei mi ha sorriso e baciato in bocca, esordendo: «Spero, possa esser stato tu, papà!»
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